C'è questa distesa bellissima. Verde. E nel mezzo di essa c'è un albero meraviglioso.
Non è possibile passarci accanto e fare finta di nulla; non è possibile farsi distrarre da altro.
E' alto, quasi a toccare il cielo. Ha una chioma da fare invidia a qualsiasi Primavera.
I rami sono perfettamente intrecciati nel verde delle foglie, sono l'uno l'incastro più giusto dell'altro.
Il busto è possente, di un colore che sa di natura e forza insieme. Si erge in tutta la sua maestosità sicuro delle radici che lo sorreggono, saldo, da anni e noncurante di tutto quello che gli sta attorno.
Le stesse radici che sono diventate tutt'uno con il terreno probabilmente dopo decenni e decenni di sacrifici, sforzi e duro lavoro.
Non c'è mai stata burrasca a far titubare la meraviglia che sta sovrastando tutti gli altri arbusti lì accanto.
Ha avuto il coraggio di sopportare anche il vento più impetuoso; ha avuto coraggio nonostante quelle notti di fulmini che lo hanno minacciato spesso e volentieri nel freddo dell'Inverno.
Ha avuto le spalle larghe anche quando la neve gli pesava addosso tanto da potergli ad un tratto togliere il respiro. Ha protetto la propria dignità con lo sguardo fiero come nessuno, nonostante l'Autunno lo avesse spogliato fino all'osso ed ha avuto la pazienza di aspettare che la bella stagione lo rivestisse ancora della propria pelle, in un circolo infinito di vita infinita.
Ha visto tante vite passargli accanto. Ha fatto qualche volta da calendario alle storie d'amore incrociate per caso sulla sua stessa strada; ha fatto ogni tanto da scudo contro la pioggia o il sole o il vento per chi, senza forze, cercava di recuperale proprio sotto i suoi rami.
Ha procurato l'invidia di chi non ha saputo guardarsi dentro perché troppo occupato a cercare di sminuire gli altri, trasformandosi alla fine nel maestoso spettatore della loro preannunciata disfatta.
Nel proprio silenzio, nell'essere la grandiosità che è senza pretese, ha avuto tutto quello che poteva prendersi dalla vita.
Riempiendosi di ossigeno fino quasi a morirne con aria di sfida, però, non ha mai detto a nessuno che qualche volta un vento qualunque è stato in grado di spezzare qualcuno dei suoi rami.
In fretta e furia ha sempre cercato di nascondere le foglie che si staccavano sotto una pioggia troppo forte anche per lui, e che cadevano impietose proprio ai suoi piedi, quasi per schernirlo della sua impotenza.
Con finto ottimismo la paura l'ha conosciuta anche lui, quando la nebbia si faceva così fitta da fargli chiedere se fosse ancora là, nel mezzo di quella distesa bellissima, verde, o se per chissà quale maligna maledizione fosse stato possibile sradicarlo ed abbandonarlo nel nulla.
Nel proprio silenzio, nella fragilità del suo essere così com'è, ha subito tutto quello che poteva sopportare dalla vita.
E poi è tornato ad essere la grandiosità che è.
Ed anche se ogni tanto dalla sua maestosa, fredda, corteccia una goccia di rugiada scenderà più forte di lui, nonostante la dimensione impari, lui tornerà ad essere sempre la grandiosità che è forte delle proprie radici che, comunque vada, lo lasceranno proprio dove deve stare: nel mezzo di quella distesa bellissima, verde.
Perché là è il suo posto.
Una buona serata, a chi non è come neve...
Che bello questo post! Mi ricorda tanto il "mio albero". Complimenti per il blog
RispondiEliminaGrazie cara Azzurocielo. Lo scopo era proprio questo: ricordare ad ognuno il proprio albero, chiunque esso sia ^.^
EliminaChe bello questo post! Mi ricorda tanto il "mio albero". Complimenti per il blog
RispondiEliminaPs. Benvenuta :-D
EliminaBellissimo post molto poetico, il significato poi è ancora più bello ;)
RispondiEliminaGrazie, Pietro. Mi premeva arrivasse soprattutto il significato, ma se sono riuscita a scriverlo anche bene..meglio ^.^
EliminaGrazie mille, un abbraccio :-D
Ciao Paola.
RispondiEliminaÈ bellissimo questo racconto, però mi chiedevo...
Perché il titolo è "Una coccinella bellissima"? Scusami se non ho compreso.
Ti auguro una notte splendida!
Cara Pia, mi ha fatto molto sorridere la tua domanda. Hai ragione a non trovare così il nesso tra il titolo del post e lo stesso, perché semplicemente quando li scelgo, il nesso lo vedo solo io.
EliminaHo infatti detto una volta in un post mooolto lontano (pensa che allora come seguace avevo forse solo Maurizio e La streghetta) che i miei post iniziano tutti con il titolo: quasi sempre, cioè, è la frase che vorrei come titolo che mi suggerisce il contenuto del post e non viceversa come invece forse dovrebbe essere.
Molto spesso questa frase viene da una canzone, di Tiziano in primis ovviamente, ma anche da qualche film o libro, ecc. Nello specifico, questa della coccinella è una frase della canzone di Tiziano (appunto) "Tarantola d'Africa".
"Sei una coccinella bellissima, sorridi guardando tutto. Forse mai nessuno ti osserverà, ma questo a volte conta meno, molto meno. Stupido, dicono, regalarsi ad un altro albero. Tra i suoi rami e le sue foglie addormentarsi, non sai più se continuare o accontentarti. Guarderai quanto ti va, stringendo con la mano il tuo papà (...)"
Non so se sono stata chiara, forse no, perché la verità è che certe cose le vedo davvero solo io xD
Grazie della domanda comunque, un abbraccio :-*
Grazie Paola,
Eliminaora ho capito.
Grande il significato, bravissima! Ciao.
Grazie davvero a te :)
EliminaChe fantastico post pieno do significati sottintesi e questa coccinella bellissima che si sofferma nascosta ad ammirare tutto quanto nell'immensa grandiosità della natura e nella saggezza delle sue creature che sanno preservare le proprie bellezze nonostante gli avvenimenti avversi..
RispondiEliminaTi stringo forte!
Brava, Nella, hai riassunto veramente bene quello che ho cercato di dire in questo post pieno di metafore e messaggi fra le righe ^.^
EliminaTi abbraccio forte anche io, grazie del commento :-*
Bellissima favola e splendida metafora per chi fatica a capire, comprendere e apprezzare qual è il suo posto...
RispondiEliminaEd io che credevo che invece questo post non sarebbe stato apprezzato, invece mi fa piacere vedere che è arrivato il giusto messaggio :-D
EliminaUn momento di pausa energizzante... sotto quest'albero!
RispondiEliminaE di riflessione ^.^
EliminaLa storia della mia vita
RispondiEliminaLo scopo era proprio questo!:-D
EliminaUn post che ha il sapore della preziosità. MI ha riportato alla memoria un mare di lucciole; quando da bambino vedevo, nel prato dietro casa, un fantastico tappeto luminoso e punteggiato.
RispondiEliminaUn sorriso per una serena settimana.
^____^
Amo le lucciole ed il loro sbrilluccicare di notte, ma ormai ne vedo così poche..!
EliminaUn abbraccio :-D
Infatti sono diventate molto rare.
EliminaUn sorriso per la settimana.
^___^
La capisco fin troppo bene questa comunione con la natura. Ci sono paesaggi nei quali mi sento profondamente me stessa, molto più che altrove, molto più di dove ho deciso di vivere. A volte mi piacerebbe essere semplicemente una coccinella in una distesa verde.
RispondiEliminaA volte semplicemente dovremmo esserlo..
EliminaCiao piccoletta :)
RispondiEliminaQuesto post è molto tuo, ne abbiamo parlato già un pochino di tempo fa insieme, fortissimamente metaforico, meravigliosamente descrittivo e... sufficientemente "criptico" ^^ O meglio, di sicuro lascia a chi lo legge la possibilità di vederci dentro tante cose, tante persone diverse (te, me, altri, loro stessi ecc...), e quindi si apre ad una grande varietà di chiavi di lettura.
Quella che ti dissi io a suo tempo è quella in cui appunto mi sento di "credere" un pochino di più, sulla base di come ti conosco, del momento in cui hai scritto questo pezzo e di tutta una serie di considerazioni che non ri-farò qui, ora, ma che tu ben conosci.
Quel che posso dirti è che, qualunque possa essere poi la reale chiave di lettura, quella davvero davvero "più tua" tra le tante possibili, tu per me sei tutte le cose che hai citato in questo bel post: sei l'albero, sei la radice, sei l'ossigeno e il sole, e pure la coccinella bellissima del titolo. Che come tu stessa hai scritto ha un "nesso" che cogli solo tu, ma in fondo che importa, io francamente ho immaginato questa coccinella bellissima sul tronco dell'albero, in una bella giornata di sole, in mezzo al verde, nella serenità e nella tranquillità... e allora, se anche a te piace vederla così, e ti suggerisce metaforicamente qualcosa.... mi piace questo quadretto, e mi auguro piaccia anche a te :)
Ti amo tanto e ti abbraccio forte forte, e qualunque sia il tuo posto, vorrò sempre che il mio stia esattamente accanto a quello che sceglierai come più adatto per te :*
Mi mancava scrivere così e mi mancavano i tuoi commenti così; come quando ancora non sempre capivi tutto quello che volevo dire ma ci azzeccavi lo stesso perché la verità, senza scomodare frasi buttate lì tanto per fare poesia, è che dalla prima volta che ci siamo "incontrati" qui ho avuto la sensazione che tu potessi leggermi oltre, dentro, e che lasciassi a me la possibilità di farlo.
EliminaMagari è una convinzione legata al fatto che cominciavi già allora a rubarmi il cuore ed ora che è completamente tuo non posso che rafforzarla ancora di più, ma penso di poter dire che è molto più di una convinzione fugace, visto il punto a cui siamo arrivati e visto come ci siamo arrivati.
Ho divagato ma credo piacevolmente, perché del post abbiamo parlato, come hai ben scritto tu, privatamente ed hai potuto scoprire in anteprima anche il perché del titolo (anche se ricordo bene che tu fosti il primo a vedersi svelato l'arcano (non tanto interessante, lo so) dei miei titoli fuorvianti (ti ricordi quel post "Sognando la California"?!)) anche se so che non ami moltissimo certi toni delle canzoni che invece a me toccano nel profondo. Ma è solo una diversità che credo ci arricchisca tanto e che a me sta bene se capisci che il più delle volte non vedo negatività nel significato, quanto una nota introspettiva di cui ho bisogno, quasi liberatoria.
Ma ancora una volta sto divagando e soprattutto temo verrebbe un commento lunghissimo se continuassi a scrivere così ed in questi giorni so che sei tanto impegnato; allora smetto di dilungarmi ancora e ti dico quello che poi semplicemente basterebbe a riempire libri e libri interi.
Ti amo e per quanto mi riguarda l'albero si, sono io, ma il mio sei tu. Il mio punto fermo, il mio riparo, la mia certezza e la mia sicurezza sei sempre tu.
E non dandoti per scontato come se sapessi che tanto quando ho bisogno tu ci sei, ma volendo e sapendo scoprire ogni volta con sincera sorpresa la tua magnificenza, la tua maestosità, la tua bellezza.
Quindi grazie per essere rimasto con me anche in questi giorni di bufera violenta e per non essere andato via anche quando tutto stava iniziando proprio sotto la furia di un uragano che avrebbe fatto paura a chiunque ma...a te no...ed a me che ero mano nella mano con te, neppure.
Ti amo.
Molto bello Paola.
RispondiEliminaUn bacione
Un bacio a te, grazie
Elimina