mercoledì 8 febbraio 2017

A chi sa sentirsi a volte un niente

A volte mi chiedo quanto costi riconoscersi allo specchio.
Lasciarsi scrutare dai propri occhi, seguire il proprio labiale che altro non è che quello che si sta dicendo, nel momento esatto in cui lo si dice.
Mi sono sempre risposta che, in qualsiasi caso, sarebbe stato più dispendioso che specchiarsi in quelli altrui.
Ed oggi, invece, con un lento sospiro ho capito che è tutto il contrario.

Ho sempre avuto un buon rapporto con la notte; ho scritto più volte che era il tratto delle 24 ore che riuscivo a gestire meglio, in cui la mente era più che attiva ed in cui mi venivano in mente i post migliori o le soluzioni perfette.
Ultimamente, invece, è di nuovo tutto al contrario, come allo specchio.

Appena chiudo gli occhi mi sento pervadere da una tristezza assurda, da una voglia di piangere senza motivo e la cosa ancora peggiore è che neanche ci riesco.
Penso che vorrei essere a casa mia, proprio in un momento in cui invece avevo cominciato a sentirmi bene anche in mezzo a dei confini che avevo costruito da sola, prendendo le mie personalissime misure.
E più ci penso più mi sento male all'idea che un giorno potrebbe mancarmi chissà quanto di più.

Vorrei dare la colpa a qualcuno, dire che forse è per il susseguirsi degli esami ma è una bugia bella e buona perché, almeno quelli, seppur assolutamente asfissianti, li sto gestendo con rigorosa precisione e lucidità; vorrei dire che mi mancano i motivi per ridere ma sarebbe una bugia ancora peggiore della precedente, perché le giornate, in un modo o nell'altro, mi danno modo di sentirmi serena anche in mezzo alle sfortunate coincidenze. E vorrei dire che è colpa di questa o quella persona, ma non sarebbe giusto, né desiderabile, perché sarebbe come delegare a qualcun altro il compito di gestire per me le mie emozioni.

La verità forse è semplicemente che sono in uno di quei periodi in cui mi rendo conto che ben presto sarà il momento di scegliere, di dirigersi verso una certa strada piuttosto che su un'altra, e paradossalmente invece che preoccuparmi di come arrivarci ho paura di sbagliare.

Avrei voluto scrivere qualcosa di bello, in questi giorni, mi sono messa a pensare ore ed ore a qualcosa di positivo da pubblicare ma oggi non riuscivo più a trattenere il coraggio di ammettere che, ancora una volta, ho tanta paura.
Ed ho bisogno di lasciare che le mie paure si trasformino finalmente nelle mie cure...

Buona giornata, a chi non è come neve...

27 commenti:

  1. ..poi mettice pure Tiziano in bianco e nero... ed ecco che la serenità viene meno.. guardati allo specchio senza paura Paola: non riflette il contrario, ma quello che vuoi vedere, e quello che puoi vedere. E nel tuo caso è tanta roba. Roba buona, roba bella, roba forte.

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    1. Ma tu vuoi scherzare, Franco?
      Che per Tiziano in quel condominio si sentiva solo la mia commozione. Ho fatto più standing ovation io per lui che squat quelli che frequentano la palestra sotto casa xD

      Grazie davvero per le parole che mi hai riservato, sono bellissime e più che lusingarmi mi confortano. E' speciale sapere che c'è chi davvero ha questa considerazione di te. Grazie!

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  2. Non c'è nulla di male, non è nulla di anormale.
    Succede. Chiunque ha giornate o periodi così. Poi tornerai a essere la persona al di qua dello specchio, vedrai.
    E la notte sarà ancora tua^^

    Moz-

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    1. Ma si, forse l'anno dispari non è il mio forte oppure sono io che ho deciso di dargli così malamente il benvenuto. La cosa importante è che, aspettando che tutto questo passi, ho continuato a fare quello che dovevo anche con discreti risultati. Quindi almeno di questo non posso proprio lamentarmi :-P

      La notte sarà mia è un motto che mi piace ^.^

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  3. Ho appena letto il tuo post e, potendo, vorrei solo allargare le braccia, abbracciarti affettuosamente e dirti che: sei una persona che straripa meraviglia; che tutto quello che scrivi è pieno di sentimento; che tutto quello che sei è l'insieme di una gran bella persona con tanta personalità e tanta onestà intellettuale.
    Paola

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  4. Manco da circa un anno su questo spazio... e mi è mancato: è rimasto tutto identico nella sua semplicità e profondità, in un posto che somiglia molto all'anticamera dei miei sogni, e questa cosa mi è sempre piaciuta.

    Ho letto il tuo post e percepisco che ti sei privata di cose che ti fanno star bene per raggiungerne altre che ti faranno star bene... è la coniugazione del tempo che cozza un po' su ciò che sei certa di avere e ciò che ancora non hai, e questo per la mente è un bel pasticcio.

    Io posso dirti che non mi son mai forzato a far nulla. Ho sempre seguito ciò che realmente volevo fare e messo sul piatto della bilancia ciò che una determinata scelta poteva darmi e/o poteva andare a togliermi: sicurezza, tranquillità, felicità... tutto. Ho fatto delle scelte, spesso per taluni anche incomprensibili, ma a me è sempre bastato che le capissi io e basta, e non ho sbagliato. Ecco... gli "sbagli", come dicevi tu, io non credo possano chiamarsi "sbagli" a questa età, piuttosto esperienze e nuove luci su una strada finora oscura, ma da ora conosciuta.

    Sei criptica nel post, quindi non potrei darti un consiglio mirato perché disconosco la questione... ma fidati di te, del tuo istinto e non farti influenzare da nessun altro. La tua tranquillità è solo tua. ;)


    Ispy

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    1. Sono davvero felice che tu sia ritornato, Ispy!Ne ero sicura, anche se ancora non ti ho perdonato di essere sparito senza neppure un saluto ^.^

      Come hai ben potuto notare, no, non è cambiato nulla e non sono cambiata io, anche se qualche volta, nel frattempo, mi è stato suggerito.

      Mi piace moltissimo l'idea del potermi fidare di me. A volte non sono stata in grado di farlo; ho avuto spessissimo paura e quindi ho lasciato che questo mi fermasse e mi privasse di certe cose.
      Altre, però, ho sentito che non potevo assolutamente sbagliare e che io ero l'unica persona a cui dare retta. Non mi sono lasciata condizionare neppure dalle convinzioni altrui, che pure sembravano convincenti, e mi sono anche aggiudicata il ruolo di egocentrica ed egoista. Ma io lo sento che non sbaglio e che solo seguendo me stessa potrò non pentirmi.

      Credo che anche in questo caso specifico farò così, anche se ancora ho un pochino di tempo per decidere.

      Bentornato e grazie davvero :)

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  5. Mi spiace per questa tua tristezza, trasuda in ogni parola. Purtroppo succede a volte di sentirsi smarriti, di non capire quale sia la giusta direzione da prendersi. Di sentirsi soli, incapaci anche solo di raccontare come ci si sente sul serio.
    Ti abbraccio forte, sperando che questo periodo spento passi presto.

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    1. Hai veramente capito tutto bene. Mi ha fatto sorridere che semplicemente tu abbia descritto quello che io ho dovuto esprimere per tutto un post.
      E' un periodo che si, definirei triste, anche se non c'è una causa vera e propria ed anche se non l'ho usato come scusa per crogiolarmi nel nulla. Ho continuato a sentire questa sensazione ma ci ho anche lavorato su ed ho raggiunto buona parte di quello che volevo o dovevo (o potevo). Quindi forse tutto questo mi è servito e non è stato del tutto distruttivo. Anche se, lo ammetto, mi sono resa conto stanotte che alcune cose le ho proprio represse e non sono stato in grado ancora neppure di piangerle.
      Ma passerà, com'è sempre passato tutto e poi davvero, alla fine non c'è nulla che non vada.
      Ti abbraccio :-*

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  6. Anche io come Moz penso sia normale un periodo del genere specie quando pensi ad un bivio importante della tua vita. L'unica soluzione che ho trovato è provare a pensare al momento, all'oggi, e poi vedere che accade.
    un abbraccio

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    1. In realtà, l'ho sempre fatto: non ho mai pensato proprio così al dopo. Alle superiori non ho mai pensato all'università, quando è stato il momento mi sono semplicemente iscritta e solo lì per lì ho elaborato tutti i miei passi. Forse per questo sono un pochino spaventata; forse avrei dovuto imparare a fare il contrario. C'è di buono che ho ancora un pochino di tempo per fare pratica ^.^
      Un abbraccio a te :)

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  7. Ogni giorno mi guardo allo specchio ma solo a volte mi riconosco davvero.
    Tante volte mi piacerebbe attraversare quella lastra riflettente e scoprire cosa ci sia dall'altra parte.

    Probabilmente è un mondo migliore di questo.

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    1. Non lo so se è un mondo migliore, però non lo potremo mai sapere, quindi meglio pensare a vivere dall'al di qua, altrimenti finisco in un loop infinito di tristezza e rammarico xD

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  8. Arrivati ad un certo punto è normale sentirsi così ma non pensare al domani, pensa di giorno in giorno e tutto si rivelerà da sé ;)

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    1. In fondo si, quello che serve è aspettare che tutto vada come deve andare.
      Come dice il mio bel Tiziano "Lascia che sia il mestiere della vita, tu lascialo andare"...

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  9. Ci sono momenti dove è tutto così normale mia cara , anche se a noi pare assurdo.
    Passiamo dall'euforia alla malinconia, al dubbio all'incertezza, a quella fastidiosa sensazione di sconforto che mette tutto in discussione e ci fa stare non certo bene.
    Ma tu ti analizzi e nella tua analisi spesso si esagera, ma è inevitabile quando si è severi giudici di se stessi anche inconsciamente.
    Vedrai..... bene sia così, poi passa e ci si accorge che anche i momenti meno rosei ci hanno suggerito buoni consigli
    Ti adoro!

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    1. Hai ragione, tutto passa e quello che non passa lo si lascia passare. Sono sicura che diventerò sempre più brava in questo. Tutto serve e tutto fa crescere.
      Ti abbraccio forte e ti ringrazio :-*

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  10. Sai cosa faccio io quando mi capita di trovarmi in quella situazione?
    Ascolto..il mio corpo mi dice.
    Se ti trovi in un momento in cui devi scegliere devi ascoltare tutto e non solo le parole. I consigli ci stanno e sono preziosi, ma è il tuo corpo a darti la certezza, lo stomaco soprattutto.
    Ascolta il tuo corpo che ti fa rendere conto di qualcosa.
    Con me funziona.

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    1. Non so quanto il mio corpo possa essere affidabile. Anche per qualcosa da poco, a volte ho reazioni molto forti. Soprattutto lo stomaco, che proprio ora si contorce e mi dice qualcosa di assolutamente poco fraintendibile, dopo la lettura di ciò che qualcuno potrebbe definire "nulla di che". Ma che posso farci, quello mica è controllabile. Posso solo andare avanti per la mia strada; ci sono io con me.
      Un abbraccio caro Stefano.

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  11. Andrò sempre tutto bene. Sei intelligente, sei forte, sei capace, puoi star tranquilla quindi che, al momento decisivo, non sbaglierai le scelte che ti troverai a fare, non fallirai nei momenti in cui sarai chiamata a prendere una decisione, ad individuare una direzione.
    Di questo sono sicuro, e puoi esserlo anche tu, perchè se credi in te stessa tutto è più facile, e tu puoi davvero farlo, puoi davvero essere serena grazie alla forza delle cose che ti stai costruendo, dei rapporti che hai creato, e di quel bellissimo futuro che è proprio davanti a te, e ti sta, semplicemente, aspettando :)

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    1. E' curioso. Mi è bastato così poco perché la paura andasse via, sai?
      Penso che tu abbia proprio ragione. Non c'è più nulla che debba farmi paura, nulla. Ho tutto quello che mi serve per essere quello che io voglio essere. Credo anche in me anche se dovessi essere l'unica a farlo. Grazie per avermelo ricordato, a volte non è semplice, ma poi piano, piano tutti i tasselli tornano al loro posto, anche se c'è qualcuno che si scorda di averli messi di propria volontà proprio lì.
      Non ho più voglia di aspettare, credo che ora sia il momento per camminare. Grazie per avermi dato la spinta che serviva.

      "...Ma ho gambe forti, il cuore forte...!"

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    1. Masssi, poi in fondo, anche preso atto del fatto che non è un grande periodo, ho continuato davvero a darmi da fare, quindi poco male, su ^.^

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  13. I periodi della vita in cui bisogna fare delle scelte, si rincorrono attraverso... tutta la vita (giusto per citare l'omonimo brano del grande Lucio Dalla).
    Un sorriso per la settimana.
    ^____^

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    1. Hai ragione, d'altronde per arrivare fino a qui si sono precedute proprio delle scelte...altrimenti staremmo fermi tutto il tempo. Un abbraccio ^.^

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  14. Scusami, se mi sono permessa di scrivere quello che ho scritto sopra, a prima vista possono sembrare tante smancerie di una sconosciuta... Credimi, se ti dico che mi sono emozionata così tanto nel leggere e intuire quel particolare stato d'animo, (vissuto tale e quale trenta anni fa) che ti ho scritto di getto e ho parlato a quella ragazza giovane, perplessa e dubbiosa che ero in quel momento, perché, per la prima volta, mi trovavo davanti ad una scelta molto importante e personale."Sopra" non volevo aprirmi più di tanto, ma adesso lo faccio. Sappi che si supera tutto; sappi che non mi sono, mai, pentita di aver fatto fatto quella scelta; sappi anche che quella sorta di malinconia, che può sembrare "invalidante" ma, al contempo, è e sarà, preziosa: ce la porteremo, sempre, con noi ma sarà l'unico prezzo da pagare per costruire la vita e il futuro lontano dai luoghi e dagli affetti più importanti. Sappi che: resterai sempre figlia; resterai sempre sorella;  resterai sempre nipote; resterai sempre cugina; resterai sempre amica. Quando lo vorrai, quando ne sentirai la mancanza, (quanti aerei presi...!) potrai, sempre, ritornare e fare "il pieno" di tutte quelle meraviglie. E, per finire, sappi che, tutto quello che stai vivendo oggi, contribuirà positivamente alla costruzione del tuo bellissimo futuro. Ti saluto e ti regalo le parole, a me tanto care, che mi ha lasciato in eredità mia nonna: "vai bambina mia, devi essere serena, non stai facendo il passo più lungo della gamba, davanti non hai un precipizio, ma l'inizio del tuo futuro". Un abbraccio. 
    Paola

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    1. Entrambi i tuoi commenti mi hanno toccata. Molto.
      Forse proprio perché sei una persona che non conosco personalmente e che non conosce me, ma con la quale sembra esserci davvero tanto in comune. E' proprio questo è bello; il fatto che si abbia voglia e desiderio di condividere queste cose con qualcuno di lontano, probabilmente anche geograficamente, e che lo si voglia confortare e rassicurare nonostante si potrebbe semplicemente passare oltre e vivere la propria vita reale come se fosse uno dei tanti visi sconosciuti incontrati per strada, al centro commerciale, alla metro...

      Hai centrato un punto fondamentale nel tuo commento, nonostante tutti mi abbiano scritto delle cose molto, molto dolci e belle, hai detto una cosa che forse in pochi hanno pensato di..pensare.
      Che in qualsiasi posto, in qualsiasi momento, io non smetterò di essere sorella, figlia, nipote, zia...E' una cosa che dovrò ricordarmi soprattutto se e quando sentirò la malinconia di starmi perdendo qualcosa di bello, qualcosa che sentirò mi sarebbe spettato di diritto.

      Non ci sono parole per ringraziarti di questo commento e di questo pensiero, davvero.
      Ma forse pensando alla sincerità ed alla dolcezza che hai messo nelle tue parole, potrai sentire quelle che io ho messo nelle mie.
      Ti abbraccio forte e ti mando un grandissimo bacio

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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.