giovedì 10 dicembre 2015

Un'immagine come un'altra, senza suono, senza storia.

Se si scoprisse che gli elfi di Babbo Natale i restanti giorni dell'anno sono dei rompiscatole perennemente sul piede di guerra, allora sapremmo che cosa son stata io nella mia vita passata.

Quest'anno lo spirito natalizio ci ha messo un pochino prima di assalirmi, o, più correttamente, ho dovuto assalirlo io. Che fino agli anni passati già dall'inizio di Novembre stavo a contare i giorni sul calendario attendendo una data che non fosse esagerata per vedere ovunque palline e luci colorate (non mi sarebbe sembrato il caso festeggiare Halloween accanto al prese già imbandito, per capirci).
Invece stavolta ho agito a step.

Un pomeriggio, strattonata da Pastrocchio che inspiegabilmente aveva assunto la modalità elfo al posto mio, ho montato il primo albero. Abbiamo aperto i rami (o meglio, io e Scarabocchio lo abbiamo fatto, il tappo di Pastrocchio piuttosto faceva finta ed infatti all'inizio sto povero albero sembrava monco per metà) e messo le lucine.
E quando dico messo le lucine intendo che Pastrocchio (che per l'occasione possiamo chiamare Elfo n.2) girava come una trottola intorno all'albero dandomi il filo ed io lo rincorrevo chiedendo un pochino più di calma.
Alla fine dell'operazione seppur non molto soddisfatta, sotto gli sbuffi dei due bimbi che si erano stancati di smontare le luci per la quarta volta, ho acconsentito perché iniziassimo con le palline, ma a quel punto il già fievole entusiasmo mio è andato a farsi benedire, quindi mi sono limitata a guardare Elfo 2 che accozzava qui e là i colori sul verde ed Elfo 1 che invece già pensava alle scale e si accaparrava le decorazioni più carine.

La mattina dopo mi sono data una bella tirata d'orecchie, perché questo è uno sporco lavoro, ma se non lo faccio io da quando l'altra mia sorella è andata a convivere, non lo fa nessun altro. Per cui ho iniziato a decorare seriamente il mio povero alberello, aspettando l'arrivo dei due Elfi che sarebbero giunti da lì a poco.
Il numero uno è stato un portento: dopo avergli spiegato che il blu e l'argento si devono alternare per dare un aspetto più armonioso, ha dato il meglio di sé e con gusto ha posizionato tutto alla perfezione. Più o meno passata l'ora di pranzo (no, non li sfrutto mica, ma quando la mia famiglia deve riunirsi al gran competo ci vuole molto tempo affinché tutto e tutti siano pronti), abbiamo incredibilmente terminato il piano sotto e le scale.
Applausi e Pastrocchio e Scarabocchio soddisfatti del loro contributo.

Terzo giorno (che manco un parto), dopo davvero un intero pomeriggio (ho dovuto cercare adattatori, prolunghe e chi ne ha più ne metta (che mio padre potrebbe cacciarmi di casa perché ho staccato prese ovunque)) ho finalmente terminato la mia opera preferita, che di sera al buio sto a guardare e vorrei abbracciare, tanto è bella e nataliziosa. Il mio secondo albero.

No, davvero, parliamone. Me ne sono innamorata. Non lo toglierò mai più da qui, ho deciso. Nel mio salone sarà per sempre Natale. Quando andrò a vivere via da qui, lui verrà da me e si ricorderà di questi bei momenti passati insieme durante il mio periodo (duraturo e ben accetto) di asocialità.
Come una mamma guarda un figlio appena nato :'-)

Comunque, terminato questo accenno che vi fa capire quanto la mia vita sia ricercatamente temeraria e decorazioni a parte, quest'anno credo che il Natale sarà per forza un po' diverso.

Dallo scorso sono cambiate tante cose, tutte prevedibili, previste o ricercate ma non servono necessariamente 365 giorni di distanza perché le cose vadano diversamente da quello che avevi immaginato. Nell'ultimo periodo tante sono andate ad una velocità crescente ed erroneamente pensavo di doverle controllare, ignorando il fatto che semplicemente potevano andare così. Altre hanno mantenuto la loro velocità e traiettoria ed anche stavolta il mio tempo era sbagliato, credendo di poterle controllare ed invece...no.
Ed anche se per una dittatrice come me è davvero difficile accettarlo, per stavolta non posso che arrendermi a quello che vuole/può/deve succedere. Che ho imparato non sempre le cose apparentemente negative poi lo sono davvero. Ma anche viceversa.

Nel frattempo continuo a guardare il mio adorato dispensatore di minuscoli puntini multicolor danzanti, che rende tutto un po' più magico anche quando scopri che Babbo Natale non esiste davvero.

Peccato le foto non rendano giustizia ai colori.




   







Buona serata. a chi non è come neve...

14 commenti:

  1. Tesoro mio, capisco la magia del Natale quando si ha una famiglia come la tua, una vita come la tua, un amore anzi tanto amore da dare e da ricevere..ma quando ti senti ancora da rimontare come l'albero dei Pastrocchi, o qualcuno ti rimette assieme o devi avere pazienza ed aspettare. Cosa ? Non lo so proprio ..io aspetto che mi torni la voglia, che le festività non mi uccidano e per ora..che arrivi presto il 7 di gennaio..
    Ma ti voglio tanto bene e ti stringo fortissimo...

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    1. Spero che la voglia ti torni presto, magari mentre cerchi di 'sopravvivere' scopri invece di star vivendo alla grande. Te lo auguro proprio.
      Ti vogliamo bene anche noi tutti, io sicuramente, e ti stringo ringraziandoti per la dolcezza sempre presente nei tuoi commenti

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  2. Hai scritto delle cose molto belle. Io quest'anno il Natale lo vivo un po' sottotono, forse non mi sento davvero dell'umore giusto. Un caro abbraccio.

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    1. Penso che sia necessaria sempre una scintilla che faccia scattare la magia, per vivere questo momento dell'anno come merita. Quindi ti auguro che arrivi presto anche per te, com'è successo a me, che alla fine mi sono arresa..semplicemente alla serenità. Un abbraccio :)

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  3. Praticamente hai rifatto la discoteca dentro casa XD
    Comunque, anche io sento che per me sarà un Natale diverso... non so perché.

    Moz-

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    1. Ci vediamo tutti il 26 per scoprire cosa è successo davvero :-P
      Comunque si, il prossimo passo come ho scritto altrove, è rapire Bublé e segregarlo nel mio salotto xD

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  4. Sapevo di tutte queste decorazioni che hai messo, perchè ho seguito passo passo il tutto e soprattutto l' ho visto, tra foto e video gentilmente offerti da te ma non solo.
    E' davvero bella la tua passione per il Natale e per le decorazioni, non ce l'hanno tutti, io la apprezzo e spero che ti rimarrà sempre, e che saprai/vorrai trasferirla a chi avrai attorno fra qualche tempo... penso sia una bellissima "eredità", tra le tante che potrai "estendere" nel tuo futuro, che certo sarà bellissimo, positivo e pieno di cose belle.
    Mi sono piaciuti entrambi gli alberi che hai fatto, le scale davvero suggestive... sarà molto bello guardare tutto questo tra non molto personalmente.
    E credo che sarà bello anche il tuo Natale, non vedo proprio perchè non dovrebbe essrlo, sarà certo diverso da quello scorso ma anche da tutti i precedenti e, credo, questa diversità sarà una diversità solo e soltanto positiva. Io almeno questo ci vedo, quindi spero, credo e penso che saprai concentrarti sulle cose belle che hai creato e su quelle che ti aspettano, e magari alla fine ti accorgerai che sarà stato, invece, uno dei più belli di sempre. Se non altro, non ti mancherà tanto amore, lì, qui, e soprattutto... oltre. Perchè quell'amore non finisce per te a Natale, tu vivi sempre così, voi vivete uniti sempre, felici, legati... questo è un regalo bellissimo, in più beh, io provo (come faccio già da oltre due anni) a metterci da parte mia un contributo spero importante che ti faccia sentire allo stesso modo amata, coccolata, protetta anche al di fuori delle feste, in ogni giorno della tua vita... perciò, credo non potrà che uscire, da tutto questo, qualcosa di più che positivo. A volte è solo questione di prospettiva, e di aspettare la forza degli eventi.

    Un abbraccio amore mio, ti amo tanto.

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    1. Non ho dubbi sul fatto che alla fine ogni diversità di questo anno porterà solo a cose belle. Soprattutto a Capodanno, per ovvi motivi come ben sai.
      Io non vedo l'ora di estendere tutte le mie passioni alle personcine che presto mi circonderanno e soprattutto di mischiarle alle tue, perché penso che, condividendo gli stessi valori, potrà venirne solo qualcosa di meraviglioso.
      Sono fortunata, sono continuamente circondata dall'amore ed anche da lontano non posso che avvertire quanto sia forte il tuo.
      Quindi si, ho una prospettiva bellissima..Ti amo e grazie. Davvero di tutto.

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  5. Ciao Paola, ho scoperto il tuo blog attraverso Ispy.
    Il tema Natale lo vivo con lo spirito del Grinch e me lo lascio scivolare addosso senza rimpianti.

    Tessa

    Ti lascio il link del mio blog, se ti va vieni a trovarmi.
    http://erodepressacomeunacipressa.blogspot.it/

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    1. Prima o poi convertirò tutti i Grinch del mondo xD
      Benvenuta, passo (anzi, torno) subito da te e stavolta commento pure ^.^

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  6. In passato, sopratutto da bambina, aspettavo il Natale con ansia, sognavo di vivere continuamente in quella magia, in quello spirito di unione e di apparente pace che mi trasmetteva.
    Con l'età sono diventata molto cinica, probabilmente troppo. Le vicende della vita mi hanno regalato parecchia tristezza e malinconia da farmi lassciar scorrere addosso questa festa senza sentire più nulla.
    Ed è brutto esserne indifferenti.
    Quest'anno sto' cercando di riassaporare l'importante di tutto ciò, in particolare il fatto del ritrovarsi con i propri familiari. E' morto da poco mio nonno e rimpiango i Natali precedenti.

    Mi hai fatto riaffiorare bei ricordi... te ne sono grata! :)
    Ciao carissima Paola...
    Ti abbraccio!

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    1. Non lascerò un commento memorabile di risposta al tuo, e me ne scuso..i ricordi magari sono più utili di quanto non sembri.. semplicemente ti auguro buone feste. Un abbraccio Ilaria.

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  7. Quella del Natale è una magia che è rinata in me solo da qualche anno...anche se quest'anno non sembri girare dal verso giusto sotto certi aspetti,colpa mia non mi lascio andare.
    TI mando un grande abbraccio.

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    1. Come sempre mi ci ritrovo anche io, nelle tue parole. Non sembra e non gira nel verso giusto. Pazienza.
      Un abbraccio e buone feste

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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.