Io sono il tipo di persona che abbassa il volume delle proprie cuffie per ascoltare che tipo di musica ascolta lo sconosciuto che la fiancheggia durante il tragitto.
Sono il tipo di persona, insomma, che ama studiare gli altri perché magari da un piccolo dettaglio si può immaginare moltissimo.
Ecco perché amo il mio blog, le telefonate e gli SMS. Perché non sono l'unica come me, in tutto il mondo, e con la copertura di un display certe cose non le puoi intravedere.
E tutto questo l'ho pensato, banalmente, proprio mentre ero sospesa ad una telefonata ed il mio interlocutore indovinava senza indizi l'espressione ben dipinta sul mio viso in quel momento.
L'ho pensato perché non capita sempre così; non sempre i nostri interlocutori sanno o possono immaginare quello che sta succedendo dall'altra parte.
Premessa: se da oggi in poi nessuno dopo questo post mi telefonerà, non lo biasimerò, ma non è colpa mia se so fare tante cose contemporaneamente!
Mi è capito, al telefono, ad esempio di:
1. Scrivere.
Non spesso, ma diverse volte, nel frattempo, ho scritto soprattutto al pc. Me la sono anche cavata bene, una delle ultime mail che ho inviato (Maurizio, conferma, dai) l'ho integrata proprio mentre ero al telefono con il diretto interessato. In questi casi ti tradisce un po' il rumore della tastiera.
2. Mangiare.
Ma questo non è grave, soprattutto se il telefono squilla ad orari in cui la fame fa capolino normalmente. Poi tanto queste non sono cose che si possono nascondere, soprattutto parlando a bocca piena, ed alla fine ci rimedio anche un bel 'buon appetito'.
3. Studiare.
Ok, questa lo so che non è credibile, ma l'ho fatto davvero. Ovviamente non ero troppo partecipe alla conversazione ed alla fine ho riattaccato elegantemente. Non era neanche noiosa la persona all'altro capo del telefono, semplicemente gli esercizi di Economia Aziendale mi ipnotizzano.
Della prossima, come vi direi anche di persona, parliamone.
4. Piangere.
Si, ammetto, anche a Sparta si piange. Stranamente nessuno se n'è mai accorto. Ed io non l'ho mai detto. La cosa particolare è che quasi mai il pianto era legato al discorso sostenuto con la controparte, ma magari da una parola viaggiavo chissà dove, trovandomi in determinati periodi della mia vita, e mi sentivo rigare il viso così, a fiato trattenuto o allontanando semplicemente giusto un attimo il telefono. In qualche episodio mi son fatta quasi sgamare 'sei raffreddata?', 'ma sei ancora in linea?', ma alla fin fine ho sempre avuto la meglio. Tanto io non sono una chiacchierona, il mio silenzio non è sintomatico.
Ecco, questo è il mio terribile segreto: se mai vi capiterà di sentirmi tirare su col naso al telefono, non sarà mai raffreddore.
Se mi sentirete dire che mi bruciano gli occhi, sarà sempre e solo per un motivo. Quello di cui sopra.
Ecco, questo è il mio terribile segreto: se mai vi capiterà di sentirmi tirare su col naso al telefono, non sarà mai raffreddore.
Se mi sentirete dire che mi bruciano gli occhi, sarà sempre e solo per un motivo. Quello di cui sopra.
Ci tengo a sottolineare che non sono una piagnona, non fatevi strane idee.
Mi rendo conto che il post non sia uno dei miei migliori (in realtà ho scoperto di non avere proprio un formidabile metro di giudizio, in questo ambito, ma magari ne riparleremo), ma davvero, questo di non sapere cosa in realtà il mio interlocutore stia facendo, è un pensiero che spesso mi porta lontano con l'immaginazione.
Chissà quanti, parlandoci, intanto staranno: guardando la televisione; sbadigliando; alzando gli occhi al cielo; facendosi la doccia (o peggio); leggendo altrove; dormendo (ahahah, su questa non dico niente, chi mi legge sa già ciò che penso); cercando una buona scusa per riattaccare.
Chissà quanti, invece, staranno semplicemente ad ascoltarci, a ridere delle nostre battute, a consolarci per un pianto stavolta palese, a cantarci una canzone per farci sentire quanto è bello essere stonati.
Un giorno passerò in rassegna i miei compagni di telefonate, per ora mi accontento di essermi confessata io. A volte lo so fare anche io.
Una buona serata, a chi non è come neve...