sabato 16 febbraio 2013

Viaggiando con la mente..!

Poiché oggi sarò sola per un paio di ore, qui, a casa, ho deciso di dedicarmi alla scrittura.

Non ho nulla in particolare da scrivere, ma mi va parecchio. San Valentino è stato diverso dagli altri anni, ma non meno bello. Niente locali, niente gente. Solo noi quattro, a mangiare una cenetta poco raffinata ed a ridere insieme.

Aspetto con ansia l'esito del mio esame. Ci tengo parecchio ad un voto alto. Non so perché, ma mi viene in mente il periodo delle superiori.

L'ho amato quel tempo...Mi manca parecchio, e credo che se dovessi scegliere degli anni della mia vita da rivivere, sarebbero quelli.

Che risate insieme ai miei compagni...Quante volte c'ho litigato, mamma mia. Mi hanno fatto impazzire i primi anni, ma sempre facendomi ridere un sacco.

Mi ricordo che quando sono entrata in quell'aula, mi sono detta 'mamma, ma dove sono capitata?', mi sembravano tutti un po' strani ed io non conoscevo nessuno, solo da poco due ragazze. Mi sono seduta vicino una tipa che alla fine sarebbe stata bocciata da li a poco e con cui in realtà non ho mai stabilito nessun tipo di rapporto.

Davanti a me c'erano quella che sarebbe stata la mia compagna di banco per tutti gli anni successivi ed un'altra tipa che si sarebbe trasferita in un'altra scuola. Poi mi ricordo il ragazzo dagli occhi verdi che adesso non c'è più, mi ricordo il ragazzo che sarebbe stato bocciato (si, in quella classe c'è stata una strage) e che mi avrebbe dato l'appellativo di 'la nervosa', ed un sacco di bella gente che alla fine dell'anno insieme, non mi avrebbe più salutata per strada, per motivi a me sconosciuti.

Ovviamente ricordo le ragazze che adesso sono le mie amiche più care e con cui ancora adesso ho contatti ogni giorno. Mi ricordo quei professori un po' pazzi, ma che mi hanno sempre messo voti altissimi (no, non regalato); mi ricordo la finestra alla quale ho conosciuto il mio fidanzato e tutte le peripezie che abbiamo passato assieme.

Mi ricordo le cotte nate tra quei banchi, più degli altri che mie, mi ricordo (eccome se mi ricordo!) dei compiti passati di soppiatto ai miei compagni!

I più epici erano quelli di Economia, che si svolgevano pressapoco tutti così:
Il compito era uguale per tutti, l'ultimo anno, e quindi era più facile aiutarsi. Mi arrivava su banco, guardavo la  ragazza che avevo a sinistra, il ragazzo che avevo a destra e ridevo. Cominciavo a scrivere ed a dettare, soprattutto al ragazzo dato che la ragazza se la cavava come me, e quando lui aveva finito tipo la prima parte del foglio, io mi giravo ridendo ed esclamavo 'no, ragazzi, non va!cancelliamo, abbiamo sbagliato'. E questo succedeva più o meno fin quando il ragazzo non aveva strappato circa due fogli ed incavolato (pure!!) mi diceva 'ma che combini???'.
Io, in realtà, avevo solo bisogno di riordinare le idee, ma alla fine il compito era sempre da sette MINIMO, quindi non avevano proprio di che lamentarsi.

A dire il vero, la cosa per cui ancora adesso rido riguarda il compito di Inglese. Ebbene quella era a tutti gli effetti la mia materia, non c'era copione che tenesse!Quindi, da buona compagna che sono (diciamo ero), decido di aiutare come sempre i miei compagni. In particolare il ragazzo alla mia destra, che mi aveva scongiurato di scrivergli la traduzione tramite sms poiché la prof, immaginando che avrei aiutato sicuramente i miei vicini di banco, mi aveva posizionata in un punto strategico in modo che mi potesse tenere sotto controllo. Cedo, (bontà mia!), e comincio a scrivere ste frasi in Inglese. Ovviamente, temendo di essere sgamata, imposto il T9 del cellulare sulla lingua utile e decido di scrivere senza guardare lo schermo per non attirare l'attenzione e di tenere il telefono in tasca, affidandomi alla mia memoria che ben sapeva dove erano posizionati i vari tasti. 
Il compito viene inviato, consegnato e dopo i ringraziamenti, il mio compagno mi chiede felice 'ma così, per curiosità, cos'è che significa CE SAWED?'. Non c'è stato verso, io per 20 minuti me la sono fatta ridendo, per poi fermarmi e capire che avevo scritto quella cosa insignificante al posto di 'essere pagato'. 

Non ricordo che voto ebbe il mio amico, so solo che è stato troppo divertente!

Che bei ricordi...Mi viene una nostalgia immane! Pagherei per tornare indietro a rivivere tutte ste cavolate combinate insieme. Credo che avrei tanti aneddoti da poter scrivere un libro...

Magari, anzi certamente, qualche giorno scriverò ancora di quegli anni meravigliosi.
Adesso è meglio che vada nonostante questa casa mi fa stare un po' in ansia, se sono da sola. Una buona serata, a chi non è come neve..


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Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.