venerdì 23 febbraio 2018

Anche senza le domande

Era da tanto tempo che non pioveva così.

Il cielo ha molti modi di essere cielo. Può essere azzurro, di quello profondo, che anche quando ci sono 10 gradi sotto zero, ti fa catapultare direttamente in estate o in primavera. C'è quello leggermente sporcato dalle nuvole bianche e soffici o intinte nell'arancione e nel rosso, preludio di un tramonto o di un'alba.
E poi c'è quel particolare cielo, grigio, pieno, tanto pieno da non permettere più al tuo sguardo di orizzontarsi e lo spinge a perdersi, ma che guardandolo ti fa pensare solo ad una cosa: "vuoto".

È proprio quello il cielo che fa più paura, perché è proprio in quel vuoto terrificante che c'è abbastanza spazio per riempire tutto di acqua fino all'orlo, fino a farlo traboccare.
E quell'acqua sceglie diverse vie per trasformarsi in pioggia.
All'inizio, naso attaccato al vetro della finestra, l'acqua ha quella forma sottile e piccola che la fa sembrare quasi una ragnatela, tant'è fragile e delicata. E tu commetti l'errore di pensare che, essendo così leggera, non avrai neanche bisogno di un ombrello quindi stacchi il tuo naso dalla finestra ed esci fuori, allo scoperto.
È solo in quel momento che ti rendi conto di come quelle ragnatele argentee che brillano alla luce, in realtà si stanno trasformando in delle piccole lame, tanto sottili quanto affilate. Ti si infilano ovunque, dentro le scarpe, tagliando per il collo ed intrufolandosi lungo tutta la schiena. Ma ormai è troppo tardi, sei già lontano da qualsiasi protezione ed è solo l'inizio.

Perché quando pensi che può solo comparire il sole, adesso, le piccole lame sottili si trasformano in qualcosa più compatto, più grossolano, ma non per questo meno potente. Ti ritrovi assorto sotto quelli che diventano gocce ora più grandi, trasparenti come il vetro, quasi eteree ma che si fanno sentire più che bene. E se prima sentivi le piccole lamelle conficcarsi ovunque, adesso sembrano più delle bastonate a tradimento che arrivano alle spalle da un nemico invisibile.
Non puoi difenderti in nessun modo, tanto che neanche ti maledici perché ormai sei convinto che pur sotto un ombrello non avresti avuto comunque scampo.
Probabilmente è in questo momento che arrivano i tuoni ed il fulmini, potenti, accecanti che ti regalano sussulti prima alla vista, inaspettati, e poi all'udito, già previsti.
Ma ormai non ti importa più, perché non può fare differenza nulla.

Finché non finisce tutto, proprio così com'era iniziata, mentre sei ancora persa in te. Con un cielo che non accenna a diventare azzurro, o casa di nuvole bianche e soffici o rosse ed arancioni.
Ma solo vuoto, così vuoto da poter essere riempito con qualsiasi altra cosa.

Era da tanto tempo che non piovevo così.

Una buona giornata, a chi non è come neve...


32 commenti:

  1. Bell'omaggio alla pioggia, pioggia che deve esistere, pioggia come vita... certo io che viaggio per Roma in scooter ne farei volentieri a meno, ma quando piove arriva anche la poesia, e quel guardarsi dentro, dove fare raffronti con altre piogge ed altre nubi. Ora esco anche io con una pioggia fitta e tagliente, faccio spesina e torno a fare la valigia, con costumi e roba leggera.
    Domani si parte per il mare... ;)

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    1. Oggi vi siete svegliati su una coltre di cotone bianca e morbidosa, cosa c'è di meglio per andare in scooter?Altro che pioggia :)
      Ma che te lo chiedo a fare, che a quest'ora sei già a sguazzare tra le onde del mareeee, profumo di mareee.

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  3. Mi sembra di capire che sia una situazione abbastanza grave... :o
    Che succede?

    Moz-

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    1. Che cccarino ad aver letto tra le righe :-D
      Niente di gravissimo in realtà.
      Era in corso una crisi esistenziale. Non di quelle che ci si aspetta in questo periodo della mia vita, relative al "dove andrò? cosa farò?". Più introspettiva ed intima, del tipo "Perché sono così e perché ci soffro come un cagnolino triste?".
      Comunque è stato un periodo particolare, breve ma che non voglio ripetere possibilmente :-D

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    2. Perfetto, grazie per la spiegazione.
      Dai, allora se è passato NON tornerà :)

      Moz-

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Il cielo non può essere vuoto ma al massimo privo di ciò che cerchi tu dentro te ma che non trovi.
    Forse perché semplicemente si è nascosto altrove.
    In un libro? In Un brano musicale? Dentro Un blog? Questo lo devi scoprire tu.
    Coraggio ragazza che cielo dopo ti ricompenserà ... Essendo più pieno di come non lo hai mai visto prima^^

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    1. A volte ci affanniamo a cercare qualcosa di cui forse non abbiamo neanche bisogno. O risposte inutili che abbiamo sempre avuto. Per questo in effetti hai ragione quando dici che il cielo non è mai vuoto, ma semplicemente non c'è quello che cerchiamo perché alcune cose non si trovano sollevando lo sguardo ma utilizzandolo per attraversare noi stessi nel profondo.

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  6. Dialogo di ieri sera al telefono

    Riky (alle prese con maltempo piovoso-nevoso da martedì sera): "La prossima estate se mi lamento del tempo, dammi un colpo di badile in testa".
    Lucia (mia sorella): "cinque minuti fa mi ha detto le stesse parole tuo cognato (alle prese con garage allagato dalle persistenti piogge)".

    Ma tu non hai mai visto il cielo con 10 gradi sottozero!!! Il cielo grigio? Beh dalle mie parti è consuetudine :D (il cielo peggiore è però quello con la 'maccaia', quell'azzurino smorto d'estate quando c'è umidità del 90%).

    Io sono l'uomo delle caz***e ovviamente :D.

    Per il resto che dire...una bellissima poesia sulla pioggia. Non mi aspettavo la metafora. E alla prima lettura non avevo letto quel PiovevO. Perdonami, ma ero al lavoro :P.

    Ma non ci credo.

    E' una pioggia passeggera. Sei troppo forte, scaccerai le nuvole presto.

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    1. Tranquillo, non c'è problema per la metafora mancata per un attimo :-D
      Comunque è tipico lamentarsi del caldo quando fa caldo e del freddo quando fa freddo :-D

      Il cielo col gelo l'ho visto in quel di Cosenza e in montagna :-D
      Non riesco a focalizzare la maccaia, ma l'umidità sui miei capelli benissimo :-D

      Quanto alla metafora, come ho detto a Moz, è stata una crisi esistenziale profonda dovuta a certi eventi stupidini, ma hai ragione sul fatto che fosse passeggera :) Quanto al forte non lo so, sicuramente non mi sono arresa ancora a nulla :)

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  7. Paola, io sono cattolico, cioè ho messo nelle mani di Dio la mia vita. Cosa significa?
    Vuol dire che qualsiasi cosa accada è per il bene mio.
    Ciao.

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    1. A volte non è quello che accade ma quello che si sente :-D
      Un abbraccio :)

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  8. Spero tutto bene, in ogni caso il cielo sorge ogni mattino, la pioggia non cadrà per sempre ;)

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    1. Vero, anche se materialmente nella mia città sta piovendo eccome xD

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  9. Io la pioggia la detesto, l'ho scritto così tante volte che sono venuta a noia persino a me stessa.
    Eppure un post così pregno di pioggia credo di non averlo scritto mai. Questo è pieno zeppo anche di stati d'animo, che si leggono in ogni parola, in ogni aggettivo, persino tra le righe.
    Forse a volte abbiamo bisogno anche di piovere così. Un abbraccio.

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    1. Si, infatti ho letto il tuo post sulla pioggia quando ho scritto anche il mio e so bene quanto la detesti :)
      Comunque mi fa piacere che sia riuscita a trasmettere col mio post quello che sentivo. A volte non è facile per niente farlo, altre forse neanche utile.
      Un abbraccio :)

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  10. Ciao cara Paola.
    Non so se tutto ciò rappresenti un tuo stato d'animo o sia solo un momento passeggero, seppur lungo, che ora abbia ormai un cielo sereno.
    Ti dico che inizialmente ho avuto la strana sensazione che tutto sia stato scritto da un uomo.
    Non so dirti esattamente perché.
    Ma la profonda sensibilità rispecchia l'animo femminile...Non so...
    Il tuo scritto è speciale, questo è certo.
    La pioggia a volte mi piace, il cielo scuro mi rasserena. Ma a volte mi annoia ed infonde tristezza.
    Tutto dipende dal percorso che stiamo vivendo. Ciò che importa è affrontare e distruggere a tutti i costi il negativo. Questo ti auguro con tutto il cuore.
    Abbraccio forte amica bella. A presto.

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    1. Mi fa sorridere che tu abbia pensato fosse scritto da un uomo :) Non perché sia offesa, assolutamente, ma è particolare pensare a come certe cose ti arrivano in modo diverso da quello che credevi :)

      Comunque si, ci sto provando a distruggere il negativo. Quelle insicurezze strane che non si sa perché ti vogliono immobilizzare anche se tu hai ben altri programmi. Quindi forza e coraggio che a tutto c'è una soluzione, si!:-D

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  11. La pioggia è qualcosa di magico, a volte. Qualcosa di terribile, altre. La frase è scontata e risaputa, ma funziona sempre, perché è vera: non può piovere per sempre.
    Un sorriso per il tuo cielo azzurro.
    ^_____^

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    1. Hai assolutamente ragione, non può piovere per sempre e per quanto sia a volte banale è una vera e propria consolazione :-D
      Un abbraccio a te, grazie :)

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  12. Le gocce che scorrono sul viso, ma non provengono dal cielo, hanno bisogno di spiragli diversi per intravedere un arcobaleno. Ma tu, le basi belle solide per l'arcobaleno, le hai già create tempo addietro: in certi periodi puoi vederle un po' appannate... ma hanno solo bisogno di essere rilucidate a nuovo. Un abbraccio.
    Paola

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    1. Grazie mille Paola, sono contenta che sia tornata :) Adesso sono tornata anche io ^.^

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  13. Se piove, mi chiami accanto e mi indichi attraverso i vetri quel che succede fuori, distorto dai goccioloni sulla finestra, da quell’idea di mosso che ha la pioggia quando bagna come di virtualità tutto quello che scopre, toccandolo, appoggiandovisi sopra. – Guarda, piove, mi dici e mi convinci ci sia qualcosa da guardare, rannicchiati spalla contro spalla sul davanzale, e io ti dico – Tutte le volte la stessa storia, ma è una finestra, un po’ di pioggia! Dici – Zitto, e guarda; apri la finestra con l’acqua che rimbalza sul marmo e ci colpisce di riflesso. – Dai, che dopo ci tocca asciugare; ma dici che ti piace l’odore fertile dell’acqua, ti piacciono le persone in pantaloncini che camminano svelte, indecise tra il fastidio e il sollievo, guardi i palazzi di fronte, ti piace il nome dell’inverno pronunciato dalla bocca dell’estate, il brivido sulla pelle fuori stagione, il fatto che non si possa uscire, gli amici che chiamano per disdire la serata alla discoteca all’aperto, la televisione spenta. E io insisto – È pioggia, è solo pioggia: non può piacerti, è una cosa stupida. Tu dici che non c’è niente di male a essere stupida. E’ che la pioggia ti piace proprio, le gocce sul naso, o su una ciglia. Io vorrei prenderti e tu non vuoi. Il rumore delle auto sul fondo bagnato, le onde che alzano piano, ti piace quell’odore e colore di cenere che non è un fuoco spento, non è rovina, ma è una proprietà dell’acqua, è la cromatura d’una città sottomarina, ma senza i fronzoli dei coralli, è calma e bellezza, il segreto in un’ostrica. – Sei scema; ti dico all’orecchio, scrolli e ridi per togliermi la parola, il mento sulle mani, una freschezza sulla pelle. Resteresti a guardare la pioggia per ore, ne sei capace, poi fai una doccia, metti l’accappatoio, l’asciugamano attorno alla testa, e se piove ancora ti rimetti a guardala, incantata, che donna particolare che sei! – Chiudiamo? E’ un lago qua per terra, attenta ai piedi. La chiudiamo per metà, la tua parte rimane aperta, allora io mi sposto dietro di te, ti abbraccio e poggio il mento sulla spalla, e sei contenta se me ne sto zitto e guardiamo la pioggia, le persone che corrono nelle portiere in macchina, gli ombrelli infelici, pensavano se ne riparlasse tra mesi. Ma è possibile che non hai niente da fare, da startene a guardare la pioggia? - È un acquazzone, una cosa passeggera; mi piace starti avvolto contro, mi piace accarezzarti le braccia, il corpo, mi piace amarti senza fare l’amore, mentre guardi la pioggia e dici che ti piace guardarla, che non ti stancheresti mai, che è una cosa stupida e che non c’è niente di male, nelle cose stupide. Mi viene male alla schiena, mi formicolano le gambe. Chiudo la finestra, prendo uno straccio dalla cucina e asciugo il pavimento, rimango a guardare mentre piove, ma se non ci sei tu a guardare la pioggia mi diventa oltre che stupida, mi diventa inutile e insulsa, e non la guardo più.

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    1. Che meraviglia...bellissima, me ne sono innamorata subito, alla prima lettura!

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  14. Ciao Paola, mi hai reso un po' triste mentre leggevo.
    La pioggia era una metafora, indubbiamente.
    Tutto quel vuoto, quel bianco, quel qualcosa che vorremmo sconfiggere ma al momento non ne abbiamo la forza, andrà via, VEDRAI.
    Troverai quello di cui hai bisogno in te e nelle persone che ami e che ti sono accanto.
    Lo dice pure il tuo Tiziano:

    "Se piovessero dal cielo tutti i cuori del mondo
    Io raccoglierei il tuo soltanto
    E se piovessero dal cielo tutti gli angeli
    Gli racconterei che
    In questo mio presente
    E relativo vuoto
    Sei tu il mio vero e unico
    Valore assoluto"

    Sei una persona bella, intelligente e coraggiosa.

    Ti abbraccio.

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    1. È stato proprio un periodo duro cara Mariella, anche se ho deciso di non farci un ulteriore post perché non volevo che sembrasse tutto più pesante. Però si, è stata veramente dura ed ho avuto ancora tantissima di quella pioggia dentro che ho dovuto per forza far uscire. Però ora va di nuovo tutto bene. Probabilmente torneranno altre tempeste, è così che va la vita. Non può piovere per sempre ma per vedere di nuovo il sole qualche po' di acqua dobbiamo prendercela pure, no?
      Un abbraccio e grazie per aver citato Tiziano *.*

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  15. Questa primavera non arriva però

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    1. A chi lo dici, qualche giorno fa da me ha addirittura grandinato. Ti rendi conto?A fine Marzo!

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  16. "C’è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo".
    (Fabrizio De André)

    E quando ti senti schiacciata dal peso del mondo mentre il vuoto si allarga lasciandoti in ginocchio, tu non mollare perchè dentro di te hai la forza necessaria per non annegare.
    Un abbraccio!

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    1. Bentornato Xav, sono contentissima di rileggerti! Proprio tantissimo!

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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.