domenica 30 marzo 2014

Just say my name

Voi come scegliete?Tutto quello che vi circonda, in base a cosa lo fate vostro?

Una volta feci un test, mi dissero che sono una 'tipa visiva'. Una di quelle che formula i pensieri tramite la visione di immagini. A quanto pare una cosa molto diffusa nella popolazione ed io mi ci ritrovo.
Avete presente quel momento in cui siete in una stanza con mille possibilità?Io sceglierei sempre e solo la prima che mi colpisce a pelle, senza toccarla, senza sentirla. Sceglierei sempre e solo quella coi colori 'miei', con il soggetto giusto.

Così mi ritrovo in un negozio con mia sorella maggiore, a comprare il regalo per un amichetto di Pastrocchio e Scarabocchio e vedo una scatola con uno sfondo bellissimo. Lo osservo a lungo ma non riconosco il luogo. Non mi avvicino. Vedo un fiume che rispecchia un colore magnifico; un tramonto che scompare dietro un edificio illuminato ed intanto infuoca il cielo. Mi sa di luogo straniero, non metto bene a fuoco neanche il colore del soggetto principale, che credo bianco.

Il giorno dopo papà, dolce com'è, ha già lasciato la busta con quello che desideravo sul divano. Me la fa notare mia sorella prendendomi in giro. Prendo la scatola e la guardo meglio. Scoppiamo a ridere. L'edificio, nella foto è azzurro, viola, circondato da luci gialle. Il tramonto era assolutamente come lo ricordavo.

Non vedo l'ora di mescolare i mille pezzi e ricomporli. Lo avevo detto che avevo bisogno di un puzzle, non era poi troppo una metafora.

Incomincio coi pezzi laterali, vado col fiume. Io sono la persona meno paziente del mondo ma posso starmene giorni interi tra tutti quei tasselli dello stesso colore a cercare di incastrarli..
Procedo bene e poi la mia idea si ricongiunge con la sua: una frase nascosta dietro il puzzle, appena completato.

Molto da me, mi piace. Ma non è semplice scegliere qualcosa di adatto. Da quando ho il blog ho imparato a far viaggiare la mia mente in modo diverso. Perché non mi piace che sia tutto chiaro, preferisco che qualcosa rimanga sempre interpretabile o sospesa nell'aria. Quindi non mi concentro troppo, tanto sarà un flash. Ed ovviamente arriva.

Si parlava di scelte. Un giorno strano, in cui tutto era ma non era ancora. Ed ho pensato immediatamente al sottofondo dolce che ci ha visti in silenzio per diversi minuti..
Ci ho pensato perché ho scelto un puzzle tra tutti gli altri, guardando solo i colori. Ho scelto un ragazzo tra tutti gli altri, leggendo solo le sue righe.

Ed ora rido perché a coprire la mia frase, su un tavolo di marmo, (che ci crediate o no, davvero senza essermene accorta) c'è l'immagine della sua città.

E per carità, prendetela anche per una scemenza, ma a me le cose così...piacciono parecchio. Le casualità che va bene, forse noti perché sei propensa a notarle, ma che ti lasciano sempre un po' lo sguardo acceso, pieno di tutto e forse con l'aria stupidina.
Ma a me va benissimo così, perché non dovrei sorprendermi per una cosa così semplice?

Non so se il post è venuto come volevo, se ho detto bene quello che pensavo e se effettivamente valesse la pena pubblicarlo, ma sarebbe stato un peccato perdermi, tra tanti anni, il perché di una frase nascosta, apparentemente slegata ma profondamente perfetta.

Io ho scelto bene, ho il pezzo mancante ed ho completato il mio puzzle. Aspetto solo di incorniciarlo. E voi?


Una buona notte, a chi non è come neve..


P.s giuro che solitamente la mia grafia mi piace di più, ihih

15 commenti:

  1. si è capito chiaramente. Ho capito persino io che ho la mente annebbiata.. belle queste coincidenze, bellissima la frase e tutto quello che ci leggo dietro.
    un abbraccio forte

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    1. Un abbraccio a te, Streghetta. E spero la tua mente possa tornare limpida come era prima. Ti porgo un sorriso

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  2. Credimi Stella mia, per me niente puzzle non ho pazienza , se non quelli della vita, con i colori da intrecciare, formare, modificare...
    Peccato che in uqesto lungo periodo sono tutti tendenti al nero...
    Domani? Chissà?
    Vedo i fiocchi di neve, amoretto!!!

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    1. I puzzle sono una delle poche cose che richiedono pazienza che amo fare.

      Spero che il tuo si riempia di colore, di tramonti, di albe, di fulmini e pioggia.
      Poi ci mettiamo una bella cornice :) Un abbraccio ;)

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  3. Io ne ho dovuti smontare di puzzle che non quadravano, sforzati e incastrati. Ma alla fine ci sono riuscito. Basta non forzare ;) p.s. e comunque, per quanto non ami particolarmente la MIA città.. devo ammettere che i "tramonti infuocati rispecchiati magnificamente" stanno solo a Roma quindi non ce provà a intenerire ulteriormente il ragazzetto che quello è già bello che cotto, pure se il puzzle lo facevi con le fogne di Calcutta.. ;))... ma quanto me piace spoetizzà.. (tanto l'invito già ce l'ho.. hihi..)

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    1. A me non piace smontare. Quando ho capito avevo messo male qualche tassello, l'ho lasciato li dov'era ed ho semplicemente cambiato sfondo. Per far si che mi rimanesse tutto da lezione.

      Ah, ma quindi ti culli sugli allori?
      Ti svelo un segreto: c'è un motivo per cui ho da subito aggiunto anche te alla lista, mentre Maurizio ti ha depennato dalla sua.
      Da quel commento che lasciasti da me, il 'ragazzetto' ha notato come io e te rompiamo le scatole allo stesso modo ihih.
      Quindi siii, spoetizza che se lo faccio io mi dice son Spartana!
      P.s no, scusa, non mi trovo d'accordo: i MIEI tramonti sono assolutamente i più belli d'Italia, non mi sfidare ihih.

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  4. Eccoci qua. Cara dolcissima Paola, ne abbiam parlato a voce ieri dopo la pubblicazione di questo pezzo meraviglioso alla fine del quale ti chiedi se è venuto bene e se valesse la pena pubblicarlo... beh, direi proprio di si. Hai questa incredibile capacità di essere tanto criptica a volte quanto chiarissima in altre, anche se poi pure quando sei criptica credo di riuscire ad avvicinarmi abbastanza ai tuoi pensieri, ma quando sono limpidi e chiari come in queste occasioni... mi sembra quasi di abitarci dentro! Ovviamente con te, che me lo permetti e, soprattutto, mi ci metti. E' una sensazione bellissima, come le mille altre che la fortuna di averti accanto mi regala.
    Ero a conoscenza della "casualità non casuale" legata al puzzle, mi dicesti di aver visto di sfuggita questo intrigante scenario, di non aver capito bene che luogo fosse ma che ti aveva catturata e lo avevi quindi "ordinato". E quando mi hai poi mostrato la scatola mi sono sorpreso tanto quanto te nello scoprire che quel posto da te scelto fra milioni di altri era... "mio". Casualità, appunto, ma non poi così casuale, come anche l'idea della frase sotto, io a dirti "scrivere una frase dietro un puzzle, un quadro, una foto credo sia una cosa molto carina, potresti farlo anche tu qui" e tu a rispondermi "ci stavo già pensando!"... c'è un famoso detto che dice che "più indizi fanno una prova", beh allora noi di indizi... credo ne abbiamo un' infinità per renderci conto che, probabilmente, tanto casuale tutto questo non è :) Non lo è ciò che è stato prima, il modo "incredibile" di trovarci, la forza nel resistere a certi scossoni e tempeste che avrebbero buttato giù grattacieli e affondato navi, e allora perchè non "noi", che sembravamo fragili come un fiorellino al vento di quelli che se soffi volano via tutti i petali (non ricordo il nome, ma credo li conosci). E invece, i grattacieli cadono, le navi affondano, ma quel fiorellino che sembrava spacciato, nato a caso dove pareva non esserci spazio, nè logica, per lui... rimane là, al suo posto, resiste e mette anzi radici, cresce, sboccia rigoglioso e, oggi, ti da la misura di quanto sia incredibile la vita e di quanto ciò che DEVE essere... ineluttabilmente accade. Certo ci vuole impegno e forza, ma metterceli diventa la cosa più dolce del mondo, non certo una fatica. Non con te, non per te.
    E poi la frase, ed il titolo che ad essa è legato... appena l'ho letto (il titolo dico) ho subito capito quale fosse la frase misteriosa che avevi scritto sotto al puzzle, e poi la foto me l'ha confermato: ricordo perfettamente quel momento, quando tutto era ma ancora non era, quando eravamo davvero quel fiorellino in mezzo a una tormenta di neve che avrebbe potuto spazzarci via. Ricordo quei lunghi minuti in silenzio, vicini, tu che guardavi il video e la traduzione di questo pezzo bellissimo e triste mentre io guardavo te chiedendomi cosa sarebbe successo dopo. Io che non sto mai zitto ero, lì, come dentro uno "slow motion" interminabile, la ricordo come un'esperienza quasi extra corporea ^^ Ma tornando seri, le vie del "destino" sono davvero infinite, anche se poi, secondo me, la nostra strada è semplicemente il frutto di quello che volevamo, di quello che abbiamo sempre desiderato, dei nostri valori e delle nostre scelte -->

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    1. --> Ecco, tu sei assolutamente ciò che volevo, che desideravo, che rispecchia i miei valori e giustifica ogni mia scelta precedente: e allora avere te non è più caso, non è più destino, è semplicemente l'unica cosa che abbia senso fare e vivere. Io e te, io con te, nel posto raffigurato da quel puzzle dove ti ho già promesso di portarti per farne una foto "reale" come in qualunque altro nel tuo mondo, nel mio, nel nostro, che non ha confini, nè limiti. Perchè amore mio, levando il condizionale a quella frase che resterà per sempre incollata dietro quel puzzle, il tempo E' tutto quello che ho, che abbiamo, ed io il mio tempo, assieme al mio cuore e a tutto ciò che posso e voglio darti, lo investo ed investirò su di te. Sempre. Ed è l'investimento più sicuro e vincente che potessi scegliere di fare. Lo investirò e, continuando il pezzo, ogni giorno poi lo riporterò indietro, di modo che la mattina seguente, in un modo nuovo ma non meno innamorato, ne abbia ancora, e ancora, e sempre più da investire. Sempre su di te, sempre in te, sempre con te. Amo amarti, amo come sei e come siamo, amo come sto con te e tutte le cose che, per esempio ieri sera ma accade con molta frequenza, ci rendevamo conto di avere, noi due, e di non poter assolutamente dare per scontate perchè appartengono a pochi: quella voglia di non mollarsi mai, di dirsi e darsi tutto, di esserci sempre, e col sorriso, l'uno per l'altra, il continuo cercarsi... segneranno la differenza tra ciò che è possibile e ciò che sarà. Noi non siamo "possibili", noi saremo. Non è un grattacielo il nostro mondo, nè una nave apparentemente inaffondabile, ma chi li vuole!? No mia amata, il nostro mondo è come quel fiorellino che si aggrappa con forza alla terra, che sboccia nel giardino di una bella casetta immersa nel verde, col mare non lontano, i monti alle spalle e le voci felici di bimbi, grandi e piccoli: quello è il nostro mondo, unico, speciale, diverso da tutto e da tutti, ma appunto, i grattacieli crollano, le navi affondano, quel fiorellino lì... resta.
      Il tempo, e l'amore, sono le uniche cose che ho. Ed io le investo su di te, che sei la scelta più bella ed il panorama, unico e sempre sorprendente nello scorgerci nuove meraviglie, nel quale desidero incorniciare il mio futuro. Insomma, se io sono il pezzo, tu sei tutto ciò che c'è attorno, e sempre attorno a me voglio averti, sempre incastrata con me. Uniti da non staccarsi più.

      Ti amo. Paola, ti amo con tutto il mio cuore! E fra non molto vengo a dirtelo di persona, dove sai, dove mi aspetti :)

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    2. :-**************

      Lo so che lo sai :-p Vediamo se te ne accorgi anche prima di qui

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  5. Incredibili i tuoi post *_* tutto ciò che sei riuscita a costruire parlando di puzzle, colori e ... di te :D questa volta devo dire che non mi ero accorta del tuo post subito perché il titolo era in inglese e non era una frase di una canzone ma il post è sempre magnifico...

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    1. Si, stavolta non è Tiziano, ma sempre una bella canzone :-)

      Grazie mille, mi riempi sempre di complimenti ;-) e si, stavolta la parola perfetta è proprio 'costruire' :)))

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  6. Io resto col corpo che freme di brividi nell'averti letta.......la magia di cui ti parlavo, ricordi?
    Eccola qui, lo sapevo, la sentivo.
    Non credo nelle coincidenze, o meglio, ci credo nel senso che una cosa che succede non è dovuta al caso. E' un incastro perfetto di un pezzo di puzzle, un segno da cogliere, un messaggio da interpretare.
    Più chiaro di così!!!
    Un grande abbraccio

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    1. Neanche io credo alle coincidenze, nel modo in cui non ci credi tu. Me lo hanno dimostrato sempre tutte le circostanze importanti che hanno segnato in un modo o nell'altro la mia vita.
      Tutto ha un perché, io sto imparando a riconoscere quale :)
      Un abbraccio ;)

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  7. Il puzzle come metafora della vita ci sta a pennello.
    Mi chiedo spesso chi assumerà il ruolo di cornice e chiodo.

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    1. Io amo le metafore, soprattutto se ne trovo di così adatte.

      Ci vuole tempo, come per costruirne uno con più e più pezzi. Prima tocca quello, metterci prima la cornice ed appenderla vuota...è inutile. Tanta pazienza, Paolo, tantissima..e poi quando meno te lo aspetti, perché è quasi sempre così, ti accorgi che c'è qualcuno che ti sta porgendo il tassello finale dato per disperso...

      Un abbraccio e grazie per essere passato.

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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.