sabato 23 febbraio 2013

La malinconia


La malinconia ha le onde come il mare e ti fa andare e poi tornare,
ti culla dolcemente
la malinconia si balla come un lento, la puoi stringere in silenzio
e sentire tutto dentro.
E' sentirsi vicini ed anche lontani, è viaggiare stando fermi.
E' vivere altre vite, è sentirsi in volo dentro gli aeroplani sulle navi illumina,
sui treni che vedi passare.
Ha la luce calda e rossa di un tramonto, di un giorno ferito che non vuole morire mai.

Sembra quasi la felicità, sembra quasi l'anima che va, il sogno che si mischia alla realtà.
Puoi scambiarla per tristezza ma è solo l'anima che sa che anche il dolore servirà.

E si ferma un attimo a consolare il pianto del mondo ferito, che non vuole morire mai.

E' perdersi tra le dune del deserto, tra le onde in mare aperto, anche dentro questa città e sentire che tutto si può perdonare,
che tutto è sempre uguale, cioè che tutto si  può cambiare.

E' stare in silenzio ad ascoltare e sentire che può essere dolce un giorno anche morire.

Sembra quasi la felicità, sembra quasi l'anima che va, il sogno che si mischia alla realtà.
Puoi scambiarla per tristezza ma è solo l'anima che sa che anche il dolore servirà.

E si ferma un attimo a consolare il pianto di un amore ferito che non vuole morire mai...






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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.