Buona notizia, ho passato con 28 l'esame per cui ho studiato un giorno prima di sostenerlo, dopo un mese che non aprivo libro.
Alleluia!Era ora, speravo anche in un 30, ma come inizio non c'è male.
Oggi ho definitivamente e dico proprio DEFINITIVAMENTE finito il trasloco, quindi per la prima volta scrivo dalla mia nuova camera, e girandomi a destra godo di un bellissimo panorama.
Vedo le montagne su cui la neve caduta settimana scorsa, ormai è sciolta; sono orlate da un cielo quasi primaverile, con qualche nuvoletta sparsa qui e li e quel bell'azzurro macchiato dal rosa del tramonto.
E' per questo motivo che ho dato il titolo al post. E' stato ispirato dalla mia visuale quasi mozzafiato.
Nella mia vita sembra sia andato tutto al posto giusto, di contro al periodo da poco passato in cui sembrava si fosse abbattuta una bufera che non mostrava nessuna intenzione di voler andare via e lasciarmi in pace.
Come in quei film in cui magicamente i maghi ricompongono un puzzle senza neanche sfiorarlo. E' una bella sensazione, a cui però preferisco quella di sapere che tutto è già ok e che non potrebbe andare meglio!
Sono entusiasta, e non vedo l'ora che inizino di nuovo i corsi all'Università. Avrò parecchio da studiare, ma mi sento pronta.
A maggio dovrò preparare di nuovo l'esame di matematica. Non capisco perché non riesco a superarlo, argrrg!Non posso prendere meno di 27, ma non posso neanche rifiutare un voto basso, data la difficoltà che si affronta per superarlo. Ma immagino le mie riflessioni non vi importino più di tanto, cari lettori (ammesso che ci siate).
E' da tanto che non faccio shopping, anche se ieri il mio fidanzato ha dolcemente pensato di farmi un pensierino e mi ha preso una nuova borsa. Oggi ne ho voglia...voglio dei nuovi orecchini :-)
Provvederò il prima possibile.
Buio!è arrivata la sera, e la mia finestra sul mondo, per stasera si chiude qui.
Comincio a preparare il mio piano di studio (non piano di studi), che spero mi farà superare brillantemente l'esame/suicidio di matematica.
Vi lascio..una buona serata, a chi non è come neve...
Ps chiedo venia per il mio modo di scrivere così, un po' confusionario, ma mi piace riportare tutto quello che ho nella mia testa nell'ordine in cui appaiono. Non rileggo neanche quello che digito, quindi perdonate anche eventuali (passati o futuri) errori grammaticali.
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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.