domenica 20 agosto 2017

Paura di cadere ma voglia di volare

So quello che vorrei dire ma non so come dirlo.
In quest'ultimo periodo mi sono sentita spesso come se avessi avuto un mondo dentro di me e come se fossi stata completamente vuota.

Oggi ho guardato per l'ultima volta quella che, negli ultimi quasi 5 anni, è stata la mia casa, pur non essendo mia.
E' stato come nei film, però era vero.
Sono rimasta nel corridoio buio, a guardare verso quello che è stato per tanto tempo il mio rifugio, fermando il magone che cominciava a salire.

Non mi ha fatto effetto il momento in cui mettevo tutto negli scatoloni, forse perché c'erano i miei genitori con me, oppure perché la fatica era tanta che non ho avuto il tempo di pensarci.
Non mi ha fatto effetto neanche entrare in macchina, perché ho inghiottito tutto prima di prendere l'ascensore per la prima volta senza in tasca le chiavi per poter riaprire.

Mi ha fatto effetto la parte finale del ritorno, ripensando a quella scena. A me, al corridoio buio, le porte chiuse, le pareti bianche, le mensole vuote.
Ho pensato che all'inizio non volevo proprio starci in quel posto, in quella città. Invece adesso penso a quanto mi mancherà.
Ho scaricato tutto dalla macchina ed ancora una volta non ho avuto modo di rendermi conto bene, anche perché il caldo asfissiante mi ha completamente atrofizzata nonostante abbia continuato a sistemare il più possibile le prime cose.

Però poi mi sono fermata ed ho fatto quello che ho sempre fatto quando mi sono sentita come oggi.
Ho chiuso la porta a chiave dietro di me, mi sono poggiata con la schiena contro il marmo lasciandomi sedere sul freddo del pavimento ed ho lasciato che mi sentissi come dovevo sentirmi.
Perché sapevo che sarebbe stato così forte ed ogni tanto ci ho pensato, ma mi ripetevo che avrei dovuto rimandare i nodi in gola al momento adatto ed oggi è stato il momento adatto.

Ho alzato la testa e mentre con lo sguardo seguivo le venature del rivestimento del bagno, ho sentito crollarmi addosso al collo ed al petto tutto il fiume che avevo dentro.
Mi sono sentita tanto sola, perché forse è qualcosa che devo sentire solo io o forse perché per oggi è meglio così.
Ho sentito tutto quello che avevo taciuto fino a quel momento perché era meglio dare la precedenza ad altro e mi sono ritrovata a pensare a tante, tantissime cose scollegate, come scollegate erano quelle macchie che ho continuato a guardare senza staccarmi mai.

Mi sono ripetutamente messa in piedi per lavarmi il viso e mi sono specchiata accorgendomi di essere una tela completamente bianca, complice anche il sonno ed un mal di testa che ormai mi tormenta da giorni senza tregua, con un unico tocco di colore: il rosso dei miei occhi.
Mi sono sentita tanto piccola ma ho visto in me dei lineamenti più maturi, che prima non avevo.
Mi sono sentita tanto sola ma non sconfitta, non alla fine, non senza un'altra possibilità di farcela ancora.
Mi sono sentita come ci si deve sentire in questi momenti, quando sai che quello che hai fatto lo hai fatto per te stessa e che comunque vada quello che farai lo dovrai anche alle emozioni così.

Mi sono sentita, finalmente e scrivendo questo post, in precario ma sufficiente equilibrio.

Una buona serata, a chi non è come neve...

domenica 13 agosto 2017

Il segno di un'estate -Top5Summer

Nella mia testa stavano lottando diversi post da pubblicare, poi ha vinto il buonsenso ed il silenzio e quindi ho scelto di onorare il tag di Riccardo sul suo Bazar.
Purtroppo credo che non avrò molto e di nuovo da dire, ma accettatemi per quella che sono 😃

La canzone 
Io non sono proprio il tipo che ama i tormentoni convenzionali, quindi Enrique tu meritavi solo ai tempi invernali precedenti, poi sei uscito dalla mia vita musicale. Ovviamente tutti sapete che il mio ammmore sconfinato è per Tiziano e che rappresenta il mio tormentone per la vita, però Riccardo pregava che non fossi scontata nella mia scelta e quindi ho deciso di assecondarlo.
Così la mia seconda preferenza ricade su una canzone molto bella, a mio avviso, di un gruppo che è una piacevole scoperta non troppo vecchia per me; si tratta di Believers degli Imagine Dragons.
Significato, musicalità e voce che si adattano bene ai miei gusti.
Comunque per strapparvi un sorriso aggiungo che invece la mia nipotina tre-enne ama "l'esercito dei selfie" e non vi dico come la canta a squarciagola con la sua dialettica!

La ricetta
Io non sono una cuoca e temo che non lo sarò mai, anche perché non amo mangiare ed assaggiare cose nuove. Comunque, scavando nei meandri della mia mente mi sono resa conto che esiste una ricetta che io e le mie coinquiline abbiamo riproposto molteplici volte (soprattutto a causa mia 😁) dalla fine dell'inverno all'inizio dell'estate. Si tratta di un dolce semplicissimo, fatto con i Corn Flakes, burro, una marea di cioccolato da versarci sopra ed il miele per far compattare il tutto. In frigo per qualche ora ed il diabete è servito.

La lettura
Purtroppo, anche se amo leggere non ho avuto modo di farlo troppo questa estate, per diversi motivi. Le uniche cose che sto leggendo a raffica sono documenti e libri inerenti al mio argomento di tesi, sui quali per ovvie ragioni mi sto facendo proprio una cultura!
Magari, però, possa citare un libro molto simpatico che mi è stato regalato e che parla in modo molto divertente dei segni zodiacali. Si chiama "Sfigology, il lato oscuro della tua data di nascita", e fa molto sorridere. Vi dico solo che a proposito del mio segno si dice che sia laureato all'università di psicologia di Hannibal Lecter e non mi sento proprio di dargli torto, eheh.


La mia classifica si conclude qui, ringraziando il buon Riccardo per avermi scelta ed invitando chiunque a partecipare, invece che taggare io personalmente.
Piuttosto vi invito a porci tutta questa domanda esistenziale: perché si chiama Top 5 se le categorie da descrivere sono 3?😂

Una buona giornata, a chi non è come neve...

giovedì 3 agosto 2017

Ora tu riempi ogni spazio

E' passato quasi un mese da quando ho scritto l'ultimo post per poi sparire da qui.
E questo non di certo perché non abbia avuto cose da dire, anzi. Ce ne sono così tante.

La mia galleria conta più di 300 nuove foto scattate tra le strade ed i paesaggi romani e riguardandole ogni tanto pensavo tra me e me "questa è troppo bella, se la modifico un pochino posso caricarla sul blog e farci un bel post!". Ma come vedete, il suddetto non è coronato da nessuna foto.
Perché le cose non vanno mai come programmiamo.

E' un momento estremamente delicato, per il mio fidanzato e la sua famiglia in particolare. Ma è anche molto intimo e per questo motivo non entrerò nel merito della questione. Non ho paura di non trovare parole adatte o di essere fuori luogo, perché in realtà per come sono andate le cose è una cosa che sento in parte anche mia.
Però in questo momento voglio ed è bello ricordare altro.

Voglio ricordare e ricordarmi tutto l'amore che mi sta arrivando, paradossalmente proprio in un momento del genere.

Ho passato quasi 30 giorni in compagnia del mio fidanzato, 24 ore su 24, senza dividerci praticamente mai, e della sua famiglia. E se da una parte ho sentito la mancanza di casa e soprattutto dei miei tre bimbi, dall'altra al giorno del rientro una parte di me diceva però sarei potuta rimanere un altro pochino.
Questa vicinanza con tutti loro poteva fare solo due cose: o mi avrebbero odiata oppure ci saremmo amati alla follia. Ma vi ho già spoilerato all'inizio del post quale delle due situazioni mi si è proposta.
E' stato tutto naturale, come se con loro fossi sempre stata e se ci pensate è piuttosto arduo considerando sia che io sono una pazza furiosa dal comportamento nettamente scorpionico (tutti i diritti su questo termine sono riservati 😃), sia perché per tutto il resto dell'anno siamo a km di distanza e trovarsi invece tutti sotto lo stesso tetto è un bel cambiamento.
E' stato naturale ed un piacere andare a trovare mio suocero (perché voglio orgogliosamente sottolineare che ci ha tenuto a presentarmi a tutti i medici/amici come sua nuora ^.^) all'ospedale, senza mai considerarlo un sacrificio. Anzi, escludendo ovviamente il contesto in cui ci trovavamo, è stato anche divertente stare tutti insieme in quella sala d'aspetto e gironzolare tra i corridoi.
E' stato naturale ed un piacere uscire tutti insieme, io che sono piuttosto solitaria per natura e che in genere preferisco la presenza di gente strettamente legata alla mia persona, soprattutto durante le uscite che implicano cene e pranzi, dati i miei gusti a dir poco unici. Invece è stato carinissimo e mi sono sempre sentita a mio agio. E tutti voi conoscete i luoghi comuni che di solito circondano le suocere.
E' stato naturale ed un piacere legarmi sempre di più a mio cognato. Con discrezione, però con tutto l'affetto possibile. Abbracci random, risate a crepapelle, tante prese in giro verso Mizio, foto in cui sono uscita malissimo ma per fortuna lui sempre peggio di me.
E poi ovviamente è stato una bomba la mini convivenza con il mio amore. E' stato un gentiluomo, a dir poco. Mi ha coccolata senza sosta, comprando per me le mie merendine preferite e assicurandosi che stessi bene. Soprattutto è stato uno il gesto che ha fatto verso di me, che non voglio riportare ma lui lo sa a cosa mi riferisco, che mi ha dimostrato una volta ancora che è lui senza dubbio la persona giusta. Va oltre qualsiasi cosa, scavalca ogni confine ed io non potrò mai dimenticarmelo.

Ebbene, passati questi 30 giorni ho fatto ritorno a casa e purtroppo nel frattempo da Roma non sono arrivate buone notizie.
Ed è qui che entra in gioco l'amore collezionato nel periodo precedente, perché in momenti come questi non si pensa ad altro se non al proprio caro ovviamente. Invece queste quattro meravigliose persone hanno approfittato per riempirmi di calore; per dirmi che sono stati tanto felici di avermi avuta là ed anzi, che la mia presenza è già di nuovo attesa.
Ed allora io come posso non condividere con voi la mia, di felicità.
L'entusiasmo che mi pervade pensando che la famiglia della persona che amo ha imparato ad amare me ed a farsi amare a sua volta.
La dolcezza al pensiero che prima di me non c'è stata nessun'altra e non penso proprio che ci sarà, come nessun altro ci sarà al posto suo.

Tutti ambivano a farmi innamorare di Roma per andarci a vivere in un futuro non così lontano, oggi invece mi sono innamorata di qualcosa di meglio di una città. O meglio, di qualcuno.

Una buona serata, a chi non è come neve...

...Prima di te solamente vuoto
ora tu riempi ogni spazio...
T. Ferro