sabato 15 febbraio 2014

... è così semplice, è così profondo che azzera tutto il resto ...

E' curioso pensare a quanto le persone che ci stanno vicino influenzino o modifichino le nostre abitudini al punto che, prendendone atto, ci si accorge che non si può praticamente più tornare indietro, come se quello che adesso ci appartiene e ci ha modificato sia da sempre parte di noi. Volendo fare un esempio probabilmente di quelli non indimenticabili ma che almeno aiutano a capire forse il concetto, è un po' come quando per una vita hai sempre lasciato asciugare naturalmente i tuoi capelli senza utilizzare il phon e adesso invece non dico che sia la prima cosa che pensi appena hai finito di far la doccia perchè mentirei, non è neanche la seconda o la terza, ma almeno valuti seriamente la possibilità di farlo, e poi il più delle volte lo fai. E lo fai perchè qualcuno ti ha fatto notare con premura che "poi sennò prendi freddo", e quindi cedi nonostante le iniziali ritrosie a simili delicatezze che non fanno parte della tua natura e malgrado quella sensazione quasi scocciante di esser messa in discussione tipica di noi Spartane toccate nell'orgoglio delle nostre tradizioni ed usanze più tipiche. Che poi in realtà lo sai che freddo non lo prenderesti comunque anche se non li asciughi, va così da sempre e di influenze non ne hai mai viste, eppure accontenti questa richiesta e quasi ne sorridi al pensiero, in barba alla fiaba della rana e dello scorpione che da sempre è il manifesto della tua vita: mia la vita, mia la natura, mie le regole, this is Sparta!

Ora, mi rendo conto che l'esempio sia davvero quello che è ma forse nella sua estrema essenzialità rivela qualcosa di importante: nella semplicità di un gesto e soprattutto nel realizzare ciò che ci porta a compierlo si possono trovare le risposte più vere, su di noi, su ciò che siamo e su quello che conta davvero. Perchè un cambiamento, anche il più semplice, voluto, causato o implicito che sia, è sempre frutto di una causa scatenante, di un motivo, nulla accade per caso e niente si modifica senza una ragione. E allora se ti rendi conto che anche la più banale delle cose della tua vita è stata modificata puoi star certa che dietro c'è sempre una motivazione, piccola o grande che sia, si tratti dell'uso di un phon o della decisione più importante da prendere. Tutto sta a scorgerla.

Nel tempo la vita di ognuno di noi cambia continuamente, così velocemente che a volte neanche ci accorgiamo quanto, e oggi siamo certamente diversi da quello che eravamo ieri e quindi un po' più simili a ciò che saremo domani, e se non simili sicuramente più vicini, almeno temporalmente. Ma ciò che più importa è che i cambiamenti che affrontiamo e che saggiano la nostra pelle e la nostra anima ci portino sempre più a conoscere noi stessi ed a toccare con mano le più piccole sfaccettature che ci appartengono. E se in tutto questo riusciamo a scorgere e ad identificare quello che muove le nostre abitudini e scelte di ogni giorno, dal gesto apparentemente più insignificante alle grandi decisioni, allora probabilmente siamo a buon punto per provare a capirci davvero qualcosa.

Anche se ovviamente non è sempre facile avvedersene, talvolta un cambiamento viene compreso a fondo solo svariato tempo dopo, oppure in altre circostanze è talmente repentino e quasi automatico da non venire per questo subito realizzato completamente. Ma al dunque rimane il fatto, tangibile, che è avvenuto, e che ci ha indirizzato come tutto quello che ci capita da sempre in una direzione ben precisa, che è la nostra. Basta solo accorgersene e scegliere di percorrerla senza farle inutile resistenza, e la riuscita dipende dagli occhi di chi guarda. Probabilmente davvero tutto tutto dipende dagli occhi di chi guarda.

Si, forse oggi ho filosofeggiato un pochino troppo e di certo oltre il necessario, ma nel Paese è tempo di crisi e nel magico mondo universitario di esami, dove anzi il più delle volte le due cose si fondono perfettamente assieme e questo è proprio uno di quei casi. E poi ho un babbonchio chiacchierone che mi ha fuso il cervello più dello studio stesso cui fare da badante e quindi mi auguro di venire compresa se questo pezzo, a conti fatti, dica davvero quasi nulla di sensato e sia scritto in un modo talmente differente dal solito da far quasi dubitare me stessa di averlo scritto proprio io *_*

Una buona serata, a chi non è come neve...


8 commenti:

  1. Hai fatto benissimo a filosofeggiare *.* amo i tuoi post...questo mi ha fatto riflettere molto *.* e non solo sulla storia del phon :3

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    1. Si, effettivamente è un esempio semplice quanto efficace, quello del phon. Quando le piccole cose le fai col cuore per vedere un piccolo sorriso sulla tua controparte :)
      Grazie mille, sei sempre gentilissima :)

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  2. Hai ragione, ti è uscito parecchio "diverso" questo post, che a tratti sembra davvero non scritto da te, ma in fondo invece.. io credo che si possa essere diversi restando però comunque uguali, e infatti diverse tue caratteristiche le ritrovo anche qui :) e conosco poi delle persone che pur sembrando diverse, in realtà, sono uguali.. due in particolare, chissà che non le conosca anche tu ;)
    Quanto alla filosofia, mi è piaciuto l'esempio del phon, non è così "da poco" come credi, anzi il più delle volte è nelle piccole cose che risiedono le risposte alle più importanti questioni che ci riguardano :)
    Un grande abbraccio a te, mia cara e dolce Paola, che badi a babbonchi e prepari esami rimanendo però sempre la sorpresa continua ed emozionante che sei. Appunto, diversa ma.. uguale :) rimani sempre così, è la tua forza, la tua marcia in più, la scintilla che ti rende unica, una su miliardi, inconfondibile ed indimenticabile, come il tuo bellissimo sorriso che illumina i giorni tuoi, e direi non solo i tuoi...

    :-*

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    1. In realtà è pochino, pochino simile ai primi post che scrivevo, quindi si, è diverso ma sempre mio.

      La preparazione pre-esame è terminata, come ben saprai, con discreto successo, quindi mo i babbonchi potranno sentirsi liberi di rompere le scatoline come hanno fatto, d'altronde, fino ad ora :-p

      Quanto al sorriso, diciamo che è molto legato a quello di qualcun altro, ma non stiamo qui a specificare troppo, che chi vuole capire, capisce. Tra l'altro, ti volevo avvisare, per rimanere in tema di felicità e dato che tu sei un amante della categoria, che mi hanno detto che c'è un nuovo telefono amico per assistenza ai blogger. Non so se lo conosci; poi semmai ti indico il numero (composto, manco farlo a posta, da cifre a me tanto care) e ti dico di chi chiedere.

      :-DDDDD

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    2. Ma intendi quello che termina con 111 e il titolare è un "nobile" con una voce ed un accento piuttosto particolari che nello spot dice "chiama spesso, chiama adesso"..?

      ^^

      Congratulazioni per il successo universitario, che le mie fonti mi dicono molto più che discreto al termine di una lunghiiiiiiiissima mattinata ;)

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  3. Eccomi, a dire il vero ero già passata di qua e questo blog mi era piaciuto moltissimo. Ero in attesa delle parole giuste, ma ormai si è capito che in questo sono un poco complicata ;)

    Mi coinvolge l'argomento toccato: il cambiamento.
    Fa parte di me.
    E questo tuo "filosofeggiare" lo trovo affascinante.
    Complimenti e a presto ;)

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    1. Ciao e benvenuta anche qui :)
      Lo sai, secondo me io e te abbiamo molto in comune. Lo avverto. Leggendoti ti dirò, più in la, se è così e perché. Per ora resto nell'ombra :-p
      A presto, sicuramente :)

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  4. Questo tu commento non fa altro che confermare anche una mia sensazione, la stessa tua ;)

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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.