sabato 7 novembre 2015

Da dono solo l'atmosfera

Premeva dirvi che il post precedente non è tratto da una storia vera, quanto dal mio modo di vivere in generale. Giusto per non screditare la veridicità della persona che mi circonda.

La mia voglia impellente di scrivere sembra si sia dissolta nel giro di un paio di post, nonostante di cose da dire ne avrei. Il discorso laurea si è accampato da una parte e contemporaneamente è corso in fretta, troppo in fretta, per chi come me ha un bisogno costante di controllare tutto e tutti. 
Quindi solo per essere precisi il più possibile: per problemi che non sto qui a spiegare, la seduta dovrebbe iniziare questo lunedì ed io non so ancora se posso parteciparvi.

Il mio post inizia qui.

Ho sempre pensato che mi stia meglio l'aria arrabbiata che quella triste. Non tanto per autodifesa, quanto per gusto estetico. L'ho capito quando, nonostante l'attimo prima stessi piangendo magari disperatamente, di fronte ad uno specchio mi scoprivo quasi automaticamente con gli occhi rossi ma il viso corrugato a mo' di "non so di chi sia la colpa, non mi importa, se questa è guerra che guerra sia!". Che non necessariamente avevo battaglie da combattere. E non necessariamente le ho combattute.

Avevo voglia di qualcosa di fisico, piuttosto che di mentale, quando mi sono chiusa in bagno e mi sono spogliata per entrare in doccia (che detta così è detta nel modo sbagliato, sono sicura, ma non è da intendersi letteralmente). 
Non ho mai amato guardarmi completamente svestita per il mio spiccato senso del pudore ma anche solo per piacere visivo; dal canto mio non c'è nulla di più attraente che vedersi sempre un po' coperta, magari di nero che contrasta bene sulla carnagione chiara e che fa sempre un po' più donna. Così mi ammiro sempre mentre mi spoglio o mentre mi rivesto, piuttosto che, rispettivamente, subito dopo o subito prima. E mi chiedo spesso se mi vedo solo io così come sono o lo specchio mi regala un po' di piacere in più.

C'è Tiziano. Come quando ne sento voglia. Come sempre.

Ho la cattiva abitudine di aprire prima l'acqua calda, piuttosto che quella fredda, perché mi fa più paura un brivido che il rosso della pelle bruciata. Oggi, poi, ho davvero bisogno di sentirmi così sotto e quindi sopporto anche il grado decisamente di troppo pur di avere subito attorno il vapore che riesco a vedere bene nella penombra. Mi piace tanto la sensazione del calore che mi stringe lo stomaco e che mi inarca la schiena per sopportarlo ancora un pochino meglio.
Poco importa se i miei capelli, portati su per non bagnarli, risentiranno lo stesso di tutto questo caldo.

Chiudo l'acqua solo per colorarmi col bagnoschiuma, e me ne sto a farmi scivolare la pelle sotto le mani per un po'. Mi accorgo che una canzone è andata via già solo così, mentre mi riprendo da tutti i miei pensieri e dal gioco delle nuvolette che si sono create davanti a me.
Posso guardarmi tranquillamente ancora una volta allo specchio, che riesce a far entrare solo il viso ed il collo, appena un minimo accenno del décolleté e la collana che ho imparato a non togliere quasi mai. Solo per rabbia, a volte, quando sono così carnale da non volere segni di pace addosso.
Sorrido perché mi accorgo di aver dissolto, almeno per quel momento, tutto quello che c'era.

Perché si dice che quando si piange, si piange improvvisamente per tutto quanto sbagliato nel corso di una vita ed allora, se fosse vero, significherebbe correggere allo stesso tempo tutto quanto in un solo colpo.

Mi asciugo e mi rivesto, lasciando ancora correre sul mio corpo quel po' di auto-compiacimento che a volte mi serve per sentirmi me. Che volersi sentirsi unici in fondo è una grande illusione, un grande paradosso. Unici in un Universo così grande?Eppure, allo stesso tempo, sentirsi uguali a tutti gli altri o a qualcun altro è così una grande sconfitta.

Perdo qualche secondo solo per non spegnere la radio nel pieno dell'ultima canzone.
Non l'ho mai sopportata l'idea di tradire così il mio cantante; di lasciargli le parole a metà. 


Mi ricompensa.


Buona notte, a chi non è come neve...

15 commenti:

  1. Sono antico e pudico anch'io per un sacco di versi.. e mi chiedevo, ipoteticamente al posto di Maurizio, se potesse farmi piacere che la blogosfera entrasse - seppur con tutti i distinguo del mondo - in doccia col mio amore comunque facendosi un'idea di intimità che io terrei gelosamente per me. Oltretutto chiusa a chiave con Tiziano.
    Ma l'ho premesso. Sono antico. ;)

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  2. Non so se ho scritto male il post e si vede qualcosa che non c'è o se lo hai capito bene ed in base a quello, comunque, saresti stato più pudico ^.^ Perché in realtà di intimo, in questo post, ho messo che amo l'acqua ustionante, che ci ho messo due ore a passare il bagnoschiuma e che amo guardarmi coperta piuttosto che non xD

    Tiziano invece...Tiziano è Tiziano e sta dove sto io :-P

    Comunque fidati, sono più antica io xD

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  3. Immagino la tua doccia e mi sembra così romantica, quasi da film. Io faccio la doccia bollente anche d'estate, quindi figuriamoci d'inverno. No, non mi dispiace vedermi desnudo dinnanzi allo specchio, mi garbo da solo e sono soddisfatto di me. E' vero che quel "vedo - non vedo" cuce su di noi una trama erotica singolare e su questo non ci sono dubbi. ;)


    Ispy

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    1. Condivido la doccia caldissima anche d'estate: l'acqua fredda la sopporto solo quando faccio il bagno al mare.

      Il mistero, non solo fisico, è affascinante.
      Finché non si scontra col mio lato per cui devo sapere tutto di tutti ^.^

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  4. Ahaha bello lo scambio di battute tra te e Franco!
    Ho una domanda: in che senso non sai se potrai far parte della seduta di laurea??

    Moz-

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    1. Non ti è sembrato quasi paterno Franco?xD

      Comunque, riassumendo la questione laurea: io mi sono ovviamente concentrata sugli esami, riuscendo a darli tutti nella data stabilita per poter partecipare alla seduta di novembre. Quando ho presentato la domanda di fine corso, invece, mi hanno fatto notare che alla stessa data avrei dovuto concludere anche il tirocinio previsto nel piano di studi. Il problema è che questo stage non potevo iniziarlo di mia spontanea volontà, ma dovevo aspettare la convocazione da parte dell'ufficio preposto. Per farla breve: il responsabile è stato gentilissimo, mi è venuto incontro e ho potuto provare a richiedere la partecipazione in questo modo, ma l'elenco laureandi non è ancora uscito (ho letto su qualche gruppo non ufficiale che ci sono stati dei problemi tecnici) quindi non se ho fatto comunque in tempo o se ho corso per potermi laureare solo a Gennaio.

      Una storia poco interessante ma questo è xD
      Grazie della domanda ^.^

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  5. beh sei bella complicata... ma unici lo siamo, tutti, pure se esistessero miliardi di mondi abitati nell'intero universo... e ciò che rende unica te, me o chiunque altro è l'anima... anche se qui parli di corpo... fatti una doccia tiepida e sei in pace con te stessa... ciao Miss P... Mimmo ...ma il cantante qual'era?

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    1. ...Il cantante è sempre e solo Tiziano Ferro ^.^
      Grazie delle belle parole!

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    2. oddio lui... bleah... scherzo... ciao ragazza

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  6. Tesoro mio sentirti parlare così devo dire un po' mi sorprende, potrei farlo io che da diverso tempo evito pure di guardarmi o se lo faccio non mi riconosco e spesso non mi saluto!!!!
    Ma momenti strani possono capitare non lo nego, la cosa che mi ha stupito è la descrizione così particolareggiata dei tuoi movimenti e delle tue sensazioni molto difficile da rendere in un gesto così comune a tutti.
    In questo sei stata bravissima, ma ho sentito un velo di inquietudine più che di tristezza in te , che non avevo mai afferrato prima.
    Sbaglio? può darsi, anche se questa sensazione a mio avviso è immotivata, anche se umana. Abbiamo tante di quelle sfacettatture che spesso non riconosciamo noi stessi e poi..senti chi parla!!!
    Ti stringo fortissimo...

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    1. Hai ragione, cara Nella, non era sicuramente tristezza. Ma forse neppure inquietudine. Era solo voglia di chiudere fuori per qualche minuto tutti e star semplicemente in silenzio.
      "Riconoscersi allo specchio a molti sembra indifferente, io riconosco dignità a chi sa sentirti a volte niente"
      Mi hai ricordato questo pezzettino di Tiziano :-*

      Ti abbraccio tanto forte anche io e grazie mille

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  7. Io faccio sempre la doccia bollente, persino ad agosto. E' una mania, forse davvero solo la paura di provare quel brivido di freddo dell'acqua fredda o anche solo tiepida.
    Tiziano è spesso anche con me.

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    1. Se condividiamo Tiziano..sei già nella mia lista bianca *.*
      Grazie del commento (vero, anche io l'acqua tiepida la trovo sempre troppo fredda), un abbraccio :-*

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  8. Beh... di questo post "doccifero" io posso solo dire che offre ai tuoi lettori, come il precedente, nuove "sfaccettature" di te. Che io conosco, anche qui, meglio di chiunque altro, quindi mi può sorprendere magari il "tema" che hai scelto di raccontare, ma il modo è stato comunque adatto, e riflette la tua personalità e i tuoi stati d'animo del momento. Un momento che comunque, come hai poco fa visto attraverso altri "canali", sta per andare a finire diametralmente all'opposto di come immaginavi fino a pochi giorni fa, a dimostrazione che talvolta ci creiamo da soli scenari irreali (io per primo eh) che poi il destino sradica via mettendoci al punto dove dovevamo e volevamo essere, all'improvviso. Ed è lì che si dimostra chi siamo, è lì che bisogna farci trovare pronti, freschi e attivi come dopo una bella doccia intensa e rigenerante.
    Quindi ecco, nonostante la "paternale" di Franco (anche se un pochino... ha fatto bene, ammetto... meno male c'ha pensato lui, ahahah ^^), io il tuo post lo ho letto nel modo giusto, non credo tu abbia portato in doccia con te chi ti segue insomma, hai solo magari aperto uno spiraglio su un momento tutto tuo, ma lo hai fatto senza eccessi ecco. Che modernità in me, eh! ^^
    Però si, se la richiudi adesso quella porta, dispiacere non me ne fa :DDDD

    Ti amo, adesso sorridi però... non hai più motivo per non farlo, e cose bellissime sono alle porte :*

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    1. Direi che allora per questo fine settimana servirà anche a te una bella doccia rigenerante, che ne dici?
      Per sradicare tutte le tue sciocchezze che hai pensato questo pomeriggio e che sai bene sono infondate. Non sto qui a ripeterti il perché (semmai lo farò di nuovo in privato), ma ti invito a rileggere il tuo stesso commento perché hai detto cose perfette anche per questa situazione.
      Sii forte, pronto, fresco ed attivo come sempre perché non c'è nulla che non andrà bene. Ti amo mio tesoro e sarà tutto perfetto!

      Sorridi, non hai nessun motivo per non farlo :-*

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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.