Oggi m’è venuta voglia di venirmi a prendere.
Ho alzato gli occhi dal pc dopo una sessione ininterrotta di lavoro intenso ed appagante: la soddisfazione vale doppio quando completi prima del previsto ciò che non volevi nemmeno iniziare.Ho aspettato un attimo seduta da sola ed in silenzio che l’idea mi fermentasse bene in testa; che passasse per una serie di pensieri fatti di zucchero filato, ombre, bolle di sapone ed urla per poi assestarsi come la terra quando la smuovi o la panna quando la monti, ed alla fine m’è venuto proprio bene il concetto che stavo cercando.
Oggi m’è venuta voglia di venirmi a prendere.
In un periodo in cui mi sembra di non aver strade su cui poter camminare scalza, dopo notti di sveglie ricorrenti cercando parole che non arrivano, oggi m’è venuta una grandissima voglia di venirmi a prendere.
E di portarmi proprio lì dove vorrei essere.
Che non si può vivere aspettando sempre passaggi e soprattutto con la paura di mettersi alla guida.
E che cadere fa più male nella propria testa che non toccando davvero il suolo con le ginocchia nude.
A che serve una pelle liscia come quelle da copertina, se qui e là non hai qualche cicatrice da raccontare ad un paio di occhi curiosi?
E quante volte mi sono lasciata aspettare, prima di capire che non è vero per nulla che nessuno si salva da solo.
I cuori buoni ce la fanno, sempre. Anche senza defibrillatori.
I cuori buoni non hanno nulla da temere, nemmeno le bufere di chi non sa attraversarli in punta di piedi.
In un mondo che vive di estremi, dove sei interessante solo se hai le unghie affilate ed il tuo argomento preferito è sempre e solo il sesso, la trasgressione, io porto avanti la battaglia di chi ancora arrossisce per nulla ed i segreti li sussurra appena a sé stesso in un filo di voce.
Perché ho passato un po’ troppo tempo di fronte a degli specchi incapaci di guardarmi e di dirmi “vai benissimo così come sei, come vanno benissimo così tutti quelli che sono come te e tutti quelli che non sono come te” ed ho dato loro troppe volte il potere di mandarmi in frantumi.
Oggi no, anche se è ancora presto perché il lago di tristezza si asciughi completamente, oggi punto tutto sul mio, di specchio. Sul mio, di cuore buono.
Oggi non ci sono per nessuno, sono fuori. Sono già passata a prendermi.
A chi non è come neve…
Mettersi al primo posto non è egoismo, ma a volte necessità, per ricaricarsi, per trovare punti forti e deboli, per capirsi e capire anche meglio poi gli altri. Venirsi a prendere a volte è l'inizio del viaggio migliore. Un abbraccio
RispondiEliminaAnche io penso che mettersi al primo posto sia fondamentale in certi momenti, anche perché io non lo intendo come un calpestare gli altri, anzi. È davvero difficile per alcuni coniugare le due cose, per questo in questo post ho voluto sottolineare specificatamente l'importanza del far vincere i cuori buoni. Ti ringrazio e ti abbraccio forte
EliminaBellissimo. Passarsi a prendere è fondamentale, non aspettare dagli altri, ma incamminarsi da soli con se stessi e quindi non da soli. Poi gli altri aggregheranno, ci raggiungeranno, li raggiungeremo, chissà, ma intanto siamo in strada a camminare (a me piace anche la bici, ma è un altro discorso).
RispondiEliminaTi auguro buon vento. Senzadubbiamente
Io in bici non ci vado da quando sono piccola praticamente! Preferisco la passeggiata al mio passo, che a quanto pare è sempre più lento di quanto dovrebbe, però tant'è... Questo è il vantaggio di venirsi a prendere da soli, nessuno che ti mette fretta ❤️ grazie del passaggio, ti abbraccio!
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaA me il tuo modo di arrossire piace molto e credimi che si percepisce benissimo dai tuoi scritti. Sempre, da anni.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Ciao Katrina e grazie mille. Forse il mio più grande errore è continuare a giudicarmi sulla base degli sguardi di chi non è sul mio stesso piano, perché poi quando torno qui mi sento a casa e "giusta" come sono
EliminaIl valore più grande sta nel riconoscere la propria unicità e nel custodire con orgoglio il proprio cuore, buono.
RispondiEliminaIl tuo commento mi è particolarmente caro in questo momento, perché hai scelto delle parole che mi riportano esattamente dove dovrei essere (ed invece la bufera mi spinge lontana...). Grazie davvero!
EliminaA che serve una pelle liscia come quelle da copertina, se qui e là non hai qualche cicatrice da raccontare ad un paio di occhi curiosi? ... Parole sagge, meglio un segno a ricordarci chi siamo e cosa abbiamo fatto.
RispondiEliminaCiao Stefano, benvenuto :) le cicatrici fanno bene, significa che ci abbiamo messo il cuore e siamo stati giusti ma, soprattutto, che la ferita è ormai rimarginata :)
EliminaCiao cara Paola, è bellissimo quanto hai scritto , molto introspettivo , con una grande voglia di prenderti cura di Te.
RispondiEliminaUn abbraccio ❤️
Rosy
Si, è l'obiettivo di questo periodo :) grazie mille Rosy, un abbraccio anche a te :-*
EliminaIl tuo specchio è l'unico su cui puntare. Ti abbraccio forte forte.
RispondiEliminaL'unico che non permetterò mai più di rompere a nessuno :) un abbraccio forte anche a te :-*
EliminaOttimo il tuo venirti a prendere, aprirti la porta appena bussi, non mandarti in frantumi, non scheggiarti neanche se non quando sei alla disperazione che poi, probabilmente, non varrebbe neanche in quel caso; quando proprio tutto dovesse andare storto scendere le scale di corsa, citofonarsi e avvisare che sei lì sotto ad aspettarti.
RispondiEliminaSpecchiati orgogliosa e col cuore bello.
Il cuore bello è l'unica bellezza che mi serve. Con il cuore bello non importa essere altro, avere altro. Non fa nulla se gli altri proveranno a spezzarlo, vincerà sempre. Solo questo voglio. Grazie mille Franco, un abbraccio :)
EliminaBellissimo pensiero.
RispondiEliminaMi ha colpito soprattutto "...non è vero per nulla che nessuno si salva da solo". Quanto mi trovi d'accordo! Io penso proprio che sia il contrario: solo da soli ci possiamo salvare, poi una volta salvati possiamo dividere un pezzo di strada con qualcun altro.
Tantissimi complimenti, un post davvero profondo!
Esattamente Francesco. Forse da ragazzini pensiamo che l'amore per esempio sia questo; un salvarsi e ricucirsi a vicenda ma da adulti mi rendo conto che questa cosa è quasi contro-produttiva per l'amore stesso. Bisogna arrivare già interi per dividersi con qualcun altro. Grazie davvero per il tuo complimenti, ti abbraccio :)
Eliminail concetto degli specchi inadeguati che ci mandano in frantumi non è solo un ribaltamento del canone abituale (di solito siamo noi a rompere uno specchio, volontariamente o meno), ma è soprattutto un'espressione esatta a definire lo stato d'animo sbagliato con cui spesso ci confrontiamo con gli altri, dipendendo dal loro giudizio più che dal nostro. quegli specchi inadeguati possono essere gli occhi altrui a cui attribuiamo un potere eccessivo su di noi.
RispondiEliminamassimolegnani
Hai colto esattamente il punto. Lo specchio inadeguato è quello fatto dalle parole/aspettative degli altri. Perché se fosse il nostro non avremmo bisogno di parlare di inadeguatezza, al massimo di voglia di migliorare. Ho finito di farmi guardare, adesso gli unici occhi che contano sono i miei.
EliminaI cuori buoni ce la fanno sempre.
RispondiEliminaSpero davvero che sia così.
Parola di una sopravvissuta, più e più volte.
P.S. Ogni volta che in radio passa il nuovo singolo di Tiziano ti penso. 😘
Allora sei la prova che è assolutamente così, non serve solo sperarlo :)
EliminaPS. non puoi capire che felicità questo tour inaspettato. Ho sempre pensato che Tiziano all'improvviso mi portasse fortuna, che fosse un modo dell'Universo per dirmi di non preoccuparmi, che andrà tutto bene... e questa cosa in questo momento esatto della mia vita...si, deve essere per forza un messaggio <3
Un cuore buono come pochi, ce ne fossero di più al mondo di persone così come te sarebbe meglio.
RispondiEliminaChe carino ❤️
Elimina