lunedì 8 giugno 2015

...affilatevi le orecchie...

Ho qualche riserva sul fatto che la vita non sia davvero un film.
Succedono tante cose degne di una sceneggiatura d'autore: incontri inaspettati, liti da set, drammi strappalacrime.                                      
Ma non è questo che ora mi spinge a scrivere scomodamente da telefono e con gli occhi di chi stanotte non pensa dormirà.

Ho le gambe e le braccia scoperte, i brividi a fior di pelle per l'aria pregna di pioggia e tuoni lontani e stanchi ed i pensieri volti alla parte che ad ognuno di noi il fato ha destinato.
Che poi il fato in realtà non ha nulla a che vedere con quello che sto dicendo. Diciamo piuttosto che la nostra parte, nel cast, la scegliamo noi.
                                                           
Ci sarà sicuramente qualcuno che tremerá dentro a sentirsi imprigionato dentro il personaggio di se stesso, perché in fondo tutti siamo la sfumatura di tutto, ma io a questa cosa posso crederci poco.

Dal mio canto è contrastante quello che rappresento tra tutti gli altri attori. Mi sembra un po' egocentrico parlarne, come se dovessi essere io la protagonista, ma stanotte ne ho voglia pur non sentendomici.
Sono sempre stata una persona fondamentalmente buona. Una di quelle bambine proprio carine, con le guance rosse ed i boccoli biondi. Timida, timidissima anzi, estremamente attaccata al mio focolare, tanto che mia madre non riuscì mai a farmi andare all'asilo ed anche il primo giorno di scuola (poi sono stata una studentessa modello, sappiatelo) fu una lotta tremenda (anche un po' imbarazzante a pensarci, eheh) rimanere da sola tra i banchi.
Con il passare degli anni sono cresciuta e, conservata invece la mia attitudine ad arrossire pesantemente, ho maturato una forte personalità. Più correttamente con tutte le mie forze ho preteso da me stessa una forte indipendenza mentale. E se da un lato il mio aspetto tutto meno che imponente mi dava credibilità, dall'altra la mia convinzione guadagnava terreno cm dopo cm.

Così, senza neppure accorgermene, un giorno mi sono trovata davanti allo specchio a fare i conti con un carattere che, paradossalmente, mi son sempre chiesta tacitamente da dove venisse fuori perché consapevole comunque della mia fragilità interiore.
Sono sempre stata una di quelle pronte a farsi in quattro per aiutare tutti. Su tutti i fronti. Compiti in classe passati senza mai voler nulla in cambio; appunti e spiegazioni pazienti, aiuti vari e consigli anche a costo di interrompere i miei impegni.
Ho sempre snobbato commenti cattivi e gratuiti verso qualsiasi altro essere umano, cercando sempre una buona parola, mettendomi al posto di chi l'avrebbe ricevuta.

Ma poi, mi sono scoperta anche essere la persona più cattiva che conosca.
Anno dopo anno ho imparato a dar man forte alla mia tempesta ed ho sviluppato quell'istinto di sopravvivenza per cui se non attacchi prima tu sei attaccato e bello che finito. Quindi mi è sempre bastato un solo accenno per scatenare un uragano che non sono mai stata in grado di commisurare.

Se dovessi rendere bene l'idea tramite una immagine userei quella di una lotta tra due animali. Vi suggerirei di pensare ad una tigre coi propri cuccioli, che all'improvviso vede qualcosa entrare nel proprio territorio ed allora non aspetta neppure un attimo, ma si scaglia contro il potenziale nemico e lo riduce a brandelli.
Ecco. Sia chiaro. Non sono elegante e forte come una tigre, non ho la sua regalità o il suo fascino, anzi. Ma cogliete la sua ferocia e la sua irrazionalità, perché è quello che sento di condividere con lei.
Così quando sento che il confine, il mio personalissimo confine, è stato oltrepassato mi si gela il sangue e divento cieca a qualsiasi altra cosa. Il mio interesse si concentra sulla voglia di distruggere tutto quello che mi sta ferendo. E poco mi importa se quello che faccio è contro qualcuno che mi ama, io riesco solo ad infierire, ad affondare il colpo ed a provocare perché più mi sento attaccata e più cresce la voglia di azzannare.

Ma l'ho detto, io con la nobiltà della tire non ho nulla a che vedere e quello che faccio non ha lo scopo di difendere nessun cucciolo; quello che mi spinge è sano egoismo, completa dedizione a me stessa. Perché, in fondo, non posso essere spinta da altro se non da quello, per arrivare ad avvelenare anche le persone che mi amano pur di difendere me stessa.
Come se tutto fosse una sfida, ho sempre assecondato il desiderio di essere la prima sul podio a qualsiasi costo e mi ci sono anche sempre sentita. Perché per avere una voglia così viscerale di annientare la minaccia serve anche un'altissima autostima, compagna di viaggio sempre fedele che non mi ha mai permesso di credere che il mio sfidante potesse anche solo eguagliarmi.

D'altronde una guerra non si inizia con la prospettiva di perdere.
Ed io per vincere ho saputo sempre usare anche armi spietate e sproporzionate, se non addirittura infide e sleali.

Ed allora in una situazione del genere, in un campo di battaglia come quello che ho costruito, quale svantaggio sarebbe più grande per me, se non quello di scoprire i miei punti deboli? Non ho mai permesso a nessuno di conoscere le mie parti più vulnerabili perché ho sempre pensato che io, per mia strategia, le avrei poi usate per colpire. Ho continuamente preferito mostrare rabbia ed urla, cattiveria e noncuranza, piuttosto che dolore e ferite perché l'idea di sapermi indietreggiata a fronte di un passo in avanti del nemico, mi avrebbe fatta impazzire.

Ed allora ho costruito ben, bene la mia parte e ho indossato con naturalezza il mio abito da scena ostentandolo come si fa col più prezioso dei gioielli.
Ma come spesso accade agli artisti più devoti, mi sono a volte ritrovata intrappolata in quella me che, in realtà, io non stavo impersonando.

Tutte le poche volte che non avevo bisogno di dar sfogo al mio ruggito ed azzannare, mi sono sentita respingere come per difesa, nonostante stessi in fondo e molto contraddittoriamente, cercando di dar spazio alla parte più delicata di me.
E se da una parte avrei dovuto semplicemente spiegare alla controparte tutto questo con calma e pazienza, dall'altra ho taciuto lasciando voce solo ad un pensiero; quello per cui, forse, ognuno è destinato a vivere con la parte che si è dipinto addosso e se ad un certo punto questa viene confusa con qualsiasi altra sfumatura che si cerca di tirar fuori, la colpa può essere solo di se stessi.
Se una tigre ti ha sempre e solo attaccato, alla centesima volta non aspetti più di sentire i denti infilzare la tua carne ma ti sposti sapientemente prima. E, molto più, non ti aspetti di vederle addosso una dolcezza che non le è mai appartenuta..

Peccato che, stavolta, non aveva nessuna intenzione di mordere. Ma questo lo si scopre dopo, forse. O quando non ha più importanza.

Stanotte io non mi sento l'attrice di me stessa. Ho fatto quello che sapevo avrebbe determinato la mia sconfitta e mi sono compiaciuta dell'idea che ho sempre ragione a fare come faccio. Perché se tanto il risultato è lo stesso, tanto vale venirne fuori da tigre, no?

Ed allora vi auguro buon film, che siate spettatori, protagonisti, antagonisti, registi, leoni, tigri, pulcini o semplici comparse

e una buona notte, a chi non è come neve...

20 commenti:

  1. Pessimistico post questo Stella mia e non è assolutamente da te. Non tanto per il pessimismo, che quello ci sta tutto perchè non si può essere sempre rosei e carini nella vita, quanto per la maschera che a tutti i costi si vuole indossare per non essere scoperti , per non essere colpiti. E poi chi ha detto che sempre qualcuno ci deve colpire? Chi ha detto che mascherandoci gli altri ci approvino di più, che la nostra affascinazione aumenti? Mah, forse spesso è proprio la fragilità e la debolezza mostrata che ci rende forti, perchè senza questa non si scoprirebbe mai quanto siamo bravi a superarle. Mai , ricordalo! Sii te stessa, perchè non tutto è nelle stelle..sicuramente la strada è fatta, ma asfaltarla o imbruttirla spetta solo a te stessa....
    Ti stringo forte Paoletta mia, sento che ne hai bisogno ..o almeno solo per questa notte..forse!

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    1. Mi hai scritto una bellissima frase 'Sicuramente la strada è fatta, ma asfaltarla o imbruttirla spetta solo a te stessa'. E' proprio vero, tutto dipende da noi e da cosa vogliamo metterci lungo tutto il nostro percorso. E' che quando ci sono notti come quella in cui ho scritto, ci lasciamo trascinare dal sentimento 'negativo' della rabbia che ci trascina via e ci fa dire cose che, in fondo, non ci appartengono proprio al 100%.
      Però sicuramente servono per liberarci completamente del risentimento che, personalmente, non mi molla mai finché non decido io xD

      Quindi grazie mille, ho trovato davvero dolce quello che mi hai scritto. Ti abbraccio forte anche io, anche se adesso c'è un bel sole e gli uccellini che cantano, invece che le stelle ed un buio pessimista :-*

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  2. A volte essere una pecora, comportarsi come un animale tranquillo, non aggressivo, o meno pauroso non è un segno negativo.
    Anzi, dimostrarsi fragili è un po' come mostrarsi nudi, spogli, come lasciarsi togliere i vestiti senza nessuna vergogna. E' una prova di forza anche questa.
    Nella vita dovremmo dosare sempre i nostri istinti, cercando di equilibrare il nostro essere "tigre" e il nostro essere "pecora".
    Atteggiarsi continuamente come una creatura feroce e aggressiva, indossare troppo un costume in questo teatro, a lungo andare può portare
    a creare la convinzione di essere veramente così, come se quella maschera si fosse completamente incollata al nostro viso, senza (o quasi) possibilità di toglierla.

    Non credo che valga la pena vivere sempre così, da tigre, continuare a farsi vedere come la ragazze forte, dure che azzanna se accecata dalla rabbia... non tutti potremmo essere d'accordo, non tutti potrebbero rimanere lì a sentirti gridare, molti se ne andranno impauriti, infastiditi... tra questi ci potrebbero essere persino persone preziose!
    Un bacione

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    1. Vediamo se riesco a dare una bella risposta a questo bel commento ^.^

      E' assolutamente vero che, a volte, mostrarsi un animale tranquillo non è negativo, ma secondo me dipende proprio dall'animale che si ha dentro.
      Sai, se vogliamo andare per metafore, è come vedere un animale al circo (di cui tra l'altro io disapprovo l'esistenza, piccolo inciso xD) che fa qualcosa di divertente. Si, a vederlo è molto carino, magari fa sorridere, ma alla fine è contro la sua natura. Un leone è sempre un leone, lo si può ammaestrare e rendere docile come un gattino, ma dentro sarà e deve rimanere sempre un leone.

      Detto questo, hai ragione poi nel seguito: è sempre bellissimo farsi vedere nudi delle proprie corazze, soprattutto dalle persone che ami e che ti amano, quello che però mi riesce difficile è l'inizio. Sentire di poterlo fare perché è il momento giusto. Trovato quello tutto è in discesa, tuttavia può capitare che ci sia qualche piccolissimo ostacolo ed a me quello fa paura, nel senso che quello mi frena un pochino e scatena tutta la mia ira. Mettici poi che io sono una molto pretenziosa, che vorrebbe tutto nel modo esatto in cui lo sta pensando e mi riesce mooolto difficile adeguarmi, quindi basta un nonnulla che scateni il mio istinto omicida, mettiamola così sul ridere, e mi conferma che, in fondo, io sono così: o mi si ama follemente al punto da accettare tutto quello che sono, senza la speranza di potermi smussare, o mi si odia e mi si lascia con disprezzo.

      Certo non escludo che un giorno io possa calmarmi, ma fino ad allora..

      Un bacio anche a te :-*

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  3. Ciao Stella,io la chiamerei: difendere la propria sensibilità in un mondo bastardo-.Tempo al tempo e negli anni questa tigre si placherà trovando una forza più equilibrata per difendere il suo territorio.Sei molto bella dentro,che sei buona si percepisce e credimi mi ritrovo molto in quanto scrivi,ti posso comprendere.
    Vorrei dirti un sacco di cose,ma ora non è il momento,e sai forse nemmeno la giornata giusta mi limito a mandarti un abbraccio...e a dirti che tutto fa parte del crescere, e se lavori bene su te stessa ogni cosa troverà equilibrio senza bisogno di maschere,che poi alla fine non s
    ono tanto maschere ma un auto difesa estremamente importante.
    Ciao








































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    1. Tutti mi avete lasciato dei commenti bellissimi, ma sicuramente tu hai colto il punto al 100%.
      Si vede che siamo molto simili come dici, perché con poche parole hai detto praticamente tutto e lo hai fatto molto bene. Io aggiungerò solo che spero che sia come dici tu e che il mio istinto folle, ihih, si plachi altrimenti povero Maurizio xD

      Grazie mille, un bacio :-*

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    2. Ciao Stella almeno il mio si è placato,sono partita mite nell'infanzia e nell'adolescenza,tanto da rimpiangere poi quando la tigretta è uscita fuori,quegli anni in cui nel mio silenzio ma nella determinazione mi sembrava d'essere più saggia più saggia.
      Per molte ragioni la tigretta è dovuta usciere, certamente ha avuto un suo ruolo importante nella mia vita,poi però ho cominciato a sentire il bisogno di addomesticarla e di dare risposte meno furiose ma più risolute.Ogni tanto ci casco ancora ma almeno oggi posso dire che le due cose convivono bene insieme,pacatezza e rabbia,riflessione e istinto.
      Maurizio giocherà un bel ruolo in tutto questo, è o non è come ha scritto in un suo post un mediano?.
      Un bacione.

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  4. Stavolta me so' perso un attimo ma come capita spesso un paio di cosette ti restano attaccate all'occhio e al cuore quando leggi chi ti è sempre piaciuto leggere. Dici anche di non crederci ma è vero che siamo la sfumatura di tutto, e questo post ne è un esempio lampante. Se una tigre affamata che ti ha sempre azzannato un giorno ti accarezza e tu la scansi, non puoi sentirti in colpa. Fai bene per altro a tenere nascosti i tuoi punti deboli. Infatti non sappiamo ancora dove abiti di preciso.
    Ma per il matrimonio vedi di farmelo avere l'indirizzo.
    Non vengo certo ad azzannarti.
    E rimani così: lievemente sfumata e sempre innamorata folle: di te.

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    1. E se la tigre che azzanna sono io e mi scansano gli altri?Io dico che devono sentirsi in colpa e pure molto xD
      E come non avete il mio indirizzo? Vuoi che non si conosca una Miss Crotone come me?

      C'è chi dice che chi s'innamora di se stesso non avrà rivali xD

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  5. Paola, credo che il mondo spesso ci costringa in ruoli non propriamente vicini a ciò che siamo, ma è lì che dobbiamo riadattare il copione e farci sentire.
    Un post un po' triste, ma non farti più deludere e tu continua a essere come sei^^

    Moz-

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    1. Questa è lamia tristezza, pensa alla rabbia xD
      Quanto sono pesanteeeee, ihih

      Comunque beh, cambiare me non è facilissimo, diciamo che credo di non incorrere in questo rischio infatti, purtroppo per molti ihih

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  6. Il ruolo nel film della vita non te lo scegli tu, ti viene assegnato quando vieni al mondo.
    Tu sei semplicemente l'attore principale del tuo film.
    Ci sono cose che puoi modificare ma la sostanza non la puoi cambiare.
    Per quanto riguarda esserti scoperta cattiva, questo rientra nella sostanza: hai scoperto di essere una persona con le sue contraddizioni e debolezze.
    Insomma, un essere imperfetto come tutti noi.
    Ciao!

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    1. Bravo Xavier, hai detto benissimo, la sostanza in fondo è una sola, come avevo scritto in un commento sopra, quindi si tratta magari più di smussare un attimo gli angoli più spigolosi per evitare di ferire chi non lo merita..

      Ciao, grazie mille ^.^

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  7. Posso finalmente commentare questo tuo post, ma prima di tutto voglio farti i complimenti per la barra dei cookies, stilosissima... hai gusto... :))))
    Che dire... è un post che io posso "leggere a fondo" e con particolare precisione, sapendo nel dettaglio un pò tutto quello che hai vissuto nel giorno in cui lo hai scritto e in quelli precedenti. Quindi so molto meglio di chiunque altro anche interpretare ciò che sta scritto tra le righe, per quanto comunque credo (e tu lo hai confermato in diversi commenti, tra l'altro molto interessanti, in risposta ai tuoi attenti lettori) che molte cose siano state scritte e dettate da un momento di sconforto, di "mala" come dici tu, che è quanto di più normale possa capitare nella vita di ognuno di noi. Nulla di strano insomma o di cui preoccuparsi, anche se non per questo va sottovalutato quello che uno dice e scrive in questi momenti, io infatti non lo faccio, semplicemente però è importante "ridimensionarlo" e rapportarlo ai fatti.
    Che tu ne dica, esistono momenti in cui le tensioni (esterne eh e non tra noi perchè tra noi, fortunatamente, sono rarissime) qualcosina comportano, e credo che questo post ne sia la prova. Per fortuna comunque poi quello che dovevi fare lo hai fatto, è andato bene ed ha aiutato moltissimo a ritornare sereni, poi chiaro che questo post non nasce solo da quello ed io infatti non sono così scioccolino e superficiale da ridurre tutto all' impegno da affrontare che ti teneva "in tensione". C'è di più e c'è soprattutto una parte di te che io ben conosco ormai, mi ripeto ma è così oggettivamente ed è anche per me bello ribadirlo, perchè significa che abbiamo un rapporto che ci lega davvero profondamente, e questa parte talvolta prende il sopravvento in te, portandoti anche a repentini cambiamenti di umore legati alle sensazioni che provi tanto visceralmente. A me piaci così, e sta sicura che anche se siamo diversi nel modo di vivere questi momenti, io probabilmente in modo più sereno e controllato e tu con questa tua "tigrosità" incontrollabile, non ho mai desiderato di cambiarti, o sperato che tu fossi diversa. Anche perchè i cambiamenti veri accadono solo se uno li vuole, quelli forzati non sono autentici e non portano a nulla, perciò SE tu riterrai di voler modificare qualcosa di te potrai farlo, diversamente io so come sei e ho imparato, nel tempo, a comprendere anche questo tuo aspetto, e in un certo senso anche ad amarlo. Si, perchè anche se può sembrare un controsenso perchè lo sai che io a volte ci soffro un pochino quando esplodi come una tigre in modo del tutto inatteso, io credo pure che l'amore, l'amore vero, comporti anche il cercare di comprendere ciò che sta dietro alle cose, e io SO che questo tuo modo di essere non nasce da sentimenti cattivi che hai dentro, piuttosto magari da una tua esigenza di auto-difesa, derivata da esperienze pregresse con cui io non c'entro ma ammetto possano contare qualcosa anche inconsciamente in te. E allora, se tu ti difendi con l'attacco, e se io ho chiaro questo nella mia testa, posso riflettere sul fatto che, forse, è un tuo modo, esplosivo, per chiedere tra mille virgolette "aiuto", inteso come comprensione, ascolto, attenzione ecc... e, quindi, rispondo al "graffio" con questo atteggiamento disteso nei tuoi confronti. Certo, non sempre è semplice essere tanto lucidi, però io ci provo a farlo, e penso che tu poi lo apprezzi, quando sbollisci un pochino ;)

    --->

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    1. --->

      Non so se mi sono spiegato, io vorrei solo dirti che sei la persona più importante nella mia vita, e che sei molto molto bella, ovviamente fuori ma anche se possibile di più (quindi immagina quanto!) dentro, e quindi cerco, provo, voglio capirti anche nei momenti, rari, in cui può sembrare difficile, in cui altri rinuncerebbero ma... non io. Io ti ho a cuore più di tutto e più di tutti, e mi prendo il sole abbagliante del 99% dei tuoi momenti ma, pure, l'1% di tenebre e oscurità di questi qui, percè altrimenti sarebbe troppo facile, troppo comodo e, soprattutto, troppo "a convenienza". Non sono la persona migliore del mondo, lo so, ma sono quella che ti ama di più e che ti rispetta nel modo più profondo e sempre lo farà, perciò DEVO essere il tuo appiglio non solo quando sei "su", ma soprattutto quando capita che sei "giù". Io voglio esserlo sempre e, per concludere, voglio dirti che non ti confondo con niente e con nessuno, per me tu non sei la maschera che talvolta scegli di tenere addosso, io so come sei dietro e amo profondamente la tua identità più vera, più completa, più "nuda" che hai saputo e voluto mostrarmi. Perciò, credimi, basta solo un pochino di allenamento per magari schivare certi colpi e poi avvicinarsi a te nel modo giusto, per calmare la tigre e ritrovare quella che, secondo me, è la tua essenza più autentica, oltre ogni maschera che puoi o meno indossare in determinate occasioni.
      Ti amo :)

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    2. Piccolo briochino teneroso, ti rispondo in ritardo ma lo faccio e spero anche bene.

      Partiamo dalla fine. Tu sei sicuramente la persona migliore del mondo!
      E' per questo motivo che ho scritto il post che stiamo commentando. Se non fossi così come sei, non mi importerebbe nulla di te, di quello che fai o dici e non proverei quello che provo.
      Perché, anche se a te, per come sei, può sembrare strano, per me anche i momenti 'ombra' sono significativi, ai fini dell'amore che provo.

      Poi mi è piaciuto davvero moltissimo l'ultimo pezzo della prima parte, perché mi fa capire che tu sai leggere molto bene quello che faccio e che però non dico. Anche se ovviamente nella pratica può capitare qualche incomprensione, in linea generale e molto nel profondo tu mi hai capita davvero e moltissimo e questo mi fa stare meravigliosamente bene.

      Ce lo siamo detti qualche giorno fa quel pomeriggio a casa mia, l'uno accanto all'altra sul letto, siamo davvero diversi in quello di cui abbiamo bisogno e questo ci porta a scontrarci anche a volte non delicatamente (si, lo so che questo aggettivo è unilaterale, ma in una coppia non esiste IO, non esiste TU, esistiamo NOI, ihih). Però alla fine riusciamo a trovare sempre un punto di incontro che, lo ammetto, è sempre molto più vicino a me che a te, ma se sei più buono di me che posso farci?:-P
      Credo che l'importante sia quello, non tanto la sfumatura il carattere, la maschera che eventualmente portiamo, ecc: sia trovare sempre il modo di stare bene insieme a prescindere da tutto. Perché tu sei TU indipendentemente da tutto il resto.
      E' una conferma meravigliosa perché, come ti ho scritto nella mail di ieri, amare una persona come te..è una vittoria.

      Quindi ti amo, ti amo tanto e ti ringrazio per TUTTI i momenti che decidi di voler vivere insieme a me. Soprattutto grazie perché scegli sempre il modo migliore per starmi accanto. Ti amo.

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  8. Il tuo post mi ha fatto riflettere, ho pensato a me stessa e al ruolo che ho io nella mia vita e ne è uscito qualcosa di molto confuso .. Non avevo mai pensato al ruolo che ognuno ha nella vita.
    Purtroppo spesso non possiamo essere sempre noi stessi al 100%, tutti indossiamo una maschera, chi più e chi meno.
    Buona giornata e a presto .. Dream Teller ^^

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    1. Si, è vero che indossiamo una maschera tutti. L'importante è anche capire con chi poterla togliere e il perché la si indossa.

      Grazie del commento, scusa del ritardo nella risposta ed un grande abbraccio ^.^

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  9. ecco, io alla fase in cui divento cattiva, non ci sono arrivata. E allora subisco, passo compiti in classe senza ottenere neanche un grazie, e cattiva lo sono davvero solo con me stessa, e perciò pretendo troppo da me, forse perché degli altri, nonostante tutto, non mi fido completamente.
    A diventare e ad essere cattiva, prima o poi, ci arriverò, perché starmene sempre buona e tranquilla, lo vedo da me, non serve a molto, e alla fine il mio essere mansueta non è che sia particolarmente vantaggioso. Però c'è sempre la timidezza, la vergogna a farmi sentire anche quando dovrei, e prima o poi spero di riuscirle a combattere, che sono dannatamente scomode.
    E nonostante tutto, nonostante tu dica di saper diventare dannatamente cattiva, resti una persona dalla sensibilità e dall'intensità straordinaria, lasciatelo dire.
    Minerva

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    1. Minerva, anche io (anche se ovviamente può non sembrare) mi fido molto poco delle persone. Soprattutto quelle di cui mi fido ciecamente e completamente sono pochissimissime (di fatto solo le mie sorelle e Maurizio). Credo sia una cosa normale e salutare avere dei piccoli muri dietro ai quali nascondersi, e non è detto che uno di questi sia necessariamente la cattiveria.
      Non penso neppure 'cattiveria' possa essere davvero il termine più adatto, perché in fondo essere cattivi è molto peggio di quello che sono io. Sicuramente però non amo subire e se tu ti senti un pochino invece di farlo, ti consiglio di non avere paura di far sentire la tua voce. Questo non deve significare fare terra bruciata intorno a te, assolutamente. Ma solo imparare a dire qualche no in più se hai le motivazioni giuste per farlo.

      Mi fai un complimento bellissimo e per questo ti ringrazio di cuore. Un grande abbraccio :-*

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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.