La sveglia non ha fatto neanche in tempo a suonare perché i miei occhi erano chiusi ma la mente attiva da un po'. Un bel po'. Ma non c'era assolutamente spazio per la stanchezza, bisognava lasciare tutto lo spazio possibile a calma, trucco e parrucco.
Colori leggeri sugli occhi e vestito sobrio, come richiesto dalla circostanza. E poi ore in macchina per raggiungere il punto di arrivo.
Viaggio condiviso in macchina con mio cognato alla guida, mia suocera, mia sorella ed il mio fidanzato, per lasciare il resto della ciurma nell'altra auto.
Molta agitazione, ché dovete sapere che quando mi sveglio ed è ancora praticamente notte il mio stomaco reagisce peggio dei miei occhi e il senso di fame senza appetito mi risale addosso sotto forma di una sensazione terribile. Infatti le ore in quella macchina sono state terribili per me, passate provando a gestire il respiro con il nodo in gola che faceva su e giù fino al cervello a riscendere i piedi.
Abbiamo sbagliato strada, beccato un incidente, ma questo ci ha rubato solo pochi minuti di ritardo perché l'arrivo è stato puntualissimo. Ed in quel momento, quell'esatto momento in cui il mio piede si è posato sul suolo universitario è stato come risvegliarmi. Nessun senso di malessere, solo la calma più assoluta.
Siamo stati chiamati in ordine alfabetico, con un ordine ed una organizzazione assolutamente migliore della volta scorsa. Prima di entrare per la discussione vera e propria siamo stati accomodati in una stanza e siamo stati chiusi a chiave dentro (si, a chiave e non so perché). Mi sono sembrata la più tranquilla dei presenti, dichiaratemene ma anche dentro.
Ero sicura di me, felice di quello che stava per succedere. Non avevo ripassato né il giorno prima, che era stato sfruttato per un altro mini (insomma mini!) viaggio in macchina con la famiglia del mio Rrrromano per andare a vedere i bellissimi Bronzi di Riace, né quello prima ancora però ero lo stesso tranquilla e mi sentivo comunque ferrata su tutto. Sul mio lavoro svolto con dedizione e piacere, impegno e sacrificio. Non ero più neanche preoccupata del voto finale, pensiero che invece mi aveva tormentato per tutti i giorni prima.
Mi era pure tornato l'appetito.
Sono stata chiama, ho sentito il mio nome ed ho indossato la toga. Sono entrata sorridendo, davvero felice, ho salutato la commissione, ho sorriso a ognuno di loro ed a tutti quelli che erano là per me, amici e parenti, durante il tragitto per sedermi.
Alla triennale sentivo la mia stessa voce tremare; ieri invece ero assolutamente a mio agio, non avevo il cuore a mille e sentivo di star facendo una cosa davvero bella. Ero felice anche di vedere la mia relatrice serena e di vedere annuire un altro membro della commissione in particolare.
Quando i docenti sono usciti per decidere il voto finale sono rimasta seduta e mi sono voltata a ridere con le mie amiche, a mettermi in posa per le foto ed a controllare che ci fossero tutti. Ho anche scorto la commozione negli occhi di una delle mie sorelle. Se una di loro non fosse rimasta bloccata a lavoro (questa è stata l'unica pecca della giornata) probabilmente ne avrei scorte ancora di più.
E poi finalmente il momento più atteso. Il presidente è entrato ed ha pronunciato le parole, e soprattutto, i numerini magici.
"...Dottore Magistrale in Economia Aziendale con punteggio 110 su 110..." ed il mio cuore si è fermato un attimo finché non è arrivata la parte finale "con attribuzione della lode".
Ed allora si, in quel momento anche il mio cuore ha fatto una piccola capriola e l'emozione è uscita con una piccola lacrima che però si è fermata proprio in tempo per non sbavarmi la matita (che già non so metterla) e per lasciarmi firmare i documenti ufficiali.
Da qui in poi gli auguri delle persone più importanti della mia vita, tra amicizie e famiglia, foto su foto in cui chissà come sono venuta, corona d'alloro in testa alternata anche al tocco, toga più bella di quella usata per la discussione, pasticcini, bottiglie da bere.
E poi un altro viaggio di ritorno, un pomeriggio in cui avrei voluto dormire ma non c'è stato il tempo necessario, un cambio di abito perché stavolta era concesso uno stile più sbarazzino ed addirittura un cambio di trucco per lo stesso motivo.
Una cena per festeggiarmi, ancora foto stavolta con tutte le mie sorelle al completo ed i bambini, l'apertura dei regali, una lettera dolce da parte del mio papà: poche parole, scritte praticamente mentre stava lavorando nelle poche ore intercorse tra il ritorno da Cosenza e la cena, ma che mi hanno trasmesso quello che dovevano.
Un video simpaticissimo da parte del mio Rrrrromano, che però mi ha anche romanticamente regalato dei palloncini col mio nome, delle cornici con le nostre foto, le scintille cuoriciose oltre, ovviamente, al regalo ufficiale.
Insomma, una giornata davvero storica e ricca di aneddoti che non faccio in tempo proprio a raccontare in un unico post. Vi basti pensare che è stato tutto bellissimo, che sono stata circondata da amore e felicità, risate ed attenzioni da parte della mia famiglia stupenda e dei miei amici sinceri. È stato intenso e gratificante e mi ha fatto sentire importante e fortunata come nessuno al mondo.
E spero di aver fatto sentire così anche le persone che erano accanto a me.
Ed anche a voi che in minima parte coi miei post vi siete sorbiti le mie ansie e le mie introspezioni grazie di aver letto anche questo 😊😊😊
Una buona giornata, a chi non è come neve...
Congratulazioni dottoressa! Questa volta i complimenti sono doverosi: 110 e lode, secchiona XD!
RispondiEliminaComunque viaggiare verso la laurea e trovarsi un incidente, essere chiusi in una stanza a chiave..insomma, non è che sia proprio il massimo per chi deve stare tranquilla e calma prima della discussione della tesi XD. Mi piace però questo lato del tuo carattere, la calma e la serenità che trasmetti (anche dai post), complice anche una maturità non comune alla giovinastre della tua età!
Brava dottoressa e adesso conquista il mondo (del lavoro, ma non solo)
Grazie Riccardo, non vedevo l'ora di scrivere sto post auto celebrativo xD lo aspettavo da anni ahah
EliminaComunque apprezzo molto le tue belle parole, su di me e sul post :) per questo sono contenta di scrivere anche a voi delle mie cose importanti :D ^^
La chiusura nella stanza non ho capito a che è servita, però è un aneddoto particolare, no? Poi la signora a cui abbiamo invaso l'ufficio era pure simpatica :)
Brava!
RispondiEliminaComplimenti.
Grazie mille Gus :)
EliminaWao, beh... congratulazioni, dottoressa magistrale :)
RispondiEliminaE salutami tanto Mau!
Moz-
Grazie Miki, sei carinissimo e ricambia il saluto :-D ora possiamo organizzare viaggi per l'Italia per venire a trovarvi tutti xD
EliminaMa che bello, tanti tantissimi auguri!
RispondiEliminaPer ora goditela alla grande!
Grazie Mariella :-*** Me la godo progettando le prossime mosse :-D
Elimina💞Complimenti❤️ tesoro 😘💕❤️💞
RispondiEliminaGrazie mille Anna :-*
EliminaS. Tommaso D'Aquino indicava tre requisiti della bellezza: integrità, simmetria e, così traduce Croce, chiarezza. Joyce invece, più intelligentemente, traduce la terza parola con radiosità, indicando la capacità che la bellezza ha di comunicare qualcosa che non si vede, il potere cioè di emanare qualcosa che nell'oggetto si annuncia, ma non si identifica con i suoi aspetti sensibili. Finalmente ho capito Tommaso quando parla del potere di emanare qualcosa che nell'oggetto si annuncia, ma non si identifica con i suoi aspetti sensibili. Tommaso parla del bello dentro, del bello interiore quando diventa speciale. Il bello fuori diventa inutile, ininfluente. Il bello fuori se non è illuminato dalla bellezza interiore diventa monotono, ripetitivo fino ad annoiare. Bellissima la parola radiosità che esprime infatti una continua speranza di luce nuova e di maggiore bellezza, di una bellezza che non muore mai, ma che si rinnova nel tempo. Infatti, quando vedi che una persona è radiosa, è bella e non ha età.
RispondiEliminaÈ un commento molto bello così come sono d'accordo sul fatto che anche il complimento "radiosa" sia una parola meravigliosa.
EliminaEsprime proprio una immagine gioiosa, solare, che non ha a che fare con la semplice bellezza. Ed è quindi tanto apprezzato quando mi viene detto :)
Sono davvero felice per te. Bravissima!
RispondiEliminaComplimenti, congratulazioni e tanti tanti auguri.
Grazie mille Dama :) Sono molto contenta ed anche di averlo condiviso con voi:)
EliminaSapevo che ce l'avresti fatta, davvero vivissimi complimenti per un traguardo così importante ;)
RispondiEliminaGrazie Pietro :-* Siete una tifoseria bellissima :-P
EliminaArrivo in ritardo, di corsa, ma tanto felice di esserci. Complimenti, ma veramente tanti, e non solo per aver concluso questo ciclo importante della tua vita nel migliore dei modi, ma anche per la bella persona che sei, per come affronti le situazioni, per come le scrivi, le descrivi, e per le scie luminose che lasci dietro di te, piene di quello che non scrivi ma lasci intendere...Hai appena chiuso una porta, al suo interno hai riposto tanta fatica e tante ore di studio, ma anche tante cose concrete, tante emozioni e tante belle esperienze che ti porterai con te. Ti auguro di aprire la prossima porta con tanta leggerezza, la migliore: quella che arriva dalla consapevolezza e dalla serenità. Un abbraccio a te e a Maurizio.
RispondiEliminaGrazie mille (immagino Paola :))
EliminaMi hai scritto delle parole bellissime e ne sono estasiata :)
Ti abbraccio forte e sono sempre contentissima del tuo passaggio :)
Mi ero perso questo post! Congratulazioni anche se con estremo ritardo!
RispondiEliminaEd io Pier mi sono persa il tuo commento. Ho un sacco di problemi con le notifiche ultimamente!
EliminaGrazie mille comunque :-*
Congratulazioni!
RispondiEliminaGianmarco
Grazie Gianmarco e benvenuto :)
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