martedì 5 novembre 2013

Am I in love with the night? Am I in love with you?

La cosa che penso accomuni la quasi totalità dei neo-diciottenni è la voglia di un documento.
Quel documento plastificato che tanto attendi di mettere nel taschino del portafogli, pronto a sfoggiarlo con gli amici e ad usarlo.

Ecco, ormai son quasi due anni (forse un pochino meno), che la mia patente è ben custodita (poco usata, eh, ma ben custodita), ma mi ricordo il modo in cui ho imparato.

Prima di tutto, prima ancora di prendere il foglio rosa, mi incuriosiva scoprire come imparare a cambiare le marce. Quando si scala, quando si sale?
Così un giorno chiedo a mamma 'ma come lo capisco?', e lei mi rispose 'devi ascoltare il motore, la macchina ti parla'. Io ovviamente risposi ironicamente che 'boh, ma, con me non vuole conversare'.

Ovviamente ci ridemmo su, ma oggi mi son resa conto di una cosa. La mia vita, in questo periodo, può essere paragonato alla scuola guida.

In fondo, guidare è quasi un meccanismo automatico, che quando impari non puoi scordare più. Come la vita, no?
Solo che il complicato è quello che c'è prima. Quindi c'è da imparare a mantenere le distanze, il freno ogni tanto, il parcheggio che se non calcoli bene non ti viene, la velocità, le frecce...
Insomma, su, la patente tutti sappiamo cos'è e cosa serve sapere per averla.

Però voi, alla distanza nella vita ci avete mai pensato?Che se stai troppo vicina ti fanno le improvvisate e ci devi pagare tu. Se stai troppo lontana e c'è striscia discontinua (ma anche quella non tratteggiata, a volte, diciamolo) ti sorpassano e perdi il tuo posto. E poi che fai?Puoi mica accelerare di colpo e tentare di rimediare?Che con la fortuna che ti ritrovi dietro ci sta già la volante con la paletta fuori dal finestrino.

Poi ogni tanto devi pure frenare, non sempre, ogni tanto. Che il mio istruttore di guida mi odiava per questo 'ma c'è l'ostacolo, perché non freni prima?!FRENA, TESTONA!'.

Soprattutto parliamo dei parcheggi, che quelli quando guidavo con il mio ragazzo e cercava di insegnarmeli mi arrabbiavo a bestia perché non riuscivo a regolarmi, mentre una volta iniziate le lezioni son stata la prima cosa che ho imparato immediatamente. Tanto che, un giorno, il simpaticone del mio istruttore (che lo so che in fondo mi trovava pure simpatica) mi fa 'tutta fortuna, questo lo sbagli!', ed invece l'ho azzeccato. Sempre, eh, che cavolo!Almeno quelli!
Però nella vita non so parcheggiare, cavolo. Non capisco quasi mai quando girare, se il posto va bene, se mi devo allargare o stringere di più..

Così come nella vita non so cambiare le marce. 'Ascolta la macchina' equivale ad 'Ascolta il tuo cuore'. Oh, a me nessuno dei due ha mai parlato. E non chiedetemi di guardare i giri, che quelli mica li posso trovare in tutte le macchine?E quelle con il cambio automatico lasciamole stare, che con l'ultima esperienza che ho avuto ho saltato un giorno di scuola (grazie Maria Luisa, senza te non avrei di che ridere, ihih)
Oh, poi sarò io che non sono nata per guidare?Intendo in senso metaforico, che alla pratica ci so su. Ancora nessuno specchietto è mai saltato. L'unica cosa che, come tutti ben sapete, odio sono i CONTROSENSI (per non dire divieti), che quelli almeno una volta li devo beccare sennò mi sento persa.

E nella vita, cacchio, quelli non ti lasciano scampo. Perché per strada, su, a meno che non sia finita in autostrada (ma li è un po' difficile fare un errore del genere) puoi fare l'indifferente, magari speri che non ti becchi nessuno; forse una retromarcia, un 'ops', un sorriso e via. Che se ti vedono con la faccia simpatica ti ricambiano pure.

Però quando vai in contravvenzione nella vita?Che cacchio combini?Che li i vigili sono spietati, manco con la multa perdonano. Un po' ti insegnano, si, ma intanto c'è da pagare.
E che noia, era meglio al tempo delle carrozze.

Ma tanto, ragazzi, lo sappiamo tutti che...
caro istruttore una volta che la patente me l'hai data, io guido a modo mio.

E ogni tanto 'ste marce le cambio pure io, che quando la macchina urla forte non posso non sentirla anche io..Arrivarci però...arrivarci...

Lo so che il pezzo molto probabilmente è stato scritto un po' alla rinfusa e non è forse arrivato quello che volevo, ma se non scrivo così non ci trovo gusto.

Ed allora un buon viaggio a tutti ed a chi non è come neve...

4 commenti:

  1. E' che a volte si vorrebbe tornare a prima dei 18 anni e lasciare il volante in mano a qualcun altro che non hai proprio sbatta di startene nel traffico con i sensi allerta per evitare incidenti.
    Vorresti solo rilassarti e goderti il panorama. Ma ormai non si può più perchè conosci l'auto e conosci i pericoli delle strada. E allora anche se non sei tu a guidare non ce la fai mai a rilassarti del tutto. Sei sempre lì con le antenne dritte attenta a ciò che fanno le altre auto.
    E non sempre riesci a sentire cosa ti dice il motore, allora abbassi un po' lo stereo per cercare di capire ma sei troppo distratta e proprio non ce la fai... e ti ritrovi in corsia d'emergenza.
    E i soccorsi arrivano, sì. Ma capita di dover aspettare un po'.

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    1. Esatto, proprio colto nel segno. Adesso, proprio in questo momento lo vorrei un passaggio. Ma mica si può sempre?
      Che anche prendendo i mezzi pubblici, devi mettere in conto che ci saranno ritardi, o chissà quante fermate prima della tua destinazione..
      No, no..forse oggi vado a piedi..

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  2. Beh, intanto ciao Paola, era un pò che non scrivevi e mi stavo preoccupando, devo anzi dirti che mi iniziavo a chiedere "chissà che fine avrà fatto quella gnappetta?!"... ma per fortuna eccoti qua :)
    Intanto, ti immagino che impari a guidare... povero istruttore! ihihihih ^^ per non parlare degli incauti pedoni :)))))
    Ma sciocchezze a parte, perchè quelle avrai ormai capito che le dico sempre, tu secondo me sei una cosina preziosissima... una tigre dentro un pulcino, un vulcano dentro Puffetta (^^), hai una sensibilità molto delicata, che "vive" su frequenze diverse dagli altri, e questo, per quel che posso aver capito io eh quindi è più che possibile che sbagli, fa si che il tuo cuore sia più che attivo, tutto fuorchè freddo ed assente ma assolutamente "pulsante" e caldissimo. E' come per gli occhi... che cambiano tutto a seconda di chi appunto osserva... per te è questione di "frequenze", tu il cuore ce l'hai sicuramente, è solo che tu per prima forse non te ne accorgi di quanto batte e comunica, perchè non ne conosci le esatte frequenze di trasmissione. Ma quando ti "sintonizzerai" fnalmente su di esse.. perchè questo avverrà sicuramente, sicuramente... scoprirai qualcosa di bellissimo e butterai via tante piccole e grandi "paurine" che legittimamente ora hai e senti. E comunque... in giro qualche radio-amatore in cerca di frequenze particolari ancora c'è secondo me, pochi perchè non si usa quasi più ma... ne esistono, perciò chissà che, mentre tu non lo sai, già qualcuno non sia in "ascolto" di quelle frequenze lì... ;)

    E per la guida (perchè era un post sulla guida questo, o no? ^^), hai detto bene, ci sono millemila pensieri possibili da fare, o che si fanno, o che TU fai... però, alla fine, la patente te l'hanno data e ora devi solo guidare a modo tuo. Imparando a parcheggiare dove non credevi, o a spostarti dove non pensavi, o anche a fare qualche infrazione se... la motivazione è valida per te, in quel caso saranno punti ben spesi, è proprio il caso di dirlo :) E vedrai che, di botto, oltre al tuo cuore sentirai benissimo anche i giri del motore, e starai già cambiando marcia con naturalezza senza accorgertene :)

    Ti mando un grande abbraccio... piccolo "concentrato di Paola" che non sei altro :D

    Respira.. e le cose non potranno che andare bene e come tu vuoi ;)

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    1. Prima di tutto, taci, che una guidatrice come me te la sogni proprio.
      In secondo luogo, mi sembra abbastanza ovvio che ti mancassero i miei pezzi. Sarebbe stato da pazzi il contrario, ihih.

      Per il resto (ahimè, hai sicuramente 10000 cose discutibili, ma quando ci azzecchi, ci azzecchi) hai pienamente ragione. Non trovo quasi mai le mie stesse frequenze, c'è a volte qualche interferenza e devo sempre trovare il modo per rimediare prima che sia troppo tardi. Però non so se qualche ascoltatore mi abbia trovato. Chi lo sa se è effettivamente sulla mia stessa lunghezza d'onda quello che mi sta ascoltando?O se è appena arrivato e non lo posso ancora vedere?
      Non sono mica poche le domande..

      Posso anche respirare, ma metti che io sia sott'acqua e non me ne accorgo?Mi si riempiono i polmoni ed addio..
      Lugubre, eh, ma capisci..

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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.