Avrei voluto avere la bussola di Jack Sparrow.
Quella che punta verso la direzione in cui c'è ciò che il tuo cuore più desidera al mondo.
L'avrei voluta per avere almeno la speranza di potermi orientare.
Di poterla davvero raggiungere, prima o poi.
Ed invece qui, sulla terraferma, il percorso mi sembra impossibile.
Solo mare e cielo azzurro all'orizzonte e nessuna seconda stella a destra e dritti fino al mattino.
Mi sembra assurdo che sia proprio io a scriverlo ma nella vita non si sa mai ed infatti io non so.
In questi ultimi mesi non so descrivere il livello di sofferenza a cui mi sono condannata.
Ho passato notti a piangere così tanto da aver avvertito il bisogno di mettermi a pregare per trovare una parvenza di sollievo. Una liberazione da quel peso sul cuore.
Ma la mia fede negli ultimi anni si è un po' persa e mi sarei sentita ancora peggio, così ho lasciato perdere e son rimasta zitta e da sola con le mie lacrime.
Non so da dove cominciare per spiegarmi perché mi son fatta tutto questo.
Probabilmente diamo sempre la colpa a qualcun altro, cercando cause e motivazioni per scricchiolii che in realtà ci portiamo dentro da sempre e che cercano solo una scusa per uscire.
Però qualche giorno fa, quando mi son detta per l'ennesima volta che non potevo più continuare su questa strada, sono stata colpita da un bel fulmine.
Mi sono chiesta sinceramente il perché.
Perché ti fai questo? Che colpa pensi di aver commesso per arrivare a sentirti così sbagliata?
Quale peccato stai cercando di espiare? Tutti i difetti del mondo, tutti gli errori che hai commesso, tutte le mancanze che come qualsiasi essere umano ti allontanano dalla perfezione valgono davvero tutto questo senso di inadeguatezza che ti sta logorando giorno dopo giorno?
Ed altrettanto sinceramente mi sono risposta.
No.
Non ho fatto niente di male per sentirmi così. Non ho tolto nulla a nessuno con la mia imperfezione.
Non è colpa mia avere tempi diversi. Essere sempre l'ultima a raggiungere quel che agli altri viene così naturale. Non è colpa mia. E non è una colpa.
La mia unica colpa è stata convincermene, quello si.
O lasciare che gli altri mi ci convincessero.
È stata una liberazione incredibile rendermene conto.
E dirmi
Ti perdono
Mi perdono
Per non essermi sentita all'altezza
Per i paragoni
E le punizioni
I pensieri
La concentrazione su quel che mi sembra di non avere
Ignorare quel che di buono ho fatto
Il sentirmi difettosa, un giocattolo rotto.
E non è facile ricominciare da qui ma è un passo che mi era indispensabile per lasciar andare qualcosa.
Per comprendere che la prima persona da cui devo ricevere quel che penso di meritare sono io.
Che nessuno verrà mai a riportarmi il pezzo mancante, sarò io a rimboccarmi le maniche e spostare tutti i mobili per scoprire sotto quale di questi si sarà infilato.
E poi tutto sarà completo davvero.
Un quadro dopo l'altro.
Era da un po' che non mi vedevo
Era da un po' che non mi fermavo
Non sono bello come credevo
Ma voglio ricominciare da capo
A chi non è come neve...
Vedersi è sempre rischioso, ma bisogna farlo per evitare errori che poi non si cancellano.
RispondiEliminaHai assolutamente ragione; ancora peggio sarebbe snaturarsi...
EliminaLa seconda stella c'è sempre.. magari brilla là accanto e ci abbaglia un po' troppo..
RispondiElimina...ero io ;)
EliminaNon è una colpa non saper o voler o poter essere come gli altri ci vorrebbero o come sono loro.
RispondiEliminaE' una colpa, semmai, sentirsi male per questo. O attribuir loro il diritto di farlo al posto nostro.
Abbracciati un po' di più.
Il primo passo: smetterla di essere triste e frustrata per le cose che ancora non riesco a concludere ed incoraggiarmi/premiarmi un po' di più per i piccoli passi avanti che invece son riuscita a compiere :)
EliminaNon devi sentirti "ultima", ognuno di noi ha il suo modo di essere e di fare, e quindi ognuno ha i propri tempi di reazione. Non possiamo essere ognuno una fotocopia dell'altro, pensa peraltro che umanità noiosa che sarebbe...
RispondiEliminaHai assolutamente ragione, infatti era la prima volta che mi sentivo un po' così. Probabilmente ho reagito in ritardo per qualcosa che ho sempre un po' covato in me. Adesso va decisamente molto meglio e spero di non ricaderci ancora
EliminaHai fatto bene a guardarti e a ricominciare. Ognuno ha i suoi tempi, ognuno ha i suoi desideri, ognuno ha il suo modo di vivere. Non ci sono regole che valgano in assoluto perché, almeno sulla Terra, l’assoluto non esiste. Ognuno di noi è unico e unico è percorso di ognuno di noi. E concordo con Franco, la seconda stella c’è sempre, va solo spostato lo sguardo 🤗
RispondiEliminaChe bel commento Caterina, veramente molto dolce e delicato come lo sei tu. Imparo un po' di più ogni volta; spero che questa lezione mi rimanga bella impressa perché non riuscirei decisamente a ricadere di nuovo in quell'oblio in cui mi son relegata negli ultimi mesi...
EliminaUn abbraccio e grazie :-*
Perdonare a se stessi di non essere come vorremmo è davvero una delle cose più difficili da fare. Ma se riesci a farlo o se solo riesci a cominciare a farlo, poi se già ad un buon punto per accettare anche i limiti degli altri. Sei una bella persona, vogliti bene
RispondiEliminaAnche il tuo è commento molto dolce, grazie Alberto. Si, come detto, sto imparando a convincermi di meritare un abbraccio da me stessa a me stessa anche quando compio dei passi piccolissimi in avanti, invece di rimanere sempre e solo concentrata sulle punizioni per quello che, invece, ancora non riesco a raggiungere :) Un abbraccio :-*
EliminaIo no percepisco nulla di sbagliato anzi vedo una forma di fragilità che porta ad una autoanalisi dove tu usi parole e blog per farlo, altri lo fanno in altre forme,ma quanto ci accomunano poi quest stati:).Il punto non è da attribuire agli altri quale senso di responsabilità o colpevolezza ,ma nemmeno a noi in una società che non ci permette di rallentare e bene o male te ci sei riuscita,hai trovato il modo di meditare,di metterti in salvo da qualcosa che viene prima di tutto e di tutti,una consapevolezza che è già un ottimo punto di partenza non trovi?
RispondiEliminaSu coraggio,fai quello che senti nessuno ti conosce meglio di te stessa e son certa che con il giusto tempo tutto acquisirà senso attraverso risposte che possiedi .
Ti lascio a seguire una poesia di qualcuno che ami...ciao:)
Amati più che puoi
EliminaE poi Amati come vuoi
E lascia stare chi ti
punta sempre il dito
E lascia stare chi non l’ha capito
Mettiti quel vestito
Anche se dicono che non ti sta
E smettila di dire sempre
Che per ballare non hai più l’età
E poi chiediti come stai
Da quanto tempo non lo fai?
Tu che eri una che viveva d’istinto
Ora al futuro ci credi a stento
Tu che per sempre non esiste mai
Che non esiste chi ama come noi
Tu che più cadi e più ritorni in piedi
Tu che alla fine ancora un po’ ci credi
Ci credi?
A una vita così
Che anche quando Ti spettina è splendida sì
Sembra quasi una corsa ad ostacoli
E tu Tu vuoi battere il record mondiale
Anche quando il traguardo scompare
Splendida Sì Splendida…
Splendida malinconia
Splendida quella bugia
Che ti tiene prigioniera Da vent’anni
E aggrappata a una fotografia
Splendida anche questa luna
Che non hai certo fabbricato tu
Splendida la paura Di dire a tutti che ora vuoi di più
Di più
Da una vita così
Che anche quando ti spettina
È splendida sì
È una specie di corsa ad ostacoli
E tu Tu vuoi battere il record mondiale
Anche quando va tutto
A puttane Anche se a volte Vorresti morire
Com’è facile dirsi bugie
Quando piove e tu
Ti senti sola
Ma una vita così
Io la voglio lo stesso
Una vita così
A pensarci mi vengono i brividi
Ma io la voglio cantare
Anche quando L’orchestra scompare
Lalalalalalalala
La vita splendida
...e che cosa potrei aggiungere in più? Che meraviglia...Grazie, ho sorriso già alla prima nota che si è accesa in automatico nella mia mente :-*
EliminaUna bella riflessione ogni tanto ci sta.
RispondiEliminaAnche più di ogni tanto :)
EliminaSuccede a volte di sentirsi sbagliati, è capitato anche a me molte volte, di essere fuori luogo, di non essere capita, di essere colpevolizzata, questo per non essere come gli altri, ma con il tempo ho imparato a non dare piu peso a queste cose. Nessuno è perfetto cara Paola, penso che ognuno di noi brilli per la propria unicità....Ti mando un abbraccio sempre
RispondiEliminaE non è nemmeno la perfezione a farmi paura o gola, quanto il timore che agli altri risulti indispensabile. Invece mi rendo conto che c'è chi può amarti anche così, anzi...
EliminaUn abbraccio e grazie di passare anche quando io non ci sono :-*
Ciao Paola ,va tutto bene dalle tue parti?Spero ovviamente di si, ti lascio un saluto.
RispondiEliminaL.
Ciao L., sono stati mesi davvero duri ma alla fine ne è uscita una bellissima luce. Grazie mille di essere passata da me :-*
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