Il miei pensieri fanno giri immensi e poi ritornano, semicit.
Mi sono resa conto di una cosa piuttosto simpatica, se non probabilmente poco comprensibile, su cui ho sempre riflettuto, in realtà, ma che ultimamente ho avuto modo di prendere in considerazione ancora più del solito.
Mi sono resa conto di una cosa piuttosto simpatica, se non probabilmente poco comprensibile, su cui ho sempre riflettuto, in realtà, ma che ultimamente ho avuto modo di prendere in considerazione ancora più del solito.
Quanto costa scrivere su un blog come il mio, come il vostro?
Qual è il confine tra la me dietro lo schermo e la me qui dentro?
Qual è il confine tra la me dietro lo schermo e la me qui dentro?
Io amo il mio blog, lo amo profondamente, tanto quanto amo le mie agendine e questo probabilmente è un sentimento che condividete anche voi per le vostre "creature". Eppure devo ammettere che ho un rapporto particolare con loro.
Le pagine che vi ritrovate a leggere sono, indubbiamente, delle finestre sulla mia vita: è quello che penso, quello che sento e spesso anche quello che mi succede nelle mie giornate migliori o peggiori.
Sono state lo sfondo di tante mie piccole vittorie, di tante mie piccole paure; ho scritto con il sorriso, ho scritto con i denti stretti dalla rabbia ed ho scritto con gli occhi appannati dalla tristezza. Ho scritto post per me stessa, post per voi, post per i miei affetti più vicini, addirittura post per esprimere il rancore verso gente che ho deciso di non volere più nella mia vita.
Eppure non ho mai, volutamente, scritto tutto.
Eppure ci sono cose che ancora non sono pronta a pubblicare.
Eppure ci sono cose che ancora non sono pronta a pubblicare.
Così, spesso, questo mio spazio non si è trovato allineato cronologicamente con il flusso del mio vivere.
Così, spesso, ho deciso di non dire anche cose importanti o ho deciso di dirle in ritardo, o meglio, nel momento più consono, quello giusto per me.
Che a volte non c'è nessuna differenza nello scriverle; che l'azione di metterle semplicemente nero su bianco non cambia il fatto che siano successe e che qualcuno ne possa essere già a conoscenza, ma decido comunque di non volerle ancora qui.
È una cosa che non ha a che fare con il "non voglio che le leggiate", o con il "non voglio rileggerle io". Ha a che fare con la necessità di trovare le parole giuste, anche per descrivere semplici cose che accadono o sono accadute prima o poi nella vita di tutti. Ha a che fare con il tempismo, quello che è per me una personalissima legge che regola un bel po' della nostra esistenza e che merita un po' di attenzione da parte nostra se poi vogliamo da lui lo stesso, rispettoso, trattamento.
Ha a che fare con la delicatezza, soprattutto.
Con la delicatezza. Anche se è una qualità, questa, che paradossalmente molte delle persone che mi conoscono non mi attribuiscono.
E questa cosa, questo rispetto dei modi, dei tempi, delle parole, mi accompagna anche nell'intimità delle mie agende, quelle che sono alla portata dei miei soli occhi.
Anche in quel nascondiglio personalissimo quanto scrivo è spesso in ritardo rispetto a quanto vivo ed il più delle volte mi basta una semplice frase sconclusionata su un post it per notificare all'Universo che, anche se tutto sta andando avanti, io di certe cose della mia vita non mi son scordata. Ho solo deciso che ci tornerò su più in là.
Non mi stupirei se, alla lettura di qualche mio post -passato, presente o futuro-, corrispondesse un vostro "lo sapevo già, lo immaginavo, l'avevo detto io" e se, a allo stesso modo, si associasse anche un "ed ha aspettato tanto per dirlo? Qual è la differenza tra prima ed ora?".
Ecco, io non lo so proprio spiegare a parole qual è la differenza.
Ma so che c'è, la sento ogni volta che mi metto davanti ad un foglio bianco, a righe, a quadri o davanti ad un pc.
C'è differenza, per me.
E fa tutta a differenza del mondo.
Una buona giornata, a chi non è come neve...
Così, spesso, ho deciso di non dire anche cose importanti o ho deciso di dirle in ritardo, o meglio, nel momento più consono, quello giusto per me.
Che a volte non c'è nessuna differenza nello scriverle; che l'azione di metterle semplicemente nero su bianco non cambia il fatto che siano successe e che qualcuno ne possa essere già a conoscenza, ma decido comunque di non volerle ancora qui.
È una cosa che non ha a che fare con il "non voglio che le leggiate", o con il "non voglio rileggerle io". Ha a che fare con la necessità di trovare le parole giuste, anche per descrivere semplici cose che accadono o sono accadute prima o poi nella vita di tutti. Ha a che fare con il tempismo, quello che è per me una personalissima legge che regola un bel po' della nostra esistenza e che merita un po' di attenzione da parte nostra se poi vogliamo da lui lo stesso, rispettoso, trattamento.
Ha a che fare con la delicatezza, soprattutto.
Con la delicatezza. Anche se è una qualità, questa, che paradossalmente molte delle persone che mi conoscono non mi attribuiscono.
E questa cosa, questo rispetto dei modi, dei tempi, delle parole, mi accompagna anche nell'intimità delle mie agende, quelle che sono alla portata dei miei soli occhi.
Anche in quel nascondiglio personalissimo quanto scrivo è spesso in ritardo rispetto a quanto vivo ed il più delle volte mi basta una semplice frase sconclusionata su un post it per notificare all'Universo che, anche se tutto sta andando avanti, io di certe cose della mia vita non mi son scordata. Ho solo deciso che ci tornerò su più in là.
Non mi stupirei se, alla lettura di qualche mio post -passato, presente o futuro-, corrispondesse un vostro "lo sapevo già, lo immaginavo, l'avevo detto io" e se, a allo stesso modo, si associasse anche un "ed ha aspettato tanto per dirlo? Qual è la differenza tra prima ed ora?".
Ecco, io non lo so proprio spiegare a parole qual è la differenza.
Ma so che c'è, la sento ogni volta che mi metto davanti ad un foglio bianco, a righe, a quadri o davanti ad un pc.
C'è differenza, per me.
E fa tutta a differenza del mondo.
Una buona giornata, a chi non è come neve...
"Eppure non ho mai, volutamente, scritto tutto.
RispondiEliminaEppure ci sono cose che ancora non sono pronta a pubblicare." So bene di cosa parli l'ho fatto anch'io e continuerò a farlo. Una delle ragioni del mio lungo silenzio è proprio il desiderio di tace nel momento che la mia vita stava cambiando, tacere per rispetto verso il mio ex, verso la situazione, e il bisogno di tenermi qualcosa di intimo dentro di me, coccolare, accudire e sopratutto curare la mia anima felice ma al medesimo tempo inquieta e dolorante per il dolore che stavo causando a qualcuno è il bisogno di rinascere e uscire da una situazione ormai logora che mi faceva tanto male.
Un bacione e resta sempre un piacere leggerti.
È sempre bello quando passi da me :-*
EliminaHai colto pienamente il senso del mio post, davvero, non saprei cosa aggiungere perché con poche parole ho questa piacevolissima sensazione di essere arrivata a voi esattamente come speravo.
Per questo amo sempre e comunque tornare qui, tra queste mura virtuali così confortevoli.
Grazie mille :-*
A volte uno ha l'impressione di non aver detto tutto, invece basta una virgola per capire come sta l'interlocutore.
RispondiEliminaCiao.
A volte ho l'impressione anche di non essermi espressa bene, poi torno qui e vengo invasa da questo affetto e questa comprensione e mi sento già un po' meglio.
EliminaGrazie mille *.*
In fondo non è nemmeno importante dire e dire tutto, l’importante è vivere più che riuscire a dire. Buona fine di settimana.
RispondiEliminasinforosa
Mi trovi assolutamente d'accordo su questo, non ci sono dubbi :D
EliminaAnche perché se non vivessimo, non avremmo neppure post significanti da scrivere ^.^
Un abbraccio :)
Penso di aver capito, così potrò dire "lo immaginavo", e già da un po'.
RispondiEliminaMa al di là di quel che forse dici tra le righe, anche io sono come te, assolutamente: anche io non scrivo e non mostro, volutamente, tutto.
Alcune cose devo tenerle per me, altre non è ancora tempo maturo per affrontarle con chi mi legge. Che siano cazzate o meno.
Moz-
Secondo me è una bella forma di intimità anche questa; trovare il momento giusto è spesso un bel segno di rispetto verso chi legge. È come dire "non vi butto qualcosa così, solo per una visita in più; vi regalo un pezzo di vita adesso perché adesso ho capito che è il caso di farlo".
EliminaGrazie mille, un abbraccio Moz :-*
Miki ci inonda di così tante cose che poi, quelle che lo riguardano e lo scuotono davvero, e che non ci dice, neanche ci mancano...
Eliminagran paraculo il nostro Miki.. ;)
Sei stata te stessa anche ora. Questo importa. Sempre.
RispondiEliminaAlmeno per me. 😉
Ciao carissima Paola.
Che bello quello che mi hai detto :-*
EliminaGrazie mille, un grande abbraccio anche a te :-*
Io penso che non si possa, semplicemente, scrivere tutto.
RispondiEliminaNon tutta la nostra vita può essere scritta. Ci sono pagine che vanno solo vissute.
Io non trovo strano che tutto ciò che noi siamo non trovi posto sulle nostre amate pagine. Troverei strano se lì sopra ci fosse scritto davvero tutto.
Un abbraccio.
Mi ricordo quel bellissimo post che hai scritto da te in cui mi sono riconosciuta al 111% :)
EliminaÈ un bel modo anche di vederla come hai appena scritto "troverei strano se ci fosse scritto davvero tutto", la vedo come una cosa molto positiva che come un senso di negazione :)
Un abbraccio a te :-*
Neanch'io dico tutto e probabilmente mai dirò, penso sia normale e giusto anche, dopotutto è impossibile riassumere una vita in poche righe :)
RispondiEliminaA volte non basta una intera vita per riassumere una intera vita ;)
EliminaGrazie mille Pietro, ti abbraccio :-*
Capisco perfettamente cosa intendi quando dici di non scrivere 'tutto'.
RispondiEliminaLo faccio spesso anche io.
Mi sono ritrovata molto in quello che hai scritto.
A volte provo a forzarmi, in onore della trasparenza verso me stessa (ma anche perché non sono delicata nei miei confronti).. ma il cuore mi si fa piccolissimo e pesante. Finisco con lo sprofondare e con lo smettere di scrivere.
Penso sia normale.
Il tuo spazio, come il tuo silenzio e i tuoi non detto hanno tutto il nostro rispetto, da buoni blogger sapremo aspettare e accogliere i tuoi pensieri, come fossero nostri.
Un abbraccio a chi non è come neve! ☺️
Barbara che meraviglia averti ritrovata!
EliminaDato che l'anno scorso mi ero allontana un po' dal blog non mi ero proprio resa conto di non essere più passata da te, ma ora rimedio immediatamente aggiornando una volta per tutte il blogroll xD
Hai pienamente compreso anche tu il senso del mio post, tra l'altro anche io qualche volta mi sono trovata a dover lasciare indietro qualche post proprio perché non riuscivo materialmente a finirlo.
Altre, pur dicendo cose fortissime per me, scrivevo tutto d'un fiato.
Non so, siamo proprio strani noi esseri umani xD
Non ho dubbi sull'ultimo pezzo del tuo commento, infatti sono molto orgogliosa dei lettori che mi hanno dato il privilegio di leggermi, siete i migliori, non potevo chiedere di meglio *.*
Io mi accontento di quello che scrivi, non mi basta altro.
RispondiEliminaQuello che vuoi raccontare lo leggerò...senza farti domande.
O forse te ne farò, ma te mica sei obbligata a rispondermi😀
L’importante è che tu stia bene con te stessa
.
Da come scrivi e per quello che scrivi a me invece sembri una persona molto delicata.
Ciao
Sono sicura che le tue domande saranno poste così bene che alla fine risponderò senza nemmeno rendermene conto :-P
EliminaPer rispondere alla parte restante del tuo commento, come detto poco su non avevo dubbi sulla vostra comprensione e sul vostro affetto ed infatti siete decisamente gli amici di blog migliori che mi potessero capitare :-*
Sulla delicatezza mi riservo di dire "non so", chi mi conosce nella vita dall'altra parte dello schermo non è molto d'accordo e probabilmente per certi aspetti ha ragione..
Max ha ragione, "giochi" a non fare la delicata, ma lo sei, eccome. Delicata e sensibile :)
RispondiEliminaCredo che la forza del tuo blog, e la tua quindi, sia questa impronta letteraria, ma allo stesso tempo spontanea e vitale, sincera e con parole che toccano sempre le corde del lettere, facendogli toccare con mano ciò che senti.
La tua vita cambierà, ma tu rimarrai sempre te stessa; più matura, ma la sempre la stessa, sognatrice, un po' scatenata, sensibile, empatica, brava ad ascoltare, non solo a tramutare in parole ciò che senti :)
Forse è il contrario, gioco ad essere delicata e sensibile e non lo sono per niente xD
EliminaNon so se quella sia la mia forza, nel caso mi onora molto che lo pensiate, ma bisogna anche rendere conto del fatto che ci vogliono pure dei grandi lettori che PERMETTANO alle parole che scrivo di arrivare al posto giusto.
Leggendovi tutti mi sono proprio resa conto di quanto sia bello tornare qui a scrivere, aprirsi su delle questioni che, da questa parte dello schermo fanno ancora più male, e ricevere una ondata di affetto ed empatia da persone che non mi hanno mai guardata negli occhi ma sono riusciti a vedere lo stesso molto di più...
Grazie mille :-*
mica sono roba semplice le parole
RispondiEliminaNon lo sono per niente...
EliminaMi hai ricordato Baricco nel modo in cui hai scritto questa semplice frase :-P
Le parole, quelle speciali, quelle con tanto contenuto, quelle che racchiudono tanta vita vissuta, hanno sempre bisogno di "decantare" all'interno della nostra mente , del nostro cuore, o di un nostro quaderno. Così, pian piano, eliminano le asperità, si arrotondano... È giusto che le preservi, e le tieni ancora per te, vedrai che, al momento giusto, scorreranno fluide e tranquille: qualsiasi contenuto contengano. E solo tu sai, e saprai, come farlo ma, soprattutto, quando farlo. Da quando sei rientrata a pieno ritmo nel tuo blog, di volta in volta, ho letto un post più bello dell'altro e, tra le righe (e non), c'era tanto della tua sensibilità, delicatezza, sofferenza, ma anche tanta consapevolezza nel voltare pagina, e andare avanti... Un grande e forte abbraccio.
RispondiEliminaPaola
Ciao Paola, mi piacerebbe tanto che tu avessi un blog, te lo dico sempre e sono esasperante ma scrivi dei commenti così belli che vorrei poterti leggere più *.*
EliminaTi ringrazio però per i post che decidi di commentare, tra l'altro è molto dolce che scegli di scrivere sotto quelli più delicati, come se quasi sentissi quali sono i momenti in cui ho bisogno di più conforto :-*
Come ribadito in ogni commento sopra, bisogna avere anche la fortuna di incontrare dei lettori che vogliano e sappiano leggere tra le righe; che vogliano e sappiano cogliere oltre la superfici. Mi sento molto privilegiata in questo, grazie a voi :-*
Sono sicura anche io che il momento giusto arriverà e saprò mettere nero su bianco quello che ultimamente ho sentito ed il modo in cui la mia vita è cambiata...
E cercherò di farlo nel modo più giusto e delicato possibile e non per me...
Ti abbraccio forte anche io, grazie davvero :-*
Io cerco di scrivere tutto nel mio blog, come se fosse una cura psicologica. Ci sono stati momenti difficili che ho superato grazie all'amicizia virtuale di tutti i miei lettori. Ed è stato bellissimo
RispondiEliminaTu era ora che tornassi :-P
EliminaÈ verissimo, ricevere affetto anche da qui è una sensazione bellissima che, finché non la si prova sulla propria pelle, non può essere compresa.
Per fortuna ci siete *.*
Molte volte il silenzio vale più di mille parole e, allora stesso modo, quando pensiamo di non aver detto niente, in realtà abbiamo detto tutto.
RispondiEliminaNessuno di noi oserá chiederti il perché del tuo ritardo nel comunicarci una decisione importante o nel farci qualsiasi confidenza.
Ricorda che a noi non devi proprio nulla, così come ai tuoi amici più cari o alla tua famiglia.
Chi ti ama rispetterà i tuoi tempi.
Un abbraccio