venerdì 17 gennaio 2014

Spettatori di una scena, ci facevano un po' pena

Vi è mai capitato di svegliarvi in un momento in cui non stavate concretamente dormendo?

Perché un pomeriggio io mi sveglio e ricordo.

Ricordo tutti quei quaderni e quei diari nel mio cassetto, ed allora ne cerco uno. Quasi disperatamente, perché so che non c'è.

Ho sempre scritto qualsiasi cosa ovunque. Quaderni e diari pieni di frasi, di citazioni, canzoni, colori, pensieri, a volte lacrime. E non so se li riempivo più per sfogarmi o più per ricordarmene sempre e per sempre. Però lo facevo.

E l'ho fatto, più o meno nel periodo fine medie-inizio superiori, su un diario con la copertina rossa e con dei personaggi della Disney (molto meno bimba di quanto non sembri, ma anche fosse stato così, non me ne sarebbe importato comunque nulla). E' sempre rimasto li, lo riprendevo per scriverci qualcosa ogni tanto, nelle poche pagine ancora vuote perché intanto avevo iniziato a scrivere su un'altra agendina più nel mio stile. Più colorata, meno schematica, cui avevo cercato di dare uno stile un po' più da 'fantasia vola via'. L'importante era sapere che comunque quel diario, MIO, c'era, era li perché avevo voluto così.

Passarono circa due anni, in cui io non rilessi quasi mai quelle righe, però mi sembrava una cosa carina condividerle con la persona che in quel momento mi stava accanto. Quindi una sera apro il cassetto e gli dico 'questo è quello che mi è successo quando noi non ci conoscevamo'.
Legge, sfoglia, chiude.
Decide che quello che trova non deve più avere traccia nella mia vita, o almeno non tra quelle righe, e così di mia (stupida) iniziativa lascio solo la copertina e brucio tutte quelle pagine.

In quel momento non successe nulla in me. Pensai che tanto le cose importanti le avrei ricordate anche senza doverle leggere. E poi, nulla di quello che avevo messo nero su bianco mi avrebbe lasciato un vuoto tanto grande da non poter essere colmato dalla presenza che mi accompagnava ormai da tanto tempo.

E questa convinzione l'ebbi per gli altri anni seguenti.

Solo che in quel pomeriggio in cui non stavo dormendo, mi svegliai.

E decisi che volevo leggere una pagina, tra quelle che non avevo più, appunto. E la volevo leggere non perché ci fosse chissà cosa dentro, ma perché mi resi conto che bruciare quel diario poteva essere riadattato e paragonato a situazioni più grandi e importanti.

Non lo dissi mai, mai, mai a nessuno, né ne feci una colpa alla persona di cui sopra, perché in realtà sono io a decidere per me. Avrei potuto puntare i piedi e difendere con forza le mie ragioni (anche se poi penso non ci fosse motivo per cui difendere nulla, perché nulla c'era da attaccare) come ho sempre fatto per tutto il resto.  Ed invece no, e non mi chiesi neanche mai il perché.

Ed è strano che quel diario mi sia ritornato in mente adesso, dopo più o meno 3 anni da quel risveglio. Ed è ancora più strano il fatto che me lo sia ricordato guardando un'immagine del tutto fuori contesto e che ho spesso avuto a portata d'occhio.

Però oh, è un po' come quando scelgo i titoli per i post. Un po' slegati, sempre detto, ma nella mia mente il perché c'è sempre.

E questa volta non fa eccezione.

Penso (ma posso anche sbagliare senza rendermene conto) che questo sia uno dei pochissimi post in cui ho descritto bene, senza troppi nascondigli, un qualcosa di importante che mi è capitato. Una situazione concreta. Però mi rendo conto che il vero motivo, quello che ho bruciato insieme a quel diario anni fa, non ci sta qui. Visibile.

Me lo tengo per me, non per egoismo. Semplicemente non riuscirei adesso a dargli la profondità che vorrei avesse. Che merita.

Però sorrido. E' per quelle fiamme che aprii il blog.

Certo, mi piace scrivere e quale mezzo migliore di questo per esprimersi e magari incontrare (ciao babbonchio) persone che condividono con te pensieri ed opinioni? Però io lo so perché ho aperto 'A chi non è come neve' e non ho preferito scrivere su un nuovo diario, su un quaderno ben nascosto, o su un pezzo di carta dentro il portafogli.

Lo so, lo sento, lo tengo per me e mi piace. E forse un giorno lo scriverò senza metafore. E forse un giorno lo saprà anche chi dovrebbe saperlo.

Non me lo sarei mai aspettata.


E se pensate che anche la canzone sia casuale, sbagliate. E se pensate che però sia una dedica, sbagliate ancora.

Semplice.

Una buona giornata, a chi non è come neve...













13 commenti:

  1. E se penso che tu sia unica e fantastica? Non dirlo, perché la risposta la so, ed è che NON sbaglio. Semplicissimo.
    Paola, Paola, Paola... ho avuto già modo di dirtelo, ma ripeterlo non guasta, quelle pagine non avrebbero dovuto essere bruciate, ma è proprio quell'evento che ti ha portato ad aprire questo spazio, e ad incrociare così la tua strada con quella di tante altre persone tra le quali.. anche quel babbonchio che di certo benedice e benedira' questo avvenimento, senza il quale.. tutto sarebbe diverso. Io ci penso, e davvero, sarebbe tutto... impensabile, credimi, non riesco nemmeno ad immaginare, sarebbe troppo bruttooooo ^^ ma invece, per fortuna, ci sei, e allora dal bruciare di quelle pagine è nata una situazione nuova, delle pagine nuove dove hai scritto e scriverai ancora pensieri indelebili ed incancellabili come.. te, nel cuore di chi ti ama.
    E si, in questo post sei stata molto meno criptica di quanto solitamente scegli di fare, si è capito bene praticamente tutto, a parte il piccolo "di più" che, giustamente, avrai i tuoi motivi per tenere solo per te.. poi un giorno forse lo scriverai chiaro, o lo dirai a chi dovrebbe saperlo, oppure te lo terrai sempre per te.. e sai che c'è? Qualsiasi cosa sceglierai di fare andrà sempre bene, perché tu sei il bene, perché... va tutto bene. Benissimo :)

    Un bacio a... tu :-*

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    1. Ciao Maurizio, anche io ho avuto modo di ringraziarti per le tue belle parole. Però si, è vero. Magari non avrei aperto sto posticino e chissà quante altre pagine avrei strappato..ma soprattutto, chissà quante non ne avrei scritte.

      Va tutti bene, questa frase ultimamente mi risuona spesso, per fortuna :)
      Dajeeee Maurizio, ti mando un bacio anche io :)
      E grazie, ihih

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  2. Tranquilla scimmia, scriverai tante altre pagine :)spero su di me :)ihihihihihih

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    1. Ahahah, tutte le mie pagine avranno il tuo nome, come le migliori storie d'ammoreee. O come i tuoi libri pieni dei miei bellissimi disegnini, ihih

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  3. Dolce Paoletta, dalle ceneri di quel diario è nato questo spazio.. come un'araba fenice. E allora, anche se lo sai da te che le pagine di nessun diario andrebbero mai strappate, se strapparle ti ha portato qui.. allora va bene così. Perchè senza di tea questo universo di parole mancherebbe la stella più luminosa.
    Un abbraccio fortissimo
    buona giornata
    :*

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    1. No, no, troppo gentile.

      Però è vero, non tutti i mali vengono per nuocere. Un po' come quando per arrivare nella città in cui studio, causa sciopero, mi toccarono 4 ore di viaggio passando per luoghi sperduti, ma ho goduto del tramonto più bello che abbia mai visto.

      Grazie per essere carina e profonda come sei. Un bacio a te :)

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  4. Beh... vediamola in questo modo: Se mai un giorno decidessi di dar fuoco al tuo blog, sarebbe più difficile e sconsigliabile rispetto a un diario o a un'agenda... Ahahah =)
    Anch'io una volta scrivevo su un quaderno e poi un giorno ho strappato ogni pagina e l'ho buttata. Si cambia. Nel bene o nel male il tempo, le persone e soprattutto le esperienze ci cambiano profondamente.

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    1. Beh, potrei valutare l'idea di bruciare tutti i PC che mi capitano a tiro, ma sarebbe sempre meno consigliabile, si :)
      Comunque si, è vero, si cambia, si cresce, si incontra nuova gente. Magari se quel diario fosse ancora li non lo leggerei mai. Ma sapere che non posso pur volendo...arg!Basta bruciare pagine scritte :-p
      Grazie del commento, una buona serata!

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  5. Io i quaderni delle medie e delle superiori conservati e impilati in una piccola libreria personale. Ne sono gelosissima e non faccio avvicinare nessuno. Non avrei mai potuto bruciarli.
    Capita di fare scelte sbagliate e avventate, ma da lì si riparte.

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    1. Si, infatti conoscendomi nessuno direbbe che davvero l'ho bruciato io di mia spontanea volontà, perché, come te, anche io son parecchio gelosa delle mie cose. In particolar modo dei miei ricordi. Però va bene, in fondo 'a volte si fanno cose sbagliate per dei motivi giusti'.
      Grazie del passaggio, buona serata :)

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  6. Ciao ^^mi sono iscritta a questo piccolo blog e ho dato un occhio a molti post, alla tua presentazione, al nome del blog ( un altro richiamo a Tiziano Ferro sembra ^^), alla citazione della bellissima canzone Angelo Mio, purtroppo non molto conosciuta......come potevo non trovarmi tra i tuoi follower, che spero aumentino in fretta?! :3 anch'io mo leggere e mi piace anche la discografia di Tiziano Ferro (beh, in realtà anche i suoi libri ^^ uno l'ho finito l'altro ieri e devo ancora pubblicare la recensione XD)...... Mi piace tantissimo l'uso che fai delle frasi di Tiziano, come titolo deibpost, come contenuto, come parte della presentazione....le fai tue *.*
    Sarò' contenta di seguiti :)
    Se mai volessi fare un salto da me mi farebbe tanto tanto piacere: ho un blog sulla lettura :) sempre se vuoi e quando vuoi <3
    Francy

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    1. Tiziano è in assoluto la passione più grande. Da sempre, ormai :) Quindi proprio impossibile non ritrovarlo ovunque, qui da me.
      Ti ringrazio molto del dolce pensiero e, come vedrai, sono passata subito da te.
      E soprattutto aspetto impaziente la recensione del libro di Tiziano *.*
      Una buona serata :)

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  7. Felicissima di aver trovato questo blog, davvero *.* si vede che ti piace molto e mi fa piacere questo ^^ La recensione la pubblicherò lunedi, se non va niente storto :D Sono anche contenta che tu sei intenzionata ad iscriverti da me....quando lo farai saro' sicuramente felice ma per ora sono io a godermi il tuo bellissimo blog *.* c'è un'atmosfera stupenda e si respirano le canzoni di Tiziano dappertutto :D
    Una buona serata anche a te :D
    Francy

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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.