tag:blogger.com,1999:blog-14940715259028152152024-03-18T04:03:51.902+01:00 A chi non è come nevePaola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.comBlogger325125tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-84459899815941072182024-02-27T11:45:00.004+01:002024-02-27T11:45:51.181+01:00Riempire gli specchi<div style="text-align: justify;">Ho la voce di Bersani che mi scioglie il cuore da tutto il fine settimana.</div><div style="text-align: justify;">E se c’è Bersani deve esserci per forza anche quel film, è matematico.</div><div style="text-align: justify;">Anche quello mi scioglie sempre il cuore, pur facendomi tanto ridere.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Oggi è Lunedì.</div><div style="text-align: justify;">Peggio. È il Lunedì dopo un pessimo fine settimana.</div><div style="text-align: justify;">Ma è una bellissima giornata. Fuori, è una bellissima giornata.</div><div style="text-align: justify;">Il sole si allunga nonostante l’orario, il vento s’è portato via la tempesta dei giorni scorsi ed io ho da ieri un desiderio pazzesco di uscire a riveder le stelle.</div><div style="text-align: justify;">Mi sentivo triste ed abbattuta ma poi d’un tratto mi è venuta voglia di far cose che non facevo da una vita e mi è tornata un po’ di luce addosso.</div><div style="text-align: justify;">Per il solo fatto di riscoprire che ancora le amo profondamente.</div><div style="text-align: justify;">Ché Venerdì tornando verso l’ufficio mi son accorta del fatto che la Primavera è sbocciata all’improvviso in mille colori e già solo quello poteva bastare.</div><div style="text-align: justify;">E poi però si sono aggiunte le zampette dei miei gattuzzi.</div><div style="text-align: justify;">Le risate delle mie nipotine e delle mie sorelle.</div><div style="text-align: justify;">I biscotti che faceva la nonna e la pizza che adesso invece sforna papà.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Chi lo ha deciso che regalare dei fiori debba equivalere a sradicarli per poi farci un mazzo tutto infiocchettato?</div><div style="text-align: justify;">Costringendomi a convincermi che non mi piace farmi regalare dei fiori.</div><div style="text-align: justify;">Regalami dei fiori su una distesa libera ed infinita.</div><div style="text-align: justify;">Di verde e puntini colorati.</div><div style="text-align: justify;">Portami a vederli lì dove sono nati (<i>radici abbastanza forti da trattenermi</i>) e lì poi dove rinasceranno.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Regalami le margherite.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: right;"><i>Baciami ancora,</i></div><div style="text-align: right;"><i>baciami ancora.</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">A chi non è come neve...</div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-36635369362282097672024-02-20T19:31:00.002+01:002024-02-20T19:31:47.445+01:00Il liquore di Binks<div style="text-align: justify;">I buoni propositi del nuovo anno li ho già raggiunti tutti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: right;">Perché non ne ho fatto nessuno.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È che lentamente tutto passa e quel che ci ha fatto soffrire <strike>torna a farsi f*tt*re</strike> piano, piano diventa una barchetta sempre più piccola destinata a sparire all’orizzonte.</div><div style="text-align: justify;">E pensare s’era presentata come una crociera di lusso da mille ed una notte.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;">La settimana è stata infinita, ma Febbraio è praticamente già andato.</div><div style="text-align: justify;">Io ho lavorato extra per tutto questo periodo ed ho fatto finta di non sapere di aver abbandonato le mie stelle, ma stasera proprio il post mi è esploso dentro al cuore.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;">È stato un anno proprio no, e questo s’era capito, con qualche lampo di gioia verso il finale, ma per la maggior parte del tempo, ho fatto fatica a stare a galla. Finché ho capito che proprio sola non ce l’avrei fatta ed ho cercato un salvagente che potesse darmi una visuale un po’ diversa.</div><div style="text-align: justify;">È stata dura, durissima. Ed è stato particolare constatare come, sulla superficie, sembri sempre tutto uguale mentre dentro non c’è proprio più nulla di quello che avevi lasciato.</div><div style="text-align: justify;">Ma devo dire di essere anche abbastanza soddisfatta della crescita che mi sono imposta.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ci ho messo più tempo di quanto mi sarei dovuta? Si.</div><div style="text-align: justify;">Sono perennemente fuori tempo massimo rispetto a tutti gli altri? <b><i>Assolutamente </i></b>SI.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ma alla fine ci sono arrivata. Ed ho dedicato anche qualche momento per apprezzarne la bellezza collaterale (frase che da quel film non mi levo più dalla testa ogni volta che sono triste). Almeno ‘sta soddisfazione, su chi -inconsapevole- è sempre più veloce di me, me la son presa!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;">Ma insomma, cos’è che c’è scritto in questo post?</div><div style="text-align: justify;">Che il profumo dei miei capelli mi fa da culla (è troppo buono, credetemi).</div><div style="text-align: justify;">E lo smalto rosso è proprio fatto per stare sulle mie unghie.</div><div style="text-align: justify;">Ah, e che ho acceso la candela ai frutti di bosco che era da anni intonsa in camera mia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E comunque volevo anche dire che il mio star male è distruttivo solo nella misura in cui mi fa stare male.</div><div style="text-align: justify;">Ma sono una grande sostenitrice del riciclo degli inerti: non ho mai visto nessun crollo senza un minimo di potenziale in termini di rinascita. È tra la polvere e la disfatta che si nascondono cause e soluzioni, spigoli ed opportunità.</div><div style="text-align: justify;">E tutto mi si può dire ma non di certo che io non sia una buona ricercatrice -se mi ci metto, vi ritrovo pure l’ago nel pagliaio.</div><div style="text-align: justify;">(È che non trovavo le parole).</div><div style="text-align: justify;"><br /></div> <div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">A chi non è come neve...</div> Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com22tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-36088089072264128932023-10-29T19:21:00.000+01:002023-10-29T19:21:11.870+01:00Stare male non vale (se non lo puoi gridare)<div style="text-align: justify;">Nella gara contro i miei fantasmi continuo a perdere.</div><div style="text-align: justify;">Ed è una sconfitta che pesa come un macigno</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tornare qui è sempre più difficile.</div><div style="text-align: justify;">Perché i commenti in sospeso, i post in bozze, mi testimoniano senza pietà il fatto che non riesca a liberarmi del disagio che mi accompagna da un tempo che non vedo più dov'è iniziato e soprattutto dove -quando- finirà.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dicono che in molti coltivino la tendenza a rotolarsi nel dolore; che soffrire faccia sentire più nobili, più importanti, magari meritevoli di attenzioni. Mi son sentita dire anche io che se sto male è perché voglio starci io per prima.</div><div style="text-align: justify;">La verità è che questo dolore, questa specifica tipologia, a me mette solo a disagio. Non ci trovo nulla di nobile, nulla di confortevole.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Perché non so nemmeno da dove venga e soprattutto del perché abbia deciso di entrare dalla finestra, invece di fare almeno l'educato e bussarmi alla porta.</div><div style="text-align: justify;">In quel caso sarebbe stato diverso.</div><div style="text-align: justify;">Avrei aperto, probabilmente un po' spaesata, ma comunque avrei avuto almeno un po' di tempo per conoscerlo, farci due chiacchiere.</div><div style="text-align: justify;">Guardi, stavo proprio per uscire...</div><div style="text-align: justify;">No, ma ci metto poco, davvero.</div><div style="text-align: justify;">Va beh, se proprio insiste.</div><div style="text-align: justify;">Ci saremmo persi un po' nei convenevoli, le offro qualcosa? ma diamoci del tu e comunque un bicchiere d'acqua andrebbe benissimo, sa non bevo, ah guardi, non lo dica a me, dicevamo del tu, si, giusto, il tu va benissimo.</div><div style="text-align: justify;">Avremmo bevuto 'sto benedetto bicchiere di acqua ed intanto ci saremmo conosciuti, lui avrebbe fatto quello che c'era da fare e poi, in uno di quei silenzi imbarazzanti -c'è sempre un momento di silenzio imbarazzante-, avrei sbattuto entrambe le mani sulle ginocchia ed esordito con un va beh, comunque s'è fatta na certa...eppure io resterei altri 5 minuti, beh, mi farebbe molto piacere, ma sa com'è...</div><div style="text-align: justify;">E sarebbe finita così, un inizio ed una fine, come tutte le cose della vita.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ed invece no, sto qui con questo sconosciuto che non si degna nemmeno di rivolgermi la parola e se lo fa, mantiene le distanze e mi dà rigorosamente solo del lei.</div><div style="text-align: justify;">Mi guarda ed io continuo a guardare lui e nessuno dei due si riconosce. Io almeno, perché in effetti quel che vede lui non posso saperlo.</div><div style="text-align: justify;">E la sua maleducazione non conosce limiti, perché si è sentito anche libero di portarsi dietro un'altra bella compagnia: la solitudine.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Io che da lei non mi sono mai fatta spaventare, anzi, l'ho sempre trovata una buona spalla su cui piangere, molto più spesso di quanto non abbia mai ammesso, adesso la vedo solo come un ingombro inutile. Davvero inutile.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Perché sola così non mi ci sono mai sentita. Forse perché adesso non è più una scelta voluta; forse perché è figlia del non sentirsi compresa, accolta, accettata, accompagnata. Gemella del sentirsi completamente abbandonata.</div><div style="text-align: justify;">Perché è un problema mio e lo rimarrà.</div><div style="text-align: justify;">Perché, nonostante i buoni propositi, i tentativi maldestri e fuori tempo massimo, sono consapevole che sola dovrò cavarmela.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E comunque mentre scrivevo quest'ultimo pezzo di post ho pensato che ora la capisco bene quella bellissima strofa per cui "non c'è tempo, non c'è spazio e mai nessuno capirà" e casualmente un secondo dopo da una playlist a caso è partita proprio la sua voce.</div><div style="text-align: justify;">Ed almeno un sorriso amaro mi scappa perché se c'è una cosa che non è cambiata mai è la sensazione che questo sia il mio personalissimo portafortuna.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una buona serata, a chi non è come neve...</div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-70108762366576943682023-09-03T18:49:00.001+02:002023-09-03T18:49:44.395+02:00Come chi raccoglie pietre in giardino<div style="text-align: justify;">Sono quasi vicino alla boa quando mi chiedo dal nulla da dove nasca il mio sentirmi così a mio agio in acqua. Molte delle persone che conosco hanno timore del mare aperto, di essere al largo, ed invece, per me, è forse l'unica cosa della quale non ho mai avuto istintivamente paura. Chi me lo ha insegnato? Considerando che mia madre non sa nuotare e che da piccole papà non veniva quasi mai in spiaggia con noi (ecco, l'odio per il caldo ed il sole l'ho preso tutto da lui invece, decisamente)?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mi ci interrogo tra una bracciata e l'altra, mentre il fondale diventa sempre più sabbioso e profondo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Perché è così il mare tra le cui onde sono cresciuta; l'unico mare che per me è l'emblema dell'essere mare. Rocce e ciottoli sulla riva che lasciano all'improvviso il posto alla sabbia e quando la vedi capisci già di non avere più un appiglio su cui poggiare i piedi e camminare. Perché per me il mare è questo: smettere di toccare dopo aver fatto appena un paio di passi, e mi è inconcepibile pensare che ci siano mari del tutto diversi dal mio. Mari dove ci sono metri e metri sempre percorribili a piedi. Inconcepibile.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mi sposto con questi pensieri in testa per fare spazio ad un ragazzo che nuota con gli occhialini schiacciati sul naso. Alle mie domande del momento se ne aggiunge un'altra nuova. Perché nuota così vicino alle boe? Esattamente parallelo alla lunga corda a cui sono attaccate? Forse per essere sicuro di star seguendo con precisione una certa linea immaginaria?</div><div><div style="text-align: justify;">Mi supera ed io ritorno al mio posto, poi indietreggio ancora per liberare la sua traiettoria appena mi rendo conto che probabilmente sta per tornare indietro.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Lo osservo perché fa movimenti precisi, metodici, spostando appena l'acqua ad ogni falcata delle braccia. </div></div><div><span style="text-align: justify;">Mi avvicino alla riva, con le spalle rivolte al sole, i gomiti ben conficcati tra le pietre per rimanere ferma tra le onde che mi si riversano piano addosso e comincio a sorridere pensando "no, io e Claudio decisamente siamo poco precisi e metodici quando ci troviamo in acqua insieme". </span><p style="text-align: justify;">Mi viene spontaneo pensarlo. </p><div style="text-align: justify;">Quando gli stringo le gambe attorno al busto e lui mi solleva leggera e non dice nulla perché tutto quello che c'è da dire se lo dicono i nostri occhi.</div><div style="text-align: justify;">Non c'è nessun posto al mondo in cui vorrei essere se non qui, con te.</div><div style="text-align: justify;">Non c'è nessun'altra persona al mondo che vorrei tra le mie braccia se non te, qui, con me.</div><div style="text-align: justify;">Che in effetti le frasi romantiche ad alta voce non sono il suo forte.</div><div style="text-align: justify;">Tutto quel che vuole dirmi, me lo dice coi gesti. E non ne sceglie mai di convenzionali.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La prima volta che ha fatto quel suo gesto che poi è diventato il mio preferito, ho capito subito che sarebbe stata una cosa solo sua. Che non lo avrei mai trovato in nessun altro e che in nessun altro lo potrei cercare mai più.</div><div style="text-align: justify;">Me lo dice accarezzandomi il volto e non è mai una carezza banale; quella con cui una mano si accosta ad una guancia. Mai.</div><div style="text-align: justify;">È una mano che si apre completamente sul mio viso e lo sovrasta tutto, dalla fronte al mento, schiudendosi sul naso. Ed ogni volta in cui lo fa, socchiude appena gli occhi azzurri, come se volesse sentirmi e vedermi solo con quella mano ed io li chiudo tutti a mia volta per sentirlo solo attraverso le nostre pelli ed il sorriso che inevitabile mi affiora sulle labbra.</div><div style="text-align: justify;">Ogni tanto gli bacio il palmo, altre volte mi sembra già tutto perfetto così com'è e rimango ferma finché non si stacca da me.</div><div style="text-align: justify;">Me lo dice dandomi i pizzicotti che mi fanno sempre ridere e che buona parte delle volte mi lasciano un leggero segno sulla pelle bianchissima. Ed ogni volta che faccio finta di protestare mi promette che "la prossima volta te ne farò di più amore, tranquilla" e per suggellare la promessa in questione mi stampa piano un morso sulle cosce, sulla spalla, sul sedere.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Me lo dice anche tutte le volte in cui siamo insieme e fa una battuta che sa mi farà morire dal ridere. E non gli viene proprio difficile riuscirci, cretino com'è. E lo sento quanto gli piace vedermi così grazie a lui ed alle cose che dice che fa.</div></div><div style="text-align: justify;">Ed ogni sorriso è una botta di spugna sulle liti ed incomprensioni dei mesi precedenti.</div><div><div style="text-align: justify;">Ed ogni "ti amo" a bocca chiusa è un passo in più l'uno nel cuore dell'altra.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ed il tempo di mettere in fila ognuno di questi pensieri le mie mani si son abituate all'acqua e le dita si son riempite di quelle pieghe buffe che fan sempre ridere le mie nipotine.</div><div style="text-align: justify;">Torno sulla sabbia che è il cielo è già quasi rosa all'orizzonte ed aspetto di asciugarmi continuando a pensare con un sospiro liberatorio che non mi manca proprio nulla, mi mancavi solo tu ed ora che ci sei "il tempo lo misuro solo così, con te"</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div>Buon inizio di Settembre, a chi non è come neve...</div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-57902383458303222812023-08-24T20:07:00.000+02:002023-08-24T20:07:25.371+02:00...Sopra quei tuoi occhi blu...<div style="text-align: justify;">C'è voluto un po' prima di risalire.</div><div style="text-align: justify;">Molto più di quanto non sia mai stata abituata ad aspettare.</div><div style="text-align: justify;">Ma alla fine son arrivata in superficie.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In questi mesi è successo tutto e niente. </div><div style="text-align: justify;">E son scomparsa con la speranza di non dover riempire queste pagine di tristezza e malessere, anche se ogni giorno in più senza il mio blog è pesato come un macigno.</div><div style="text-align: justify;">E finalmente il momento di parlare solo di cose belle è arrivato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Così come fatto l'anno scorso, anche buona parte di questa estate l'ho investita sui libri da studiare: non mi ero ancora abituata a presentarmi come Dottoressa Commercialista che, dopo 365 giorni esatti, ho deciso di aggiungere una seconda abilitazione professionale alla prima, quella da Revisore Legale dei Conti.</div><div style="text-align: justify;">È stata anche stavolta dura ma altrettanto soddisfacente e con orgoglio ho vinto una personalissima scommessa fatta in silenzio: quella di arrivare ai due traguardi prima dei trent'anni.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Son arrivata alle ferie estive con tanta, tantissima stanchezza mentale, dopo essere sopravvissuta a quelli che son stati, senza ombra di dubbio, i giorni più caldi che io abbia mai conosciuto e, finalmente, ho aperto il capitolo che stavo tanto desiderando: quello della leggerezza.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Visto l'umore dell'ultimo periodo non avevo decisamente nessuna speranza per l'estate, anzi. La massima aspettativa era quella di recuperare un po' di sonno e di non dover soffrire il caldo nel tragitto casa-ufficio.</div><div style="text-align: justify;">Invece è stata la settimana più felice di questo 2023 stanco e rancoroso.</div><div style="text-align: justify;">L'ho trascorsa insieme al mio randagio, nella città in cui lavora, alla vista di tramonti su un mare che avevo sottovalutato e tra le lenzuola pregne del profumo dei suoi capelli.</div><div style="text-align: justify;">Ho rivisto una mia carissima amica d'università, che porto nel cuore perché la distanza geografica per ora non permette quasi mai di più, e con la quale, su quella spiaggia, ho sperimentato la prima scottatura solare dopo anni che evitavo accuratamente l'esposizione allo stesso.</div><div style="text-align: justify;">Ho conosciuto persone piacevolissime ed in particolare gli amici di infanzia del mio fidanzato che mi hanno accolta come se mi conoscessero da sempre e con i quali ho riso a crepapelle una serata intera, spettegolando e parlando di qualsiasi cosa come se davvero io fossi sempre stata parte del gruppo.</div><div style="text-align: justify;">Ho letto libri splendidi e ritrovato un'energia illimitata, nonostante le notti brevi ed il caldo umido.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E mi son stampata un sorriso in faccia che non è andato mai via, perché il mio grande amore si è impegnato tutto il tempo perché mi restasse addosso.</div><div style="text-align: justify;">Mi ha fatto trovare tutti i giorni il pranzo pronto, tornando appositamente al volo dal lavoro solo per condividere con me quello che sapeva essere il mio piatto preferito.</div><div style="text-align: justify;">Ha accompagnato ogni notte la mia testa al suo braccio ed anche in quelle più calde non ha mai smesso di cercare il contatto con la mia pelle, fosse anche solo per intrecciare le nostre mani.</div><div style="text-align: justify;">Mi ha accompagnata alla ricerca della granita al cioccolato ed i suoi occhi hanno cominciato a brillare come quelli di un bambino quando, per caso, la strada verso il bar ci ha portati alla piazza del paese in cui, come da tradizione, si celebrava la preparazione alla <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Varia_di_Palmi">Varia</a> con tanto di giganti, palio e tamburelli.</div><div style="text-align: justify;">È stato divertentissimo ed ho capito di essere accanto alla metà del mio cuore perché, nonostante il grande caldo e nonostante io non ami per niente questo genere di feste, lì, abbracciata a lui, mi son sentita in pace con l'universo e sicura di poter dire "questo è quello che voglio; questo deve essere solo mio, solo nostro".</div><div style="text-align: justify;">Abbiamo trascorso un pomeriggio meraviglioso al mare, con mia sorella, mio cognato e le due pupe mignon, venuti a trovarci dopo un'oretta di macchina al suono del "siamo arrivati" della più grande delle due, che ci ha tenuto a chiederlo per tutto il tragitto. E mi sono innamorata di nuovo di quegli occhi dalla tonalità più chiara di quella dell'acqua cristallina in cui abbiamo sguazzato ridendo, perché dentro ci ho letto la gioia sincera di star spendendo del tempo con la mia -<i>la nostra</i>- famiglia. Ho immortalato nel cuore -e con il cellulare- questo tipetto dolcissimo ma dall'aspetto burbero, con la barba lunga ed i capelli neri e folti cedere ad ogni richiesta di due nane, al contrario, dall'aspetto angelico e dall'animo monellissimo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mi son confermata che questa si, è decisamente la vita che voglio, la città che voglio, l'uomo che voglio.</div><div style="text-align: justify;">E mi son ricordata di quanti capricci ho fatto prima di rendermene conto, prima di cedere ed aprire il mio cuore a chi mi sembrava così tanto diverso da suonarmi quasi incompatibile.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: left;">Ed invece...</div><div style="text-align: right;">"<span style="text-align: right;"><b>Venivano dai più lontani estremi della vita</b>, questo è stupefacente, da pensare che mai si sarebbero sfiorati se non attraversando da capo a piedi l'universo, e invece neanche si erano dovuti cercare, questo è incredibile, <b>e tutto il difficile è stato riconoscersi, riconoscersi, una cosa di un attimo, il primo sguardo e già lo sapevano, questo è il meraviglioso</b>. Questo continuerebbero a raccontare, per sempre, nelle terre di Carewall, perché nessuno possa dimenticare che non si è <b>mai lontani abbastanza per trovarsi, mai</b> - lontani abbastanza - per trovarsi - lo erano quei due, lontani più di chiunque altro.“</span></div><div><br /></div><div>Una buona fine estate, a chi non è come neve...</div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com21tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-87317899290967358102023-06-04T18:16:00.000+02:002023-06-04T18:16:05.032+02:00Destri<div style="text-align: justify;">Avrei voluto avere la bussola di Jack Sparrow.</div><div style="text-align: justify;">Quella che punta verso la direzione in cui c'è ciò che il tuo cuore più desidera al mondo.</div><div style="text-align: justify;">L'avrei voluta per avere almeno la speranza di potermi orientare.</div><div style="text-align: justify;">Di poterla davvero raggiungere, prima o poi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ed invece qui, sulla terraferma, il percorso mi sembra impossibile.</div><div style="text-align: justify;">Solo mare e cielo azzurro all'orizzonte e nessuna seconda stella a destra e dritti fino al mattino.</div><div style="text-align: justify;">Mi sembra assurdo che sia proprio io a scriverlo ma nella vita non si sa mai ed infatti io non so.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In questi ultimi mesi non so descrivere il livello di sofferenza a cui mi sono condannata.</div><div style="text-align: justify;">Ho passato notti a piangere così tanto da aver avvertito il bisogno di mettermi a pregare per trovare una parvenza di sollievo. Una liberazione da quel peso sul cuore.</div><div style="text-align: justify;">Ma la mia fede negli ultimi anni si è un po' persa e mi sarei sentita ancora peggio, così ho lasciato perdere e son rimasta zitta e da sola con le mie lacrime.</div><div style="text-align: justify;">Non so da dove cominciare per spiegarmi perché mi son fatta tutto questo.</div><div style="text-align: justify;">Probabilmente diamo sempre la colpa a qualcun altro, cercando cause e motivazioni per scricchiolii che in realtà ci portiamo dentro da sempre e che cercano solo una scusa per uscire.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Però qualche giorno fa, quando mi son detta per l'ennesima volta che non potevo più continuare su questa strada, sono stata colpita da un bel fulmine. </div><div style="text-align: justify;">Mi sono chiesta sinceramente il perché.</div><div style="text-align: justify;">Perché ti fai questo? Che colpa pensi di aver commesso per arrivare a sentirti così sbagliata?</div><div style="text-align: justify;">Quale peccato stai cercando di espiare? Tutti i difetti del mondo, tutti gli errori che hai commesso, tutte le mancanze che come qualsiasi essere umano ti allontanano dalla perfezione valgono davvero tutto questo senso di inadeguatezza che ti sta logorando giorno dopo giorno?</div><div style="text-align: justify;">Ed altrettanto sinceramente mi sono risposta.</div><div style="text-align: justify;">No.</div><div style="text-align: justify;">Non ho fatto niente di male per sentirmi così. Non ho tolto nulla a nessuno con la mia imperfezione.</div><div style="text-align: justify;">Non è colpa mia avere tempi diversi. Essere sempre l'ultima a raggiungere quel che agli altri viene così naturale. Non è colpa mia. E non è una colpa.</div><div style="text-align: justify;">La mia unica colpa è stata convincermene, quello si.</div><div style="text-align: justify;">O lasciare che gli altri mi ci convincessero.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È stata una liberazione incredibile rendermene conto.</div><div style="text-align: justify;">E dirmi </div><div style="text-align: justify;">Ti perdono</div><div style="text-align: justify;">Mi perdono</div><div style="text-align: justify;">Per non essermi sentita all'altezza</div><div style="text-align: justify;">Per i paragoni</div><div style="text-align: justify;">E le punizioni</div><div style="text-align: justify;">I pensieri</div><div style="text-align: justify;">La concentrazione su quel che mi sembra di non avere</div><div style="text-align: justify;">Ignorare quel che di buono ho fatto</div><div style="text-align: justify;">Il sentirmi difettosa, un giocattolo rotto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E non è facile ricominciare da qui ma è un passo che mi era indispensabile per lasciar andare qualcosa.</div><div style="text-align: justify;">Per comprendere che la prima persona da cui devo ricevere quel che penso di meritare sono io.</div><div style="text-align: justify;">Che nessuno verrà mai a riportarmi il pezzo mancante, sarò io a rimboccarmi le maniche e spostare tutti i mobili per scoprire sotto quale di questi si sarà infilato.</div><div style="text-align: justify;">E poi tutto sarà completo davvero.</div><div style="text-align: justify;">Un quadro dopo l'altro.</div><br /><br /><div style="text-align: right;"><i><span style="color: red;">Era da un po' che non mi vedevo</span></i></div><div style="text-align: right;"><i><span style="color: red;">Era da un po' che non mi fermavo</span></i></div><div style="text-align: right;"><i><span style="color: red;">Non sono bello come credevo</span></i></div><div style="text-align: right;"><i><span style="color: red;">Ma voglio ricominciare da capo</span></i></div><div style="text-align: right;"><i><span style="color: red;"><br /></span></i></div><div style="text-align: right;"><i><span style="color: red;"><br /></span></i></div><div style="text-align: left;">A chi non è come neve...</div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com21tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-79091224719417701682023-05-04T11:39:00.001+02:002023-05-05T18:04:18.699+02:00Non bastano stelle cadenti... <div style="text-align: justify;">Mi sento in colpa per il modo in cui mi sento. Per il fatto che mi sembra così difficile darmi tregua.</div><div style="text-align: justify;">Ma ultimamente mi sento letteralmente sopraffatta da quello che mi sta attorno. Dal modo in cui stanno andando le cose che riguardano me o la mia famiglia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non so nemmeno spiegare quel che provo ed in realtà ho capito che è meglio non farlo ed adottare la mia vecchia tattica del tenermi tutto per me, perché la verità è che quasi tutti ti chiedono come stai ma se menti dicendo che è tutto ok togli loro l’impaccio di doversi interessare ed accollare i tuoi sentimenti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Così ho trovato tre strade per lasciare andare il senso di angoscia che mi stordisce, senza dare fastidio a nessuno. </div><div style="text-align: justify;">La prima è scrivere, possibilmente con la mia penna nera, perché i brillantini colorati mi sembrano una presa in giro verso il mio sentirmi così.</div><div style="text-align: justify;">La seconda è riprendere il famoso puzzle che avevo lasciato incompleto nella stanza gelata di casa mia che ormai è adibita solo alla sua conservazione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E lo ammetto, averlo lasciato a metà (molto meno della metà, ad essere onesti) non è dipeso solo dalla scomodità di doverlo comporre proprio lì (perché, non ci crederete mai, ma lasciarlo in balia di due gattuzzi scatenati in giro per casa non è proprio una bella idea); mi metteva piuttosto di cattivo umore sapere che, probabilmente, un pezzo sarà andato perso e così l’idea di dover portare a termine qualcosa che, comunque, sarebbe rimato incompleto, mi ha demoralizzata. Ché il cervello umano non è proprio fatto per le questioni inconcluse -per esempio, ho letto che se una canzone ci assilla basta cantarne la fine perché ci esca dalla testa, finalmente- ed il mio lo è ancora meno.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E poi, invece, la magia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ho guardato il punto con il pezzo mancante e mi son detta che non fa assolutamente nulla. Che posso rimediare e che troverò una soluzione non appena tutti i quadri saranno al completo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Anzi, ancora meglio, una volta che avrò incorniciato l’opera d’arte, ci attaccherò su uno dei miei post-it con una grande freccia ad indicare il punto vuoto, per ricordarmi che, in fondo, la vita è anche questa.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un continuo di fasi imperfette che, in ogni caso, non ci impedirà di arrivare al traguardo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La terza strada non è una strada e non l’ho intrapresa io ma il mio inconscio.</div><div style="text-align: justify;">Il quale ha deciso bene di lanciarmi segnali chiari ed evidenti popolando le mie notti di incubi.</div><div style="text-align: justify;">Il suo preferito, evidentemente, è quello in cui il protagonista è un qualche tipo di fantasma/demone/presenza non meglio identificata che ha uno scopo solo: puntarmi e farmi terrorizzare.</div><div style="text-align: right;">Spoiler: ci riesce più che bene perché mi sveglio con il cuore a mille e la pelle che brucia per la paura.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Comunque, devo ammettere che ormai mi ci sono affezionata ed in ogni caso preferisco la versione demoniaca di Casper a molti altri sogni spiacevoli e ridondanti fatti in passato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Così, insomma, consumo le suole delle mie scarpette macinando chilometri su ognuno di questi tre percorsi; non senza inciampi perché la tentazione di confidarmi ed aprirmi completamente ha avuto qualche volta la meglio ma ad un certo punto l’istinto di conservazione, per fortuna, prevale e ti dà un bel colpo in testa: smetti di farlo se ti fa solo più male che bene.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Però spero il mio percorso verso la meta diventi sempre più breve, perché di rimanere in apnea non ce la faccio più.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ed ancora di più spero che la prima boccata di ossigeno arrivi alle persone che amo di più al mondo: i miei genitori, ed in particolare mio padre, e le mie sorelline, ed in particolare quella che mi cambiava i pannolini da piccola invece di uscire a divertirsi con le amiche.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Che mi sono innamorata della frase del post precedente.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Radici abbastanza forti da trattenermi. Da trattenerci.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">A chi non è come neve...</div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-88268970648580531182023-04-23T19:36:00.000+02:002023-04-23T19:36:39.066+02:00In mezzo al temporaleIl post che ho scritto qualche giorno fa e che non ho pubblicato, non è quello che si merita il mio blog dopo l'ennesima, lunga assenza delle mie.<br />E non è nemmeno quello che sento merita la Paola S. del futuro che un giorno deciderà di tornare a rileggersi.<br /><div style="text-align: right;">Anche se è bello sapere che qui io mi senta ancora come a casa. Perché è sempre a casa che si torna quando ci si sente spezzati, feriti, persi e si ha bisogno di riconoscersi.</div><div style="text-align: justify;">La questione è che di cose belle ce ne son state in questi mesi, anche se son sempre le stesse ad accompagnarmi nella mia vita -le risate con le mie sorelle, gli abbracci dei bambini, i gatti che si addormentano contro la mia pelle nuda, le giornate indaffarate a lavoro ed i mercoledì notte sotto un piumone matrimoniale- però quel che ti atterrano sembrano essere sempre un po' più rumorose.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Avrei voluto scrivere di quel che scrivo sempre quando arriva la primavera.</div><div style="text-align: justify;">Del profumo dei gelsomini -che son rimasti i miei fiori preferiti anche se io son rimasta quella che non ama i fiori-, del cielo azzurro senza nemmeno una nuvola, delle notti di luna piena con Venere al suo fianco, dei tragitti in macchina con la radio a tutto volume e l'inglese storpiato.</div><div style="text-align: justify;">Avrei voluto scrivere del rumore di carta stropicciata delle uova di cioccolato che han riempito la dispensa per settimane, della voglia matta di rileggere un libro già divorato almeno un paio di volte ma che mi torna sempre in mente ogni volta che mi sembra di sprofondare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Come se mi ci potessi arrampicare, su quella corda fatta di parole familiari che a volte vorrei poter scordare per risentirle per la prima volta; per innamorarmi ancora.</div><div style="text-align: justify;">Ché, ad esser sincera, avevo sempre sottovalutato la potenza del dimenticare, io che ho sempre desiderato scrivere proprio per non smettere di tornare indietro.</div><div style="text-align: justify;">Ma la mia macchina del tempo mi sembra non funzionare quasi più, proprio adesso che sento di averne più bisogno. E riempio le pagine della mia agenda -quella, perlomeno, non l'ho abbandonata- iniziando sempre con le stesse parole, ultimamente, concludendole sempre con lo stesso invito a me stessa che però, puntualmente, il giorno dopo non riesco a raccogliere.</div><div style="text-align: justify;">Perché è proprio una brutta sensazione quella di sentire le proprie fortezze cadere, rendendosi conto che poi è bastato solo un soffio di vento per spazzarle via.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Avrei voluto scrivere di quel giorno in cui finalmente ho deciso di fare un piccolo passo per togliermi un peso dentro che mi trascino da anni; che non ha cambiato granché, per ora, ma almeno mi ha dato l'impressione di non essere impantanata sempre nello stesso punto.</div><div style="text-align: justify;">Avrei voluto usare questo schermo bianco per placare le mie ansie e le mie paure; per ripetermi che va tutto bene anche se tutto è imperfetto. Che posso perdonarmi anche se <i>io </i>sono imperfetta.</div><div style="text-align: justify;">Che non ho bisogno di controllare tutto, perché tanto le cose che devono succedere, accadranno a prescindere dal mio consenso. E che se anche dovesse d'improvviso giungere lo scenario peggiore, io avrei radici abbastanza forti da trattenermi. E saprebbero alleviare anche la delusione, il fallimento, il tradimento.</div><div style="text-align: justify;">Sarei voluta tornare con i fuochi d'artificio e la mia canzone preferita in sottofondo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ed invece torno con il cuore in gola, la solita nostalgia ed il bisogno impellente di sentire il profumo di casa.</div><br /><br /><div style="text-align: right;"><i>E poi dire cosa, quanto ha fatto male</i></div><i><div style="text-align: right;"><i>Eppure non riesco a rinunciare</i></div><div style="text-align: right;"><i>Per poi dire cosa, quanto ha fatto male</i></div><div style="text-align: right;"><i>Eppure lo voglio rifare</i></div></i><p> </p><blockquote><p>A chi non è come neve </p></blockquote><div style="text-align: justify;"><br /></div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-60095921542260065282023-02-16T21:39:00.002+01:002023-02-16T23:57:45.806+01:00Le parole hanno un peso<div style="text-align: justify;">Le parole hanno un peso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mi rimbomba in testa, con la sua voce, la sua intonazione. La riconosco a memoria.</div><div style="text-align: justify;">Gli stessi punti, gli stessi a capo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le parole hanno un peso, ed io la mia bilancia la so usare benissimo.</div><div style="text-align: justify;">Le parole hanno un peso, ed io le mie le so portare esattamente in equilibrio.</div><div style="text-align: justify;">Le parole hanno un peso, quello che scelgo io di dare loro.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Anche quando sono arrabbiata, anche quando la foga erutta implacabile dagli occhi, dalla pelle, io le misuro, le scelgo consapevole di quel che voglio dire, di dove voglio che arrivino.</div><div style="text-align: justify;">Anche quando il mio intento è colpire, affondare proprio nella carne, io lo so che le mie parole hanno un peso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È per questo che lo so, che tutte le parole hanno un peso.</div><div style="text-align: justify;">E non si può lasciarle andare via come se non fosse vero; come se fossero di aria solo perché di aria e suono e fiato son fatte.</div><div style="text-align: justify;">Perché le parole hanno un peso. E bisogna accettarlo, quando si decide di mandarle a spasso; bisogna accettare che possano diventare dei boomerang e che tornino a colpire proprio noi. Che volevamo essere carnefici e ci trasformiamo in prede spaurite.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le parole hanno un peso e se cominciano a maturare, a ribollire, poi bisogna saper riconoscere anche la possibilità che inizino a marcirti dentro.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Perché le parole hanno un peso. Ed un colore. Ed un retrogusto.</div><div style="text-align: justify;">E se decidi di usarle a sproposito, poi devi anche accettarne il disgusto mentre le vomiti, mentre la lingua diventa appiccicosa e maleodorante.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le parole hanno un peso. Ed anche una forma. La lama che decidi di affilare mentre le scegli con più o meno cura. Perché devi essere coraggioso e rimanere anche quando ti sanguinano le labbra da cui le stai facendo uscire. Perché se sei abbastanza coraggioso da sputarle via, non puoi essere un codardo e non accettare che nel tragitto feriscano per forza anche te.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le parole hanno un peso e, come tutte le cose, hanno un proprio posto nel mondo. E le devi sapere collocare in quello giusto perché non lascino un vuoto una volta che hai deciso di usarle.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le parole hanno un peso, e più ci penso, più mi sembra impossibile che per molti le parole non abbiano alcun peso. Più mi sembra inaccettabile il modo in cui sfuggono come se niente fosse. Più mi sembra vergognosa l'indifferenza verso le conseguenze che lasciano.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Perché le parole hanno un peso, non solo un significato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le parole hanno un peso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tutte.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><img src="https://img1.blogblog.com/img/video_object.png" /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com16tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-38052712092621132152023-02-04T21:01:00.001+01:002023-02-04T21:01:03.997+01:00...Mi ci perdo...<div style="text-align: justify;">Mi mancava da tanto, troppo, la felicità così.</div><div style="text-align: justify;">Ancor di più pensando a quanto sia stata stupida ad essermene privata io stessa, da sola.</div><div style="text-align: justify;">Come se non lo sapessi già, la consapevolezza mi è arrivata d’improvviso, come il vento nelle belle giornate: quanto mi manca essere felice così.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E dentro il “così” ci son sempre tante cose.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">C’è una colazione fatta con calma di lunedì mattina, ché i lunedì mattina son sempre un po’ ‘na tragedia ed in qualche modo bisogna pur cercare di colorarli;</div><div style="text-align: justify;">C’è il peso del corpicino dei miei Gattuzzi poggiati sui miei piedi che litigano tra di loro mentre io cerco di prender sonno;</div><div style="text-align: justify;">Ci sono le risate con mia sorella e la nostra amica, che si è unita alle lezioni di pilates, mentre sbagliamo allo stesso modo ed in contemporanea l’esercizio per regalare alla nostra istruttrice la soddisfazione di poter esclamare “Ma vi siete messe d’accordo? Guardatele, oh, son proprio sorelle!”;</div><div style="text-align: justify;">Ci son le mie nipotine che fanno a gara per farsi prendere in braccio o per derubarmi della merendina di turno;</div><div style="text-align: justify;">Ci son i miei piatti preferiti a pranzo a cena, un giorno dopo l’altro.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E poi c’è tutto il capitolo “gatto randagio”, tutto il capitolo “noi”.</div><div style="text-align: justify;">Fatto di paragrafi, corsivi e grassetti, qualche cancellatura, qualche pagina strappata. Note a margine, post scriptum, penne nere, rosse e blu, asterischi e punti e a capo.</div><div style="text-align: justify;">C’è la mia playlist preferita in macchina, già in riproduzione casuale alla sua radio appena apro lo sportello.</div><div style="text-align: justify;">C’è il pane rubato -non è vero, si chiama condivisione- dal suo piatto per non doverlo tagliare io.</div><div style="text-align: justify;">Le merende di metà serata con i Loacker di tutti i gusti, che ci scambiamo come con le figurine, per lasciare all’altro il proprio preferito.</div><div style="text-align: justify;">Ci sono i film che scegliamo accuratamente perdendoci almeno mezz’ora su, ma di cui guardiamo solo i primi dieci minuti per crollare sfiniti dal sonno.</div><div style="text-align: justify;">C’è la lotta ogni santa volta per appropriarci del cuscino più comodo, che vinco sempre io perché le risate ed i pizzicotti gli tolgono tutte le forze e lo costringono alla resa.</div><div style="text-align: justify;">Ed il mio essere buona perché quel cuscino lo condivido sempre lo stesso e poi finisco per sostituirlo completamente con la sua spalla.</div><div style="text-align: justify;">C’è il suo profilo, lievemente illuminato dalla luce della tv, che conosco a memoria e che non vedo l’ora di disegnare con lo sguardo mentre finge di dar attenzione al programma serale di turno.</div><div style="text-align: justify;">La risata nella quale scoppio senza poterci fare niente ogni volta che mi intima di smetterla di muovermi perché, puntualmente, disfo tutte le coperte.</div><div style="text-align: justify;">Ci sono le sveglie dell’uno o dell’altra -soprattutto dell’altra- nel cuore della notte che son sempre accompagnate dall’attenzione che ci sia abbastanza piumone a scaldarci.</div><div style="text-align: justify;">Le sneakers uguali ai piedi del letto che ci siamo regalati l’anno scorso e che poi han aperto la strada al pigiama abbinato, indossato ogni volta che ci troviamo abbracciati nello stesso letto.</div><div style="text-align: justify;">Gli “ancora dieci minuti” quando al mattino la sveglia suona sempre troppo presto, però sono forse i minuti che amo di più, perché ci scambiamo quasi la pelle come fosse la prima volta o l’ultima, nonostante le ore precedenti trascorse ininterrottamente insieme.</div><div style="text-align: justify;">Il bacio sotto la porta del mio ufficio ed il "vai piano" che accompagna ogni partenza.</div><div style="text-align: justify;">I messaggi ad ogni ora del giorno ed a volte della notte.</div><div style="text-align: justify;">Ci sono le serate sul divano davanti al camino. I vestiti alla rinfusa sulla sedia e sul pavimento.</div><div style="text-align: justify;">I miei capelli sul suo viso, le mani intrecciate anche in macchina, il salvadanaio in due.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La verità è che la mia lista non finirebbe mai. Che mi fan male le guance tanto è ampio il mio sorriso.</div><div style="text-align: justify;">Che mi ero persa ed è venuto a ritrovarmi, come sempre. Ché il mio filo d'Arianna è l'amore sconfinato che provo per lui.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un buon fine settimana, a chi non è come neve...</div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-87921183663120217672023-01-21T11:01:00.000+01:002023-01-21T11:01:09.924+01:00Alla Scooby-Doo<div style="text-align: justify;">Giorno 21 del nuovo anno.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Capodanno trascorso con la febbre alta, coricata già alle 22 sul divano di mia sorella con il plaid e la testa tra le nuvole. E siccome i buoni propositi non si mollano mai, perché qui non si molla proprio niente, a distanza di settimane continuo ad avere gli strascichi di tosse e soprattutto raffreddore.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ma non siamo qui per recriminare nulla. E nemmeno a leggere la mia cartella clinica.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Siamo qui perché non si molla proprio niente e quindi nemmeno il mio blog (anche se i commenti ed i post fermi a Novembre insinuano ben altro). Non lo so perché è diventato così difficile per me aggiornare (e non parlo solo dell'aspetto logistico, nonostante anche questo conti tantissimo) ma non riesco nemmeno ad immaginare di lasciare a brillare in solitaria e per sempre le mie amate stelline.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E se da una parte Paola S. sembra tacere più del dovuto, dall'altra, con il nuovo anno (ed in realtà già negli ultimi giorni di quello appena salutato) ha ritrovato la familiarità ed il bisogno di un aggiornamento intimo e giornaliero tra le righe di un'agendina assolutamente chiusa al resto del mondo intero, dopo averla abbandonata, ahilei, (quella proprio sì) per i 365 giorni precedenti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ed il bisogno, il piacere di quelle parole colorate che cullo dentro una copertina ad anelli, tra stickers e stelline (si, anche lì) stavolta non hanno il solo, nobilissimo fine di lasciare impresso un ricordo dopo l'altro, fosse anche solo di una giornata noiosa e triste (ed è questo il rimorso più grande per il 2022, che per la prima volta non potrò rivivere in questo modo che è il mio preferito in assoluto): stavolta ho risentito tutta la necessità di farlo per liberarmi, per sfogarmi, quasi per rileggere me stessa, oltre ai miei ricordi. </div><div style="text-align: justify;">Un modo per entrare in contatto con tutti quei pensieri che ultimamente mi tormentano e che, pur vedendoli chiaramente come nubi in tempesta, sembrano un po' più gestibili una volta vomitati dalla mia penna. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una terapia che ho capito di bramare esattamente nel momento in cui le pagine si sono colorate di frasi poco scelte ma sentite, forse per la prima volta senza pudore, senza bisogno di nascondere anche lì rabbia, tristezza ed introspezione.</div><div style="text-align: justify;">Ché la verità è che tra quelle pagine son riuscita ad ammettere che, dopo un periodo grandioso, sono tornata a sentirmi, senza motivo, ancora fuori posto e fuori tempo.</div><div style="text-align: justify;">E questo è paradossale e forse anche un po' ingrato da parte mia che, nei momenti di silenzio, mi rendo conto di avere veramente tutto dalla vita.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Forse è un po' lo scotto da pagare per essere così maniaca del controllo o forse la paura che sia tutto un po' troppo bello.</div><div style="text-align: justify;">Nel frattempo mi riempio di post-it che mi ricordino che alla fine andrà tutto bene e se non andrà tutto bene...non sarà la fine.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un buon fine settimana, a chi non è come neve...</div><div style="text-align: left;"><br /></div><p></p>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com22tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-47485773671508633962022-11-26T13:06:00.000+01:002022-11-26T13:06:04.426+01:00L'odore di quell'anno<div style="text-align: justify;">Nell'ultimo mese ho fatto, insieme ad una delle mie sorelle, una di quelle cose che nessuno proprio accosterebbe al mio nome.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ebbene si, mi son iscritta ad un corso in palestra.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><div style="text-align: justify;">L'idea è nata dalla mia sorellina che ne aveva bisogno per alleviare alcuni problemi di salute e, siccome noi si viaggia sempre in coppia (ma anche in band, visto il numero delle mie consanguinee), ho deciso di far questa pazzia e farle una meritata compagnia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Certo, devo dire che l'investimento monetario in tute, scarpe da ginnastica e compagnia bella poteva farmi desistere, dal momento che la sottoscritta si rifiuta di avere abbigliamenti sportivi nel proprio guardaroba da almeno 15 anni -cioè da quando son finalmente terminate le lezioni di educazione fisica delle medie- ma non ho ceduto ed ho preso sul serio questo impegno.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E, con tutta onestà, nonostante si avvertano tutti gli anni che ho trascorso seduta ad una scrivania a studiare -prima- ed a lavorare -dopo-, il corso in questione mi piace parecchio.</div></div><div style="text-align: justify;">In primo luogo, perché, ovviamente, mi regala la possibilità di fare quel minimo di movimento per ricordarmi del fatto che non ho nemmeno 30 anni e non i 200 che la mia asocialità ogni tanto dimostra.</div><div style="text-align: justify;">In secondo luogo, perché, è questa è stata una cosa nuovissima, quell'oretta di esercizi lenti, composti -non è vero, l'istruttrice non si spiega come io faccia ad essere sempre sdraiata storta- e guidati mi concede un isolamento quasi completo da tutti i miei pensieri.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Me ne sono accorta alla prima lezione di prova -e forse è stata proprio quella sensazione a convincermi ad acquistare l'abbonamento più di ogni altro lato positivo della questione-: quando sono entrata da quella porta piena di rabbia e disappunto per la giornata che avevo trascorso e poi ne son uscita rendendomi conto che durante la respirazione, i piegamenti, le contrazioni dei muscoli non avevo pensato mai, nemmeno una volta, senza nemmeno chiederlo, a nulla di quello che mi stava dando tanto malcontento.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E pensare che, ogni volta che nei vari blog leggevo di sensazioni simili legate all'attività fisica, pur rendendomi conto dell'autenticità della bellezza provata dagli autori, mi dicevo "nah, io non sarò proprio mai una di loro, conoscendomi".</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Guarda un po' te, invece, quanto poco mi conosco ancora!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quindi, ricapitolando, anche se è ancora presto per fare un resoconto completo, tra lo scorso anno e quello che sta per finire, sono morta e rinata almeno un migliaio di volte per lasciare e riprendere altrettante versioni di me che mi stanno portando su strade che non avevo mai pensati di voler percorrere e verso quelle che, in cuor mio, ho sempre desiderato raggiungere.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non male per quella che s'era tatuata sopra al cuore "sono uno scorpione".</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un buon fine settimana, a chi non è come neve...</div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-13710078366940895472022-11-14T20:28:00.005+01:002022-11-15T09:11:22.451+01:00...Celebrare attese<div style="text-align: justify;">Quando non dormi tutta la notte e speri di recuperare in dieci minuti nella pausa pranzo.</div><div style="text-align: justify;">E chiudi gli occhi e non lo sai se sei sveglio o stai dormendo ed i pensieri si mischiano coi sogni e poi provi a recuperarli entrambi e non ci sono più.</div><div style="text-align: justify;">E quello è uno dei miei momenti preferiti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ed ho compiuto gli stessi anni che aveva mia mamma quando mi ha messa al mondo ed io del mondo, di me e di te non ho invece capito ancora proprio niente.</div><div style="text-align: justify;">E continuo a scrivere a mezz'aria con l'indice le parole a cui penso e se sbaglio provo anche a cancellarle.</div><div style="text-align: justify;">Ed ho quella lettera nel portafoglio forse da sempre e da quel decennio in cui è stata scritta l'ho letta solo due volte, la prima e l'ultima, perché tutto l'amore che c'è dentro mi fa ancora male.</div><div style="text-align: justify;">E ad occhi chiusi so cantare e so ballare, ma se li riapro so scrivere davvero.</div><div style="text-align: justify;"><div>E poi ho battezzato la mia prima cazzata a lavoro, e son sicura che quella non me la scordo più.</div></div><div style="text-align: justify;">E voglio ancora la musica a tutto volume se faccio la doccia, se mi spoglio, ed anche se li conosco a memoria mi fermo sempre a riprendere tutti i testi.</div><div style="text-align: justify;"><div><br /></div></div><div style="text-align: justify;">Che tutta sta tristezza addosso mi piega una lama alla volta e vorrei tornare indietro ancor prima dell'inizio ma proprio non si può ed allora avanti tutta, finché ce n'è.</div><div style="text-align: justify;">E la mia paura preferita non esiste più da un po' ed ogni tanto mi chiedo se c'è mai stata veramente perché non me la ricordo proprio più.</div><div style="text-align: justify;">Che ci si scorda sempre delle cose che sembravano indimenticabili e si torna sempre dove ci han spezzati.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E 'sta tristezza addosso proprio non mi si lava via, e se ci provo mi sembra d'esser nuda, e pensare che il mio vestito preferito sei sempre stato tu.</div><div style="text-align: justify;">E forse un sorriso amico mi leccherà via le ferite, e l'odore di take away tra i capelli non sarà poi così male domani.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Che i compleanni forse sono tutti un po' tristi però questo un po' di più.</div><div style="text-align: justify;">E che comunque non ci ho mai pensato, ma ogni post dovrebbe essere la continuazione della storia precedente e le mie invece iniziano e finiscono tutte qui.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: right;"><i>...Che più lo vivo e meno imparo...</i></div><div style="text-align: right;"><br /></div><div style="text-align: left;">Buonanotte, a chi non è come neve...</div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com22tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-90810767327885440542022-10-19T21:14:00.002+02:002022-10-19T21:14:15.121+02:00Anche quando l'orchestra scompare<div style="text-align: justify;">Questa cosa dell’avere due risultati diversi utilizzando la stessa, identica ricetta dei miei biscotti preferiti, non l’ho mai capita.</div><div style="text-align: justify;">Ho capito, però, come rendere perfetta la mia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non quella dei biscotti, non mi fraintendete, che quelli non li so proprio fare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">In pratica il trucco è trovare qualcuno che ti faccia sentire a proprio agio con i suoi difetti.</div><div style="text-align: justify;">Se pensate che sia una cosa banale e scontata, allora ho una bella notizia per voi: siete veramente tanto fortunati.</div><div style="text-align: justify;">Per me la questione, e ci ho messo veramente tanto ad elaborarla, è stata, per un periodo di tempo altrettanto lungo, una spada di Damocle invisibile, sospesa su un filo invisibile, esattamente all’altezza della gola -visibile-.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’Universo ha pensato bene di curarmi attraverso una terapia d’urto, piazzandomi, insomma, nel mezzo del cammin, esattamente qualcuno che fosse diametralmente opposto a me.</div><div style="text-align: justify;">Stoicamente intestardito a sbarrarmi la strada, il mio Randagio ha deciso che da lì, no, proprio non sarei scappata –non senza di lui, almeno- in barba alle mie fisime mentali ed ai miei dogmi.</div><div style="text-align: justify;">Ha cominciato con cautela, questo devo ammetterlo, un po’ come la goccia cinese che ti arriva addosso ed inizialmente non la percepisci nemmeno, con il suo ritmo lento ma costante, inesorabile.</div><div style="text-align: justify;">Ha cominciato cercando di sondare il terreno –che non prometteva niente di buono, ché ero nella fase in cui le mie ricerche Google suonavano tutte un po’ “come fare un figlio da sola”-, ha capito che non c’era molto da fare e quindi ha fatto l’unica cosa fattibile: tutto.</div><div style="text-align: justify;">Ci piace raccontare questo pezzo di storia in modo romantico “si, beh, sai com’è, m’ha presa per sfinimento”.</div><div style="text-align: justify;">La verità è che, sta gocciolina, si era proprio impuntata –anche questo resta un mistero che sto ancora cercando di risolvere: perché proprio io?- ed ha fatto l’impossibile per scavicchiarmi il cranio.</div><div style="text-align: justify;">E non è che il suo compito si sia esaurito lì, così. Anzi, il punto di arrivo era solo l’inizio.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Innamorarmi di lui è stato proprio, letteralmente, così:</div><div style="text-align: justify;">“Non possiamo stare insieme, buonanotte”</div><div style="text-align: justify;">“Buongiorno, ti ricordi la buonanotte di ieri? Beh, si, sai… alla fine mi sa che ti amo”.</div><div style="text-align: justify;">Così inaspettato che per un po' siamo stati in due a non crederci.</div><div style="text-align: justify;">Ma dicevo, come alla fine è prevedibile, l'inizio è stato solo l'inizio.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La vera stregoneria, appunto, è stata farmi innamorare di tutte le cose completamente opposte a me, che mai avrei pensato di poter anche solo tollerare, e che ho sempre considerato dei difetti nell'altro.</div><div style="text-align: justify;">Ancora son segretamente -ma per essere un segreto lo san un po' tutti- convinta che in casa sua troverò una bambolina con le mie sembianze e qualche filtro d'amore.</div><div style="text-align: justify;">Perché il modo in cui ha scosso tutte le mie convinzioni, disintegrato tutte le mie paure, sotterrato ogni mio potenziale pregiudizio, non può essere di questo mondo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Così, lo ammetto, ogni tanto mi sfrego gli occhi per avere l'assoluta certezza che quel che vedo è reale.</div><div style="text-align: justify;">Che quel burbero con gli occhi azzurri e la barba folta e nera -e bianca, però quella parte dice essere colpa mia che lo stresso, ma fintanto che non avrò prova scientifica del fatto mi professerò innocente- ha in realtà un cuore enorme, più grande delle montagne che ha scalato per arrivare al mio.</div><div style="text-align: justify;">Che un decennio fa proprio noi due eravamo seduti agli stessi banchi ed io gli passavo i compiti e lo stressavo perché giocasse alle domande al contrario di<i> Avanti un altro </i>con me ed ora, sempre proprio noi, programmiamo il futuro insieme. </div><div style="text-align: justify;">Che sta sempre a lamentarsi di quanto non gli piacciano le robe sdolcinate e poi quando dormiamo insieme me lo trovo sempre appiccicato come un francobollo, non importa quanto la mia testa gli atrofizzi il braccio o di quante volte mi svegli durante la notte.</div><div style="text-align: justify;">Che siamo partiti da un "ti ricordi di me?" e siam finiti al cominciare a programmare concretamente una casa ed una cerimonia insieme.</div><div style="text-align: justify;">Che io ero quella del "quel che è mio, è mio; quel che tuo è tuo" ed ora invece mischiamo pelle, nei, saliva e conti correnti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ci penso adesso, dopo un fine settimana durissimo, che sarebbe dovuto essere altro ma che si è concluso con un pensiero che ormai mi accompagna praticamente sempre.</div><div style="text-align: justify;"><i>Quello giusto</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Buona notte, a chi non è come neve...</div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com24tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-85291254081157371802022-08-23T22:03:00.001+02:002022-08-23T22:03:52.786+02:00Da tutti i torti e le ragioni<div style="text-align: justify;">L'unica cosa positiva di queste ferie è il mio tampone antigenico.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Tutti questi sforzi da quando la pandemia è iniziata per poi beccarmi il virus esattamente nella prima estate che avrei potuto passare davvero e pienamente senza alcun pensiero.</div><div style="text-align: justify;">Cerco di affondare la tristezza mista ad un po' di rabbia tra tutti i libri che, se non altro, sto avendo il tempo di leggere, e per un po' funziona, il tempo di un sospiro con gli occhi sul calendario.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mi chiedevo da quant'è che non scrivevo qui. Intendo scrivere davvero.</div><div style="text-align: justify;">Mi è venuto in mente il viaggio a Malta di qualche mese fa, avrei voluto farne un post appositamente e poi, come sempre, il tempo mi è sfuggito tra le dite ed è rimasto incagliato tra tutte le cose che mi son capitate.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Invece è stato un viaggio bellissimo.</div><div style="text-align: justify;">Bellissimo ancora prima che iniziasse, per il semplice fatto di essere nato come un'idea e di essersi trasformato in una prenotazione in pochissimo: giusto il tempo di scegliere la data migliore per incastrare compleanni, scadenze a lavoro e varie ed eventuali.</div><div style="text-align: justify;">Non avevamo nemmeno la meta, in realtà. Sapevamo solo di voler andare. E c'è niente di più bello dell'avere qualcuno accanto che non è interessato al dove, ma solo ad avere te al proprio fianco? E c'è niente di più soddisfacente di veder immediatamente trasformata in un biglietto una promessa appena fatta, senza lasciarla lì ad appassire come un fiore tra le pagine ingiallite di un libro mai più riaperto?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Così, accomodata la logistica del quando, il dove è venuto quasi per caso. Una meta vicina, che ci permettesse di non sprecare tempo in spostamenti interminabili e che, possibilmente, avverasse uno dei miei obiettivi dell'anno: andare all'estero per la prima volta.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">"Amore, ma perché abbiamo escluso Malta?"</div><div style="text-align: justify;">"Hai fatto tutto tu :D"</div><div style="text-align: justify;">Un click dopo era già tutto pronto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È stato divertente tutto.</div><div style="text-align: justify;">Il viaggio dentro il viaggio, per raggiungere l'aeroporto, con le briciole del mio panino sparse per tutta l'adorata macchina del mio randagio, che ne è gelosissimo ma che nulla può contro le mie merendine disordinate;</div><div style="text-align: justify;">La partita al calcio balilla, gioco che, modestamente, è il mio cavallo di battaglia ed a cui ho vinto grazie alle mie rollate micidiali;</div><div style="text-align: justify;">La mia fifa sull'aereo, per la mia prima volta, e le prese in giro del mio randagio che se la rideva sotto ai baffi ma che mai mi ha separato dalla sua stretta rassicurante.</div><div style="text-align: justify;">E poi le foto bellissime scattate tra i sedili, quelle del ritorno con le luci delle città di notte, le patatine mangiate tutte insieme prima dell'imbarco per non averle in borsa, il terrore all'ultimo step in aeroporto per i green pass non validi (ed invece poi, ovviamente, lo erano).</div><div style="text-align: justify;">Ed ancora, la gentilezza di un ragazzo che ci ha aiutato a trovare il taxi, il trauma di stare in macchina con la guida dal lato opposto, le chiacchiere coi tassisti, quelli con la proprietaria dell'albergo, le passeggiate tra le stradine tranquille, le cene al Papa's, la gara guardata al Mc e la rabbia per l'uscita di Max. La cioccolata calda da Starbucks, le foto all'acquario, la fuga sotto la pioggia ed il vento, la visita alla Cattedrale di San Giovanni e le risate fino alle lacrime che quel ricordo ci regala, il vento a Mdina, le buste piene di schifezze comprate al supermercato, il bagno caldo -troppo per il randagio- nella vasca al centro della stanza, le docce abbracciati, le sveglie presto, la colazione infinta, la litigata dell'ultima sera, l'amore di ogni notte, Google Maps, il bagno con la porta a vetri, il cinema tutto per noi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">È stato amore e complicità ed ho amato questo viaggio per questo motivo, ma sarei scorretta se non parlassi anche della bellezza della città in sè.</div><div>Dell'intimità delle vie di Siġġiewi che un po' mi han ricordato quelle familiari e della semplicità con la quale ci siamo potuti spostare ovunque partendo dal nostro bellissimo hotel;</div><div>Della storia che si respira ad ogni angolo di La Valletta, dove tutto è un buon pretesto per tornare indietro agli anni bellici dentro le mura della città; delle chiesette e cattedrali ricche di affreschi, quadri ed opere;</div><div>Di Mdina e Rabat, due labirinti intinti nel giallo caldo del sole, che si legano l'una all'altra e non sai dove finisce la prima ed inizia la seconda;</div><div>Di tutto il versante Nord dell'isoletta, brulicante di vita, intrattenimento, turisti.</div><div>Ed ovviamente l'acquario, che mi ha rubato il cuore -perché il mio cuore è nell'acqua e forse è per quello che mi sono innamorata di chi il mare ce lo ha negli occhi-, e di cui custodisco le foto più belle -che mi fanno male gli zigomi a forza di sorridere, riguardandole-.</div><div><br /></div><div>E vorrei essere lì, adesso, di nuovo, ma la verità è che "lì" potrebbe essere ovunque, anche qui, perché l'unica cosa che mi spinge, che mi muove, con una forza che non so misurare, è lui.</div><div>Ogni giorno più del precedente, senza nessuna spiegazione sul perché proprio me, proprio lui, ma con dietro tutte le ragioni corrette.</div><div>Un balsamo dolcissimo che mette a tacere tutti i tormenti delle mie piaghe.</div><div><br /></div><div>Allora buona quarantena a me e buona estate a voi.</div><div><br /></div><div>A chi non è come neve...</div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com21tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-33153948088051834732022-08-06T19:52:00.002+02:002022-08-06T19:52:55.371+02:00Soltanto correre<div style="text-align: justify;">Voglio ricordarmene.</div><div style="text-align: justify;">Solo di questo.</div><div style="text-align: justify;">Delle farfalle nello stomaco.</div><div style="text-align: justify;">Dell'ansia dell'attesa.</div><div style="text-align: justify;">Delle giornate a pensare "ce la faccio, cavolo se ce la faccio" e di quelle in cui "non posso, non riesco, sarà un disastro!".</div><div style="text-align: justify;">Dello sconforto due giorni prima.</div><div style="text-align: justify;">Della tensione sciogliersi e scomparire quello subito prima.</div><div style="text-align: justify;">Dell'entusiasmo al mio nome all'appello.</div><div style="text-align: justify;">Dell'impazienza sentendo l'avvicinarsi del mio turno.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E poi è tutto corso via.</div><div style="text-align: justify;">Mesi di libri sparsi, fotocopie, penne colorate, schemi, riassunti, passeggiate in camera a ripassare, tutto sciolto in un paio di domande ben assestate e risposte altrettanto messe al posto giusto.</div><div style="text-align: justify;">Ché avevo deciso di non dirlo a nessuno fintanto che non fossero usciti i risultati con un esito positivo, ma appena finita l'interrogazione ero così leggera, così sicura di quello che avevo appena fatto che mi si è letto in faccia e non ho resistito, l'ho subito sciorinato alla mia famiglia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E mi hanno risposto di aspettare per scaramanzia comunque l'esito ufficiale ma io non avevo dubbi sul fatto che sarei stata abilitata.</div><div style="text-align: justify;">E quando ho visto il voto accanto al mio cognome, però, la sorpresa è arrivata comunque.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mi sono abilitata.</div><div style="text-align: justify;">Dopo mesi passati in camera a studiare subito dopo il lavoro; dopo uscite rinunciate per non rubare tempo alle nozioni, agli articoli del codice civile, alle poste di bilancio; dopo qualche tira e molla con la forza di volontà, finalmente posso dirlo.</div><div style="text-align: justify;">Mi sono abilitata.</div><div style="text-align: justify;">Che lavoro fai?</div><div style="text-align: justify;">Quello che scrivevo sul diario di scuola alle medie continuando la frase "da grande farò...".</div><div style="text-align: justify;">Che lavoro fai?</div><div style="text-align: justify;">Quello che, dopo la laurea, "no, tutto ma non quello".</div><div style="text-align: justify;">Sempre lo stesso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mamma, papà, sorelline, ce l'ho fatta: sono ufficialmente una commercialista!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E certo, la mia vita non è cambiata dopo l'esame ma è un piccolo passo verso il mio futuro, verso un sentiero che mi sembrava così incerto fino a qualche anno fa, ed invece adesso è tutto meravigliosamente chiaro.</div><div><br /></div><div>Non ho festeggiato. Non ho fatto una cena sontuosa con tutta la mia famiglia, né con i miei amici, né con chi mi ha accompagnata in questi mesi.</div><div>Mi sono "accontentata" di me stessa, del peso che ho lasciato indietro.</div><div>Mi sono resa orgogliosa e mi sono sentita veramente soddisfatta di esserci arrivata senza compromessi, senza sotterfugi, solo davvero tanto sacrificio e devozione.</div><div>L'ho fatto per me e per me ho festeggiato, in silenzio.</div><div><br /></div><div>E poi si, lo devo dire, sempre in silenzio e sempre da sola, un po' me la sono proprio tirata per aver preso il voto più alto di tutti.</div><div><br /></div><div>Me lo voglio proprio ricordare quel momento.</div><div>Di quella montagna che sembrava insormontabile e che invece ho conquistato con quello che, col senno di poi, ho sentito essere un semplice passetto.</div><div><br /></div><div>Me lo voglio ricordare per tutti i passetti ancora enormi che avrò di fronte.</div><div><br /></div><div>E quindi ora che progetti hai?</div><div>Beh, adesso si studia per l'esame da Revisore...e poi, perché no, un bel master?!</div><div><br /></div><div>Buona passeggiata, a chi non è come neve...</div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com24tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-15742030302658345402022-05-29T23:12:00.000+02:002022-05-29T23:12:22.334+02:00Forse un milione di scale<div style="text-align: justify;">Ho passato il fine settimana quasi ininterrottamente al pc.</div><div style="text-align: justify;">E proprio mentre lavoravo per ore davanti lo schermo, mi è tornata la voglia di battere sui tasti per scrivere, però, qui.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Questi mesi in cui sono sparita sono stati un'altalena, letteralmente. Forse l'ho scritto spesso ultimamente, ma dall'ultimo post che ho pubblicato ad ora, sono successe cose bellissime ed altre orribili.</div><div style="text-align: justify;">Per la prima volta ho sperimentato il terrore di perdere una persona che amo. Perderla sul serio. Ed anche se ho già sofferto per la mancanza di qualcuno a me caro, stavolta è stato diverso.</div><div style="text-align: justify;">Stavolta ho immaginato la mia vita completamente stravolta, il mio nucleo familiare sbriciolarsi, quasi.</div><div style="text-align: justify;">Ho passato giorni con un peso sul cuore mai provato prima, nemmeno mai avrei potuto immaginare si potesse soffrire così in silenzio.</div><div style="text-align: justify;">Ho pianto di nascosto a lavoro, dentro un parcheggio da sola e poi poggiata alle spalle della mia roccia, che mi ha fatto compagnia e mi ha sopportato amorevolmente finché la situazione, lentamente, non è tornata sotto controllo.</div><div style="text-align: justify;">Oggi siamo tornati alla vecchia, familiare e confortevole routine, anche se abbiamo un occhio di riguardo in più sullo stato di salute dei miei genitori (perché fa sempre paura svegliarsi e rendersi conto che non sono i supereroi che vedevamo da bambini) e siamo più consapevoli che la vita può davvero, non perché siamo dentro un film, stravolgerti senza avvisarti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ma non c'è stata solamente la paura, in questi mesi.</div><div style="text-align: justify;">Ci sono stati anche giorni bellissimi.</div><div style="text-align: justify;">Anche tante prime volte che mi hanno regalato ricordi impareggiabili.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La prima volta su un aereo (si, lo so, sono sempre in ritardo).</div><div style="text-align: justify;">La prima volta in una città estera.</div><div style="text-align: justify;">La prima volta a cavarmela con il mio amato in inglese in un contesto del tutto nuovo.</div><div style="text-align: justify;">Mi sono divertita tantissimo, con gli occhi azzurri del mio randagio costantemente al mio fianco.</div><div style="text-align: justify;">Abbiamo riso di cuore, mentre ci perdevamo per stradine senza uscita,</div><div style="text-align: justify;">Abbiamo riso prendendoci in giro, dentro una co-cattedrale ricca di affreschi e di tele bellissime -solo una parola: Caravaggio-, per le caratteristiche che ormai conosciamo a memoria l'uno dell'altra.</div><div style="text-align: justify;">Abbiamo sorriso stupiti dentro un acquario stupendo, contro una fotocamera che ci ha immortalati circondati di acqua, squali e pesci colorati, sempre appiccicati.</div><div style="text-align: justify;">Abbiamo inveito contro le intemperie sul mare.</div><div style="text-align: justify;">Abbiamo assaggiato cibi nuovi (si, lo ammetto, io un po' meno) e tenuto una busta di sicurezza con le nostre schifezze preferite.</div><div style="text-align: justify;">È stato perfetto, tutto perfetto davvero. Anche la stupida lite l'ultima sera, che poi è finita con una cena a quello che era diventato il nostro ristorante di riferimento e con una notte ad dormire stretti, stretti per non perderci più.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E dopo la vacanza, pur tornando ai nostri lavori che ci costringono per la maggior parte del tempo a stare in due città diverse, seppur vicine, abbiamo comunque fatto di tutto per ritagliarci delle serate perfette.</div><div style="text-align: justify;">Così, ogni giorno che passa, lo amo un po' di più.</div><div style="text-align: justify;">Così, ogni difficoltà che incontriamo, mi rende più sicura di volerla affrontare con lui.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Adesso sono rientrata in un periodo serratissimo, in cui sto studiando in ogni momento libero e però contemporaneamente cerco di gestire dei compiti extra-lavorativi che mi stanno mettendo a dura prova.</div><div style="text-align: justify;">Ci son momenti in cui lo sconforto prende il sopravvento, lascio perdere tutto e mi pento dei si che ho detto. Poi però mi dico che se mollo una volta, mollerò sempre, quindi stringo un po' i denti e un pezzo alla volta costruisco le mie giornate.</div><div style="text-align: justify;">Nei prossimi giorni dovrei rivedere un po' di luce (anche se son consapevole che prima di arrivarci dovrò forse affrontare la parte più in salita) ed intanto guardo la data cerchiata di rosso sul calendario: l'Esame di Stato è ad una manciata di capitoli ed io, ahimè, li devo studiare proprio tutti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Spero voi stiate tutti bene, prometto di prendermi del tempo anche per i vostri blog.</div><div style="text-align: justify;">Mi mancate, sempre.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Buona notte, a chi non è come neve...</div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com29tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-30347984773589503162022-02-18T22:02:00.000+01:002022-02-18T22:02:35.409+01:00Tra le ciliegie e le amarene<p style="text-align: justify;"><span style="background-color: black; color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;"></span></p>C’è sempre una prima volta nella vita.<br />Questa è la prima volta che vengo tradita da un amico.<br />Di più.<br />Da quello che ritenevo quasi un fratello.<br /><br />Non me lo aspettavo, lo ammetto. Ed ancora adesso se ci penso, mi sembra inverosimile. Ma è successo ed io sono troppo pragmatica per non prenderne semplicemente atto.<br />Ho fatto quello che, in teoria, si fa tra amici: mi sono confidata. È successo ormai quasi un anno fa e nemmeno per un attimo mi è sfiorata l’idea che potessimo arrivare a questo punto.<br />Io che sono così riservata…<br />Gli avevo parlato di una cosa piuttosto delicata, che non riporterò per questo motivo nemmeno qui, rispettosa anche del fatto che la mia confidenza in qualche modo riguarda anche una persona per me fondamentale e non è certo compito mio metterla in pubblica piazza.<br />Così, appunto, un anno fa, in un momento di sconforto, di paura, o, più semplicemente, in un momento in cui avevo bisogno solamente di un amico, avevo scelto lui per parlarne.<br />Per un anno non è successo nulla ed ho continuato a coltivare i miei rapporti come sempre.<br />Lo schiaffo m’è arrivato dritto in faccia una settimana fa.<br /><br />Come quando ti butti in acqua in modo maldestro e l’impatto con la superficie ti brucia come fuoco.<br /><br />Ora, la questione che mi preme non è tanto quella sentimentale, lo ammetto. Mi gira in testa la parte pratica della cosa.<br />Mi corrode il cervello la superficialità con cui la persona in questione sia andata a raccontare una cosa così importante ad un mio famigliare.<br />Mi corrode la noncuranza con cui ha ignorato i danni seri che avrebbe potuto causarmi questo sbandieramento.<br />Che non è per essere melodrammatica, non mi importa proprio di passare per la povera vittima.<br />È che la sua versione della mia confidenza è risultata essere, oltretutto, colorata da dettagli assolutamente non veri.<br />È che lo ha fatto appositamente per ostacolarmi.<br />E se il mio famigliare avesse deciso di riportare la suddetta voce in quei termini ad altre persone, soprattutto a quelle a me più vicine, probabilmente sarei stata costretta a dare spiegazioni e giustificazioni per togliermi dai guai.<br /><br />Così mi sono infuriata.<br />Ma sono rimasta in silenzio.<br />Ho deciso di rimanere a guardare. Ho fatto il minimo indispensabile perché capisse che il mio sguardo era rivolto nella sua direzione ed ho atteso.<br />E non è successo nulla, perché ovviamente chi è in grado di fare una cosa del genere e di tacere per un anno, non cederà dal nulla in una settimana.<br />Avevo intenzione di non cedere nemmeno io e semplicemente di aspettare.<br />Ma poi è arrivato il momento sbagliato, un giorno in cui avevo già l'umore cupo e non ci ho visto più.<br />Al primo “hey, come stai?” sono sbottata. Non ho nemmeno fatto finta di arrivarci piano, gli ho semplicemente vomitato addosso quello che avevo scoperto ed ovviamente quello che ho ottenuto è stata una negazione dell’evidenza.<br />Non solo.<br />Non si è degnato nemmeno di impegnarsi a trovare una scusa decente.<br />Anzi.<br />Ad un certo punto ha provato a ribaltare del tutto la situazione, dicendomi che fosse colpa mia che avevo affidato a chissà chi altri questa confidenza e che non era stato lui a tradirmi.<br /><br />È stata decisamente la goccia che mi serviva per far traboccare il vaso.<br />Anche se in realtà, per essere più precisi, il vaso lo dovremmo immaginare frantumato contro un muro, ma tant'è.<br />Se anche avessi avuto qualche dubbio, il riversare la colpa su di me li ha spenti tutti.<br /><br />Poche storie, tanta rabbia ed un punto finale ad un rapporto che evidentemente avevo sopravvalutato.<br />Per un attimo mi è pure dispiaciuto, ci avrei versato anche una lacrima forse.<br />Ma l’immagine di lui che mi pugnala alle spalle, che non ha il coraggio di dirmelo nemmeno una volta scoperto, e che, soprattutto, nel frattempo, fa finta di porgermi la sua spalla amica, non mi dà proprio scampo.<br />Non gli dà proprio scampo.<div><br />Succede a tutti, forse.<br />Io credevo davvero di essere stata fortunata.<br />Ed invece no.<br />Stavolta è successo a me.<br /><br />Perché c'è sempre una prima volta.<br /><br />Buona serata, a chi non è come neve...</div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com36tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-25057777901447263422022-02-05T00:43:00.000+01:002022-02-05T00:43:26.664+01:00Ferito, seguito, risalvato<div style="text-align: justify;">Il mio blog ha compiuto 9 anni.</div><div style="text-align: justify;">Non oggi, né ieri. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nove anni della mia vita raccolti tra stelline e colori che non sono mai cambiati.</div><div style="text-align: justify;">Nove anni che hanno sfiorato impercettibilmente momenti fondamentali della mia storia, tutti raccontati in silenzio senza nemmeno rendermi conto di come tutto, lentamente, in fondo, mutasse intorno a me, dentro a me.</div><div style="text-align: justify;">Nove anni che oggi mi permettono di essere la spettatrice privilegiata delle mie stesse notti insonni; delle mie lacrime, le mie risate, le mie piccoli sconfitte, le mie grandi vittorie.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Siam cresciute insieme, io e le mie parole. C'è voluto tempo per capirmi, per abituarmi alle cose che avevo da dire ma ne è valsa la pena. C'è voluta pazienza per confezionare ogni pensiero, per mettere al posto giusto ogni punto, ogni virgola. Ma se mi rileggo sono sempre io. Non riesco a smettere di riconoscermi, nemmeno nelle volte in cui avrei voluto non essere me.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Un regalo che mi son fatta con amore.</div><div style="text-align: justify;">Dentro le aule di un'università, tra le pieghe di un lenzuolo.</div><div style="text-align: justify;">Contro i finestrini di un treno, sui sedili di un'automobile.</div><div style="text-align: justify;">Nel silenzio dei miei pianti, tra le note di un concerto.</div><div style="text-align: justify;">Circondata da bambini, persa dentro corridoi che non sono mai stati i miei.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mi son regalata mal di testa, unghie rotte, docce calde, miele tra i capelli, tagli sulle labbra, tradimenti, vento tra le dita, fuochi spenti, scarpe strette.</div><div style="text-align: justify;">Mi son regalata una domanda dietro l'altra, come se trovar le risposte giuste avesse poi significato smettere di perdersi.</div><div style="text-align: justify;">Ho guardato in bianco e nero senza smettere di pensare ai colori ed ho imparato che a leccar via il sale delle ferite si può pur provare gusto.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Che di cose belle mi si son riempiti gli occhi e le orecchie e non c'è giorno in cui non mi ringrazi di aver avuto la tenerezza di non scordarmene nemmeno una.</div><div style="text-align: justify;">Non so nemmeno io dove son scappati gli ultimi 108 mesi ma son contenta di averli lasciati tutti andare a cuor leggero. Che la nostalgia mi ha accompagnata per tanto tempo, perché le strade famigliari son sempre quelle con la luce un po' più calda; ma a star sempre con il naso su alle stelle capita di inciampare ogni tanto e di scoprire che cambiar panorama non fa poi così paura.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nove anni ed un sorriso.</div><div style="text-align: justify;">Perché senza saperlo son iniziati il giorno del mio onomastico.</div><div style="text-align: justify;">Era proprio scritto.</div><div style="text-align: justify;">Tra le stelle.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Buon -non- compleanno, A chi non è come neve...</div><div><br /></div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com30tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-19422871091693185492022-01-23T13:51:00.002+01:002022-01-23T13:51:15.613+01:00Quando resti nudaC'è qualcosa di estremamente familiare, bello e terribile, nelle luci delle città lontane di notte.<br />Sarà che mi ricordano le stelle, sarà che mi ricordano di me.<br /><br />È stato tutto così rapido che non ho avuto tempo di riflettere sul fatto che il 2021 sia stato, tutto sommato, un grandissimo anno.<br />Me ne sono resa conto, praticamente, aggiornando un mini stato di WhatsApp il giorno di Capodanno.<br /><br />Son cambiata. Ci ho pensato per la prima volta due sere fa, seduta a gambe nude sul pavimento-quello non cambia mai. Non so come sia successo e perché, non me ne sono resa conto, non lo avevo programmato e nemmeno aspettavo che succedesse.<br /><br />Forse è solo crescere, non lo so bene.<br /><br />Ma son cambiata. Sempre uguale, s'intende, ma diversa.<br /><br />Perennemente alla ricerca del conflitto, dentro e fuori, però più risoluta. Meno in bilico.<br />Sarà che il lavoro stabile e davvero mio mi ha resa più indipendente ed impegnata.<br />Sarà che da quasi un anno, ormai, non sono più ferma all'unica paura che per troppo tempo mi aveva condizionata.<br />Sarà che ho smesso di auto-sabotarmi più o meno inconsciamente.<br />Sarà che la ragazzina piena di tagli sull'esistenza ha lasciato il posto ad un'adulta con dei piani che, poco a poco, stanno prendendo forma davvero. <br />O sarà che ho iniziato una nuova agenda, tutta diversa dal solito, e si sa... Le pagine bianche sono sempre un buon modo di guardarsi dentro.<div><br /></div><div>Qualsiasi sia il "sarà" giusto, comunque, mi sento diversa davvero.</div><div>La bambina che correva a chiudersi in bagno per asciugarsi le lacrime è un ricordo che adesso mi fa sorridere.</div><div>Così come mi fa sorridere quella sensazione ormai lontana di sentirsi troppo piccola anche di fronte a situazioni estremamente su misura.</div><div>Che di errori ne commetto tanti ancora, forse quasi ogni giorno, ma li disegno meglio, li colleziono con più cura, non li butto alla rinfusa dentro le pagine dei libri ingialliti aspettando di pentirmene.</div><div> </div><div>D'altronde, cosa ci si doveva aspettare da una che ci ha messo 28 anni per scoprire che la felicità può avere anche la forma di un gatto nero -di due, per la precisione-.</div><div><br /></div><div>Al mio primo post del mio nuovo anno.</div><div><br /></div><div>A chi non è come neve...</div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com33tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-31761473722772173252021-12-26T17:29:00.000+01:002021-12-26T17:29:17.377+01:00Per tutti i giorni in cui vorrai dormire<div style="text-align: justify;">Del perché sono di nuovo sparita e del perché non riesco a smettere di tornare.</div><div style="text-align: justify;">Di quello che è successo alla mia vita negli ultimi mesi e di quello che probabilmente succederà.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Avevo promesso e non ho mantenuto. Sarei voluta ritornare assiduamente tra queste pagine ed invece ho finito per abbandonare anche quelle della mia agendina, per la prima volta dopo anni.</div><div style="text-align: justify;">Eppure, il richiamo è sempre forte, anche quando manca il tempo, anche quando manca l’energia. Ed ultimamente mi sono mancati come l’aria entrambi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ho passato l’ultimo mese e mezzo circa dormendo su un divano con una mini-creatura in braccio. Perché si dà il caso che sia diventata di nuovo zia -ed intendo proprio di nuovo oltre all’ultima volta pochi mesi fa- e, di nuovo, causa cognato con lavoro fuori città, mi sono offerta di votare il mio già poco tempo libero a questa nuova stellina piombata nella mia famiglia.</div><div style="text-align: justify;">Perché la sorella maggiore non tanto era convinta di dividere il lettone con questa semi-sconosciuta e non me la sentivo di lasciare la neo-mamma in balia di queste due scalmanate.</div><div style="text-align: justify;">Così, tornata dal lavoro, quattro volte a settimana ho abbandonato il mio lettino (e delle ore di sonno decenti) per adempiere al mio dovere di zia dell’anno.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ristabiliti gli equilibri fraterni, ho preso coscienza del fatto che, se voglio davvero fare un balzo in avanti nella crescita professionale, dovrò per forza rimettermi sui libri in misura costante e paziente e così la parte baby sitter post lavoro, è stata sostituita da uno studio intenso e più o meno proficuo.</div><div style="text-align: justify;">Studio che per ora perdura nonostante, davvero, dopo una giornata tra scritture contabili e bilanci, tutto vorrei meno che dover imparare nuove nozioni a memoria.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ho guardato con mani tremanti e cuore impazzito l’ultimo giro di Abu Dhabi che ha visto trionfare il mio arancione preferito.</div><div style="text-align: justify;">Al di là delle polemiche sterili, degli haters e di tutto quello che volete metterci, è stato il trionfo del talento, del karma e dell’aggressività. Tutto quello per cui mi sono innamorata della F1, insomma.</div><div style="text-align: justify;">You had not the rub of the green!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Continuo a scoprire ogni giorno, con sorpresa, di essere innamorata della persona di cui al post precedente.</div><div style="text-align: justify;">Sorpresa non perché costui non dovrebbe meritare il mio sentimento, quanto perché si è trattata di una cosa inaspettata; molto più perché parliamo di qualcuno che nella mia vita c’era entrato anni fa in modo del tutto innocente e che, durante il tragitto, avevo casualmente perso per poi ritrovarmi altrettanto casualmente ancora sulla via del destino.</div><div style="text-align: justify;">Scopriamo ogni giorno di poter stare insieme nonostante caratteri uguali e diversi, che si mordono e si rincorrono senza sentire la necessità, mai, di scavalcarsi a vicenda. Ed anche quando, ogni tanto, l’equilibrio traballa, la voglia di essere felici insieme riporta tutto al proprio posto.</div><div style="text-align: justify;">Che ho scoperto si può stare con qualcuno accettando anche le cose che non sono come mi sarei aspettata.</div><div style="text-align: justify;">Che ho aperto il cuore alle differenze, alle imperfezioni, sentendomi finalmente a mio agio con le mie ma anche con quelle altrui.</div><div style="text-align: justify;">Che non è più questione di meriti, punizioni, ricompense. Ma di affinità, dialogo, apertura.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E così sono arrivata alla fine di questo 2021 in cui avrò letto poco, scritto meno del previsto ma in cui ho avuto modo di collezionare tanto di più ma mai abbastanza.</div><div style="text-align: justify;">Allora non farò promesse questa volta, né liste dei buoni propositi.</div><div style="text-align: justify;">Semplicemente, cercherò di coltivare nelle mie giornate piene, pigre, svogliate, veloci, la voglia di tornare. Fosse anche a piccoli passi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Buone feste,</div><div style="text-align: justify;">A chi non è come neve…</div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com23tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-21051541235076166112021-11-08T00:40:00.000+01:002021-11-08T00:40:04.806+01:00Fiori del male<div style="text-align: justify;">Non è vero che non voglio più scrivere.</div><div style="text-align: justify;">Nob è vero che non ho più nulla da dire.</div><div style="text-align: justify;">La verità è che ho accumulato felicità ed ho avuto paura di dirlo ad alta voce.</div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Di dirlo proprio qui.</div></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mi sono innamorata.</div></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non volevo farlo.</div><div style="text-align: justify;">Dicono tutti così quelli che poi si innamorano.</div><div style="text-align: justify;">Ma io non volevo davvero.</div></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ho fatto quel che ho potuto per difendermi. Per mesi ho tenuto su il mio muro, quello che avevo costruito con cura dopo l'ultima volta.</div><div style="text-align: justify;">Un mattone dopo l'altro era venuto su un capolavoro. </div><div style="text-align: justify;">"no, il caffè non lo bevo, scusa" </div><div style="text-align: justify;">"a lavoro faccio tardi tutti i giorni, voglio solo dormire" </div><div style="text-align: justify;">"questo fine settimana c'è la gara" </div><div style="text-align: justify;">"vado dai miei nipotini più tardi, non posso" </div><div style="text-align: justify;">"è di nuovo zona rossa, non rischiamo". </div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;">Ci avevo creduto anch'io, alle mie carte scoperte. </div><div style="text-align: justify;">Non sono pronta. I miei fantasmi non lo sono. </div><div style="text-align: justify;">Voglio star da sola. I miei fantasmi vogliono starci. </div></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ci ero quasi riuscita. </div><div style="text-align: justify;">Non sono la persona giusta per te. </div><div style="text-align: justify;">Non sei la persona giusta per me. </div><div style="text-align: justify;">Non sono quel che sembro, trova di meglio. </div><div style="text-align: justify;">Mi odierai. </div><div style="text-align: justify;">Mi odio già. </div></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ho resistito per mesi a tutti gli attacchi, senza capire bene chi dovesse essere la preda e chi il predatore. Vittima e carnefice sotto un'unica pelle. </div><div style="text-align: justify;">"facciamo colazione insieme stamattina?"</div><div style="text-align: justify;">"voglio vederti"</div><div style="text-align: justify;">"sono qui al bar accanto"</div><div style="text-align: justify;">"ti vengo a portare la pizza?"</div><div style="text-align: justify;">"già lo so che questa estate farò avanti e indietro per te..." </div></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ci ero quasi riuscita. </div><div style="text-align: justify;">Che egoista. </div><div style="text-align: justify;">Non voglio farti male. Te ne ho fatto tutto il tempo. </div><div style="text-align: justify;">La chiudiamo qui, che dici?</div></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ciao Paolina, buona vita...</div></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Però che fai sveglia a quest'ora? </div><div style="text-align: justify;">Mi sei mancato. </div><div style="text-align: justify;">Ti ho aspettata. </div></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Li vuoi vedere i miei fantasmi? Forse se sbirci piano, piano non avrai paura. </div><div style="text-align: justify;">Io ne ho. </div><div style="text-align: justify;">Io no, ti sento Paolina. </div><div style="text-align: justify;">Andiamo al cinema, io da sola e tu però con me. </div></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mi sono innamorata, non volevo farlo. </div><div style="text-align: justify;">Dicono tutti così quelli che poi si innamorano. </div><div style="text-align: justify;">Mi sono innamorata disperatamente. </div><div style="text-align: justify;">Con le mani unte della mia pizza preferita e due uova di cioccolato sui sedili. </div><div style="text-align: justify;">Mi sono innamorata ad occhi aperti. </div><div style="text-align: justify;">Con l'odore del fumo che odio e la barba lunga tra le dita. </div><div style="text-align: justify;">Mi sono innamorata in silenzio. </div><div style="text-align: justify;">Con il terrore di chi cammina senza saper dove andare ma che sente a tutti i costi di dover partire. </div></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ti sento. </div><div style="text-align: justify;">Ti sento anch'io. </div><div style="text-align: justify;">Non posso farci nulla. Non voglio farci nulla. Non devo farci nulla. </div><div style="text-align: justify;">Ti sento. </div></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quasi, quasi. </div></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">A chi non è come neve... </div><div style="text-align: justify;"><br /></div></div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com31tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-68550532055927545182021-09-27T16:32:00.005+02:002021-09-27T16:33:21.014+02:00Una nave in fondo al mare<p> Se riuscissi a diventare specchio, forse mi guarderei con altri occhi.</p><p>Se riuscissi a diventare acqua, forse imparerei a nuotare.</p><p>Se riuscissi a diventare mare, forse non avrei paura di annegare. </p><p>Se riuscissi a diventare cielo, forse non avrei bisogno di delle stelle. </p><p>Se riuscissi a diventare fango, forse mi saprei sporcare. </p><p>Se riuscissi a diventare buio, forse ti saprei spiegare. </p><p>Se volessi diventare sole, forse ti saprei mostrare.</p><p>Ho l'umore perennemente in tempesta, mi inquieta ogni singola incrinatura dei miei pensieri. Rincorro incubi che mi impongo e ricaccio lacrime disperse come oasi nel deserto. Mi ero ripromessa di non cascarci più ma poi mi son ricordata che chi nasce scorpione non può morire rana. </p><p>E chi l'ha detto che il tuo posto sia necessariamente dall'altra parte della riva? </p><p>Se riuscissi a diventare specchio, forse non avrei bisogno di guardare.</p><p><br /></p><p>Buon pomeriggio, a chi non è come neve... </p>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-53160080221261756682021-09-09T20:00:00.001+02:002021-09-09T20:00:11.349+02:00Un assolo di chitarra <div style="text-align: justify;">Ci è voluto un pochino di tempo perché io venissi a prendermi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le mie ferie estive sono state le ferie meno ferie della storia delle ferie estive.</div><div style="text-align: justify;">A parte il caldo atroce che, come anticipato, mi aveva appesantito l'anima già a Giugno, sono stata piacevolmente impegnata a fare da vice-mamma alla neonata e pre-annunciata Ludovica.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mia nipote è nata, dopo un inaspettato parto cesareo -ché ha deciso di non girarsi e la sua scelta l'ha portata avanti fino alla fine, (brava amore della zia, poi di sta cosa ne riparliamo a tempo debito)- esattamente il giorno del compleanno di sua mamma, facendole il regalo sicuramente più bello della terra -ché le cose o si fanno in grande o non si fanno (segna anche questo, amore della zia, tra le cose da discutere quando sarai più grandicella).</div><div style="text-align: justify;">Ed io, per ragioni logistiche che non sto qui a spiegarvi, ho passato quasi un mese a casa sua, meritandomi, si spera, almeno la nomina al concorso delle zie migliori del mondo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E' stata decisamente l'esperienza più stancante, terrificante e stupenda della mia vita fino ad ora.</div><div style="text-align: justify;">Mi sono sentita terrorizzata come una bambina il primo giorno di scuola; avevo paura di non essere d'aiuto a mia sorella, di non essere utile ad uno scricciolo di bambina -che, per la cronaca, è praticamente una bomboniera in miniatura- e di non saper regolare la stanchezza, dal momento che venivo già da notti insonni e giorni un pochino così.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Invece, una volta vista quella nana spelacchiata, tutte le paure, le insicurezze ed i dubbi si sono sciolti come burro al sole.</div><div style="text-align: justify;">Ho re-imparato a tenerla in braccio, facendo attenzione alla testolina, alle manine morbide, ai piedini scalcianti; perché quando sei abituato ai bambini ormai cresciuti sembra quasi che quei momenti in cui sono così fragili, così piccoli, siano chissà quanto lontani, magari mai esistiti.</div><div style="text-align: justify;">Ho passato notti sveglia insieme a lei ed alla sua mamma a cullarla tra pianti, pannolini e poppate andate a vuoto; ho sonnecchiato pomeriggi sul divano con un occhio sempre vigile perché il primo mini-infarto dovuto al rigurgito del latte durante il suo sonno in culla ci è bastato da lezione; ma ho anche lavato piatti, passato aspirapolveri ed intrattenuto i fratellini più grandi perché anche solo alleggerire mia sorella da piccoli impegni quotidiani ha significato tanto per me.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E' stato così bello, così intenso, così nuovo che quando è arrivato il momento di tornare a lavoro mi sono sentita malinconica e triste, come quando si prepara la valigia prima di un viaggio importantissimo.</div><div style="text-align: justify;">Ma d'altronde è questo quello che fanno le zie, le sorelle che ambiscono ad essere le migliori del mondo, arrivano quando serve e vanno via quando serve.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Che tanto la scricciola è ad un passo da me;</div><div style="text-align: justify;">Che tanto, come tutti gli altri nani della mia famiglia, me li porto nel cuore ovunque vada;</div><div style="text-align: justify;">Che tanto, il test è superato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ci è voluto tempo, ma sono tornata a prendermi.</div><div style="text-align: justify;">Ho bisogno di restare, adesso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Una buona serata, a chi non è come neve...</div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com23tag:blogger.com,1999:blog-1494071525902815215.post-1384728117223952512021-07-03T17:57:00.000+02:002021-07-03T17:57:05.012+02:00Che gusto c'è?Io vi ammiro veramente tantissimo, voi che avete la costanza di aggiornare con amore il vostro blog anche con questo caldo infernale.<br />Io, in questo periodo, ho l'energia vitale di un soprammobile rotto e vorrei solamente stare ferma, zitta e muta dentro una stanza fatta interamente di ghiaccio.<div>Purtroppo o per fortuna, però, questo non mi è possibile e quindi vado avanti con la mia vita nel mezzo di un'estate che, almeno qui in Calabria, sta raggiungendo delle temperature a dir poco infernali.</div><div>(Si, ok, ho la tendenza ad estremizzare la mia sofferenza non appena il termometro va sopra i 25 gradi ma cosa ci posso fare se mi hanno programmata così?).</div><div><br /></div><div>Mi sono abituata all'idea di Paola libera della propria fobia e ormai non ci penso più, anche se ci è voluto un pochino di tempo.</div><div>Mi sto invece ancora abituando all'idea di vivere insieme a due gatti i quali, per la cronaca, proprio adesso, si stanno divertendo a saltarmi sul pc cercando di afferrarmi le dita. Che, per essere una tipa da cani, non hanno proprio di che lamentarsi, considerando che stanotte pur di non svegliarli mi sono messa nell'altro letto a dormire lasciando il mio a loro.</div><div>Ho pure scelto per loro due nomi formidabili, ma cosa dovrebbero desiderare di più? Max e Daniel e la scuderia è pronta a vincere.</div><div><br /></div><div>A parte queste parentesi poco coinvolgenti, la mia vita scorre esattamente come l'abbiamo lasciata un mese fa, e forse anche per questo faccio fatica a scrivere.</div><div>Quando sono molto felice tendo a perdere un pochino di ispirazione e visto che di gioia, ultimamente, sono proprio circondata...</div><div>Poco dopo aver programmato il post in cui annunciavo che ad Agosto diventerò zia di nuovo, abbiamo scoperto che i pargoli in arrivo saranno due: a Novembre, infatti, la non ancora venuta al mondo Briciola avrà già la compagnia della non ancora venuta al mondo cuginetta Anguria.</div><div>In sostanza, quindi, i miei due nipotini maschi si troveranno a combattere con quattro agguerrite principesse perlopiù pannolino-munite. Noi sorelle stiamo già preparando ring e popcorn, giusto perché siamo adulte responsabili e per bene. A breve vi faremo avere le quote per le scommesse.</div><div><br /></div><div>Infine, a lavoro tutto procede abbastanza bene. Siamo nel pieno della fase dichiarativa ed anche se ancora c'è molto tempo noi giochiamo d'anticipo.</div><div>I libri per l'esame mi guardano inclementi dalla mensola ma io faccio finta di niente come se la coscienza sporca non fosse la mia. Con questo caldo non è umano pensare di fare qualcosa, inutile che cerchiate di convincermi dall'alto della vostra energia.</div><div>Ci si rivede a Settembre responsabilità.</div><div><br /></div><div>Con voi, se tutto va bene, anche un po' prima.</div><div><br /></div><div>Buon caldo, a chi non è come neve...</div><div><br /></div>Paola S.http://www.blogger.com/profile/16464844528607913246noreply@blogger.com26