venerdì 1 febbraio 2013

Mare calmo verso est e tempesta dentro me..

Ed io mi chiedo: ma sta ventata di nervosismo che aleggia nell'aria da una settimana??

Santo cielo, non capisco il comportamento della gente!

Prima manca di rispetto e poi lo pretende!E la cosa peggiore è proprio che poi mi sento anche in colpa!

Vi faccio un esempio: se una mia amica mi desse sempre buca agli appuntamenti, e poi mi invitasse lei, io direi di no. Ma poi sarei in grado di sentirmi in colpa per 'il tempo che ho perso invece di stare con lei'.

Boh, non capisco se sono io far impazzire la gente (in negativo), o se effettivamente sono gli altri a fare da soli.

Come se non bastasse, sono stressatissima per questo esame del cavolo che ha già lasciato prove della propria difficoltà. Vi dico solo che su 300 canditati (anzi, per essere precisi erano anche una decina in più) ne sono passati 9, o giù di li.

Comunque, passando ad altro...

Non so se l'ho dato a vedere, ma io ammiro profondamente uno dei più grandi cantautori del panorama (inter)nazionale.

Parlo, ovviamente, di Tiziano Ferro. 
Fondamentale per la mia esistenza, le sue canzoni fanno da sottofondo 
alla mia vita ormai dal 2001 ed è l'unica persona con cui posso 'parlare' senza dire niente :)

Com'è straordinaria la musica...ti accarezza quando ne hai più bisogno, quando sei a terra e non sai come e se ti rialzerai. E' come una mano invisibile che si allunga verso di te, e ti sveglia dal coma in cui sei caduto per chissà chi, o chissà cosa. 

Come quando, da piccolo, la mamma ti canticchiava quella ninna nanna in grado di farti smettere di piangere alle prime due note e di scacciare i mostri nell'armadio o nascosti sotto il letto.

O come quando cerchi qualcuno che non c'è più ed è come se ti stesse trovando attraverso quel cd, quella canzone o quella strofa...

E' così che mi sento quando ascolto una sua canzone. Quando ho bisogno di dare un pugno a qualcuno e mi limito semplicemente ad affogare tra le sue poesie...

E durante questa settimana non immaginate di quanto ne abbia avuto bisogno!

Adesso vado a placare un po' questa tempesta!

A voi auguro sicuramente una serata migliore. Quindi un saluto, a chi non è come neve...






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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.