Ho la voce di Bersani che mi scioglie il cuore da tutto il fine settimana.
E se c’è Bersani deve esserci per forza anche quel film, è matematico.
Anche quello mi scioglie sempre il cuore, pur facendomi tanto ridere.
Oggi è Lunedì.
Peggio. È il Lunedì dopo un pessimo fine settimana.
Ma è una bellissima giornata. Fuori, è una bellissima giornata.
Il sole si allunga nonostante l’orario, il vento s’è portato via la tempesta dei giorni scorsi ed io ho da ieri un desiderio pazzesco di uscire a riveder le stelle.
Mi sentivo triste ed abbattuta ma poi d’un tratto mi è venuta voglia di far cose che non facevo da una vita e mi è tornata un po’ di luce addosso.
Per il solo fatto di riscoprire che ancora le amo profondamente.
Ché Venerdì tornando verso l’ufficio mi son accorta del fatto che la Primavera è sbocciata all’improvviso in mille colori e già solo quello poteva bastare.
E poi però si sono aggiunte le zampette dei miei gattuzzi.
Le risate delle mie nipotine e delle mie sorelle.
I biscotti che faceva la nonna e la pizza che adesso invece sforna papà.
Chi lo ha deciso che regalare dei fiori debba equivalere a sradicarli per poi farci un mazzo tutto infiocchettato?
Costringendomi a convincermi che non mi piace farmi regalare dei fiori.
Regalami dei fiori su una distesa libera ed infinita.
Di verde e puntini colorati.
Portami a vederli lì dove sono nati (radici abbastanza forti da trattenermi) e lì poi dove rinasceranno.
Regalami le margherite.
Baciami ancora,
baciami ancora.
A chi non è come neve...