sabato 28 giugno 2014

She's a monster. Beautiful monster.

In fila attendo il mio turno, arriva poco dopo, mi siedo, scende la sbarra di sicurezza e si parte.
Urla, nocche delle dita bianche contro l'acciaio nell'intento di tenersi più ancorata possibile all'unico appoggio che ho.
Solo un problema: ho sbagliato giostra.

Per anni fan accanita delle montagne russe (metaforiche, che materialmente..sono la paura fatta a persona), le guidavo io e non sentivo mai l'esigenza di scendere, anzi. Chiedevo giri su giri.
Ma stavolta mi hanno fregata: mi ci hanno spinta senza che io chiedessi alcun biglietto e mi sono ritrovata su un sali-scendi che non avevo programmato ed arrivato nel momento sbagliato.

Però ormai ci sei su, pur urlando di voler scendere chi ti può ascoltare?Tanto vale mantenere sangue freddo e mente lucida. In fondo non è poi un dramma: un percorso pieno di cadute nel vuoto dopo scalate infinitamente alte, ma duraturo poco più di dieci minuti.
Infatti prima che il tuo cuore balzi via dal petto, sei già a terra con la testa tutta men che salda al resto del corpo, con la bocca impastata da urla e vento e gli occhi spalancati ma con la vista imperfetta.

Rimani un po' così, e pensi che infondo ti aspettavi di peggio. A ben pensare, da lassù hai avuto modo di guardare il mondo da una prospettiva diversa, sicuramente più ampia. Hai potuto scrutare meglio il panorama a te famigliare, lanciando il tuo sguardo sulle cose che ben conosci ma che spesso, pur conoscendo il loro valore, hai finito per valorizzare poco rispetto a quanto credevi.
Ci rifletti e ci spendi un bel po' di pensieri.
Poi, ancora intontita, ti lasci fulminare da un lampo e ti volti spiazzata: per tutto il tempo hai trascinato qualcun altro nel tuo folle giro.
Ti rendi conto che, anche se lui era seduto al posto dietro al tuo, le urla erano uguali, il percorso pazzo identico, la sua paura aveva la stessa forma della tua. Era solo un'angolazione obbligatoriamente diversa ma non per questo più comoda.
E tu, anche se dopo, te ne sei accorta ed ora lo guardi e lui guarda te.

Ha la stessa, identica espressione che gli viene quando inizi e finisci una discussione da sola; quella silenziosa che implicitamente ti dice 'ma perché?si può sapere che combini?'.
Ed allora, di fronte a tutto ciò, non puoi che fare una cosa: scoppiare a ridere. Perché sei un disastro; perché non è da tutti afferrare quasi istintivamente la mano di qualcun altro senza che lui capisca ancora bene ciò che sta per succedere e rendersene conto solo dopo che entrambi siete stati shakerati; perché, credetemi, la sua espressione incredula e perplessa non avrà mai prezzo.
Così ti aspetti un meritato 'va a quel paese', invece ancora una volta sorride semplicemente e ti chiede 'lo vuoi lo zucchero filato?', ti prende per mano e ti porta via.

Ti impastrocchi un po' le mani, sei un po' stanca, gli occhi bramano sonno e la coscienza brama studio, ma rimetti in ordine ogni cosa e ti dici pronta a ricominciare i tuoi compiti. Si riparte, è tutto ok di nuovo.

''Si, ma la prossima volta la giostra facciamo che la scelgo io''.

Una buona giornata, a chi non è come neve...

P.s. oggi è il mio 111° post, assolutamente il mio numero perfetto, ed anche se avrei voluto fare qualcosa di diverso, poco male, recupererò in altri modi, ma non potevo non sottolinearlo e chi mi conosce..lo sa.

23 commenti:

  1. La giostra dell'esistere ti farà volare lo stomaco in gola un sacco di altre volte, tanto vale che alle giravolte procurate, invece, abituiamo subito sensi e percezioni, dopo aver pagato il biglietto. Per ogni Parco Divertimenti c'è mastercard, la vita che ci accappotta non ha prezzo...

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    1. Come sei poetico!
      Si, effettivamente è meglio abituarsi prima possibile al percorso imprevedibile, soprattutto una volta che il giro è già pagato.
      Solo a volte ti ci spingono senza preavviso ed allora l'effetto sorpresa ti confonde un po'. Ma se non ci fossero questi Luna Park...
      Un abbraccio Franco :)
      Ps. ti devo confessare che quando hai detto, da te, che hai partecipato al video di volontariato alla Caritas, non ho potuto farne a meno e sono corsa ad impicciarmi, ihih >-<

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    2. ..e pensi volevo non v'impicciaste? eheh.. mi hai pure trovato? ;)

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    3. Arg, commenti che si cancellano soli random!
      Dicevo, si, penso di averti trovato: nel video compaiono un altro uomo con la barba folta ed una donna, e se ti ho ben individuato tu dovresti essere quello che dice la frase finale del video.
      'non toccatemi la Caritas', una cosa del genere. :)

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  2. Buon 111 unnesimo post dolcezza mia...ma le montagne russe mi vedrebbero cadavere assicurato , anche nelle mani di Dio fatto persona!!!
    A pensarci bene , quante montagne russe senza neanche il premio dello zucchero filato ho valicato?
    Troppe, forse sono troppo coperta di neve?+++++

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    1. Grazie mille, Nella carissima, 111 va assolutamente ricordato. Ad ogni modo, è proprio vero, nella vita ci si ritrova spesso col cuore in gola ed alla fine neanche un premio di consolazione. Io, però, ho avuto la grandissima fortuna di trovare qualcuno che mi da molto più che un premio.
      Tranquilla, con il sole caldo dell'estate, la neve si scioglie e rimane solo un bel sorriso :)

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  3. Non ho mai fatto montagne russe, il sentire il cuore in gola mentre scendi, nonono già la mia vita è una montagna russa.

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    1. A maggior ragione, non saresti già abituato alla sensazione?Saresti, cioè, nel tuo habitat naturale. Sicuro non proveresti?;-)
      Guarda che poi lo zucchero filate pare più dolce e buono :)

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  4. Neanche io ci sono mai salito. Non è che mi attirino tanto.
    Ma poi non si dovrebbe fare prima una visita cardiologica? Metti uno c' ha un soffietto, o una porta a soffietto?
    Alla prima discesa "tracckete"! Ce rimane secco!
    :O

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    1. Ahahah, certo che come sei sensibile tu xD
      Comunque vai tranquillo, in questo tipo di montagne russe la cardiologia non è indispensabile, basta solo forza di volontà ed una persona buona, tanto buona, che sia disposta a tenerti la manina quando la paura è a mille.
      E come ho già detto su, ne vale la pena. Assicuro io, fidatevi! xD

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    2. No no io non mi fido!! Vojo le prove!!
      è__é
      Le montagne russe, seppur metaforiche, non le vojo vedere!!
      Manco il Bruco-Mela voglio. Sono allergico alle mele!
      è__é

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  5. 111? Chissà perché ti piace quel numero *--* in effetti le giostre a volte ti fanno prendere certi accidenti :O

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    1. Ihih, eh, chissà :-P
      Si, soprattutto certe giostre. Ma vuoi mettere le risate dopo?:-)Soprattutto con la buona compagnia :)

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  6. Ti riporto un passo tratto da uno dei miei libri preferiti, Undici minuti di Coelho (c'è anche l'assonanza col tuo centoundici).

    Oggi sono passata davanti a un luna park. Ma, poi ché non posso scialare il denaro, mi sono fermata soltanto per osservare la gente. Sono rimasta a lungo davanti alle montagne russe: vedevo che la maggior parte delle persone ci saliva in cerca di emozioni, ma quando i vagoncini cominciavano a muoversi, tutte avevano una paura tremenda e chiedevano di fermare la corsa.
    Che cosa vogliono? Se hanno scelto l’avventura, non dovrebbero essere preparate ad arrivare sino alla fine? Oppure pensano che sarebbe più intelligente non percorrere questi saliscendi e divertirsi su una giostra, girando in tondo?
    Per il momento, sono troppo sola per pensare all’amore, ma devo convincermi che tutto passerà, che troverò un impiego e che sono qui perché ho scelto questo destino. La mia esistenza è come le montagne russe - sì, la vita è un gioco forte e allucinante, la vita è lanciarsi con il paracadute, è rischiare, è cadere e rialzarsi, è alpinismo, è voler raggiungere la vetta di se stessi, e ritrovarsi insoddisfatti e angosciati quando non ci si riesce.

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    1. E' bellissima, Wannabe!
      Mi piace tantissimo Coelho (anche se questo passo non lo conoscevo proprio), ed il fatto che poi, proprio questo pezzo sia preso da un libro che si chiama 'UNDICI minuti' e si abbini così perfettamente al mio post...Non avresti potuto lasciarmi commento migliore.
      E lo scrittore ha assolutamente ragione, bisogna essere pronti a tutto, una volta che si decide di salire sulla giostra non ha più senso desiderare di scendere. Ci sei dentro, al massimo 10 minuti di paura e poi...

      Magari ci salgo davvero, al Luna Park: se non mi vedrete più scrivere sarò morta lì sopra xD o ve lo farò comunicare da Maurizio xD

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  7. So bene, direi meglio di chiunque altro, cosa c'è dietro questo post, che è stato una sorpresa per me ritrovarmi a leggere, dopo un sabato lunghissimo trottorellando qua e là. So esattamente cosa significano quei 10 minuti e conosco la sensazione da "montagne russe" di cui parli, pur se appunto vissute da un' altra prospettiva rispetto alla tua, dal posto dietro. E' stata una bella metafora che mi ha "parlato" tanto di te, al pari del post, seppure poi sono cose che io già conosco bene ;)
    E' un pezzo di quelli tuoi "classicissimi" (volendo "catalogarli" in grandi categorie ^^), quelli un pò "prima maniera", dove nel profondo puoi arrivarci solo tu, che sai esattamente di cosa stai parlando e, eventualmente, chi altro ha vissuto quelle esperienze con te. Ma appunto, in questo caso io sono quel qualcuno, perciò... capisco perfettamente :)
    E sono onorato di quanto hai detto su di me, nel post e poi anche nei vari commenti... oggi non voglio dire troppe parole, anche perchè quelle ce le dedichiamo continuamente e meravigliosamente lontano da qui ormai (seppure qui è bellissimo che rimanga sempre), l'unica cosa che mi preme perciò di farti sapere è che puoi portarmi anche sulla giostra più pericolosa, estrema, spaventosa... io ci salgo lo stesso, con te, qualche posto dietro se non riesco proprio a mettermi al tuo fianco, e pure se mi sballottola di qua e di là alla fine lo zucchero filato, e un bell' abbraccio te li offrirò sempre :)
    Perciò non c'è nessun "monster", nessuno da mandare a quel paese... ci sei solo tu e chi ti ama profondamente e totalmente, quindi non saranno certo le evoluzioni anche pazzesche di 10 minuti di montagne russe a cambiare mai qualcosa, a farmi perdere la bussola di un amore che so esattamente in che direzione punta, e che volto abbia. Il tuo, appunto.

    Comunque si, al Luna Park andiamo a quello che spara alle papere... cose tranquille, ihihihi ^^

    :-*

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    1. Lo sai, comincio a pensare che tu sia decisamente troppo buono. Mai incontrato un cuore dolce come il tuo. Al mondo ci sono tante belle persone, ma per stare dietro ad una come me..ci vuole anche un bel po ' di pazienza, di sangue freddo ed anche un alto livello di sopportazione...ecco, tu hai tutto questo e quando dico che sei troppo buono con me, è perché capisco che in pochi, anzi, NESSUNO farebbe quello che fai tu con me. Sei così comprensivo...è una sensazione bellissima poterti dire tutto, anche le cose che so non è bello ascoltare, e sentire da te anche note di disappunto, ma mai un tono della voce troppo alto e mai soprattutto un attacco a me. Sei tanto intelligente. L'altro giorno parlavamo di caratteri e caratteri. Di quelli che per farsi sentire hanno bisogno di azzittire l'altro e poi di quelli che sono in grado di reggere una conversazione, di affrontare una situazione con obiettività, ragione e calma.
      Ecco, secondo te, tra questi due chi è il migliore? Chi vorrei al mio fianco sempre?
      Lo so che lo sai. Mi spiace portarti dietro la mia insana giostra, e te lo dico non a caso stasera, ma spero tu potrai sempre capire che durante tutto il percorso tu non cambi mai.
      Adesso mi scuso se la mia risposta non è altezza o sgrammaticata ma sono col cellulare e mi andava proprio di farlo adesso, mentre tu sonnecchi (no, conoscendoti sarai sveglio a rigirarti nel letto) ed io penso che non voglio partire, siiigggg.
      Comunque niente, quello che vorrei principalmente dirti, il senso del mio commento (che poi è anche il fulcro di tutto il nostro amore) è questo: tu? Al gioco delle paperelle? Ma se in ogni sfida che facciamo perdi rovinosamente.
      Mi fai quasi tenerezza, sai? Schiappa xD

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  8. Quando si sale su questa "giostra" che è la vita, difficilmente si può scendere, però ogni tanto capita di avere la possibilità di scegliere la "giostra" su cui salire.

    Ti lascio questa mia poesia che si intitola appunto Vita:
    Ho raccolto le lacrime
    Di un Cristo piangente,
    Ho cullato un bambino morente
    Ho ucciso nel nome dell’amore,
    Ho bevuto il tuo sangue
    Guardandoti negli occhi.

    Ho giocato col tuo cuore
    Restando in silenzio quando
    Invocavi il mio nome,
    Beffardo ridevo della tua agonia
    Gettandoti sabbia negli occhi,
    Mi nascondevo per fuggire lontano
    Ritornavo per inebriarmi di odio.

    Ho aperto i cancelli infernali
    Mi sono bruciato nella dannazione,
    Di rabbia ho nutrito la mia anima
    Ho dato tormento alla tua carne,
    Divenendo estasi e amore.

    Sono stato fiera crudele,
    E vittima sacrificale
    Fino a prendere il tuo nome.

    Ora chiamami
    Vita!
    (Xavier)

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    1. Molto bella la tua poesia, Xavier. Vedo con piacere che più di qualcuno si ritrova bene con la mia metafora.
      Ti ringrazio del commento e ti rinnovo i miei complimenti per il tuo talento :)

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  9. Buon 111 post,non ce che dire è un bel numero :-)).per il resto non entro in merito è semplicemente bello come bellissimo è il commento di
    Maurizio C.
    Ciao

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    1. Grazie mille :)
      Si, i commenti di Maurizio sono sempre bellissimi, non a caso è così che mi sono innamorata di lui e della persona meravigliosa che è. Grazie mille del commento, un abbraccio :)

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  10. Stellina mia, la vita purtroppo, è una giostra continua, sembra sempre di essere sulle montagne russe e spesso non ci è permesso scendere.
    L'unico consiglio è: rimani aggrappata, nervi saldi e zero paura... Così sfiderai anche la sorte e raggiungerai i tuoi obiettivi.

    Ti abbraccio.

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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.