martedì 24 dicembre 2013

La neve cade e cade pure il mondo

E finalmente è quasi arrivato anche questo Natale, la mia festa preferita da sempre.
C'è un dettaglio non irrilevante stavolta. Che però non ho interesse a ricordare, nonostante avessi scritto nel post precedente che dimenticare non era possibile e neanche utile.

Ma adesso che le cose sono cambiate, che sono andate in un certo modo che non vale la pena riportare qui (ma conoscendomi non lo avrei fatto a prescindere, o comunque non sarei entrata in quei dettagli necessari per capire tutta la storia) mi accorgo che le cose negative riescono benissimo a nascondere quelle positive.

E non è assolutamente un male, in questo momento, perché solo così mi sono liberata da quella morsa quasi asfissiante che faceva urlare i miei sensi di colpa.

E quindi adesso sono finalmente punto ed a capo.
Via da tutti i problemi e davanti a qualcosa che non mi spaventa; che è come ho sempre sognato e forse anche meglio.

Ed allora, anche se l'atmosfera Natalizia l'ho avvertita sicuramente in modo maggiore gli altri anni, sono felice più che mai. Con tutti i pezzi nel posto giusto, con una parete che posso riempire come voglio e con i colori che più desidero, anche quelli 'troppo accesi, che dirà la gente?'.

E' semplicemente questo il mio mondo, tra le stelle, senza limiti.

Una buona Vigilia, a chi non è come neve..

2 commenti:

  1. Brava dolce e bellissima Paola! Senza limiti, piena di vera felicità, libera e... con non solo pareti da riempire con i colori che vuoi, ma un intero futuro da disegnare come lo desideri tu: a mano libera, senza paura di sbagliare perché di certo non sbagli, e pieno d'amore, perché tu SEI amore e DAI amore.. sei fantastica tesoro mio :-*

    Buona Vigilia a te, Gnappetta adorata.. :-*

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    Risposte
    1. Come diremmo noi, dajeeee no?ihih
      Intanto grazie, ormai non serve ricordare quanto sei carino e gentile nei tuoi dolci pensieri. E poi sto facendo rifornimento di colore in questi giorni.
      Speriamo bastino :-p

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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.