venerdì 30 novembre 2018

...And it's made it's home inside...

Si dovrebbe già sapere, qui sul mio blog, che io sono una di quelle persone che sogna ogni notte e poi al risveglio si ricorda tutti i particolari. E dovrei avervi detto che a volte è capitato di sognare numeri di telefono che sono riuscita anche ad annotarmi una volta desta (e si, grazie alla magia di WhatsApp uno di questi ho scoperto essere davvero esistente (e poi, grazie alla magia di Internet sono anche risalita al proprietario)). Ma questa è un'altra storia.
Perché molto più spesso faccio incubi la cui trama è più o meno ricorrente. Ed accanto ai veri e propri incubi (di quelli che ti fanno svegliare sudata, con la pelle che brucia ed il cuore a mille) ci sono anche i brutti sogni, quelli che non ti fanno proprio paura però ti lasciano un bel po' di fastidio addosso.

È di uno di questi che voglio parlarvi adesso.
Ormai non conto più le volte in cui l'ho fatto: i contorni tutti intorno non sono importanti, perché cambiano più o meno sempre ma a rimanere uguale è un dettaglio preciso. Sogno spesso, infatti, di avere dentro in bocca qualcosa di pastoso che non mi permette di parlare bene.
Non è che non riesca proprio ad aprire la bocca ma mi viene difficile scandire le parole e soprattutto, la cosa che mi da più fastidio, è la sensazione quasi fisica che provo nell'avere questa sostanza che mi riempie tutto il palato.
Non so identificare che cosa sia, è come un chewingum ma un po' più duro; non so dirvi di che colore sia e come ci finisca nella mia bocca, non lo vedo mai. Quello che vedo sempre è che non riesco a guardarmi allo specchio per scoprire di cosa si tratti, me lo chiedo anche nel sogno, però provo a toglierla e questa cosa un po' si sfiletta e mentre la tiro sento proprio che si stacca dal mio palato e però più la tolgo più sembra che non finisca mai. Alla fine mi sveglio ma senza aver adempiuto al mio scopo, quello di liberarmi finalmente di tutto.

Le prime volte che ho fatto questo sogno ero parecchio infastidita dal senso di disgusto che mi assaliva perché, come detto, era come se, durante il sonno, sentissi proprio davvero la bocca impastata e bloccata. Poi con il tempo ci ho fatto l'abitudine perché sognarlo a cadenza regolare un po' ti assuefa.
Ho cercato su Internet per curiosità ed ho scoperto essere un sogno che ricorre comunemente tra le persone. Dicono anche che sia una manifestazione del dormiente dell'incapacità di comunicare bene con l'esterno. E per quanto io sia una scettica per natura sono abbastanza affascinata dal mondo onirico e dai suoi potenziali significati.
Che io non sia una grande comunicatrice ormai si sa, soprattutto per chi mi conosce nella vita reale. Non perché non abbia cose da dire e non perché non troverei le parole adatte per farlo, nel caso.
È solo per mia natura, forse mischiata ad un po' di timidezza e ad un po' di riservatezza. Delle volte, dopo aver fatto questo sogno, mi sono detta "è vero, volevo dire quella cosa in più e non ci sono riuscita"; altre volte, invece, almeno consciamente ho deciso che no, il sogno non stava rispecchiando il mio stato d'animo del momento.
E non ho utilizzato una parola a caso nella riga precedente perché, andando oltre con le ricerche, ho trovato una domanda precisa di una signora che diceva esattamente di sentirsi invece schietta e portata alla comunicazione e l'esperto le chiedeva di valutare se ciò fosse vero anche nell'inconscio.

Per quanto io sia molto introspettiva non mi va e non mi è mai andato, per ora, di scavare per vedere se fosse davvero così fino in fondo. Forse anche perché alla fine mi basta quello che dico e quello che non dico. Ed almeno da sveglia la mia bocca è libera di esternare quello che sento e che preferisco.
Magari prima o poi mi sveglierò felice finalmente di aver tolto questa maledetta sostanza appiccicaticcia dai miei sogni. O magari quella sarà più testarda di me e mi costringerà a fare un giretto nel mio io più intimo. Ed allora mi perderò sicuro, che io ho un senso dell'orientamento pari a zero, peggio di quello solo la mia ignoranza in geografia.
Ma mica posso essere perfetta in tutto, no? L'importante è andarci vicino.

Una buona giornata, a chi non è come neve...

lunedì 19 novembre 2018

Il sorriso bellissimo che dico io

Siete stati tutti dei tesori, devo dirlo, perché siete tornati a farmi gli auguri di buon compleanno ed io invece un po' un mostriciattolo ad avervi risposto così tardi. Ma vediamo se so spiegarvi perché e com'è andata!

Innanzitutto, il mio compleanno è iniziato con il primo regalo dal mio Rrrrromano che a mezzanotte precisa mi ha consegnato una scatolina con dentro ovviamente dei dolci (nello specifico gli ovetti Kinder) e poi, dato che sa che mi fa sempre tanto ridere, i biglietti per andare a vedere lo spettacolo di Pintus. Se non sapete chi è, non siamo più amici.
Al mattino, invece, è arrivato il regalo da parte della madre: dovete sapere che la poveretta, inizialmente, aveva avuto la cattiva idea di portarmi al centro commerciale a fare shopping, ma come vi avevo detto nel post precedente questo giro è stato in incubo; così si è rassegata anche lei e mi ha regalato una busta con dentro la possibilità di comprarmi quello che avrei voluto.

Il pomeriggio è trascorso vivendo una esperienza che volevo provare da un po' ed il mio fidanzato premuroso se lo è ricordato, quindi ci ha regalato (eravamo io, lui, i miei cognati ed un nostro amico dolcissiiiiimo) l'ingresso ad una escape room, il cui tema si addice perfettamente ai miei gusti splatter: zombi infettati da un virus.
Devo dire che la mia vena competitiva si è trattenuta tantissimo e non ho insultto o litigato con nessuno! Stavamo chiusi in questa stanza con enigmi difficilissimi e cercavamo le soluzioni varie per aprire le porte intermedie e poi quella finale e devo dire che, contro ogni pronostico, ce l'abbiamo fatta quasi per un pelo.
Siamo dei geni, diciamoclo (soprattutto io, muahah).
Tornati a casa, dopo una lunghissima telefonata con mamma ed una delle mie sorelle, il mio fidanzato ha avuto la malsana idea di giocare a Taboo. E lì niente, la mia vena competitiva è uscita eccome.
Urla, squalifiche, penalità. Pane per i miei denti.
Eravamo donne contro uomini ed indovinate quale squadra ha vinto? E nonostante gli imbrogli del Rrrromano (che si, è un imbroglione ma io sono furba come una volpe).
Prima del gioco avevano cercato di addolcirmi con il regalo dei miei cognati e del nostro amico, una borsa bellissima completa di portafoglio, porta documenti ed ombrello. Però no, come avrete capito non è servito (seppur il regalo sempre bellissimo è stato).
Infine, la serata si è conclusa nella mia pizzeria preferita dove ho mangiato la mia pizza preferita (che tanto io mangio solo quella, quindi) e dove abbiamo preso anche due dolci buonissimi.
Una giornata bellissima nella quale mi mancava solo la presenza della mia famiglia però a quello potrò rimediare presto sicuramente. Magari ci scappa la seconda festa muahaha.

Questo fine settimana invece siamo stati a Gaeta a vedere le luminarie. Innanzitutto, minuto di silenzio perché era così vicina a Latina...
E due, minuto di silenzio per il freddo che c'era; un vento terribile, mi si è congelata anch l'anima!
Le luci però bellissime, purtroppo non le abbiamo viste tutte perché faceva troppo freddo anche se io un altro po' avrei resistito nella mia giovinezza dal momento che ne valeva davvero la pena. Però è stato carino lo stesso, ve lo consiglio se siete vicini.
Adesso ho un paio di appuntamenti di cui vi parlerò presto perché mi piace tenervi un po' sulle spine (non è vero), per cui ho il tempo non scandito precisamente, ma un po' a sorpresa. Poi cercherò di tornare in Calabria nel momento adatto perché devo fare taaante cose. Ma figuratevi se non saprò organizzarmi bene!
Adesso vi saluto, vi ringrazio ancora per gli auguri che mi avete fatto e vi abbraccio forte!

Una buona giornata, a chi non è come neve...

venerdì 9 novembre 2018

E dopo quegli autunni ci piacevano da matti

Avrei tantissime novità da raccontarvi, però le scriverò quando saranno tutte completate.
Al momento mi trovo a Roma (quando tardo a rispondere ai commenti è soprattutto per questo, ormai lo avrete capito) ed ho con me solo metà dei vestiti che mi servirebbero perché sono partita senza ritorno e quindi non ho messo in conto il cambiamento climatico che invece sta arrivando.
Se il vostro consiglio è quello di mandarmi a fare shopping sappiate che siete delle persone cattive perché i negozi ce l'hanno con me e non hanno capi che mi piacciono.

Che cosa sto scrivendo in questo post, quindi?
Che domani la sottoscritta compie gli anni. E non un compleanno qualsiasi, uno di quelli che se fosse un matrimonio avrebbe pure un proprio colore. L'argento. Come quello che colorerà i miei capelli a breve visto l'inesorabile scorrere del tempo.
Tragedie a parte, non fatemi gli auguri oggi perché porta male e semmai siate cucciolosi e tornate domani (lo so, sono diventata pretenziosa). Piuttosto mi è venuta in mente una cosa da chiedervi.
So che molti di voi sono più adulti di me e mi è sempre piaciuto questo potermi rapportare con voi proprio per questa possibilità di leggere idee diverse e, soprattutto, per la possibilità di guardare da vicino molti modi diversi di vivere la vita.
Perché poi, ogni cosa, vi ha portato ad essere come siete solo perché avete vissuto esperienze che sono solo vostre e che vi rendono diversi da qualsiasi altra persona al mondo, anche da quella con cui vi sentite più simili.
Allora oggi sarei felice di leggere che cosa voi avreste voluto fare prima o durante i vostri venticinque anni; qualsiasi cosa, dal bagno a mezzanotte nell'oceano, al bungee jumping al rubare l'insegna del kebabbaro, al dormire tutto un giorno di fila.
Qualsiasi cosa, e per me sarà un regalo bellissimo leggere e magari ridere con voi delle vostre idee matte (oppure prenderne spunto, perchè no!).
Ovviamente l'invito vale anche per i miei coetanei o chi è più giovane di me, che mica sono una brutta persona che esclude le persone in base all'età :-D

Insomma un post breve che però vorrò riempire, stavolta, con le vostre di parole!
Vi ringrazio tanto, vi lascio riflettere e vi auguro una buona giornata.

A chi non è come neve....