La voglia di tornare a scrivere è un po' come la rabbia, un po' come l'amore, un po' come la tristezza.
Una punta di inchiostro in un bicchiere di acqua limpida, che si allarga implacabile coi suoi rami come tentacoli.
Durante le pause richieste all'Universo si impara sempre un po' di qualcosa.
Si impara che la paura può filar via così com'è arrivata; senza che nessuno l'abbia mai chiamata e senza che nessuno la cacci via.
Si impara che non tutti sanno convivere con la felicità, che son plasmati di un inespugnabile egoismo e che questa corazza non si scalfirà mai. Ché per loro e con loro, la serenità è un'eccezione, non la regola.
Si impara a tornare alle origini, tra le braccia che ci son sempre state, e si impara il coraggio di condividere con loro i propri fardelli, a stringere i denti, perché una cura c'è sempre, anche quando fa più male di quel che c'è da curare.
Si convive coi morsi dei rimpianti, stretti come quelli della fame.
Quelli dei "se" e dei "ma", del tempo perduto, di quello delle cose che volevamo ed ora non conosciamo più.
Un pianoforte che cade all'improvviso dal terzo piano.
Ché un conto è togliersi un sassolino dalla scarpa ma ben più complicato è toglierselo dal cuore.
Fanghiglia che si rasforma in sabbie mobili.
Però non c'è niente da fare; ci hanno programmati per sopravvivere.
Agli schianti, alla forza di gravità, alle ginocchia sbucciate ed al marasma nel cuore dello stomaco.
Un pezzo alla volta:
leggere seminuda;
le fusa del gatto;
il profumo di cocco;
la curva dei fianchi;
il fresco estivo;
il riflesso del biondo dell'infanzia;
il suono di certe parole in bocca.
Quasi sempre si impara, comunque, che alla fine non si è imparato proprio niente.
(Mi sei mancata).
(Sempre).
A chi non è come neve..
Bello rileggerti, bellissimo per te riscriverti, perché anche il blog è programmato per farci sopravvivere, e quando ci torni dopo mesi, col cuore rigonfio e mille sensazioni accavallate che bastano per i dieci post mancanti fino ad ora, è bellissimo per te, per noi, per quello che lasci, quello che descrivi, quello che ritrovi..il respiro regolare, l'avidità del raccontare, la bellezza del non imparare, ma provarci comunque sempre, e poi di nuovo.. abbraccio!
RispondiEliminaCome non imparo io da questa vita, nessuno mai! Questa è la mia grande, dolce ricompensa. Un grande abbraccio anche a te che ogni tanto mi vieni e ritrovare :)
EliminaAlla fine si impara sempre un po' di qualcosa e magari si impara che non si è imparato niente. È così e magari lo reimpareremo anche la prossima volta perché siamo sempre qui con le fusa del gatto e gli abbracci di chi c'è sempre.
RispondiEliminaUn abbraccione te lo lascio anch'io, anche se non è la stessa cosa...
Però dai!
Certi abbracci valgono anche di più, quindi ti ringrazio di cuore per quelli ed il commento 😊
EliminaA me piace molto quando tu torni a scrivere.
RispondiEliminaE la voglia di farlo a volte è soggetta alla luna, alle maree, ai cicli della vita, chissà.
Ma meno male che succede. Un abbraccione.
È un po’ come la marea, la mia vita. Alta o in ritirata, solo la quiete sembra sempre all’orizzonte e poi non arriva mai. Un grande abbraccio anche a te!
EliminaBentornata! 🤗
RispondiEliminaGrazie mille ❤️
EliminaEra da tanto, bello rivederti qui e rileggerti, anche se la malinconia ti assale.
RispondiEliminaVediamo di mandarla via oppure di farla accomodare meglio!
EliminaCara Paola bentornata a scrivere .
RispondiEliminaE' sempre emozionante leggerti , un sereno mese di Agosto!
Rosy
Grazie mille Rosy, un abbraccio 😊
EliminaSiamo programmati per rialzarci sempre, è vero.
RispondiEliminaMa a che prezzo? Chi lo sa.
Ti rinnovo il mio bentornata.
Con la speranza che scriverai più spesso. 😘
Il piano forte...
RispondiEliminaStanlio e Olio dil pianoforte... Occorre essere liberi nel pensiero come nella scelta di come immaginare la vita... Una scala con un peso da portare...???
Una bolla di sapone lasciata andare...?
Bella la vita sempre