mercoledì 15 aprile 2020

Il biglietto ce l'ho

Sono state la Pasqua e la Pasquetta più tristi di sempre.
Dai, qualcuno doveva pur dirlo.
È che a casa mia, coi bambini, in condizioni normali ogni giorno è un giorno di festa. Invece adesso la festa è stata esattamente uguale ad un giorno normale.

Questo stare a casa sta cominciando a pesare.
In realtà mi pesa tantissimo non poter abbracciare i bambini. Ho capito d'essere diventata vecchia perché da piccola piagnucolavo per l'impossibilità di conoscere Tiziano*, adesso piango guardando le foto ed i video dei piccini.
Sono l'unica che si sente come se tutto questo fosse iniziato un anno fa ma, contemporaneamente, come se fosse iniziato solo l'altro ieri?

Fuori le nuvole di questi giorni non hanno comunque coperto la primavera che si è risvegliata sotto forma di profumi meravigliosi; il mio preferito, quello del gelsomino, mi ha investito spesso e volentieri anche di notte, mentre mi affrettavo a chiudere la finestra balcone.
È una cosa che amo e che, probabilmente, come ogni anno, mi ispirerà qualche post.
Tra l'altro scrivere è l'unica cosa che ancora mi va di fare giorno dopo giorno sulla mia agendina, eppure c'è un post tra le bozze che non riesco a terminare. In realtà è a malapena iniziato.
Credevo sarebbe stato più semplice mettere nero su bianco qualcosa che nella mia vita è stato già scritto -probabilmente non sono l'unica ad averlo pensato, in realtà- eppure non ci riesco proprio.
E poi sono entrata in quel periodo dell'anno in cui non riesco a mangiare, non mi vien proprio appetito. Quindi sarò forse una delle poche persone che alla fine della quarantena si ritroverà più in forma di prima.

Io ed i miei amici siamo passati alla fase "Ed oggi che facciamo? Un'altra giornata senza fare niente. Aiuto, voi che fate?". Però qualche cosa alla fine riusciamo sempre a dircela. Non sensata, ma divertente si.
In effetti, se ci penso non saprei proprio riportare a mente l'esatto modo in cui stanno trascorrendo le mie giornate.
Sicuramente sto leggendo, anche se non tantissimo come potreste immaginare perché faccio fatica a trovare qualcosa che mi incolli alle pagine; in televisione non stanno mandando praticamente niente di bello ed in camera mia non la accendo da non so quanto tempo. In compenso sto dormendo pochissimo, ad orari sregolatissimi. Infatti sarà un problema quando dovrò tornare a dei ritmi più consoni. Rimasta costante, invece, la musica sempre a palla sul mio telefono.

Lotto un giorno si e l'altro pure con me stessa ed i miei pensieri. Se mettessi per iscritto quello che mi gira per la mente non credo qualcuno ci capirebbe qualcosa perché, sostanzialmente, non ci capisco nulla nemmeno io.
Diciamo che l'altra volta sono arrivata, con un lampo di genio, ad una massima del tutto personale sulla quale non dubito potrei tornare con un post apposito, in un momento migliore: forse, semplicemente, non si può fare la cosa giusta se si è una persona sbagliata.
Così, me la sono buttata come un pugno in faccia perché mi è andata di pensarla e di appuntarla tra le pagine che stavo riempiendo.
Mi riservo di rifletterci ancora a lungo.
Che mi era preso pure lo sfizio di iniziare a fare meditazione. Che pronunciare Paola e meditazione nella stessa frase è come parlare di non so cosa a non so chi. Però non si sa mai che la mia parte zen sia nascosta da qualche parte e che possa essere addirittura più saggia della Paola tutta istinto e rancore. Mi riservo, anche qui, di aggiornarvi eventualmente sulla questione.

Ed infine niente, ci tenevo a scrivere questo post in cui in realtà non ho scritto niente. 

*Succede ancora, chi voglio prendere in giro...

Una buona giornata, a chi non è come neve...

23 commenti:

  1. Oppure hai scritto (o de-scritto) tutto: emozioni e routine.
    Ma infatti forse è proprio questo a essere un periodo particolare, di tutto e niente insieme, di tanto e poco.

    Moz-

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    1. Infatti, altroché "non aver scritto niente".
      Certo che non sei diventata anziana, sei cresciuta XD, ma è normale, anche io peraltro sento la mancanza di mio nipote..e non lo vedo da due mesi tondi tondi! Però devo dire che sono in una fase in cui ho digerito l'isolamento, mi sono abituato alla nuova vita, anzi sono diventato troppo pigro, ahah!
      Io sono ottimista e fiducioso..per me già il 4 maggio allenteranno la morsa nella mia zona, che è tra le più colpite, figuriamoci la tua! Avete in tutta la Calabria meno contagiati della Repubblica di San Marino XD.
      Ovviamente niente apertivi, assembramenti ecc..
      però penso che si potrà riabbracciare i propri cari!
      Cioè rivedere, magari per gli abbracci ancora non è tempo.

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    2. Miki: tutto e niente, tanto e poco direi che praticamente riassumono perfettamente il periodo in cui mi trovo con la mia vita :D e non solo per via della quarantena :D

      Riky: io ancora i due mesi non li ho raggiunti lontana dai bambini e spero di non doverlo fare perché veramente, è durissima da reggere! Anche io credo che ormai ad inizio Maggio vedremo i primi segnali di apertura; mi basterebbe poter tornare dalle mie sorelle ogni volta che voglio, aperitivi e locali non sono indispensabili per la sottoscritta :D
      In quel caso però non saprei resistere senza un abbraccio stritoloso ai cuccioli, lo so già xD

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  2. Scrivere spesso aiuta a riordinare i pensieri perché traducendoli in linguaggio devi dipanare il filo delle percezioni, delle immagini sbrindellate, dei pugni allo stomaco e riuscire ad arrotolare il filo e poi tesserlo in una struttura ordinata, secondo una sequenza che usa associazioni e legamenti logici. Scrivere riordina ed inoltre scarica la mente: nel lavoro di riordino rifletti, prendi distanza e non ti lasci martellare o eccitare da un pensiero. Devi strutturarlo e dargli la sua sintassi e la sua grammatica. Non credo esistano persone sbagliate, esistono persone che non si sentono ed a volte purtroppo effettivamente non sono amate. Esistono persone che non amano se stesse e questa è una cosa realmente sbagliata.

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    1. Bellissima l'immagine che mi hai regalato della scrittura *.*
      In effetti forse è proprio per questo motivo che spesso faccio -o facciamo?- fatica a mettere nero su bianco le cose; perché ci si deve sforzare di guardarsi dentro più di quanto non si faccia solitamente, con il semplice pensiero.
      Bisogna ammettere gli errori, degli altri e soprattutto i propri, per giustificare la meta che abbiamo raggiunto e questo a volte è difficile perché ci si confronta, necessariamente, con una immagine di sé che, spesso, non corrisponde a quella che vorremmo vedere specchiandoci.

      Amare sé stessi è difficile, a volte non lo facciamo ma non lo sappiamo neppure. Però leggendoti mi sono chiesta "è possibile che, le scelte -magari errate- che decidiamo di portare avanti siano il riflesso del nostro non amarci abbastanza, in effetti?

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  3. In queste festività andavo in parrocchia per la Messa anche con la febbre. Molta tristezza, ma la gioia di donare a Cristo questa sofferenza in nome dei tanti che negli ospedali lottano per evitare la morte di nostri fratelli.
    Ciao Paola.

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    1. Hai ragione, vale la pena annoiarsi se si pensa a quanti, invece, non hanno il tempo neppure di farlo perché impegnati a cercare di salvare un dramma del genere..
      Un abbraccio, grazie!

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  4. Chi decide se la cosa è giusta o sbagliata e se non siamo giusti o sbagliati per quella cosa? Sempre noi, mi pare. Che non siamo perfetti e abbiamo un metro per giudicare noi stessi, gli altri e le situazioni sempre soggettivo. Potremo sempre e solo fidarci dell'istinto e anche quello non è che ci "azzecca" sempre. Per esempio io, sto vivendo alla giornata, cercando di occupare la maggior parte delle ore con il lavoro e il resto dedicandomi a fare cose che solitamente non riesco a fare. Poi però arriva la sera e i pensieri mi si affollano dentro, il momento peggiore della giornata. Quello che mi fa pensare a cosa ci aspetta dopo, al futuro che vedo incerto, alla mia famiglia che è lontana e fragile a me, inadeguata a tutto, figuriamoci a quello che ci sta capitando. Come vedi, sono più confusa di te, figuriamoci se posso consigliarti qualcosa.
    Però riguardo al post che non riesci a scrivere, non avere fretta. Verrà giù di botto, all'improvviso. Lo aspettiamo.

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    1. Per me il momento peggiore, non lo so perché, ma è spesso la domenica. Che non ha molto senso perché non c'è nulla di diverso degli altri giorni in questa quarantena, ma è spesso il momento in cui ho zero voglia di fare.
      Anche io cerco di occupare al meglio possibile il mio tempo, però non è sempre semplice trovare interessante una routine così statica...ma come si potrebbe essere sempre a mille, in effetti?
      Accuso fortissimo il colpo di non poter vedere i bambini, ormai l'ho ripetuto alla nausea...immagino quanto sarebbe peggio se fossi lontana, come lo sei tu, da TUTTI i membri della mia famiglia.
      Comunque manca poco, sembra, perché si inizi a vedere uno spiraglio; lo spero di cuore ed a quel punto devo dire sarò curiosa di scoprire come reagiremo ad un cambio dopo un periodo così lungo e radicale.

      Quanto al post...è andata esattamente come hai previsto...d'un colpo m'è venuto da scriverlo ed è là, finito...adesso devo solo capire quando pubblicare...

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  5. È un periodo complicato e particolare per tutti, ci sta sentirsi spaesati e, essere comprensivi con se stessi. L'unica cosa che ad esempio non avrei fatto è rimuginare e scrivere quella frase, "forse, semplicemente, non si può fare la cosa giusta se si è una persona sbagliata" che mi sembra abbastanza negativa, ma soprattutto scorretta da rivolgersi.
    Un abbraccio

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    1. Però te la devi immaginare detta senza rammarico, non fa differenza ma a me piace immaginarla detta così, senza sfumature.
      Forse sono stata fin troppo comprensiva con me stessa...vivo così, senza via di mezzo: o condanno duramente o tutto come se non fosse successo nulla...
      Un abbraccio a te :-*

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  6. Ciao, questo periodo è molto particolare, arrivato all'improvviso senza nemmeno rendercene conto. Siamo disorientati, le nostre routine sono cambiate. E' tutto diverso, tranne vita che continua, la primavera ad esempio non si è fermata. A me personalmente questo aiuta molto, vedere le giornate piano piano diventare più lunghe, il clima che piano piano diventa più caldo.
    Ti abbraccio
    L.

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    1. Ciao, se non mi sbaglio è la prima volta che ti leggo da me, quindi benvenuta :) in caso contrario perdonami e bentornata :D
      Diciamo che la primavera da una parte sicuramente aiuta ma dall'altra rende ancora più malinconico restare dentro casa :D
      Certo che quando arriva quel profumo meraviglioso...
      Un grande abbraccio anche a te :-*

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  7. Ciao Paola per ora ti mando solo un abbraccio, siccome ti sento un po' così così è percepisco( come un girare attorno a qualcosa che in realtà avresti voluto dire, sarà a causa di quel post che lasci in sospeso. Quindi a presto.

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    1. Hai ragione, un po' sto girando intorno a qualcosa...aspetto il momento giusto e forse sono vicina...è strano come decidiamo di gestire i nostri tempi...forse anche stupido nel mio caso...
      Un abbraccio, a presto :-*

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  8. Stiamo tutti sulla stessa barca, e quindi comprendo la problematica, e pensare che per me "quarantena" è tutto l'anno, eppure che angoscia certe volte, la meditazione non sarebbe comunque una cattiva idea :)

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    1. Infatti quando mi lamento poi un po' mi sento in colpa perché penso a chi davvero, DAVVERO, dovrebbe lamentarsi ed invece non lo fa...

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  9. Sai che i bambini mancano anche a me?
    Non "quelli di famiglia", ma i bambini che popolavano ogni giorno il negozio. Le risate, le coccole, gli abbracci, le caramelle.
    Si, è tutto molto triste. Ma ce la faremo. Ne usciremo. E sarà ancora bellissimo. Ti abbraccio forte.

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    1. Perché i bambini, in qualsiasi occasione, rendono tutto diverso. Un sorriso te lo strappano di cuore e senza fatica e, quindi, spesso sono anche un rifugio nei momenti bui; la prima mancanza che sentiamo..
      Non vedo l'ora di tornare a quei giorni pieni di urla e cianfrusaglie tra i piedi <3
      Ti abbraccio anche io :-*

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  10. Hai scritto, hai scritto...e dentro quelle righe c'è tanto, forse anche più di quanto avresti voluto. Vorrei dirti tante cose ma mi soffermo su un  suggerimento, se vuoi raccoglilo e, sempre e solo se vuoi, accoglilo: pronuncia più volte le parole "Paola e meditazione", abituati a sentirle vicine...e falle tue. Anche per me, tempo fa, pensare di accostare la meditazione al mio carattere mi sembrava surreale... Ma si cresce, si cambia e si ha sempre voglia e curiosità di sperimentare cose nuove, e di farsi trasportare da cose impensabili. Premetto che all'inizio ti sentirai fuori luogo, riderai tanto, e la concentrazione lascerà a desiderare... insisti, e non te ne pentirai.Vedrai che sarà molto più facile di quanto tu possa pensare. Ormai è uno dei miei rifugi preferiti (a maggior ragione in questo periodo così particolare), e vi attingo sempre nuove energie. Un abbraccio.
    Paola

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    1. Il tuo consiglio è apprezzatissimo e me lo tengo assolutamente stretto. Ancora non ho formalmente iniziato, ammetto, però non ho abbandonato l'idea; mi piace scegliere i tempi giusti, fare le cose quando proprio non ce la faccio più e qualcosa mi ci spinge inesorabile contro. Mi piacciono i pugni nello stomaco :)
      Comunque un passo in avanti in più l'ho fatto cominciando a leggere come si fa. Forse le risate me le risparmio, essendo sola e lontana da sguardi indiscreti ma non dubito che lo troverò un pochino imbarazzante xD
      Ti farò sapere :-*
      Un grande abbraccio e grazie, come sempre :-*

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  11. E anche se parli di un post che fatichi a scrivere, questo che hai pubblicato invece è bellissimo! Hai descritto lo stato d'animo di molti di noi... e questa difficoltà di dormire con un criterio ben definito ce l'ho anche io: sarà che quello che stiamo affrontando a volte mi sembra proprio un incubo e toglie un po' l'appiglio alla realtà e quindi anche la regolazione di ritmo sonno-veglia.
    La tua nota a fondo pagina su Tiziano alla fine però mi ha fatto spuntare anche un tenero sorriso. Anche se penso che il concerto che per la prima volta sarei andata a vedere... beh, salterà. Ma al momento è il male minore...

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  12. Ci sarei dovuta essere anche io a quel concerto, ma credo che sarebbe saltato lo stesso, anche senza il corona-virus per altri motivi...
    Forse doveva andare così. Ma non dubito ci si potrà rifare. Nel caso mi riconoscerai subito: sarò quella pazza che si farà cacciare dalle guardie del corpo di Tiziano ahahahaah
    L'immagine mi fa ridere da sola perché in fondo lo so che è realistica xD

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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.