sabato 4 febbraio 2023

...Mi ci perdo...

Mi mancava da tanto, troppo, la felicità così.
Ancor di più pensando a quanto sia stata stupida ad essermene privata io stessa, da sola.
Come se non lo sapessi già, la consapevolezza mi è arrivata d’improvviso, come il vento nelle belle giornate: quanto mi manca essere felice così.

E dentro il “così” ci son sempre tante cose.

C’è una colazione fatta con calma di lunedì mattina, ché i lunedì mattina son sempre un po’ ‘na tragedia ed in qualche modo bisogna pur cercare di colorarli;
C’è il peso del corpicino dei miei Gattuzzi poggiati sui miei piedi che litigano tra di loro mentre io cerco di prender sonno;
Ci sono le risate con mia sorella e la nostra amica, che si è unita alle lezioni di pilates, mentre sbagliamo allo stesso modo ed in contemporanea l’esercizio per regalare alla nostra istruttrice la soddisfazione di poter esclamare “Ma vi siete messe d’accordo? Guardatele, oh, son proprio sorelle!”;
Ci son le mie nipotine che fanno a gara per farsi prendere in braccio o per derubarmi della merendina di turno;
Ci son i miei piatti preferiti a pranzo a cena, un giorno dopo l’altro.

E poi c’è tutto il capitolo “gatto randagio”, tutto il capitolo “noi”.
Fatto di paragrafi, corsivi e grassetti, qualche cancellatura, qualche pagina strappata. Note a margine, post scriptum, penne nere, rosse e blu, asterischi e punti e a capo.
C’è la mia playlist preferita in macchina, già in riproduzione casuale alla sua radio appena apro lo sportello.
C’è il pane rubato -non è vero, si chiama condivisione- dal suo piatto per non doverlo tagliare io.
Le merende di metà serata con i Loacker di tutti i gusti, che ci scambiamo come con le figurine, per lasciare all’altro il proprio preferito.
Ci sono i film che scegliamo accuratamente perdendoci almeno mezz’ora su, ma di cui guardiamo solo i primi dieci minuti per crollare sfiniti dal sonno.
C’è la lotta ogni santa volta per appropriarci del cuscino più comodo, che vinco sempre io perché le risate ed i pizzicotti gli tolgono tutte le forze e lo costringono alla resa.
Ed il mio essere buona perché quel cuscino lo condivido sempre lo stesso e poi finisco per sostituirlo completamente con la sua spalla.
C’è il suo profilo, lievemente illuminato dalla luce della tv, che conosco a memoria e che non vedo l’ora di disegnare con lo sguardo mentre finge di dar attenzione al programma serale di turno.
La risata nella quale scoppio senza poterci fare niente ogni volta che mi intima di smetterla di muovermi perché, puntualmente, disfo tutte le coperte.
Ci sono le sveglie dell’uno o dell’altra -soprattutto dell’altra- nel cuore della notte che son sempre accompagnate dall’attenzione che ci sia abbastanza piumone a scaldarci.
Le sneakers uguali ai piedi del letto che ci siamo regalati l’anno scorso e che poi han aperto la strada al pigiama abbinato, indossato ogni volta che ci troviamo abbracciati nello stesso letto.
Gli “ancora dieci minuti” quando al mattino la sveglia suona sempre troppo presto, però sono forse i minuti che amo di più, perché ci scambiamo quasi la pelle come fosse la prima volta o l’ultima, nonostante le ore precedenti trascorse ininterrottamente insieme.
Il bacio sotto la porta del mio ufficio ed il "vai piano" che accompagna ogni partenza.
I messaggi ad ogni ora del giorno ed a volte della notte.
Ci sono le serate sul divano davanti al camino. I vestiti alla rinfusa sulla sedia e sul pavimento.
I miei capelli sul suo viso, le mani intrecciate anche in macchina, il salvadanaio in due.

La verità è che la mia lista non finirebbe mai. Che mi fan male le guance tanto è ampio il mio sorriso.
Che mi ero persa ed è venuto a ritrovarmi, come sempre. Ché il mio filo d'Arianna è l'amore sconfinato che provo per lui.

Un buon fine settimana, a chi non è come neve...

15 commenti:

  1. *Il bacio sotto la porta del mio ufficio ed il "vai piano" che accompagna ogni partenza.
    I messaggi ad ogni ora del giorno ed a volte della notte. *
    Tutte le altre cose possono starci e anche finire, la storia deve crescere giorno dopo giorno e avere tante conferme fino ad arrivare a un sì.

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    1. Hai ragione Gus. Assolutamente. L'amore va nutrito ed accompagnato in ogni momento, soprattutto in quelli difficili, di liti od incomprensioni. Ché durante le fasi felici siamo tutti bravi, il vero io viene fuori nelle difficoltà

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  2. Piccole cose, perché il tutto è fatto di minime, infinitesimali cose, di cui nessuno si accorgerebbe mai se non lei quando le faccio io, ed io quando le fa lei. ;)

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    1. Il vero dono non è tanto il gesto, quando dargliene atto ed apprezzarlo davvero. Altrimenti a che servirebbe?

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  3. Sono queste realtà che regalano la vera serenità. Che bello!
    Buona domenica:)
    sinforosa

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  4. Effettivamente non ce ne si dovrebbe mai privare di felicità così.
    Ma nel caso si può sempre recuperare il tempo perduto
    😉

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    1. Si possono recuperare tante cose, basta solo scegliere quali :)

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  5. Effettivamente non ce ne si dovrebbe mai privare di felicità così.
    Ma nel caso si può sempre recuperare il tempo perduto
    😉

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  6. Quanta beata meraviglia in questo post. Scalda il cuore anche di chi legge. Brava Paola, goditi ognuno di questi splendidi momenti. Un caro abbraccio.

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  7. Bel resoconto di una ritrovata felicità. Bellissimo e grazie Paola. Un fortissimo abbraccio, ciao.

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    1. Pia che bello ritrovarti. Un abbraccio anche a te 💕

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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.