mercoledì 16 aprile 2014

Non lo senti sulla pelle?

Interessanti, ecco come definisco le settimane appena trascorse.

Molto tempo da passare insieme ai miei tre nipotini: mio cognato fuori per lavoro, quindi un lettone diviso con mia sorella maggiore e diverse notti accompagnate dal pianto della piccolina. Mattine che incominciavano presto, con la colazione per i due grandicelli e poi via a scuola ed all'asilo.

Tante risate e poi a metà settimana valigia e borsa pronte per l'Università: pochissime volte mi è capitato che il pullman fosse pieno e che non fosse occupato il posto accanto al mio da nessuno. Molto spesso mi son chiesta se ho l'aria ospitale ed anche con la metà dei posti liberi, chi saliva mi affiancava.

Arrivo dopo le mie solite tre ore, male alla gamba graffiata per prendere la valigia finita dall'altra parte, non si sa come né perché, e poi finalmente.

Finalmente arrivo, ma finalmente molto di più. Un grandissimo sorriso come il ciak che decreta l'inizio di una scena su un set.
Solo che qui nessuno ha bisogno di copioni, di controfigure, di scenografie particolari.
Solo che qui inizia molto di più di una scena.

L'ascensore è lento, ma adesso non c'è alcuna fretta, e quando arrivo la porta si apre al primo giro di chiave: c'è qualcuna delle ragazze dentro. La prima presentazione va quindi a segno.
Un bacio da lei, qualche chiacchiera e poi il buio della camera rimasta chiusa per un bel po'.
Apro subito le tapparelle e poi il vetro: mi piace respirare l'aria fresca e non fa eccessivamente freddo, anzi. Son partita con la pioggia e mi ha accolta il sole.
E lui.

Al telefono, qualche giorno prima, mi ha fatto morire dal ridere: 'Ma tu hai una gemella?Perché quando mi scrivi sei dolcissima, poi ti chiamo e diventi una stronza che non perde occasione per maltrattarmi'. E' un gioco troppo divertente, mi lascia fare che tanto lo sa che vince la gemella buona, come piace a lui.
Anche dopo una piccola nonproprio discussione scoppio a ridere: razionalizza le mie folli congetture e quando mi guarda da innocente condannato ingiustamente, il mio animo da battagliera, dicono vera essenza del mio essere Scorpione, fa un passo indietro.

Sparta lascia un varco a tante coccole, molte parole, tantissime risate ed una infinità di complicità. Rompiamo ogni barriera (ammesso ce ne fossero, in realtà) mentale e troviamo tempo anche per qualche lettura.
Ecco, su questa parte stenderei un velo, anche se forse rischio di far intendere qualcosa di sbagliato a voi, quindi se siete maliziosi avete frainteso, però la cronologia del suo telefono potrebbe sorprendervi. Ma come ben mi si s'addice vi lascerò col dubbio.

I giorni si susseguono veloci, lunghi anche se non bastano mai.
Una frase importante, il giorno prima che il treno parta, ed una 'promessa' per la prossima volta.
Poi la mattina. Sveglia presto ma valigia già piena.
L'ora di pranzo non vede piatti a tavola, ma una porta chiusa alle spalle e la stazione davanti.

Lo azzittisco mentre la sua voce rimbomba nel sottopassaggio, ma lui semplicemente sorride e mi dice che non ha importanza che la gente lo ascolti. Stavolta è un po' tutto diverso anche se infondo siamo sempre noi. L'altoparlante si accende ed io risalgo le scale, da sola.
Lo cerco dall'altra parte del binario, non mi accorgo subito che in realtà mi è proprio di fronte. Gli sorrido facendogli segno di guardare il signore che accanto a me ogni tanto si gira ad osservarmi. Mi sembra anche giusto che un po' rosichi, la gemella cattiva non può soccombere troppo spesso. Un saluto con la mano come l'occasione richiede e poi il vagone mi copre la visuale.
Torno a casa e riapro la finestra.

Inizia la nuova ma breve settimana universitaria. Vado a lezione insieme alla mia adorata collega-coinquilina e poi scappo a casa. Cena golosa, chiamata e comincio a mettere meglio a fuoco quanto appena trascorso.
Se dovessi trovare un sapore per descriverlo direi che è quello dello zucchero filato: sa di rosa, di dolce, di sensazione di cotone che ti si scioglie in bocca e ti lascia le mani appiccicose ma il sorriso da bambino sul viso.

La seconda lezione mi frega: sbagliamo l'orario e perdo sonno. Ne approfitto per studiare con un ottimo risultato, poi arriviamo in aula all'orario corretto. Il professore mi è nuovo, la materia è potenzialmente interessante ma lui è abbastanza strano. Fa esempi incorniciati da frasi che ci lasciano interdetti ma che infondo ci fanno ridere. Sarà forse un modo alternativo per farci apprezzare la sua materia.

Arriva in fretta l'ora di viaggiare ancora, stavolta il percorso è al contrario. Le vacanze Pasquali iniziano domani e questo, stamattina, avrebbe significato una sola cosa.
Avete presente il nuovo film con Russell Crowe, Noah?Quella scena in cui tutti vogliono salire sull'arca e quindi ci si scaraventano contro?Ecco, l'arca è il mio pullman e noi siamo quelli che lo prendono d'assalto. La fermata è pienissima ma io ed un mio amico ci facciamo spazio senza problemi. Ormai la nostra tattica è affinata ed infallibile.
Il viaggio è comodissimo, l'autista accende anche lo schermo e ci mette un bel film.
Tuttavia non temete, a circa un'ora dall'arrivo, il bus della stessa compagnia che fa la stessa tratta ma fermate differenti, ha un guasto: ci lasciamo sorpassare ritardando un po' e gli stiamo dietro, pianissimo, finché non accosta costretto alla resa. Salgono quasi tutti, scomodamente in piedi riempiono praticamente tutto il corridoio del bus e gli scalini.

Ormai però ci siamo. Riconosco lo svincolo, le mie strade, il mare, i negozi.
Sono a casa, affatto stanca e coi polmoni pieni.

Ho anche rivisto il torrente che ho tanto amato con gli occhi.

Stavolta so precisamente dov'ero.

So quello che ho visto, quello che ho provato ed ho riconosciuto i brividi sulla pelle come miei da sempre.



E se avete imparato a conoscermi un po', attraverso le mie righe, potrete immaginare che non mi riferisco semplicemente alle coordinate geografiche che mi ospitavano fisicamente.


E paralizzo la nostra memoria per non perderla mai più.
Mai più.
E penso alle risate ed a quanta gioia che non toccheranno mai.
Nessuno mai.

Una buona serata, a chi non è come neve...


18 commenti:

  1. Che belle sensazioni *_* sei capace di comunicarcele benissimo...

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    1. E tu di percepirle altrettanto bene :-)
      Un bacio :))

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  2. Non credo di saper trovare le giuste parole per commentare tutto questo ma.. proviamo :) Pensare di conoscere assai bene quel "Lui" che occupa la parte centrale di questo tuo post, e anche "sfora" direi nel finale... mi fa tanto effetto. E me lo fa perchè come riesci a farmi sentire importante, speciale, amato tu... è un qualcosa che va davvero "oltre", che mi coinvolge, che mi emoziona, che mi anima. Già, l'anima... ma quanto è bella la tua? capace di partorire post come questo, dolcissimi, direttissimi, chiarissimi, e quel poco di "omesso" che c'è a me arriva comunque in tutta la sua forza, pienamente, fresco come l'aria che entrava nella tua stanza aprendo quella finestra dopo tanto tempo.
    E che risate nel leggere della "gemella buona/gemella cattiva" (lo so che quella buona la tieni con la maschera di ferro, rinchiusa, tipo Di Caprio nel famoso film! ^^),dello sguardo da condannato (so farlo molto bene, ho ricevuto anche una nomination per gli Oscar ^^), della cronologia (... 'nnaggia a te! ^^) e... molto altro, quello che hai scritto e quello che non c'è, o almeno qui nel post perchè è invece ben presente qui nel cuore. Mi diverte molto stare con te, sei una ragazza bellissima, interiormente prima che esteriormente dove vabbè, che te lo dico a fà... wow :) Hai ironia, hai intelligenza, hai sensibilità, hai gusto, hai buonsenso... qualche volta perdi la "misura" magari, nelle tue "sfuriate spartane dissennate" (ihihih, dai una cosa non zuccherosa fammela dire ^^), ma alla fine, l'hai detto anche tu, so che riesco a far vincere la gemella buona :D Quindi va benissimo così. Che poi la gemella buona è in realtà, semplicemente, te, perchè per quanto tu voglia essere ritenuta la regina di Sparta, ed abbia davvero un carattere da guerriera per molte cose, sei però anche la più dolce tucciolotta del mondo, accettalo! :)
    Sei la promessa che dovrà essere mantenuta, sei la mia voce che rimbomba senza timorenel sottopassaggio, sei i brividi sulla mia pelle, sei la memoria incancellabile e le risate che non si perderanno e non verranno toccate mai. Anzi, aumenteranno, cresceranno, se ne sommeranno altre.
    Sei il mio zucchero filato, sei il mio amore, sei semplicemente e meravigliosamente... TU, Paola mia :)

    Rimani meravigliosa come sei, non cambiare di una virgola! piuttosto fa cambiare il mondo attorno a te, come TU hai cambiato quello che era intorno a me e che, adesso, mi fa vedere, incredibilmente, quello che vedi tu. Vedere e volere. Già... vedere e... volere.

    :-*

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    1. Oooooh zuccaruuuu
      Pensa che anche io conosco benissimo questo strano Lui che asseconda ogni mia follia (che in realtà non è assolutamente nulla di particolare, sei tu che non hai una mente abituata ai processi tecnici hihi)
      Hai detto praticamente tutto, non saprei aggiungere di meglio, soprattutto non saprei essere più dolce e rrrromanticosa di te (l'unica cosa in cui potenzialmente potresti battermi ihih).
      Te l'ho detto, sono stati giorni bellissimi che potrei paragonare solo ad altri tre.
      Son stata benissimo, sei divertentissimo, mi hai fatto passare delle giornate splendide. Anche quando ti dicevo 'abbiamo litigato' e tu ridendo 'ma quando?!'. O mi accusavi di criticarti ingiustamente e di farti venire i complessi ihih.
      Sei speciale, non mi hai dato neanche un minuto di noia; anche durante i miei SUBLIMI pranzi, hai trovato il modo per farmi ridere e sorridere :-D
      Non so davvero dirti quanto mi hai regalato...Oltre al 'contratto', all'orsetto adorabile ed alle numerose cioccolosità *.*, mi hai dato davvero moltissimo di più.

      Rimanici tu, perfetto come sei, sensibile e romantico, forte e gentile. Dolcissimo come lo zucchero filato, si *.*
      Eh, vedere e volere...lo so, lo so :-* Siamo in due, tesoro mio.
      Sempre in due.

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  3. È sempre bello tornare a casa, qualunque essa sia, anche più di una volendo :-)

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    1. Si, come casa non c'è nessun posto. E quando riesci a sentirtici anche solo con una presenza...beh, ti senti la persona più fortunata del mondo!

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  4. Ti si legge teneramente e brillano di più anche e stelle sullo sfondo del blog mentre scrivi felice... ;)

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    1. Ma anche se cucino pasti a quanto pare discutibili?:-P

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  5. T'ho tanato... chissà se pesi pure la 'nduja con la stessa meticolosità.. eh eh..

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    1. No, io sono una Calabrese atipica, io questi prodotti tipici non li gradisco xD
      Niente pesature xD
      Buon fine settimana

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  6. fa sorridere (oh, nel senso buono!!!)... leggerti! un saluto pugliesissimo!

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    1. Grazie mille, fa bene sorridere :-)
      un saluto anche a te :))

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  7. una delle cose di cui ci dimentichiamo sempre! ...ad esempio io che sono un completo rimbambito! ciao simpatia

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  8. Io il mio romanticismo lo nascondo costantemente, ma leggendo queste righe non ho potuto fare a meno di emozionarmi! Stai vivendo delle sensazioni stupende, e sai trasmetterle anche a noi "lontani" :) un abbraccio!

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    1. Ahahah il mio Lui di cui sopra si lamenta sempre del mio romanticismo spesso latente. La gemella cattiva non può tacere troppo :-P
      Grazie del commento, passa quando vuoi :)
      Un bacio ed auguri di buona Pasqua :))

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  9. Vorrei essere tutta coperta di neve, amore mio, per assaporare dal vivo tutte le sensazioni che ci hai postato.
    Lo zucchero filato, quel mostro rosato che ci piace tanto e incontriamo raramente, e la folla dei bus sempre straripanti ma con la voglia di arrivare, il cuore( sic) che batte a tamburo e ti fa rizzare tuitto quello che hai in corpo assalito da mille farfalle mentre stai arrivando nei tuoi luoghi, forieri di fantastici ricordi e allettanti promesse..
    Sarà una fantastica pasquetta, solo per chi è come neve!+++++

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    1. Ooooh, che bellissimo commento!
      Molto d'effetto e capace di suggerire scene che in fondo possono adattarsi a tutti.
      Sei dolcissima e la parte del cuore che batte più forte, eh...

      Mi raccomando, eh, che voglio ancora commentare taaaanti post sul tuo blog e ricevere altrettante risposte da te sul mio :-))
      Un abbraccio forte :-*

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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.