Tornando a casa ero piena di
buone intenzioni; avevo già una lunga lista di cose utili da fare però lo
sappiamo tutti quanto possa essere sarcastica la vita. Che è quello che ti
succede quando fai dei piani, no? Così dicono, almeno.
Allora avevo pensato di
scrivere un post per raccontarvi di quello che è successo da quando ho messo
piede in Calabria ma poi ho deciso di no, che non voglio scrivere qualcosa di
triste, voglio scrivere delle cose positive che accadono anche durante una
brutta esperienza.
Di quei momenti in cui ti
rendi conto del fatto che davvero l’unico modo per fregar la morte è l’amore.
Perché ci sono delle fasi
della vita in cui la notte stai sveglia in ospedale per guardare un nuovo
esserino respirare emozionandoti ad ogni nuovo battito ed altre in cui, invece,
stai sveglia per assicurarti che il respiro di un’altra persona, stavolta ben
più grande, non si interrompa all'improvviso.
Ed in questa attesa non c’è
nulla di bello, in realtà, però in qualche modo devi salvarti dalle lacrime, dalla
paura, e lo fai dicendo a te stessa che stai concretizzando l’amore stringendo
quella mano che per tanti anni ha guidato la tua quando ancora non sapevi
neanche formulare una frase di senso compiuto.
Allora tutti i ricordi vengono a galla e si rincorrono l’un,
l’altro d’improvviso come le stelle cadenti che tanto amo e che tanto mi fanno desiderare,
e cerchi di condividerli con chi hai accanto di modo che anche quest’ultimo
possa partecipare a questa gioia, sperando che possa arricchire di dettagli la
tua memoria, strappando un sorriso qui e là a delle ore grigie e silenziose,
altrimenti vuote.
Ti si alleggerisce il cuore pensando che non sei sola,
che c’è qualcuno che può portare questo fardello insieme a te però poi
regolarmente il peso diventa un po’ più grande se rifletti sul fatto che, in
realtà, quella che state condividendo è solo tristezza. La paura dell’ignoto,
la paura di una chiamata, la paura di addormentarsi e perdersi un attimo,
l’attimo.
Però siamo arrivati fino a qui sperando, lottando, augurandoci
che la nostra forza di rimando diventi anche la forza di tutti gli altri
compagni di questa piccola, grande disavventura che è la morte che rincorre la
vita.
Niente altro.
Allora continuiamo a credere, a volere, che per questa
volta la gara la vinca la vita, perché è vero che un buon pezzo l’abbiamo già
goduta a pieno ma è anche vero che per noi non sarà mai abbastanza.
Non sarà mai abbastanza per una figlia che sta stringendo
la mano debole della propria mamma.
Non sarà mai abbastanza per una nipote che ha ancora
qualcosa da raccontare alla propria nonnina.
Mi ha fatto venire un nodo alla gola grosso così. Proprio stasera,da Daniele, ho ricordato mia nonna (mamma di mia mamma) che ho amato immensamente. Aveva una terribile malattia che le ha devastato gli ultimi anni di vita. I nonni sono il nostro patrimonio più caro, tesori immensi che ci lasciano un'impronta addosso che niente e nessuno cancellerà e ci porterà via. Avevo fatto e forse scritto le stessa parole tempo fa, in un altro blog a te caro. Sappi che stasera sono con te e tua madre con il pensiero e con il cuore. La gara la vince la vita che ci resta addosso per sempre💛
RispondiEliminaLa morte ci spaventa perché diciamo di saperlo, ma non lo sappiamo che la morte è già stata sconfitta dall'Amore.
RispondiEliminaL'uomo può scegliere la vita eterna con un semplice sì.
Ciao Paola.
Quell’attimo è attimo solenne, sintesi di una vita e preludio alla vita. L’ho vissuto, mano nella mano, più di una volta, attimo straziante e sacro.
RispondiEliminasinforosa
Stay strong, tin bota detto alla romagnola.
RispondiEliminaQuelle situazioni sono brutte per due motivi, in senso stretto per "il respiro di quella persona", in senso largo perché pensi al futuro, quando il ciclo della vita presenterà ancora una volta il conto.
Perché è vero che ci sarà sempre una piccola manina da stringere e che ti farà sentire delle emozioni fortissime, ma purtroppo ci saranno anche volti e voci che non si vedranno e sentiranno più.
Tieniti stretto l'Amore, quello sì, perché renderà ancora più bello stringere le piccole manine e renderà meno dolorose le partenze.
Ho detto delle banalità inutili, ma tieniti lo stay strong, il tin botta, quello sì!
Un abbraccio forte per questa avversità che ti sta colpendo.
RispondiEliminaQuelle notti a fianco a chi sta male le conosco, sono dolorose, angoscianti e sembrano senza fine, spero tu possa trovare le forze per superarle. Intanto ti abbraccio!
RispondiEliminaTi sono vicino non mollare.
RispondiEliminaFallo per te e per quella manina piccola.
L’amore deve continuare sempre anche dopo.
Ciao
Ti giuro che ho la pelle d'oca.
RispondiEliminaTi abbraccio.
Non saprei cos'altro aggiungere.
Paola, da me c’è un premio anche per te, sebbene non nominata, perché ho voluto dare risalto a blog per nuovi, sempre se ti va.
RispondiEliminasinforosa
Conosco perfettamente quanto possa essere struggente quel "mano nella mano" e quelle carezze infinite; e quel non volerti alzare dalla sedia affianco al suo letto, perché è tanto l'affetto che vuoi farle sentire e non c'è tempo da sprecare...
RispondiEliminaTi mando un abbraccio forte, sincero, confortante, silenzioso, ma che all'interno racchiude mille parole, sperando possa, in questo momento, farti un po' di compagnia.
Paola
So cosa cerchi di esprimere, ho vissuto situazioni analoghe. Ma non sto qui a dirti...
RispondiEliminaSemplicemente mi dispiace. Ciao Paola.
Paola...ti posso abbracciare forte?
RispondiEliminaPerché lo immagino il dolore di tenere quella mano e avere paura, una paura immensa. Che ti travolge e ad un certo punto non ti fa capire più altro che non sia quel dolore.
Non mollate. Tenete quella mano, statevi tutti vicini, ricordando i momenti belli che avete trascorso insieme, sperando che questa degenza in ospedale sia solo una breve parentesi.
Come ti capisco tesoro mio, facile a dirsi di non disperare , talvolta la solitudine arriva anche se ben accompagnati, i ricordi si confondono, ma poi arriva la salvezza e ci rendiamo conto che noi respiriamo ancora questa vita bella o meno che sia, ma sempre con la voglia di viverla appieno.
RispondiEliminaTi stringo forte!
Non è facile in certe situazioni, ma tu pensa positivo :)
RispondiEliminaAvrei voluto commentarti qui in un certo modo, stamattina. Per ovvi motivi questa cosa è "saltata", quindi ecco, spero che "valga" comunque il post che ho appena scritto, e che questa dolce anima di cui tu hai qui raccontato mi ha ispitato.
RispondiEliminaTi amo tanto, spero di aver fatto una cosa "giusta", nel rispetto tuo e Vostro ovviamente, è quello che ho sentito e spero quindi che vada bene così.
Yi amo e ti abbraccio tanto tanto forte... :)
Una piccola consolazione è che sei stata vicina a lei, in questi giorni, hai donato il tuo amore così forte...
RispondiEliminaNon devi avere rimpianti, anche se i ricordi ti faranno sanguinare il cuore.
Piangi, butta fuori tutto il dolore, ma poi riparti.
L'amore ti accompagnerà nella risalita.
Mi dispiace Paola. Tanto...
RispondiEliminaLa tristezza fa parte della vita, te lo ripeti spesso, poi quando ci sbatti la faccia, la prospettiva la trovi molto meno lapalissiana, ti si cappottano le prospettive, si annebbia la lucidità, e non basta una mano da stringere, non basta stringerla forte come a voler cacciare ogni male.
RispondiEliminaQuindi ti dico poco, se non portala sempre con te. Nel tuo sorriso.
Comunque nulla che tu non sappia già.
Non sono mai stata una di poche parole, se non nei momenti di grande emozione... e questo lo è. Nei giorni scorsi ti ho sempre riservato un pensiero silenzioso, e pieno di speranza. Ora allargo le braccia e, in silenzio, ti accolgo per stringerti in un forte abbraccio pieno di affetto.
RispondiEliminaPaola
...spesso dalle mie parti quando qualcosa ci fa fa male si dice: è la vita!
RispondiEliminaIn fondo tutto ciò che a noi sembra spegnersi è una continuità della vita ..tu ne rappresenti la dimostrazione adesso Paola... incredibilmente anche attraverso questo post virtuale ,che altro non è che continuità stessa del mondo realmente esistente.È la vita questa,non è la morte intesa come interruzione,ma un addormentarsi più lungo del solito che serve moltissimo a tenere sveglia e piena di amore te!
Sai,io non ho avuto la fortuna di tenere le sue mani tra le mie,lui se ne andato così all'improvviso...e spesso mi dicevo SE Avessi saputo lo avrei coccolato e tenuto con me più a lungo possibile,sorseggiare non l'ultimo caffè assieme,ma tanti ,tanti ancora..
È la vita!Io senza di lui non credo di essere qui a viverla ed a capirne il senso !
Ti abbraccio in silenzio ...ciao Paola.
🌹💕
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