martedì 19 dicembre 2017

Tra desideri, labirinti e fuochi -Tag: il Natale del passato, del presente e del futuro

Il post che sto per scrivere mi permette di mettere insieme diverse cose che volevo dire prima del Natale. Ed il Natale, come potete ben immaginare, è proprio il tema principale.
Accolgo con piacere, infatti, il bellissimo gioco che Riccardo* ha ideato per far venire fuori il lato meno Grinchoso di tutti noi, con un tag per il quale descrivere la festività amata dai più in tre momenti diversi: presente, passato e futuro.

Natale Passato
Del Natale da piccola mi ricordo in primo luogo il profumo dell'albero vero. Chi non ha mai sentito quel fantastico odore che sa proprio di verde, di festa, di gioia? Mi ricordo anche che ovviamente un pochino cadevano dei rami per terra e quando ci passavo a piedi scalzi mi pungevo meglio del miglior fachiro del mondo. Mi ricordo le palline tutte colorate, alcune delle quali inguardabili, bisogna dirlo, e di quanto fossi felice di tutte quelle lucine, del calore, di avere tante sorelle con cui stare assieme, dei miei genitori.
Mi ricordo la miriade di regali che stavano ai piedi dell'abete: i miei genitori ce ne facevano quasi sempre uno ciascuno, quindi ne avevamo uno da parte di mamma ed uno da parte di papà. Quando le mie sorelle erano più grandicelle, poi, e si sono fidanzate, sono cominciati ad arrivare i regali anche da parte dei miei cognati. In particolare del più grande di loro, che è ancora oggi sposato con la mia sorellina, mi ricordo una generosità immensa, tanto è vero che un anno ci regalò una bellissima casa delle bambole, la cucina della Pasta e Pizza e tantissimi altri ninnoli che solo a pensarci ora vorrei tornare a giocarci ancora. (E potrei farlo se non fosse che mia sorella piccola era una teppista ed ha distrutto tutto).
Nel Natale passato, inoltre, molto spesso andavamo a cena a casa di mia sorella maggiore che, forse potete aver intuito qui e là, è andata via di casa molto presto ed è voluta diventare mamma molto giovane (mi sono resa conto proprio ora che è come se io avessi già un figlio di quasi un anno). Tavole super imbandite, i miei nipotini urlanti e vestiti cucciolosi,   la famiglia di mio cognato che è sempre stata anche un po' la nostra...un Natale passato che, in realtà, sarà anche sempre presente e sarà anche futuro, solo qualche volta in modo diverso.

Natale Presente
E questa è la sezione che mi permette di dire quello che avrei voluto e che vi anticipavo nel post precedente, solleticando la vostra curiosità. Perché per annunciare certe cose bisogna aspettare un pochino.
Ebbene, quest'anno nel mio Natale presente ci sarà un regalo tutto nuovo, che però non potrò scartare immediatamente perché bisognerà aspettare qualche altro mese...un regalo che avrà i miei occhi o quelli del mio rrromano, che porterà sicuramente il suo cognome e che chiuderà quel cerchio che si chiama Amore.


Mi dispiace se avevate delle aspettative troppo alte, ed ovviamente poco su scherzavo, scemi; quello che non avevo detto ancora nell'altro post è qualcosa di un po' più semplice ma per me importantissimo. Perché come avete letto nella parte relativa al passato, il mio Natale è sempre stato pieno della mia famiglia, di tutti i suoi componenti, della mia casa, delle mie lucine. Non mi è mai interessato dei regali, solo di avere intorno le mie sorelline, i bimbi, i miei genitori.
Quest'anno, però, ho capito che a volte non servono le mura famigliari per sentirsi a casa e che amare significa anche non dover mettere l'altro sempre nella condizione di dover scegliere e partire. Che Natale è anche e soprattutto fare dei regali più importanti di quelli che si possono toccare, scartare. Per questo il Natale presente sarà un pochino diverso da quello del passato, ma non per questo meno bello.
Allora ho riempito la mia valigia di vestiti e scarpe -molti dei quali, come sapranno bene tutte le donne, non metterò sicuramente mai-, sono salita su un treno in ritardo ma almeno semi-vuoto, ed ho raggiunto il mio fidanzato e la sua, la nostra, famiglia, che quest'anno più che mai, per ovvi motivi, sentivo avrebbe avuto bisogno di normalità.
E certamente quello che ho fatto ai più sembrerebbe un gesto scontato, normale, non degno dell'aspettativa che avevo creato (non credetemi mai più xD) ma per me non lo è, e chi mi conosce bene lo sa e lo capisce. E lo ha capito anche chi è al mio fianco e che, ogni giorno, mi sta ringraziando di essere lì, che poi in realtà è qui. La verità, però, è che sono io a ringraziarlo perché quello che sto facendo ora in realtà lo ha sempre fatto lui e sono sicura, sarà pronto a farlo anche tutte le volte in cui lo vorrò.

Natale futuro
Il Natale futuro è una cosa a cui penso spesso. Perché amo l'idea di una casa mia, di un albero tutto nuovo, dei giri mano nella mano con il mio fidanzato che si fa trascinare da un negozio all'altro con le buste piene di cose inutili, sicuramente costose, ma necessarissime per la sottoscritta.
Immagino una casa tutta nuova, con noi due dentro e magari non solo noi due perché il Natale è la festa dei bambini e bisogna quindi mettercelo almeno uno (si, uno solo, come no :-D). Però allo stesso tempo so che quella casa nuova rimarrà chiusa per un po', che quelle lucine ad un certo punto si spegneranno e che un altro treno, questa volta puntuale si spera, partirà di nuovo, perché non riesco ad immaginare un Natale del futuro che non abbia i tratti del Natale presente e di quello passato.
E questo, in altri termini, significa che il mio Natale domani sarà pieno di una Paola S. più grande, spero realizzata, con un fidanzato che sarà un marito e che terrà in braccio un tesoro piccolo, stavolta davvero, che avrà spero i suoi occhi verdi, e che tutti e tre (o quattro, o cinque, o sei, o sette :-D) saremo insieme alle nostre rispettive famiglie, con i nipotini ancora urlanti e quelli ormai grandicelli, con l'albero pieno di palline colorate, le tavole imbandite come sempre e tutte quelle piccole cose che in realtà non sono Natale, sono Famiglia.

Adesso asciugate le lacrime che stanno scorrendo sicuramente a fiumi sul vostro viso e preparatevi alle regole del tag, perché ora tocca nominare altri blogger (devono essere al massimo sette persone -notare che Riccardo Kadmon non ha lasciato il numero a caso perché è 25->2+5=7); potete inserire anche foto a piacere dei vostri Natali (io in questo momento purtroppo non mi trovo munita, essendo fuori sede) ed infine dovrete lasciare il link del vostro post in un commento nel blog di Riccardo (il cui indirizzo è stato linkato a sua volta poco sopra, non fate gli gnorri).
Quindi, i miei blogger sono:
Maurizio C., perché io non mi arrendo e deve tornare a scrivere (sennò tanto la sua password la so, inizio a gestirlo io il suo blog per lui xD), Nellina, Anna che conosco da poco ed è un bel modo per farlo, penso, La Dama BiancaPietro, e basta, perché sicuramente già mi state odiando voi xD
Se ho nominato qualcuno che aveva già ricevuto il tag, non importa, mi volete bene proprio per questo, mentre inviterei anche tutti gli altri a partecipare, non siate Grinch!

Grazie di aver letto fin qui, grazie a Riccardo di avermi invitata al gioco e se dovesse essere l'ultimo post dell'anno tanti auguri a tutti, vi voglio bene!

Una buona giornata, a chi non è come neve...

*Questo è il link del blog, altrimenti mi banna.

martedì 5 dicembre 2017

L'amore eterno dell'Inverno

Le mie giornate stanno scorrendo veloci e piene. Di lucine colorate, di una ricciolina simpatica, di qualche momento di tristezza, di ricerche universitarie, di domande sul futuro, di stelle, di amore.

Come qualcuno di voi saprà, la scorpioncina che è in me ha compiuto gli anni ai primi di Novembre ed il fidanzato migliore del mondo ha deciso di omaggiarmi con un regalo che desideravo da quando ero praticamente una bambina. Data la sua particolarità non lo avevo ricevuto mai da nessuno, fino, ovviamente, a questo 2017.
La magnificenza del regalo in questione è deducibile dalla foto che vi sto per allegare.
Si tratta non della Luna ma dell'oggetto migliore per scrutarla insieme agli altri meravigliosi abitanti del cielo.
Il telescopio è un regalo particolare, probabilmente, ma per me veramente importante perché il mio Rrrromano ha veramente pensato a me scegliendolo, a farmi felice con una delle cose che più amo.
Inizialmente ci è voluta molta pazienza, perché da quando l'ho scartato il cielo è stato praticamente sempre coperto da nuvoloni. Pazienza anche per imparare la differenza tra le lenti in dotazioni e per capire come puntare al meglio le stelle, che la Luna essendo più grande alla fine è l'oggetto più semplice da ammirare.
E proprio quest'ultima è stata una scoperta per me, perché nei secondi fugaci in cui l'avevo spiata dai telescopi messi a disposizione nell'ambito di qualche ritrovo estivo, non avevo mai avuto modo di guardarla veramente bene.  E quando ciò è accaduto, specialmente nei momenti di piena, è stato davvero emozionante. Anche se, ammetto, le foto che scatto non rendono l'idea (anche perché ci vuole una maledetta calma perché l'obiettivo del telefono riesca a centrare quello della lente) di quanto fascino ci sia nel bagliore del nostro satellite; di quanto sorprenda il suo colore bianco e quelle macchioline brillanti che sembrano delle perfette ragnatele disegnate appositamente per stupire da una mano esperta.
Bellissimo.

Oltre al telescopio ho ricevuto altri regali apprezzatissimi, non solo per l'oggetto in sé, quanto per il vero piacere dei mittenti di farmi felice, di rendermi omaggio. Ho apprezzato ogni singolo gesto, a partire dalle mie sorelle, per finire dai genitori e dal fratello del mio fidanzato, senza assolutamente scordarmi dei miei genitori.
E' stato un bel compleanno, che io generalmente quando compio gli anni sento sempre quel velo di malinconia del tempo che passa, fatto di gesti dolci, di risate e di meraviglia.

In secondo luogo, le mie giornate stanno trascorrendo come se fossi una mamma a tempo pieno perché mia sorella maggiore sta lavorando molto e quindi approfitta della mia presenza per portare i bimbi, in particolare modo la femminuccia.
Lucia, o LuciMi come ormai la chiamiamo tutti, è un vulcano pieno di riccioli in testa. Ve l'ho detto tante volte quanto sia simpatica e spigliata, ma ogni volta mi sembra che ci sia un motivo in più per ribadirlo. Stando insieme così spesso il nostro rapporto ne ha giovato: ha tanto piacere di starmi accanto ed anche quando io le dico che devo dedicarmi alla tesi al pc, lei semplicemente prende i suoi giochini e si siede tranquilla nella stanza in cui sto, aspettando che possa darle le giuste attenzioni. E poi mi chiede spessissimo di zio Mouizio e di quando verrà, ricordandomi che "A Natale?!Ma mancano tle mesi!", perché dirne di meno farebbe troppo poco epico :-D
E' un lavoro a tutti gli effetti fare la sua baby sitter, ma il giusto ricompenso arriva quando mi abbraccia forte, forte, mi bacia o mi dice "Oglio te, oglio ttare con te".

Infine, le mie giornate si stanno illuminando delle lucine che ho messo tutto attorno alle scale, agli alberi di Natale (si, Riccardo, sono due ed uno è venuto spettacolareee xD), ai mobili.
Ancora sono lontana dall'aver completato ma il risultato fino ad ora mi  ha soddisfatta!Penso che potrei allegare qualche foto o qualche video sperando che rendano l'entusiasmo che ci ho messo e che regalano ogni volta che li guardo.

E poi ci sarebbe un'altra cosa che sta riempiendo le mie giornate, i miei pensieri. Però per quella aspetto ancora un pochino, che una leggera dose di superstizione non guasta mai!
Se avete letto fino a qui il mio post di aggiornamento pieno di cose sconnesse vi ringrazio e vi abbraccio, scusandomi di eventuali errori perché ho scritto tutto velocemente e senza rileggere :)

Una buona giornata a chi non è come neve...