martedì 30 aprile 2013

Poi ti accorgi che c'è un'onda che si infrange dentro te...

Non c'è nulla da fare, è più forte di me e lo è sempre stato...
Mi basta sentire quel profumo che in realtà non c'è, quel tipo di aria che mi circonda che trasforma qualsiasi posto in cui mi trovo in casa, solo per un attimo, e che mi costringere ad abbandonare quello che sto facendo e quello che sto pensando per sognare e vivere!
Ed allora tutto si spegne un secondo e non c'è niente che mi distolga da quello che provo: mi si riempie il cuore di gioia e nello stesso di nostalgia sentendo quell'aria di estate di tanti anni fa. Quando ero una bambina ma mi sentivo così vissuta; quando avevo 1000 amici che alla fine mi hanno voltato le spalle; quando ricevevo le mie delusioni e dovevo correre a scrivere sulla mia agendina rosa piena di colori e penne diverse. Ed era allora che mi accorgevo della solitudine che c'era intorno a me e delle lacrime che mi rigavano il viso e delle parole che uscivano da sole...
Ed ora non c'è nulla che mi possa togliere questo rituale, nonostante tutto, è il mio momento magico, quello che non posso spiegare a parole e che non posso condividere con nessuno e che non importa quanti anni passeranno, ma non lo dimenticherò mai.

Come quando ovunque vai senti QUELLA canzone e senti di avere tutto pur non avendo niente. Senti di essere arrivato pur non essendo mai partita. Come una carezza o un bacio; come una piuma che cade e che sembra non toccare mai terra e tu la guardi. la guardi ma lei non tocca mai terra; come quando parti e sai che non potrai voltarti indietro.

E' proprio questo, perché certe cose non tornano, non possono tornare neanche con tutta la volontà del mondo, passano e basta. Ed allora cosa ti resta?Il ricordo,..il ricordo di ciò che eri e la tenerezza di quello che pensavi, e l'ingenuità che ora non hai più e l'innocenza dei piccoli gesti e tutto quello che vuoi.

E non importa degli sguardi della gente, e non importa di non essere capita e non importa niente, perché certe cose, certe scelte, certe sensazioni non devono essere spiegate a nessuno.

Sono li con te, si nascondo per tutto l'anno o forse per tutta la vita e quando ne hai più bisogno, e quando meno le pensi, e quando te ne sei scordata ti ritornano in mente e ti lasciano un nodo alla gola e ti fanno venire i brividi e la pelle d'oca..

Ed allora è inutile ribellarsi, bisogna godersi il momento e chiudere gli occhi... e basta...

Una buona serata...a chi non è come neve..


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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.