C'è voluto un po' prima di risalire.
Molto più di quanto non sia mai stata abituata ad aspettare.
Ma alla fine son arrivata in superficie.
In questi mesi è successo tutto e niente.
E son scomparsa con la speranza di non dover riempire queste pagine di tristezza e malessere, anche se ogni giorno in più senza il mio blog è pesato come un macigno.
E finalmente il momento di parlare solo di cose belle è arrivato.
Così come fatto l'anno scorso, anche buona parte di questa estate l'ho investita sui libri da studiare: non mi ero ancora abituata a presentarmi come Dottoressa Commercialista che, dopo 365 giorni esatti, ho deciso di aggiungere una seconda abilitazione professionale alla prima, quella da Revisore Legale dei Conti.
È stata anche stavolta dura ma altrettanto soddisfacente e con orgoglio ho vinto una personalissima scommessa fatta in silenzio: quella di arrivare ai due traguardi prima dei trent'anni.
Son arrivata alle ferie estive con tanta, tantissima stanchezza mentale, dopo essere sopravvissuta a quelli che son stati, senza ombra di dubbio, i giorni più caldi che io abbia mai conosciuto e, finalmente, ho aperto il capitolo che stavo tanto desiderando: quello della leggerezza.
Visto l'umore dell'ultimo periodo non avevo decisamente nessuna speranza per l'estate, anzi. La massima aspettativa era quella di recuperare un po' di sonno e di non dover soffrire il caldo nel tragitto casa-ufficio.
Invece è stata la settimana più felice di questo 2023 stanco e rancoroso.
L'ho trascorsa insieme al mio randagio, nella città in cui lavora, alla vista di tramonti su un mare che avevo sottovalutato e tra le lenzuola pregne del profumo dei suoi capelli.
Ho rivisto una mia carissima amica d'università, che porto nel cuore perché la distanza geografica per ora non permette quasi mai di più, e con la quale, su quella spiaggia, ho sperimentato la prima scottatura solare dopo anni che evitavo accuratamente l'esposizione allo stesso.
Ho conosciuto persone piacevolissime ed in particolare gli amici di infanzia del mio fidanzato che mi hanno accolta come se mi conoscessero da sempre e con i quali ho riso a crepapelle una serata intera, spettegolando e parlando di qualsiasi cosa come se davvero io fossi sempre stata parte del gruppo.
Ho letto libri splendidi e ritrovato un'energia illimitata, nonostante le notti brevi ed il caldo umido.
E mi son stampata un sorriso in faccia che non è andato mai via, perché il mio grande amore si è impegnato tutto il tempo perché mi restasse addosso.
Mi ha fatto trovare tutti i giorni il pranzo pronto, tornando appositamente al volo dal lavoro solo per condividere con me quello che sapeva essere il mio piatto preferito.
Ha accompagnato ogni notte la mia testa al suo braccio ed anche in quelle più calde non ha mai smesso di cercare il contatto con la mia pelle, fosse anche solo per intrecciare le nostre mani.
Mi ha accompagnata alla ricerca della granita al cioccolato ed i suoi occhi hanno cominciato a brillare come quelli di un bambino quando, per caso, la strada verso il bar ci ha portati alla piazza del paese in cui, come da tradizione, si celebrava la preparazione alla Varia con tanto di giganti, palio e tamburelli.
È stato divertentissimo ed ho capito di essere accanto alla metà del mio cuore perché, nonostante il grande caldo e nonostante io non ami per niente questo genere di feste, lì, abbracciata a lui, mi son sentita in pace con l'universo e sicura di poter dire "questo è quello che voglio; questo deve essere solo mio, solo nostro".
Abbiamo trascorso un pomeriggio meraviglioso al mare, con mia sorella, mio cognato e le due pupe mignon, venuti a trovarci dopo un'oretta di macchina al suono del "siamo arrivati" della più grande delle due, che ci ha tenuto a chiederlo per tutto il tragitto. E mi sono innamorata di nuovo di quegli occhi dalla tonalità più chiara di quella dell'acqua cristallina in cui abbiamo sguazzato ridendo, perché dentro ci ho letto la gioia sincera di star spendendo del tempo con la mia -la nostra- famiglia. Ho immortalato nel cuore -e con il cellulare- questo tipetto dolcissimo ma dall'aspetto burbero, con la barba lunga ed i capelli neri e folti cedere ad ogni richiesta di due nane, al contrario, dall'aspetto angelico e dall'animo monellissimo.
Mi son confermata che questa si, è decisamente la vita che voglio, la città che voglio, l'uomo che voglio.
E mi son ricordata di quanti capricci ho fatto prima di rendermene conto, prima di cedere ed aprire il mio cuore a chi mi sembrava così tanto diverso da suonarmi quasi incompatibile.
Ed invece...
"Venivano dai più lontani estremi della vita, questo è stupefacente, da pensare che mai si sarebbero sfiorati se non attraversando da capo a piedi l'universo, e invece neanche si erano dovuti cercare, questo è incredibile, e tutto il difficile è stato riconoscersi, riconoscersi, una cosa di un attimo, il primo sguardo e già lo sapevano, questo è il meraviglioso. Questo continuerebbero a raccontare, per sempre, nelle terre di Carewall, perché nessuno possa dimenticare che non si è mai lontani abbastanza per trovarsi, mai - lontani abbastanza - per trovarsi - lo erano quei due, lontani più di chiunque altro.“
Una buona fine estate, a chi non è come neve...