giovedì 3 novembre 2016

...Ma non c'è luce, né una stella...

Quando ero alle elementari, la mia maestra di italiano ci assegnava spesso e volentieri dei temi con la stessa, unica traccia: penso e scrivo.

Penso e scrivo.

E' arrivato il gelo, nella mia città ed anche un pochino nelle mie giornate. Stanotte ho dormito per la prima volta con il piumone e quando mi ci sono infilata sotto, ho pensato che quella sensazione di caldo, di protezione, di morbido, non poteva arrivare in un momento migliore. Che era una piacevole scoperta averne bisogno.

Penso e scrivo.

Mi sono svegliata immotivatamente presto e mi sono cullata tra le lenzuola per un po' di minuti, chiedendomi se avessi avuto voglia di fare qualcosa nel frattempo. E la risposta è stata no. Ho fatto una colazione che definire tale è un delitto e poi ho ripassato qualcosa. Sono scappata per l'università quasi un'ora prima della lezione ed ho passato due ore con la mano dolente per le frasi dettate dal professore da scrivere di corsa e sono tornata a casa, con passo lento, anche se il passo lento io non lo sopporto e non mi si addice per nulla.

Penso e scrivo.

Sono arrivata a casa alle 15.20 per pranzare rigorosamente fuori orario.
Prima di entrare in casa mi sono lasciata andare sulle pareti dell'ascensore e mi sono guardata allo specchio in silenzio.
Dopo essere entrata in casa ed aver mangiato in pochi minuti, mi sono poggiata sul lavandino, davanti ai piatti sporchi, e sono scoppiata a piangere.
Odio piangere. No, odio ammettere che ogni tanto mi scappi da piangere. Perché piangere è intimo, piangere è solo mio, piangere non deve essere un racconto per fare pena o tenerezza agli altri. Piangere è un silenzio da tenere possibilmente nascosto.

Penso e scrivo.

Ho fatto le pulizie che dovevo fare, ho finito di farle ed ho usato il telefono. Poi l'ho spento, ho chiuso le luci, mi sono messa sul mio piumone e sono scoppiata di nuovo a piangere in silenzio, da sola.
Piangere non va raccontato, ma oggi lo racconto lo stesso senza rabbia, senza colpa, senza sentimento e senza ragione. Così come senza ragione ho pianto sentendomi come non mi sentivo da moltissimo tempo.
Poi, proprio realizzando che stavo facendo qualcosa che non c'era motivo di fare ho smesso, ho asciugato il viso con la manica della mia maglietta rossa, perché il rosso fa sempre bene, ed ho pensato che forse avrei voluto scrivere questo post.
Ho lasciato scorrere il mio pomeriggio finché non ho deciso di accendere il computer, nonostante l'idea che probabilmente starò scrivendo le cose sbagliare.

Penso e scrivo.

Oggi vorrei non pensare.

Buona serata, a chi non è come neve...

8 commenti:

  1. Io sono molto da "penso e scrivo".
    Ha un che di terapeutico.

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    1. Forse è quello che pensava la mia brava maestra quando ce lo assegnava. Grazie del commento :)

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  2. La sensazione del piumone è indescrivibile, un senso di pace e tranquillità, perciò quando ti senti così sola e ti vien da piangere rifugiati sotto le coperte, è sempre la soluzione migliore ;)

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    1. Ma si, due lacrime non hanno mai ucciso nessuno :) Poi sotto il piumone non ci vede nessuno :)
      Grazie :)

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  3. ...e invece mia adorabile Paoletta piangere fa bene e non c'è da vergognarsi, anche se pensiamo sia senza motivo..
    Poi se ci guardiamo bene dentro, un piccolo, minuscolo motivo c'è sempre, te lo dice una che trattiene e poi scoppia e sai per quanti motivi...mamma mia..
    ma sono talmente ingarbugliati che non li trovo spesso, ma ci sono e così mi libero..
    E poi ,anche se tu non ne hai bisogno, le lacrime fanno gli occhi belli..
    Aspettami arrivo sotto il piumotto..io non l'ho ancora tirato fuori e sono stravestita però....che pigrona...
    Bacio speciale e piovoso e freddo!

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    1. E' vero, una volta ho letto che quando si piange, lo si fa per tutte le cose che si crede di aver sbagliato nel corso della propria intera vita. Magari è esageratamente troppo, però qualche motivo c'è sempre.
      Sicuramente mi è servito sfogarmi, quella sera, adesso cercherò di essere più felice e di motivi stavolta si che ne ho :)
      Grazie della tua dolcezza, come sempre :)
      Ti stringo forte e ti abbraccio :-*

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  4. Sto in tremendo "arretrato" quindi perdonerai la "concisione", spero: non smettere mai di scrivere e di pensare, ancor più di scrivere quello che pensi e, più in generale, di esternarlo agli altri. Ma, se posso, ti auguro di pensare alle tante, tantissime cose belle, positive, meravigliose che hai nella tua vita e nei tuoi rapporti, negli affetti, nei sogni... eh, su quelle, davvero, ti auguro di scrivere fiumi di parole, bellissime come il futuro che ti aspetta dietro l'angolo e che sta a te decidere come "accogliere" nella tua vita: se lo fai con un bel sorriso, lasciando da parte i "pesi" che hanno un pò minato qui e là i tuoi anni passati, secondo me... ne hai solo che da guadagnare :)

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    1. Certo che ne avevi di commenti da recuperare, eh :-P
      Comunque ti amo e rileggendo il mio post e poi il tuo commento mi rendo conto di come a volte io e te siamo davvero diversi. Ma è bello anche e soprattutto così e quindi ti ringrazio di completarmi come io spero di completare te.
      Vedrai che il mio futuro, se vorrai, sarà anche il tuo. Ti amo e con te ci guadagno sempre

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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.