martedì 13 gennaio 2015

L'astratto Dio dell'Universo.

Non riesco ancora a dare il giusto nome alla sensazione che mi accompagna nel momento in cui sento il suono di una sveglia impostata troppo presto, ma puntuale.
E' qualcosa che va ben oltre il sentirsi strappati dalle braccia di Morfeo.

Non sono mai partita così presto, o forse mai son stata così attenta ai dettagli.
La prima volta apro gli occhi alle 4, per poi alzarmi definitivamente un'ora dopo esatta. I cani abbaiano, come sempre, arrabbiati chissà contro quale rumore.
Io mi preparo in fretta, con il sollievo di non dover portarmi dietro troppe cose.
Apro il portone ed è buio pesto. Le stelle brillano in tutto il loro splendore, padrone di una volta che è ancora lontana dal vedere il Sole.

La stazione è quasi deserta, ma per le strade le luci dei bar e delle panetterie mi fanno sentire meno sola. Mi riprometto di non lamentarmi pensando a chi, queste mattinate, le ha viste diventare la normalità.
Mi sorprende, pochi minuti prima che il pullman ingombri il proprio posto nel parcheggio, vedere che i miei sconosciuti compagni di viaggio non saranno così pochi.
Saranno stati anche loro ingannati dal sito non aggiornato e, come me, scopriranno praticamente appena saliti che avrebbero potuto approfittare di tutte le altre corse, normalmente.

Sono le 6, eppure sembriamo più vicini alla notte che al giorno. Partiamo ed io mi sento felice, nonostante gli occhi stanchi.
Le fermate non sono poche, ma per un bel po' resterò seduta comoda, da sola.
Vedo la Luna riflessa sul finestrino e distorta nell'immagine; non l'avevo notata per nulla, fino a quel momento. Me ne innamoro poco.

Guardo per tutto il tempo dal finestrino, posso vedere come il cielo in alto sia ancora scuro, mentre l'orizzonte comincia a prendere luce. E' tutto lento, tutto tranquillo ed ancora la città dorme. In mezzora assisto ad uno spettacolo meraviglioso.

Metri, che piano, piano diventano km, di mare libero da edifici ed alberi, di un blu stupendo; il cielo azzurro si è finalmente sporcato di arancione e contrasta nettamente con le montagne lontane che fiancheggiano la costa. Sono grigie ed alla loro destra, ferme in mezzo al mare, pescherecci silenziosi che sembrano quasi in miniatura.

Ne rimango estasiata e mi riporta alla mente quei paesaggi che ho sempre adorato ricomporre nei puzzle. Ad ogni pezzo credevo che i colori fossero falsati, magari dalla stampa, ed ora mi ricredo, assistendo ad uno spettacolo che di artificiale non ha assolutamente nulla.
Mi godo l'alba come se dovesse essere l'ultima cosa che vedo, chiedendomi come fanno in molti a voler andare via da qui. Un po' polemica, sempre tra me e me, mi rispondo ripensando a chi, questa stessa terra che sto guardando ed amando, l'ha bruciata come un fiammifero brucia un rogo di paglia.

Ogni tanto i miei pensieri li interrompe il freno dolce del pullman, ed assisto ai genitori, fidanzati, fratelli, che salutano i nuovi passeggeri. Mi distraggo particolarmente osservando una coppia di fidanzati; lei lo saluta baciandolo, lui si gira leggermente porgendole solo la guancia. Lei lo rigira e le schiocca un bacio sulle labbra. Poi sale, guarda un altro po' dal finestrino e si siede rilassata.

Ormai la città è sveglia, ha perso un po' magia, ed anche il posto accanto al mio si occupa. Alla radio scopro che è la giornata dedicata ai Pooh, infilo le cuffie per un po' e siamo ancora a Catanzaro. Ne avrò di tempo per ascoltare quello che voglio.

Scrivo mentalmente questo post più e più volte, senza cambiarlo mai. Vedo i palazzi colorati che ormai sono diventati familiari e sento già i ragazzi infilarsi i giubbotti. I cubi arancioni sono ancora presumibilmente vuoti, ancora 20 minuti, saluto l'autista e scendo.

E' da quasi un mese che non entro in quella casa, sono sola. Non ho valigia da sistemare, solo qualche foto.
Sono le 9.30
La giornata di qualcuno è iniziata da un po'. Io ho troppo sonno per continuare la mia.

Non apro neppure la finestra. Mi addormento.
Al risveglio finalmente un messaggio.

La mia giornata ricomincia di nuovo. E tra poco riparto ancora.

Buon viaggio, a chi non è come neve...


33 commenti:

  1. Amo questi post dove la percezione di quello che ci circonda, diventa così forte e quasi onirica, che riusciremmo a stupirci di ogni cosa... forse è così che dovremmo vedere sempre il mondo, o forse dobbiamo essere capaci di apprezzare le piccole cose della vita. Può esserci la stanchezza, lo stress e talvolta anche lo sconforto, ma se riusciamo a ritagliarci questi attimi... allora sì, potremmo dire che ne è valsa le pena. :)

    Ispy 2.0

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    1. Infatti la cosa che ho pensato la notte prima è stata questa: vedrai che sarai ricompensata dallo spettacolo del mare e del cielo. E non sono stata smentita, anzi. Però essere così di occhio buono non è sempre facile, ahimè ^.^

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  2. Che bel post che hai scritto, come sempre d'altronde, con questa idea dello spostamento molto difficili da rendere veramente, perchè si parla di particolari che sono così comuni a tanti,e sono i più ardui da descrivere.
    La magia dell'alba , mentre nessuno ti disturba, anche se assonnata , ma è proprio quell'essere così ovattati che ci fa sentire maggiormente la bellezza , spesso defraudata , di ciò che ci circonda. E poi si scende , si arriva, ci si riposa ancora, nell'attesa del vero risveglio..
    Bacio adorabile!

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    1. Avrei potuto davvero senza problemi fare una foto dello spettacolo sotto i miei occhi: ero dal lato del finestrino, le coste si vedevano benissimo..eppure ho pensato di voler assolutamente farvi vedere tutto attraverso le mie parole. E rivederle, un giorno io, sempre e solo così. Quindi sa descrizione è venuta almeno bene, ho raggiunto il mio obiettivo.
      Un abbraccio immenso :*

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  3. Un post bellissimo, Paola!
    Mi hai fatto figurare in mente le scene che hai descritto, e le ho accomunate a qualche mio ricordo.
    Ricordi di mattinate sfuggenti mentre la città dorme ancora o sta per svegliarsi, mattinate di scuola e freddo.
    Ripeto, bel post.
    Buon rientro e buona ripresa :)

    Moz-

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    1. Devo dire che le mattinate così, come ho scritto, prima di viverle pienamente mi lasciano un qualcosa di particolare. Una sensazione strana. Però poter poi scoprire che c'è davvero molto di bello da vedere, mi convince del fatto che si, queste saranno le cose che ricorderò sempre così fortemente bene, come le tue ^.^

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  4. Bellissimo prendere coscienza che queste rarità, sono invece il quotidiano di tantissime persone che debbono muoversi ben prima dell'alba per poter lavorare o studiare. Gente che non percepisce magari la poesia di un alba che risveglia i sensi, perché la stanchezza è micidiale. Mi piace pensare, però, che quel sogno prende vita ogni giorno innanzitutto per loro, colorandogli l'anima di pacatezza.

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    1. Infatti appena aperti gli occhi ho pensato "ma pensa a quel povero di Franco che si sveglia sicuramente presto (la guardo l'ora di certi tuoi commenti,ihih) non di rado".
      Però è vero, molto spesso quando continuamente fai qualcosa rischi di perdere il bello che ti può offrire in cambio di un po' di sonno in meno.
      Mi chiedo, ad esempio, chissà se un padre di famiglia che esce alle 5 di casa, ogni mattino, tra le scadenze di fine mese, avrà il tempo per sorridere un'alba?

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    2. Oh il mio è un gioioso alzarmi presto.. a leggervi e a scrivermi (perché MI scrivo innanzitutto..). Non mi alzo all'alba per lavorare, come obbligo, come gabella di vita.
      E' un fantastico donarmi il buongiorno... ;)

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  5. Davvero bello questo post, fortemente descrittivo ed esposto splendidamente :) Tu hai una qualità molto speciale (tra tantissime altre, ovvio ^^), e cioè riesci con le tue parole a "trasportare con te" chi ti legge. Ci riesci in ogni genere di post ma, soprattutto, in questi fortemente descrittivi,dove sembra davvero di essere assieme a te, di vedere quel che vedi tu, sei evocativa a livelli davvero alti :) Bellissimo, insomma, immaginare questo risveglio buio, poi l'arancione che appare all'improvviso e inizia a dar luce al cielo... sono momenti meravigliosi che ogni giorno accadono ciclicamente ma che tendono a sfuggirci di mano, e invece sono semplicemente spettacolari. Alzare la testa all'insù, guardarsi attorno nei momenti in cui il mondo che ci circonda sembra calmo e quieto, è ogni volta una scoperta, e ci ricorda la cose semplici ma essenziali. Come appunto lo stupore di un sole che squarcia la notte, di quell'iintreccio di colori scuri e chiari che dura pochi istanti ma resta poi scolpito nella mente... bellissimo :) Mi è capitato di osservare questo incanto, e ora grazie a te è stato un pò come riviverlo... :)
    Adesso però non vedo l'ora di abbracciarti... *_*

    p.s: smettiamola di salutare gli autisti, che poi li fai innamorare tutti e... sono affari miei (e poi ovviamente loro!)... :))))))

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    1. Dimmi anche del successivo che lo è, eheh.
      Volevo farti uno di quei commenti lunghi, di quelli che sappiamo scriverci io e te...ma poi ho deciso che no..
      Voglio solo dirti che ti amo. Ecco. Anche nel post dopo, è questo quello che voglio dirti. Anche se a volte non sembra così immediato..
      Lo è..

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  6. Che bello questo post ^^ mi ha fatto venire in mente quando andavo in montagna e mi alzavo presto e non riuscivo a dormire tutta la notte e vedevo la città che dormiva e mi godevo il paesaggio che cambiava.. Che nostalgia! Hai scritto veramente un bellissimo post! Scrivi davvero molto bene! Bravissima!
    A presto ... Dream Teller ^^

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    1. Anche io, in realtà, ho pensato a quelle sveglie di mattina presto per andare magari ad una gita. Però è davvero la prima volta che mi accadeva così. Forse per tanti altri motivi sottintesi (a me come a voi ^.^)
      Mi hai fatto un bellissimo complimento e mi onori ^.^ un abbraccio :* grazie mille

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  7. Un lungo viaggio. Quel genere di viaggi che lasciano il tempo necessario a pensare e vedere il mondo con glio cchi che non si sapeva di avere.

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    1. Che non si sa di avere o che molto spesso facciamo finta di non trovare perché accecati da altro

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  8. Bello viaggiare cosi', sia con le tue parole che proprio con questo animo...

    I viaggi dovrebbero lasciare sempre questa belle sensazione.

    :)

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    1. Adesso abbiamo capito chi dice che più d'effetto è il viaggio, invece che la meta..^.^

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  9. Ciao Stella,conosco è una sensazione che ho provato in passato,l'alba è uno dei momenti che prediligo quando è il mio turno di iniziare presto al lavoro.È tutto una meraviglia.
    Bello il tuo post come sempre.
    Un abbraccio

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    1. Io di albe ne ho viste poche, sono pigra e per ora diciamo che poco spesso ho dovuto assistervi forza maggiore. Però questo mi ha sicuramente resa più in grado di goderne pienamente
      Grazie mille, un abbraccio :-*

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  10. Ciao , è la prima volta che capito qui e vedo, tra i commentatori, tantissime facce ( o meglio avatar) familiari!
    Il tuo suggestivo post mi fa ricordare le mie partenze da pendolare, i primi anni di scuola: sonno, colori,sonno, rumori, sonno suoni, sonno...poi la giornata "vera":-)
    Fata confetto

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    1. Benvenuta a te, spero vorrai diventare anche tu "familiare", qui ^.^
      La giornata vera comunque è la più stressante, eh, più della levataccia presto ^.^

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  11. è vero c'è un qualcosa di magico nell'alba e anche nel partire cosi presto, è un bel po' che non lo faccio però son cose che si ricordano, è un po' come essere sospesi in un mondo surreale al quale si finisce sempre per chiedere qualche minuto in più per restare in quella maniera...
    Ma il tempo non fa sconti e via via scemando si sveglia tutta la città.
    Buon viaggio anche per quando non starai viaggiando :)

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    1. Veramente carina l'ultima frase che hai scritto...la sento bene ^.^

      Comunque è vero, un po' (almeno io personalmente, ihih) ci si lamenta delle mattine dalla sveglia presto ma una volta che si è lì...si vorrebbe sempre un attimo in più.

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    1. Beh, più di 3 ore sul pullman in solitaria..o quello o quello :-P

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    2. a me è sempre piaciuto guardare fuori dal finestrino

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    3. Assolutamente il mio posto preferito. Mi ha permesso di ammirare un tramonto strepitoso, una volta

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  13. Che belle emozioni racchiuse nel tuo post!
    Alcune volte le ho provate pure io.... Qualcosa di complicato da descrivere, ma assolutamente bello da provare.
    È stupendo alzarsi presto il mattino, o tornare tardi la sera, sentirsi "soli" intorno al mondo fermo, silenzioso, dove tutti dormono e dov, finalmente, la solita frenesia, il solito rumore assordante è stato lasciato da parte per qualche ora. Ci si sente più vivi, più in pace di fronte alla bellezza del mondo, riusciamo ad osservare ogni minimo dettaglio, ogni piccola sfumatura.

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    1. Ciao Ilaria, è davvero come dici tu. A volte c'è bisogno di vedere e sentire la bellezza delle ore più solitarie della giornata. Soprattutto ti danno molto modo per mettere bene a fuoco tutti i pensieri che durante il resto del tempo si sovrappongono e si confondono.
      Grazie del commento, un abbraccio ed a presto ^.^

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  14. quando ti leggo riesco ad estraniarmi dal resto e ne rimango piacevolmente incantata....

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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.