sabato 27 febbraio 2021

Sta quasi per piacermi

Il primo passo è spogliarsi.

Sbottonare insicurezze, una dopo l'altra, sentire l'addome e le spalle alleggerirsi, e scoprire che anche così non fa poi proprio così freddo.

Slacciare le paure legate alla vita, ai fianchi, che ci fanno sentire bene perché proprio su misura per noi, quasi disegnate addosso. Abituati ad averle lì, come nodo sicuro a cui aggrapparci, non ci rendiamo conto di quante volte siano più un cappio che una boa.

Sfilarsi i pregiudizi, partendo dai piedi, scivolare sulle caviglie sottili e scoprire poco a poco quanti ne avevamo addosso, come collant invisibili infilati uno sull'altro.
E rendersi conto, con sorpresa, che la maggior parte di loro era verso noi stessi, non verso gli altri.

Togliersi di dosso quel velo di inquietudine adagiato sulla pelle ed accarezzare il mondo con il proprio corpo nudo.
Accarezzare il corpo nudo con il proprio mondo.

Il primo passo è spogliarsi.
Riconoscere le proprie sfumature, le luci e le ombre, i lividi -le mie gambe ne son sempre piene- e non aver fretta di coprirsi ancora.
Ché solo così si può essere certi di poter scegliere, poi, i capi più adatti.

Il primo passo è spogliarsi.
Chi sei davanti allo specchio?

A chi non è come neve... 

32 commenti:

  1. Di solito tutte le negatività verso gli altri riflettono un nostro errato modo di giudicare. Partono da noi, ci sfregano addosso come le etichette di certe magliette estive.
    bella metafora quella dello spogliarsi. Le corazze a lungo andare pesano, ma anche la seta finisce per infastidire.

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  2. Che spogliarello hai scenato e ti dirò che non ho perso un rigo anzi una parola. E' dura scoprire quanto sono aderenti certi abiti e quanto è indifesa la nostra anima. Mi sovviene una scena antica di una svestizione su uno scoglio a Gerusalemme.
    Grazie di questa grande occasione, per cercare quanti abiti che non vanno ho da buttare.

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    1. La parte più bella è assolutamente quella in cui ci si toglie di dosso l'insicurezza e la paura :)
      Quello è lo spogliarello più bello, e, come detto a Claudia, sono nella fase in cui comincio ad accettare la tenerezza di sapermi così come sono :)

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  3. Anche le mie gambe sono sempre piene di lividi.
    Ironicamente chiedo a mio marito se mi picchia durante il sonno. ;)

    Scherzi a parte, per spogliarsi e guardarsi allo specchio ci vuole molto coraggio. In senso fisico e psicologico.
    Quelli che risaltano all'occhio sono subito i difetti, e tendono ad oscurare il bello che c'è.
    Allora sì, cara Paola. Spogliati di tutto, ma anche e soprattutto dei giudizi verso te stessa.
    Scommetto che ti alleggerirai. :*

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    1. Ma allora è una cosa tipica delle donne, può essere? xD c'è qualche passo della Bibbia che, oltre al parto con dolore, ci vuole piene di segni violacei sulla pelle? Ahah

      Cerco di far tacere il pudore che mi frena ogni volta che rifletto la mia immagine così com'è, senza nulla addosso. Adesso sono nella fase in cui sto accettando l'idea di essere a mio agio con la sola idea della cosa. La fase due sta per arrivare, spero, quella del riuscire a riconoscersi anche con le mani, dopo aver usato a lungo gli occhi.
      Nella mia testa ha tutto un senso :*
      Comunque grazie mille del bel commento, ci leggo la dolcezza e la sicurezza di una mamma proprio ^^

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  4. Ciao Paola come stai?
    Molto bella questa tua riflessione.
    Sai che la trovo molto femminile, la metafora dei vestiti con i pregiudizi, le sovrastrutture e tutto il resto.
    Non perché noi uomini non dobbiamo stare nudi davanti allo specchio perché in un certo senso lo siamo sempre nudi.
    Rispetto a voi donne.
    Basta pensare a quando vi liberate dal trucco il viso ...siete perennemente in maschera.
    Anche chi confessa di truccarsi poco.
    Altra riflessione importante che nasce da quello che hai scritto ...ci pensi che a volte pure star nudi davanti allo specchio non aiuta a liberarsi dalle angosce?
    Penso ad esempio a chi vede riflesso nello specchio un corpo che non vuole o un colore della pelle che gli crea problemi con il cosiddetto mondo esterno.
    Capisco che il tuo discorso vuole andare oltre a quei pregiudizi ma purtroppo non è sempre facile voler farsi accarezzare dal mondo.
    Anche nudi.
    L’importante è che quello che si vede davanti allo specchio piaccia e a te questo accade , quindi son contento .
    In generale io preferisco i vestiti .
    Nel senso che non bisogna per forza stare nudi davanti ad uno specchio per ritrovare se stessi o farsi un lavoro di introspezione che aiuti a star bene con l’esterno.
    Anzi indossare un vestito diverso ad ogni occasione , trasformarsi lo trovo un valore aggiunto alla dimensione umana.
    Un far lavorare la fantasia.

    O.T Tiziano Ferro.
    Ho visto il docu fiction , più fiction che docu Ferro su Prime e sostanzialmente non riesco a cambiare opinione su quello che ti dicevo di lui in un tuo vecchio post.
    Continuo a pensare che lo scegliere di starsene a Los Angels ( o è la California?) sia una scelta “ vigliacca” di comodo , lo virgoletto perché non vorrei appesantire troppo il termine, capisco l’amore ( potrebbe far su e giù Italia America sia lui che suo marito -pandemia permettendo) ma ripeto è facile parlare di coming out rivolto ad un pubblico italiano ( e sappiamo tutti le difficoltà che incontrano gli omosessuali nel nostro paese) ...con un oceano di distanza che ti separa.
    Sulla dipendenza con l’alcol ...ci sono gli alcolisti anonimi anche qua da noi.
    Se vuoi parlare di bullismo va bene parlarne da Fazio o dove vuoi ma vieni anche nelle scuole italiane.
    Ti dirò che a tratti l’ho trovato fastidioso quel “documentario “ .
    Penso sia tutto “ recitato “ tranne gli inserti dove era obeso e le immagini prese dai vari spettacoli MTV al tempo del suo esordio con “ Perdono”.
    Le scene del matrimonio erano ridicole da quanto le ho sentite “false” ...ma pure le risate forzate al Bowling.
    La cena con Brigitte Nielsen per aver la scusa di parlare di Sanremo ..e dai!
    Salvo solo il cane porchetta che mi ha fatto impressione,o sono due boh?
    Ah le canzoni mi piacciono e prima o poi mi prenderò un suo best.
    Ma la sua musica c’entra ben poco con quello che racconta in Ferro.
    Ciao



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    1. Il docu di Tiziano con tutta la roba che esce a getto continuo?! No possible.. ;)

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    2. Infatti l’ho visto perché me l’aveva segnalato Paola a suo tempo.

      E qualche giorno fa leggendo un post dedicato a Tiziano e un commento di Paola mi è venuto in mente il documentario e che dovevo ancora vederlo .
      “Fortuna” che c’era ancora su Prime.
      E ogni promessa è debito come si dice.
      Già sentire i primi minuti lui parlare inglese mi son cascati gli zebedei..ho capito in che guaio m’ero infilato 😂ma ho tenuto botta fino alla fine!
      Grande Tiziano😂

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    3. Ciao Max, tutto bene e tu? Bello ritrovarti dopo tanto tempo :D
      Grazie del tuo commento :)

      Innanzitutto questione trucco: io confesso di non truccarmi poco; io non mi trucco e basta xD la matita per gli occhi non so nemmeno tenerla in mano... Se fossero solo quelle le maschere, io starei a posto xD
      È giusto il concetto di non dover per forza star nudi, penso però che sia un passo fondamentale per capire davvero pienamente cosa poi potrà starci bene addosso.
      Se non conosco la mia tela, difficilmente potrò essere in grado di scegliere colori e tecniche giuste.
      Io sto solo cercando di fare quello; di portarmi lentamente ad un livello un po' più profondo di me che fino ad ora ho volutamente sorvolato perché potevo farlo.

      Quando al discorso documentario di Tiziano: in primo luogo mi onora che tu lo abbia visto solo perché l'ho consigliato io :) quindi grazie :)
      Sorvolo su tutta la parte dedicata al fatto che non ti sia piaciuto; non perché ti ignori ma perché i gusti non si discutono :D non sono d'accordo su molti punti ma non ho intenzione di provare a farti cambiare idea :D sarebbe come stare qui a discutere sul perché le fragole siano buonissime ma a me non piacciono xD se il mio palato non le regge, non le regge xD quindi si, mi dispiace, non sono ovviamente d'accordo ma va benissimo così :)

      L'unica cosa su cui, invece, mi soffermo ed anche con una certa stizza (buona però xD) è la questione del coming out e del vivere a Los Angeles.
      Credo, per il modo in cui io vedo le cose, che dire sia stata una scelta di comodo sia un concetto proprio sbagliatissimo, al di là del fatto che si tratti di Tiziano, eh. Proprio come concetto.
      Dichiarare la propria omosessualità, a mio avviso, non dovrebbe essere per niente un caso di Stato, ma sappiamo già che la nostra società è quella che è, quindi per ora è ancora così. Ma addirittura sostenere il concetto che una volta fatto tu debba rimanere in Italia perché sennò è troppo comodo... A me dà veramente fastidio, per non dire che mi fa proprio arrabbiare. Perché una persona, e bada bene che non mi riferisco a Tiziano in sé, non sto difendendo lui perché non ha nulla di sbagliato per me, dovrebbe rimanere a vivere in Italia per avvalorare un ideale che dovrebbe essere sottinteso e normale in ogni parte del mondo?
      Non è che uno debba necessariamente poi programmare la propria vita in base a quello perché sennò poi viene giudicato troppo comodo. Sarebbe potuto rimanere in Italia o meno, queste sono scelte sue personali che non riguardano nessun altro, come le mie riguardano solo me e come le tue riguardano solo te, ma questo perché dovrebbe togliere qualcosa al suo coming out, scusa? E, tra l'altro, lui i dischi li continua a vendere in Italia, la scelta comoda sarebbe stata allora non dire proprio nulla ed amen, no?
      E comunque all'estero, Tiziano nello specifico, ci viveva da prima del coming out, così come interventi su bullismo e questioni delicate li ha portate avanti anche in Italia in questi anni, così per dire xD

      Ps. L'inglese di Tiziano è impeccabile, che gli vuoi dire **

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    4. Ciao Paola.
      Io commento quello che ho visto su quel film mica posso sapere quello che ha fatto prima Ferro😂
      Non farò niente per farti cambiare idea , ma continuo a non pensarla come te.
      È chiaro che Tiziano della sua vita può fare quello vuole come qualsiasi non famoso.
      Ma essendo un personaggio pubblico quello che fa resta sotto gli occhi di tutti.
      E possono starci critiche e complimenti.
      Per me prevalgono le prime riguardo il suo outing.
      Ma parere personale...eh!
      Non riesco a cambiare idea nemmeno dopo la tua risposta.
      La battuta sull’inglese non riguardava il fatto che lo parlasse male ( non l’ho mai pensato ) ma perché i primi minuti del film lo sentivo parlare in inglese e pensavo che tutto il resto del film fosse in inglese , sottotitolato in italiano.
      Sarò un po’ troppo patriottico ..che vuoi farci.
      Ciao

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  5. Ci si può davvero spogliare così solo ad una certa età.
    Non ti sto dicendo che sei vecchia :D ma solo "più matura".
    Perché il corpo è ricettacolo di dubbi ed insicurezze fin dalla più tenera età e solo crescendo si comincia ad accettarlo e amarlo.
    Un abbraccio.

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    1. Sono sicuramente più matura per certe cose, per altre sto cercando di diventarlo :)
      Quanto al mio corpo: quello fisico lo conosco e lo amo da tanto, lo contemplo e lo ringrazio; quello metaforico lo sto costruendo poco a poco perché sia esattamente come vorrei :)
      Un abbraccio a te e grazie :*

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  6. Giusto. Adamo ed Eva erano nudi e puri. Dopo il peccato hanno cominciato a vestirsi.

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  7. Mi è piaciuta molto questa metafora, io che nudo davanti allo specchio non ci sono mai saputo stare ma sto un po' imparando di recente a non combattere con le ombre e fare in modo che le luci brillino senza troppi sforzi. È difficile

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    1. È molto difficile, soprattutto se si è abituati a nascondersi dietro le ombre perché, diciamocelo, è più comodo così...

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  8. Bene, bene, bene!
    Vedo con soddisfazione che stai portando sopra quasi tutte le materie. Brava!
    Continua così e vedrai che a giugno supererai l'esame di maturità e potrai salutare per l'ultima volta le aule, i banchi e i professori!
    Sarai libera di diventare te stessa.
    E questa volta sarai tu a partorirti!
    Forza, manca davvero poco!

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    1. Magari fossi ancora sui banchi di scuola davvero... Quante cose potrei fare meglio, con il senno di poi ^^
      Diciamo che l'obiettivo è diplomarsi ad honorem un po' prima di giugno :P

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  9. Sai qual è il problema? Che bisogna imparare a spogliarsi anche in presenza degli altri.
    Ma è impossibile farlo se prima non abbiamo imparato ad accettare noi stessi.

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    1. Esatto, è proprio questo lo scopo: sapersi guardare bene da soli e solo dopo concedere agli altri la stessa visione :)

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  10. Metafore birichine...a parte gli scherzi, accettarsi è il primo passo per qualunque cosa.

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  11. Già, e sai cosa penso?
    Che la situazione generale di lockdown ha fatto spogliare molti, ma forzatamente.
    Non è stato come hai descritto, che invece dovrebbe essere la naturalezza del capirsi, del togliersi gli orpelli e accettarsi.

    Moz-

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    1. È che il modo ed il tempo non sempre si può scegliere. Probabilmente anche a me sarà capitato, in altri momenti, di farlo così delicatamente e consapevolmente... Per questo bisogna cogliere la palla al balzo quando invece la dolcezza ce la sappiamo regalare e la naturalezza ci viene da dentro :) Un abbraccio :)

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  12. Nel provare a definirsi, prima di ricostruire noi stessi, "decostruirci" (o, per restare nella tua metafora, spogliarsi) è il primo passo fondamentale. Quello più faticoso. Ma anche, dopo, quello più gratificante.
    Grazie per questa riflessione. Un saluto,

    EM

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    1. Grazie a te, Matassa.
      Sono quasi arrivata, poi sono sicura troverò motivo per ripartire ancora :)
      Un abbraccio :)

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  13. ammazza, che curiosità mi hai fatto venire......

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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.